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luca21, ma aprire una discussione apposta no eh?
C'è il mercatino per queste richieste (e se passi dal Chianti di endler puri te ne do due chili gratis). |
Chi alleva pesci acidofili è obbligato a mantenere i pH a valori consoni alle specie e non sempre si ottengono determinate condizioni dagli acidificanti naturali quali torba, foglie di catappa o altro..inoltre, seppur io li utilizzo e non ho ultimamente impianto di CO2, con questi metodi è difficile quantificare il potere acidificante.
Comunque appoggio il tuo pensiero sul rispetto dei pesci .. Non abbiamo mai consigliato sia utenti che staff(almeno da quando scrivo assiduamente) prodotti chimici per acidificare perché abbiamo sempre scritto che i prodotti chimici funzionano fino a quando il principio attivo è in atto..se non si risolvono i problemi a monte è inutile fare uso di schifezze varie..col rischio di far del male alla popolazione vegetale e animale della vasca[/QUOTE] Appunto .. e lo stesso discorso vale per sistemi artigianali che spesso sono meno rischiosi degli impianti commerciali dato che la produzione di co2 e' inferiore .. ma se guardiamo il benessere degli animali non credo che il continuo modificarsi della quantita' di co2 disciolta con conseguente aumento/calo del ph sia molto positivo e sono certo che le differenze nei valori siano anche consistenti ..... A questo punto un phmetro e' la soluzione migliore #36#. |
Premettendo che la logica della statistica ha come regola che il rischio 0 si ha solo e quando l'evento non si verifica. Ciò vuol dire, che per non avere pesci morti, non dovremmo avere l'acquario, oppure per non avere un intossicazione da anidride carbonica, non si deve avere un impianto(di nessun tipo) di co2. In caso differente(ho l'acquario, ho l'impianto di co2) si entra nel campo delle probabilità, i vari accorgimenti di sicurezza( manutenzione della vasca) servono ad abbassare la percentuale che l'evento(incidente) si verifichi.
Ora, trovo abbastanza "ipocrita"(passatemi il termine), che qualcuno sconsigli gli impianti di co2,e poi scrive di usare( e che usa) quelli fai da te. Vabbè sarò scemo io che non capisco!! Qua si parla di un incidente causato dalla negligenza(perche di questo si tratta) di una persona, che ha messo un riduttore di pressione(forse per saldature, forse senza valvola di fino) non idoneo,e la colpa è della co2? Io controllo le mie vasche con la co2, penso di aver presso sufficienti accorgimenti per evitare incidenti, in quanto il controller che uso(acquatronica) mi permette di far attaccare l'impianto di co2, se il ph sale, oppure di far partire l'areatore se il ph scende troppo. Questo però, non vuol dire che sono a rischio 0,perche, come ho scritto precedentemente, per esserlo non dovrei aver NESSUN TIPO di impianto di co2. Nella vita non è l'uso di un qualcosa che è deleterio, lo è l'abuso oppure, come in questo caso, l''uso improprio. |
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io, all'epoca: diffusore askoll + bombola usa e getta + riduttore + 1 manometro di massima a 80 euro e qualcosa (online).
Un riduttore di fascia economica media lo si trova facilmente per 30, massimo 40 euro. Oppure si rischia. Però scusa, eh: se col fai-da-te spendo due euro invece di 80 - 100 magari vale il rischio, per risparmiare 10 euro su 40 (o addirittura 10 euro su 800) direi proprio di no. IMHO. ------------------------------------------------------------------------ OT (per i mod). Magari sta discussione andrebbe spostata dallo Sweet in Tecnica o Fertilizzazione. |
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Hai speso circa 30 euro, per un riduttore comprato dal ferramenta, che notoriamente non hanno la valvola di fino, ne tanto meno quella di non ritorno(ovviamente non deve tener conto di un potenziale ingresso fluidi). Uno per uso "acquariofilo" costa, compreso di quello che ho scritto" , una 10ina di euro in più, non 300. |
Forse lui intendeva la spesa totale di un riduttore + e ventuale controller ..... io ho cominciato con un impianto askoll a bombola usa e getta , dopo aver visto la difficolta' per impostare un numero fisso di bolle/minuto che si modificava spesso... ho deciso per un phmetro che comprato usato per 50 euro mi offre una comodita' e sicurezza di gran lunga superiore a metodi di regolazione manuale .
Il riduttore l'ho pagato 60 euro ed e' della hydor .. non c'e' bisogno di spendere 300 euro. E' un bene che gli impianti home-made producano una quantita' discreta di gas se no altro che stragi saltuarie ... |
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Io sarei curioso di vedere il riduttore che ha usato, perchè sono convinto, ma poesse che me sbajo, che la regolazione è stata fatta con il rubinetto di chiusura. |
Il mio riduttore di pressione è tipo questo senza manometro... http://www.aquaidea.com/riduttore-pr...1-pi-5621.html
pagato 23 € (ho ritrovato lo scontrino) la bombola di co2 me l'hanno regalata spesa 0 € contabolle.....un contagogge da flebo 0,40 € SPESA TOTALE 23,4€ . Torno ora dal negozio di fiducia qui a roma....riduttore di pressione...70 € elettrovalvola 52 € (la piu economica...) online MILWAUKEE SMS122 - PHMETRO 100€ totale 222 EURIIIIIIII hai ragione non sono 300 scusa..... ------------------------------------------------------------------------ Quote:
E CMQ VISTO CHE NESSUNO LO HA CHIESTO, MA AVETE DATO PER SCONTATO CHE IL RIDUTTORE DI PRESSIONE FOSSE ROTTO, HO SCOPERTO CHE MIO PADRE AVEVA CHIUSO IL RUBINETTO DEL RIDUTTORE, VISTO CHE A CASA ERANO PASSATI PARENTI CON ANNESSA MARMAGLIA DI MARMOCCHI, PER POI RIAPRIRLO SENZA CONTARE BOLLE O CAVOLI VARI..(NON SA NEMMENO COME SI FA)....IL RIDUTTORE FA SCHIFO SI.... MA FUNGE DA DUE ANNI.......!!!!!! |
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Traduzione italiana Team: AcquaPortal
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