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http://www.acquaportal.it/ARTICOLI/A...ie/default.asp Saluti Alfio |
sanzucht2, primo ma che hai l'acqua santa? mo organizzo un pellegrinaggio alla tua vasca per bagnarci le acro :-D
ma che sei pazzo a metterti le acro moribonde in vasca? le turbe sono il minimo che ti possa succedere, pensa se ti porti in vasca qualche merdosissima batteriosi! (mi stratocco) Senza fare azzardi simili, mi pare logico che un buon equilibrio fa si che gli esemplari rimangano sani e quindi magari riformano il tessuto a breve o il muco fa si che siano + protetti, insomma in situazione di stress anche noi siamo + soggetti ad ammalarci perchè immunodepressi.. ma da qui a sfidare la sorte ... un parassita rimane tale. l'unica cosa sarebbe allevarle.. in una vasca 5 vetri senza rocce e con pezzi di frag ogni tanto e vedere come si comportano.. quella è una sperimentazione seria, così mi ricordi solo Donacimiento :-D |
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llorenzo scrive :primo ma che hai l'acqua santa? mo organizzo un pellegrinaggio alla tua vasca per bagnarci le acro :-D , mi pare logico che un buon equilibrio fa si che gli esemplari rimangano sani e quindi magari riformano il tessuto a breve o il muco fa si che siano + protetti, insomma in situazione di stress anche noi siamo + soggetti ad ammalarci perchè immunodepressi.. allora a che serve fare il pellegrinaggio se la pensi come me :-)) |
io sono per un approccio scientifico, una sperimentazione ha senso solo se avviene in ambiente perfettamente controllato, se no possono influire intervenendo fattori di indeterminata natura e indeterminata influenza, che annullano la nostra analisi.
Il primo passo è studiare come si aggreghino le turbellarie, se ne esistono di diversi tipi, come agiscono in comunità, che ambiente preferiscono, come sono indotte a riprodursi, sono prettamente specializzate? Quali sono le condizioni che permettono la schiusa delle uova, e se quest'ultime sopravvivano fuori dall'acqua o in condizioni non favorevoli, e che possano aspettare a schiudere o che ci siano indici che fanno si che schiudano in massa. Sono più propenso a pensare che le uova siano molto resistenti, e che ci siano appunto indicatori come temperatura o congiunzioni tra temperatura correnti e nutrienti (come un cambio di stagione in natura) che fa si che si schiudano. |
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beh non bisogna essere degli scienziati per fare una sperimentazione del genere, basta essere molto appassionati, e poi come a cosa serve? appunto per osservarle, e osservare la schiusa.
Mi motivi questo Quote:
cmq sono tutte congetture le mie e le tue proprio perchè non sappiamo e non abbiamo sperimentato il comportamento del parassita in questione. Quote:
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LLorenzo, hai ragione pero le cose se si discutono solo non si arriva mai a una conclusione...:)
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d'accordo, ma bisogna evitare di farsi trasportare e rischiare inutilmente, e se si vuole agire basta poco. in america non sono colpiti da questa piaga, ma ne hanno altre che da noi si sono viste rarissimamente. qui mi fa pensare alla provenienza o ai grossisti da cui passano i coralli, le turbe, sono un parassita, probabilmente ocn uova resistenti, ma sempre un parassita se c'è ed è attivo, purtroppo lo vedi, ma non penso che sia sicuro al 100% averli in vasca.
bisognerebbe avere 2 vaschette, anche solo 2 pico delle turbe un rametto ogni tanto e seguire la schiusa delle uova, monitorando i valori di nutrienti nelle due vaschette, ovviamente bisognerebbe avere in una vaschetta valori a 0 (basta un cambio d'acqua ogni tanto con ottima osmosi) l'altra con valori di fosfati dallo 0,04 allo 0,06 (bastano quei integratori che si usano nel dolce) poi sperimentare temp diverse.. il costo veramente misero, se avessi tempo lo farei, magari da settembre. tanto le turbe si trovano :-D |
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Traduzione italiana Team: AcquaPortal
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