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-   -   i cianobatteri (http://www.acquariofilia.biz/showthread.php?t=325403)

Stefano G. 13-10-2011 14:56

Quote:

Originariamente inviata da zucchen (Messaggio 1061179679)
oh.. sei diventato mod... ;) .. cmq...i cianobatteri appartengono al picophitoplankton,le alghe e batteri che dici tu sono sempre ciano ,perchè di batteri fotosintetici non ce ne sono altri e le alghe sono sempre cianobatteri in gran maggioranza.
il Prochlorococcus appartiene ai cianobatteri e prolifera in oligotrofia o a basse temperature ha bisogno di parecchia luce.
il Synechococcus invece prolifera in profondità ,dove c è pèoca luce ma la fotosintesi è ancora disponibile e ha bisogno di una quantità maggiore di nurtrienti.
l oscillatoria anche prolifera in acque con molti nutrienti ,quelli rossi per intenderci.
ce ne sono moltissimi tipi diversi e ognuno ha una sua caratteristica,molti mutano e si adattano a diverse condizioni (quantità di 02,nutrienti ,luce )
fatti una ricerchina sul picophitoplankton ;)

hai ragione ne esistono tanti ogniuno con caratteristiche e adattabilità diversa
nel fitoplancton sono comprese proclorofite , cloroficee , criptoficee , crisoficee la maggiore presenza è di cianobatteri , dinoflagellati e diatomee

dhave 13-10-2011 15:16

I ciano sono strani... da me sono molto legati alla salinità, sotto 1026, cominciano a crescere.

Per il movimento....mha! A me questa cosa non ha mai quagliato, da me vengono sempre prima nelle zone di forte movimento, dentro le coralia.

Piuttosto ho notato una cosa nel refugium: quando l'ho collegato, le pareti (che non pulivo) sono subito diventate viola. Nel giro di 4 settimane la pareti erano a macchie di leopardo e a guardar bene, sui bordi di queste macchie era pieno di copepodi che le rosicchiavano.
Dopo due settimane avevano spazzolato tutto.
Dopo altre 2 settimane a zampettare sui vetri sono diminuiti molto di numero, ma da allora non ho più ciano, nonostante la sabbia sul fondo.

I copepodi li avevo iseriti vivi, presa una boccetta da 100ml in inghilterra.

Sarebbe da provare ad usarli come rimiedio biologico diretto. In una piccola vasca infestata, una boccetta e controllare che avvade.

Nd_YAG 13-10-2011 17:40

Quote:

Originariamente inviata da dhave (Messaggio 1061180527)
I ciano sono strani... da me sono molto legati alla salinità, sotto 1026, cominciano a crescere.

Per il movimento....mha! A me questa cosa non ha mai quagliato, da me vengono sempre prima nelle zone di forte movimento, dentro le coralia.

Piuttosto ho notato una cosa nel refugium: quando l'ho collegato, le pareti (che non pulivo) sono subito diventate viola. Nel giro di 4 settimane la pareti erano a macchie di leopardo e a guardar bene, sui bordi di queste macchie era pieno di copepodi che le rosicchiavano.
Dopo due settimane avevano spazzolato tutto.
Dopo altre 2 settimane a zampettare sui vetri sono diminuiti molto di numero, ma da allora non ho più ciano, nonostante la sabbia sul fondo.

I copepodi li avevo iseriti vivi, presa una boccetta da 100ml in inghilterra.

Sarebbe da provare ad usarli come rimiedio biologico diretto. In una piccola vasca infestata, una boccetta e controllare che avvade.

per curiosità, anche in MP dove li hai presi i copepodi?

Stefano G. 13-10-2011 18:01

Quote:

Originariamente inviata da Nd_YAG (Messaggio 1061180809)
per curiosità, anche in MP dove li hai presi i copepodi?

meglio qui ;-)
anche le ceritium mangiano i ciano

dhave 14-10-2011 00:33

Da reefphyto.

Sono curioso, infatti sto suggerendoli come proposta di rimedio. Il costo è contenuto, rispetto ad altri metodi tipo oxydator, e non hanno alcun effetto collaterale.

Credo che la loro azione sia riduttiva e non contenitiva, nel senso che non possono contrastare la crescita, ma azzerano un situazione stabile.

