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Jonny85 19-06-2010 18:56

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Originariamente inviata da ilVanni (Messaggio 3062260)
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Originariamente inviata da livia (Messaggio 3061918)
in quel torrente in tempi evolutivi, si è sviluppata una fauna che vive li e probabilmente che vive SOLO li.

Non so se è lo stesso torrente, ma, in questo caso, si parla dello SCARICO DI UN IMPIANTO TERMALE, non di un ambiente intatto da millenni. http://www.acquariforum.com/forum/sh...720#post106720

Quindi secondo te non ci sarebbe vita da abbastanza tempo in quel canale per essere protetta...la vita prospera anche in pozze stagnanti ai bordi strada, anzi molto spesso proprio perchè si tratta di ambienti particolari potrebbero esserci organismi particolari che solo in quelle condizioni riuscirebbero a vivere....

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Originariamente inviata da ilVanni (Messaggio 3062260)
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Originariamente inviata da livia (Messaggio 3061918)
il giornalista dovrebbe non fare una crociata contro i guppy, ma il suo lavoro: informare la gente.

Non lo ha fatto? Che ci voleva, l'intervista all'esperto di turno?
Il discorso è, in generale giusto, ma, appunto, le priorità (se di questo problema si vuol parlare) sono altre. A mio avviso l'articolo ha la rilevanza che merita (è un quotidiano, non una rivista di acquacoltura)

Sarebbe stato meglio non farlo per niente allora. Se io fossi una persona che di acquari, pesci e natura non ne capisse nulla, leggendo quell'articolo magari direi soltanto "ah, ma che bei pesci!! magari averne pure da altre parti invece di quei cosi scoloriti che si vedono nei laghi e nei fiumi.." magari può essere una visione estrema, ma capita e pure troppo spesso...dato che la gente "comune" non và a leggersi le riviste specializzate, se sui giornali dove comunque vengono trattati argomenti simili non vengono spiegate almeno in linea di massima certe cose, ma dove le vanno a leggere?
Tu dici che queste non sono priorità: a mio avviso è fondamentale accorgersi in tempo di situazioni simili per poter strutturare un qualche tipo di piano di salvaguardia, ripristino, ecc...Allora quali sono le priorità?

livia 19-06-2010 20:31

ilVanni non credo sia quello il torrente visto che quello del link è in toscana mentre quello dell'articolo è un torrente del viterbese, quindi il fatto che in uno scarico di un impianto termale ci siano pesci tropicali è una notizia differente rispetto a quella dei guppy in un altro torrente...in ogni caso non conoscendo il nome del torrente dove stanno i guppy si possono fare solo speculazioni e non mi sembra il caso.
nell'articolo si parla di "numerosi canali irrigui che attraversano le campagne di Riminimo, frazione del comune viterbese di Canino. le sorgenti termali della zona, già note in epoca etrusca e romana, sono alla base di questo fenomeno di ambientamento". non parla né di canali di scolo né di torrenti presenti da millenni, ma in ogni caso stiamo parlando (tanto in questo caso tanto nel caso da te linkato) di specie che non dovrebbero assolutamente trovarsi li. perché anche se fosse l'ultima delle pozzanghere autostradali italiane non dovrebbe ospitare specie che per i cavoli loro (cioè senza un intervento umano) non sarebbero mai e poi mai arrivate li. estremizzando è come dire che va bene se ci sono i leoni in una discarica recintata....tanto la discarica è già di per se opera dell'uomo e già di per se degrada l'ambiente...se la temperatura che c'è li permette ai leoni di prosperare che ci rimangano pure, tanto stanno in un recinto....

