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Quote:
Hai provato a dare pappone ed aminoacidi e, nella TUA vasca, senza zeospur non ottenevi colori e lo usavi per fare le foto... Poi hai capito che era inutile mentire a te stesso e sei passato a zeovit, col quale hai perso qualche bell'animale o qualche vasca, addirittura... Leggo correttamente il tuo discorso? |
ho solo espresso una modestissima opinione, se mi è concesso farlo.
non capisco come mai ti incavoli. mica sei l'unico che usi il pappone. |
Sicuramente non sono l'unico che usa il pappone e non sono un suo difensore necessariamente, ma non tollero quando si esprima un parere per sentito dire, per di più senza nemmeno specificarlo... quello che traspare dal tuo messaggio, almeno per me, non è un opinione, ma un giudizio bello e buono.
E' come se dicessi: "lo skimmer tale funziona egregiamente" sulla base di commenti di altre persone, senza che tu non abbia nemmeno visto di persona l'oggetto in questione. Figuriamoci di un intero metodo di gestione, dove le variabili sono milioni... hai categorizzato il modo di fare di migliaia di persone in due possibilità, quando la realtà è completamente eterogenea, con tutta la varietà possibile tra i due estremi. Come si può dire che pappone e aminoacidi portano solo a coralli scuri? tu hai provato? come si fa a dire che con zeovit più la vasca è bella (opinabile), più è vicino all'orlo del baratro? ti ripeto, hai provato? Altrimenti, basta scrivere cose di cui non si ha nozione nè esperienza diretta. Ecco spiegato perchè mi incavolo. |
Ink,
non è il caso di incavolarsi ... altrimenti ti sale la pressione :-D Se il pappone alimenta principalmente (ovviamente non solo) i batteri che differenza ci sarebbe tra dare pappone o dare fonti di carbonio come zeostart senza dosare batteri? |
guarda Ink, te l'ho scritto anche qualche post fà, mi sei simpatico per il tuo modo di fare "sanguigno".
però... se ti leggi con calma noterai che sei proprio tu che dai giudizi categorici. dici che io do giudizi "per sentito dire" senza conoscermi. E' più di dieci anni che ho vasche con coralli, ben prima che "inventassero" zeovit. Ho provato tantissime cose in questi anni, compreso la super alimentazione con aminoicidi a go-go. Io non vivo di certezze, mi piace leggere,capire, provare. Diffido di chi ha forti e radicate idee, preferisco chi ha i dubbi. a me (come a tanti altri) così scuriscono. scusami non sono bravo come te. vieni qua, su questo thread, dove segnalo uno studio che ritenevo di interesse pubblico e te ne vieni fuori a dire che son tutte stronzate, che l'ha scritto una ragazzina. Poi, dopo che ti ho dimostrato che non l'ha scritto una ragazzina, vieni a parlare del tuo sistema (anche se magari non c'entra tanto con il topic) ed io mi permetto di dissentire sull'uso "pesante" di pappone ed aminoacidi, non riferendomi a te ma in generale. e che non mi riferivo a te avresti dovuto capirlo dal fatto che ho parlato di quelli che usano zeospur e tu, notoriamente contrario a zeovit, non sei certo quello che lo usi. Io cerco di parlare di reefing in generale, magari porto qualche esperienza, e tu ne fai una questione personale per criticare tutti quelli che non seguono il tuo sistema. a me non frega niente giocare a chi ce l'ha più lungo. cerco solo argomenti per provare a capire qualche cosa di più. come ti dicevo, vivo per avere dubbi. probabilmente quando tutto sarà più semplice ed alla portata del primo venuto mi dedicherò ad altri hobby. Nel frattempo vedi di sopportarmi. |
come ti dicevo, vivo per avere dubbi.
probabilmente quando tutto sarà più semplice ed alla portata del primo venuto mi dedicherò ad altri hobby. Quoto pienamente #25 Però non litighiamo che l'argomento è interessante ;-) |
secondo voi qual'è il giusto metodo per portare avanti una vasca come le nostre che si avvicina maggiormente alla natura????