Non credo di aver scoperto l'acqua calda, ma raramente in natura esiste qualcosa che non venga predato.

Ragionando su questo concetto:
I ciano sono sempre presenti.
I ciano esplodono solo a determinate condizioni sfavorevoli,

Deduco che:
I ciano sono sempre presenti ma vengono mangiati e contenuti.
Il loro "esplodere" non è dato da un eccesso di nutirmenti fine a se stesso, ma da condizioni che ne favoriscono una riproduzione più veloce, condizioni che magari riducono il ritmo di riproduzione dei loro predatori.

Credo questo perchè:
Riprodurre i copedopodi, richiede condizioni ideali alla riproduzione di qualsiasi altro invertrabato. Per cui, un aumento di temperatura, crollo di salinità, troppa luce, condizioni chimiche sfavorevoli, limita la capacità riproduttiva di organisimi complessi mentre favorisce i batteri (molto meno esigenti). Se sbagliamo a condurre la vasca... la microfauna la sterminiamo no?

Da cui propongo:
Inserire MOLTI copedopodi e vedere che succede.
Se nel refugium NON ci sono ciano, ma ci sono MOLTI copedopodi, mentre nella vasca principale ho pochi copedopodi e molti ciano... ripopoliamo i copedopodi.

L'assenza di effetti collaterali di alcun tipo, la rende migliore a rimedi come l'oxidator. Inoltre, costa meno.

SE non abbiamo molti pesci PREDATORI...

arturo 14-10-2011 09:55

potrebbe anche essere dovuto alla illuminazione dell'ambiente dove sta la vasca durante il giorno,magari illuminata parzialmente dal sole o indirettamente ma mai al buio?

janluis 14-10-2011 10:20

anche io ho avuto i cianobatteri in vasca,ma aspirandoli con il tubo mentre facevo i cambi e aumentando il movimento in vasca,sono scomparsi.

Paolo Piccinelli 17-10-2011 16:38

Faccio la voce fuori dal coro, che magari vi dà qualche spunto cui non avevate pensato...

Nel dolce i cianobatteri sono la peggior iattura, diciamo come l'eunice mista cicala mista ciano, mista turbellarie mista red bugs, pertanto sono stati sviscerati centinaia di volte.
Abbiamo messo alcuni punti fermi, magari sono utili anche in acqua salata:

- lo stesso agglomerato di cianobatteri contiene decine di specie differenti, con caratteristiche parecchio distanti per quanto riguarda i pigmenti fotosintetici, la necessità di macroelementi (N - P - K) e di luce
Il mix di specie varia da caso a caso (che il diverso mix sia la causa della differenza di colore descritta da zucchen?).

- soffrono molto la concorrenza der "batteri buoni", ovvero è molto più difficile che si instaurino in massa in vasche matura

- sono opportunisti e, grazie alla velocità con cui reagiscono ai cambiamenti ambientali, riescono ad insinuarsi nelle situazioni transitorie... ovvero sono favoriti se la vasca non è stabile

- soffrono molto il movimento e la corrente diretta

- amano l'estate ed il caldo

I rimedi che usiamo "di là" sono molto simili, ovvero:

- introduzione di attivatori batterici
- ossigeno sparato direttamente sui ciano con siringa (h2o2 a 10 volumi diluita al 50%) in misura non superiore al ml/litro
- buio (quasi sempre inefficace)
-pompe di movimento
- in casi estremi, compresse di eritrocina (1 ogni 50 litri)

L'arma definitiva risulta però essere solo una vegetazione rigogliosa ed in salute, cioè un competitore "superiore" per luce e nutrienti.

ALGRANATI 18-10-2011 22:16

Paolo ci sono però un paio di punti che utilizzate nel dolce che nel marino sono decisamente da evitare , per esempio l'Eritrocina che andrebbe ad uccidere non solo i ciano ma anche i batteri buoni che ci danniamo per far moltiplicare.

Stefano G. 18-10-2011 22:18

Quote:

Originariamente inviata da ALGRANATI (Messaggio 1061190717)
Paolo ci sono però un paio di punti che utilizzate nel dolce che nel marino sono decisamente da evitare , per esempio l'Eritrocina che andrebbe ad uccidere non solo i ciano ma anche i batteri buoni che ci danniamo per far moltiplicare.

quoto ...... anche con il perossido ci andrei cauto ;-)


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