per quanto riguarda il giornalista la mia era una "critica" ma mi sa che mi sono spiegata male...non è che sto dicendo che devono essere pubblicati articoli scientifici, ma le notizie devono essere date nel modo più giusto, senza stravolgere le cose.
L'intervista all'esperto di turno ci poteva anche stare, se intervistano esperti in altri campi (economia, politica, letteratura ecc...) non vedo sinceramente per quale motivo non si dovrebbe intervistare un esperto di ambiente in un articolo che parla di ambiente.... se devi scrivere un articolo su un argomento del genere senza spiegare una beneamata ***** tanto vale non scriverlo per niente, almeno non si genera confusione.
Già c'è parecchia confusione sull'argomento della conservazione, generarne altra con articoli di questo tipo a me personalmente sembra molto stupido. perché arriva uno che di pesci non sa nulla e magari dice pure "ma che carini, come sono colorati" e dopo aver letto l'articolo non sa nulla di più rispetto a quello che sapeva prima, non emerge nulla dall'articolo che riguardi il problema delle specie alloctone.
Anzi! dice pure "sono stati rilasciati nel loro ambiente naturale"
se questo ti sembra una giusta informazione....
a me sembra una ******* grossa come una casa....

se poi vogliamo fare un discorso sulle priorità è un'altra cosa ancora, ma se scrivi l'articolo ci scrivi le cose giuste, altrimenti è meglio tacere...

Questa almeno è la mia opinione, contestabilissima ovviamente ;-)

ilVanni 19-06-2010 20:32

E quindi? Si prosciuga il canale (ovunque sia) uccidendo TUTTO? Non c'è altro modo di togliere quei guppy di lì.

In ogni caso dubito che vi siano specie che prosperano solo lì se il canale ha, al massimo, una decina di anni (altrimenti non dovrei nemmeno tirare lo sciacquone, magari ci sono forme di vita che prosperano solo nel mio gabinetto) ;-)

Le priorità sono da riservarsi (IMHO) a specie alloctone più infestanti (perché compatibili coi nostri climi). Come già scritto. Anche perché è difficile fare diversamente (a me scoccerebbe sapere che ci si preoccupa dei guppy e non, ad esempio, dei siluri). Poi si penserà ai guppy (che non scappano). Per i siluri, cosa proponi, prosciughiamo il Po?

La soluzione è fare come detto finora: pensarci prima e NON rilasciare animali non autoctoni. Altrimenti è tardi (e le soluzioni drastiche servono a poco, specie se scritte sul forum). E le bestie tocca tenersele o fare tabula rasa di tutto. Come togliamo i conigli e i topi dall'Australia? Nucleariziamo?

Per le critiche all'articolo, la sede migliore è il giornale stesso (dovrebbe avere un'email). Per la gente che non legge e non si documenta, purtroppo, non credo ci sia speranza (almeno finché non cominciano a leggere e a documentarsi), a prescindere dal tono dell'articolo (so di esprimere un'opinione estrema, ma è la mia).
Mi pare comunque che l'articolo sia riuscito a far discutere e riflettere. Me la prenderei con testate che non ne hanno parlato per nulla, piuttosto.

livia 19-06-2010 21:14

nessuno ha parlato di prosciugare corsi d'acqua, o almeno non ne ho parlato io...
sull'età del canale ripeto, non sapendola mi sento sinceramente autorizzata a pensare che possa averne migliaia come potrebbe essere li da due settimane...non è comunque rilevante, perché il punto è che i guppy li non ci devono stare, punto.
che poi ci siano altre specie come i siluri che creano più problemi perché vanno a finire ovunque è chiaro..e dovrebbero giustamente avere la priorità. ma poiché come hai detto tu non ci possiamo mettere a prosciugare tutti i corsi d'acqua in cui troviamo i siluri la sola cosa che possiamo fare ormai è evitare di liberarne altri e togliere quelli che ci capita di trovare.
perché ormai molte specie come i siluri o i persici sole sono naturalizzati ed è impensabile toglierli tutti.
visto che i guppy si riproducono molto velocemente, altrettanto velocemente si evolvono. poiché le risorse alimentari che stanno in quel torrente sono limitate, prima o poi i guppy che stanno li cercheranno sicuramente di spostarsi (e visto che nell'articolo si parla di canali di irrigazione si può supporre tranquillamente che si tratti di una rete di canali). quanto pensi ci voglia prima che un gruppo di questi guppy per mutazione si adatti a temperature più basse?
Calcolando che una mutazione mediamente ci mette circa 10000 generazioni per affermarsi e considerando che ad ogni generazione ci sono migliaia di mutazioni, facendo un rapido calcolo è facile intuire che nell'arco di una ventina d'anni potrebbero tranquillamente naturalizzarsi pure loro.
che facciamo, aspettiamo che si naturalizzino o cerchiamo di eliminare il problema prima che diventi un problema serio come quello dei siluri?