rispondetemi onestamente senza litigare:-));-)... io vi dò il mio parere poi come giusto che sia accetto critiche che possono rivelarsi ottimi consigli.... il miglior metodo o meglio quello che si avvicina di più è il berlinese insieme al dsb sul dsb nn ho esperienze quindi passo però è quello che assomiglia di più alla natura perchè ha tutto quindi io direi che è un'evoluzione del berlinese..... il berlinese oggi è migliorato parecchio in quanto grazie alle tecnologie che si sono evolute permettono di mantenere vasche reef con una quantità di pesci che anni fà potevi scordarti. quindi io nella mia attuale vasca le fonti di carbonio le dò in modo naturale,come in modo naturale alimento gli sps....x lo smaltimento e tutto il resto ci pensa la tecnologia che si è evoluta... vi dico anche cos'è che mi fà alimentare e integrare fonti di carbonio,i PESCI,che con i loro escrementi sfamano gli sps e danno carbonio il tutto naturalmente....nella mia vasca di 280 litri circa ho 11 pesci sono loro che aiutano il sistema batteri compresi..... questo è il mio modesto parere.;-) |
giusto per tornare in topic ho tradotto con google alcuni punti iniziali dello studio che mi sono sembrati interessanti:
Recentemente, la metà del 1960, la comunità scientifica non era del tutto convinto che "i batteri marini" esisteva come un gruppo distinto. Si è scoperto che i batteri marini hanno esigenze particolari per ioni inorganici di fornire le loro esigenze di crescita e metabolismo, nonché per preservare l'integrità delle loro celle. Essi hanno un bisogno altamente specifici per il sodio, un bisogno di alte concentrazioni di potassio, calcio e magnesio che sono in genere disponibili sia in ambienti d'acqua dolce o terrestri, e presentano una tolleranza di alogenuro di ioni che molti altri gruppi di mancanza batteri. Molti ceppi di batteri marini hanno una preferenza per gli aminoacidi come fonti di carbonio, azoto ed energia, e richiedono vitamine e altri fattori di crescita (MacLeod, 1965). E 'a causa delle differenze nella composizione della parete cellulare, i requisiti ionici, e le tolleranze di ioni inorganici che la maggior parte dei batteri associati con acquari d'acqua dolce non può sopravvivere ad un passaggio diretto agli acquari marini. Batterica Nutrienti Batteri marini utilizzano un vasto gruppo di elementi e composti per soddisfare i loro fabbisogni calorici e nutrizionali. Batteri marini hanno un particolare bisogno di sodio. Altri importanti elementi necessari per la crescita di batteri marini e la riproduzione sono carbonio, azoto, fosforo, ossigeno, idrogeno, zolfo, potassio, magnesio, calcio e ferro. Comune traccia requisiti elemento composto di manganese, cobalto, zinco, rame e molibdeno. Gruppi chimici soddisfare le esigenze energetiche e nutrizionali span una gamma ancor più ampia, composti inorganici del carbonio, composti di carbonio organico (in genere, ma non solo, zuccheri e aminoacidi), composti di azoto inorganico e organico, composti organici dello zolfo, composti inorganici fosfato e potassio , magnesio, calcio e sali di ferro. Batteri marini possono sequestrare gli elementi, come il potassio, nell'ambito delle loro cellule a concentrazioni di gran lunga superiore alla concentrazione dell'elemento nel loro ambiente (Thompson & MacLeod, 1974). Tale sequestro presenta la possibilità di un certo grado di esaurimento elementare in un acquario marino da esportazione batterica via schiumatoio. Lo sviluppo di una comunità microbica all'interno di un acquario marino è influenzato anche dalla stocastico (casuale) fenomeni: possibilità favori organismi che capita di essere nel posto giusto al momento giusto per entrare nel sistema e di proliferare se esistono le condizioni adatte. E 'questo aspetto stocastico che spiega perché diversi acquari marini possono evolvere comunità microbiche nettamente diversi, nonostante la comparsa di condizioni quasi identiche. L'idea che entrambe le condizioni ambientali e l'influenza casualità e l'emergere di comunità microbiche fornisce il contesto per il concetto di probiotici come condizionamenti biologici e agenti di controllo. Durante un periodo di tempo in cui una comunità stabile microbica in un acquario marino è appena emergente, una sola aggiunta di una cultura dal vivo batterica può essere sufficiente a raggiungere la colonizzazione e la persistenza nell'ambiente a condizione che i ceppi da aggiungere sono ben adattate alle prevalenti condizioni ambientali. Quando l'ambiente esercita già una comunità relativamente stabile microbica, è più probabile che una cultura batterica vivo dovranno essere aggiunti su base regolare al fine di ottenere una presenza stabile artificialmente nella comunità microbica (Verschuere et al 2000) |
Alereef quoto in pieno i tuoi interventi in questo topic e apprezzo la anche la tua umiltà e la chiarezza con cui esprimi il tuo pensiero!
infondo siamo su un forum..... dove si esprimono pareri, non giudizi o certezze obbiettive.... nè si fanno gare di 'chi ha il corallo più grosso'....... io stesso mi sto ridimenzionando molto nell'esprimermi, perchè talvolta ho lanciato anch'io giudizi e sentenze fuoriluogo. ho trovato l'articolo molto interessante, e per chi altri è interessato ai batteri in vasca e alle loro molteplici funzioni, linko un'altro articolo che ho letto e riletto e che trovo sacrosanto e vero: http://www.acquaportal.it/Articoli/M...sp?Stampa=true un saluto a tutti, Nico |
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personalmente reputo la discissione molto interessante dico solamente che se si vuole seguire la natura i metodi di gestione che più si avvicinano sono berlinese e dsb;-) |
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Traduzione italiana Team: AcquaPortal
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