Il fatto è che quando si parla di queste cose è difficile anche fare un discorso di priorità perché ci sono alcuni casi in cui la naturalizzazione della specie alloctona è talmente avanzata che è letteralmente impossibile recuperare la situazione, ma finché è possibile personalmente penso sia il caso di intervenire....

Jonny85 19-06-2010 21:20

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Originariamente inviata da ilVanni (Messaggio 3062389)
E quindi? Si prosciuga il canale (ovunque sia) uccidendo TUTTO? Non c'è altro modo di togliere quei guppy di lì.

Se risulta utopistico eliminare ogni individuo, direi che farebbe la differenza limitarne il più possibile la popolazione, in modo che le altre specie presenti possano riappropriarsi piano piano del loro posto...è a questo che servono i piani di recupero a lungo termine...

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Originariamente inviata da ilVanni (Messaggio 3062389)
In ogni caso dubito che vi siano specie che prosperano solo lì se il canale ha, al massimo, una decina di anni

Questo non credo si possa sapere a meno che non si vada sul posto, in ogni caso quello era un caso limite, anche se non ci stanno specie uniche le altre non credo siano meno importanti...

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Originariamente inviata da ilVanni (Messaggio 3062389)
Le priorità sono da riservarsi (IMHO) a specie alloctone più infestanti (perché compatibili coi nostri climi). Come già scritto. Anche perché è difficile fare diversamente (a me scoccerebbe sapere che ci si preoccupa dei guppy e non, ad esempio, dei siluri). Poi si penserà ai guppy (che non scappano). Per i siluri, cosa proponi, prosciughiamo il Po?.

D'accordo, è molto più problematica una gambusia che un guppy, ma questo non significa che dobbiamo lasciarli prosperare...sui siluri ci dovrebbe essere il divieto di rilascio, se non sbaglio, ma dobbiamo per forza aspettare che tutte le specie alloctone ci dimostrino quali pericoli siano prima di fare qualcosa? qualcuno sà della pseudorasbora, ad esempio? pochi, credo, ma questo pescetto lungo 10 cm stà diventando una seria minaccia per molti piccoli ciprinidi italiani e da tempo si stà cercando di ridurne la popolazione....

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Originariamente inviata da ilVanni (Messaggio 3062389)
La soluzione è fare come detto finora: pensarci prima e NON rilasciare animali non autoctoni. Altrimenti è tardi (e le soluzioni drastiche servono a poco, specie se scritte sul forum). E le bestie tocca tenersele o fare tabula rasa di tutto. Come togliamo i conigli e i topi dall'Australia? Nucleariziamo?

Certo, chi sà cerca di non buttarli, ma chi non sà che fà se nessuno gliene accenna? e di certo non sono i giornali specialistici, perchè non a tutti interessa farsi una cultura scientifica e quindi credo che se si parla di queste cose su riviste normali credo che almeno bisognerebbe spiegare il perchè si è fatto un'articolo su quella cosa...inoltre si deve fare una distinzione tra specie appena introdotte e quelle naturalizzate: una trota fario, probabilmente alloctona perchè di ceppo atlantico, ormai si è naturalizzata da tempo come predatore nei corsi e bacini di acqua fredda ed è questa che tuttora viene reimmessa nei torrenti, perchè ha preso un posto in un ecosistema e toglierla farebbe più danni che lasciarla...
Per i conigli e i topi australiani (nonchè i rospi) non è stato fatto nulla in principio e questo è il risultato....si può solo cercare di arginare la cosa...

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Originariamente inviata da ilVanni (Messaggio 3062389)
Per la gente che non legge e non si documenta, purtroppo, non credo ci sia speranza (almeno finché non cominciano a leggere e a documentarsi), a prescindere dal tono dell'articolo (so di esprimere un'opinione estrema, ma è la mia).

Come detto sopra....

EDIT:
Ah non avevo letto, ho detto delle cose già scritte da livia...

ilVanni 19-06-2010 23:46

Mi pare, allora, che siate d'accordo.
Come proponete di fare a limitare questa (e altre) popolazioni, se non prosciugando?
Battute di pesca con ami piccoli piccoli? Inserendo predatori (ossia ALTRE specie che non ci dovrebbero stare)? Contaminando con patogeni a cui solo i guppy sono sensibili (e che potrebbero, a loro volta, evolversi e contagiare altre specie)?

Jonny85 19-06-2010 23:59

In casi come questi si usa l'elettrostorditore, utile proprio perché il fenomeno è ancora poco esteso e si pescano poi con i retini.... ;-)

Si prelevano gli individui che servono e si ributtano le specie non da prelevare..

mario86 20-06-2010 00:29

ribadisco il concetto che si sta dando una tirata d'orecchie all'articolo perchè non ha una valenza scientifica quando sono stati proprio i nostri ricercatori e scienziati a non dire nulla sull'allevamento del siluro in Italia.

e poi la frase di cui sotto è una stronzata altrimenti il guppy avrebbe invaso l'Italia da molto tempo prima rispetto alla gambusia, non fa danni leggere l'articolo, potrebbe far danni ritenere vero quanto scritto sempre qui sotto.

Quote:

Originariamente inviata da livia (Messaggio 3062437)
Calcolando che una mutazione mediamente ci mette circa 10000 generazioni per affermarsi e considerando che ad ogni generazione ci sono migliaia di mutazioni, facendo un rapido calcolo è facile intuire che nell'arco di una ventina d'anni potrebbero tranquillamente naturalizzarsi pure loro.
che facciamo, aspettiamo che si naturalizzino o cerchiamo di eliminare il problema prima che diventi un problema serio come quello dei siluri?

ma per cortesia, da domani allora dovremmo spegnere i pc ed andare a fare campionature e raccolte in biotopi estremi...la realtà è che la cosa ci interessa relativamente, abbiamo a cuore i nostri pesci innaturali (varianti di selezione in primis) e questi discorsi restano pura e semplice dialettica!
solo di qualche semplice ricerca universitaria (biologia in primis) si legge che nel concreto non ha alcuna valenza!

livia 20-06-2010 01:04

mario86
sono molto amareggiata da questa cosa.
su questo forum leggo spesso e volentieri (e me lo hai detto anche tu anni fa) che non si devono scrivere cose sbagliate perché poi chi in futuro legge le discussioni si fa idee sbagliate.
volete così...gli interventi che ho fatto io si basano su studi effettuati dai ricercatori di tutto il mondo, non sono i vaneggiamenti di una greenpeacer (potrei anche mettere i link a vari articoli, ma a quanto pare la cosa non interessa). non una tra le risposte che ho ricevuto sembra avere una base scientifica dimostrata.
la parte che tu hai citato altro non è che un calcolo approssimativo, e anche abbastanza buonista, visto che ci sono stati numerosi casi di specie che si sono naturalizzate in tempi più brevi di 20 anni.
ancora una volta sbaglio io. penso sempre che la conservazione della natura, che viene nominata molto spesso su questo forum, possa interessare a qualcuno
evidentemente mi sbaglio.
cercherò in futuro di non intervenire in topic in cui vengono trattati argomenti inerenti all'ecologia, all'evoluzione e alla conservazione della natura, se quello che volete voi è continuare a pensarla in questo modo.
se vorrai comunque fornirmi le fonti scientifiche che affermano che le specie alloctone non rappresentano un problema sarò ben lieta di informarmi riguardo questa straordinaria novità.

mario86 20-06-2010 11:22

livia, guarda che tutti coloro che sono intervenuti qui se avessero potuto evitare l'inserimento di quei guppy nelle nostre acque l'avrebbero certamente fatto! stiamo solo discutendo sul perchè abbiamo un diverso approccio alla lettura di questo articolo :-))


Quote:

Originariamente inviata da livia (Messaggio 3062602)
se vorrai comunque fornirmi le fonti scientifiche che affermano che le specie alloctone non rappresentano un problema sarò ben lieta di informarmi riguardo questa straordinaria novità.

ma dai non te la devi prendere!

effettivamente se il guppy avesse una velocità di adattamento alle basse temperature così rapida, considerando che come specie esiste da...prima dell'uomo?!, non lo saprei; in ogni caso a quest'ora avrebbe invaso anche le zone con lo stesso clima del Nord Italia.


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