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Anche io sono curioso di sapere che piante sono quelle, riconosco solo il potos.. Bellissima vaschetta Entropy, complimenti! :-) |
Mi associo ai complimenti ad Entropy. Molto bella la vasca.
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Se poi le osservazioni si estendono a tutto il resto, ovviamente, ci si spalanca un intero universo... |
Grazie ragazzi, lusingato dei complimenti ;-)
Come ho detto però, è tutto ancora in fase di studio. Dovrò monitorare per bene il rapporto tra le sostanze nutrienti presenti nel fondo (ed eventualmente in colonna) con l'assorbimento delle stesse da parte delle piante e la tipologia della fauna che si andrà a creare. Quote:
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Ce l'ho in laboratorio e lo uso per sezioni di anatomia vegetale, ma avere il tempo di utilizzarlo per scopi "acquariofili" è davvero un'impresa...... -28d# |
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Quindi la pianta che scende giù sulla sinistra è Ludwigia? Ed a destra Lobelia? Spero di aver azzeccato :-) Entrambe appoggiate o radicate nel terreno? Scusa la raffica di domande.. :-) |
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A parte gli scherzi, nemmeno io quando ero studente lo usavo molto a casa. In laboratorio ci stavo incollato anche a lungo e quindi non avevo poi ne la voglia ne il tempo di fare altrettanto a casa... Non penso che tu abbia bisogno di consigli, però quando magari vorrai fare il "grande passo" se posso esserti d'aiuto nella scelta, ne sarò ben lieto. |
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Entrambe le specie sono saldamente radicate nel fondo, estendendo il loro apparato radicale ovunque. Sono proprio loro (insieme alle Crypto e all'Ophiopogon) che assorbiranno gran parte delle sostanze nutritive presenti nel substrato. Pothos (quello di sinistra) e piante galleggianti penseranno invece ai nutrienti in colonna. I vantaggi delle piante emerse sono essenzialmente 2: la CO2 non risulta più il fattore maggiormente limitante (al contrario della crescita sommersa) e la potatura è molto più agevole, e con un disturbo in vasca praticamente nullo (compresa la mancanza di cambiamenti nei volumi, negli spazi e negli equilibri interni dell'acquario). Quote:
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Ok guys,
rientriamo in tema e partiamo dal fondo? :-D |
Non si può tornare in tema, sto topic lo dobbiamo gonfiare di divagazioni perchè poi quando Paolone lo vorrà mettere in Approfondimenti dovrà sudare sette camicie! Ahahahah
Comunque sia a parte tutto, partendo dal fondo. Una domanda che mi sono posto è la relazione che può avere il fondo con la microfauna. Mi spiego, un fondo più o meno acido può favorire la proliferazione di taluni animali rispetto ad altri. E la granulometria può intervenire? E il fondo fertile se utilizzato? Perchè ad esempio la formazione di planarie io l'ho notata esclusivamente in acquari dove non ho inserito il fondo fertile, addirittura nel salmastro (prima che diventasse salmastro) dove avevo la sabbia corallina. |
Si, tutti i fattori che hai citato possono essere importanti nel determinare lo sviluppo di determinati organismi piuttosto che altri.
Ad esempio nel capitolo "Biodegradazione della sostanza organica" sul primo volume costituente l'opera "L'acquario segreto" (argomento poi ulteriormente ripreso nel secondo volume) ci si può fare un'idea di come i processi di degradazione siano complessi, concatenati gli uni con gli altri ed influenzati da vari fattori (tra cui la natura del fondo) e, naturalmente, per nulla scontati nel loro cammino... Quanto alle planarie, non si può generalizzare, ci sono moltissime specie adattatesi a vivere entro certi ambiti di tolleranza piuttosto che altri... in ogni caso le planarie (generalmente di piccolissime dimensioni) sono una componente importante in ogni acquario. Poi, certo, noi vediamo (ammesso che stiamo attenti) quelle più grosse e che in genere "passeggiano" sui vetri magari per cibarsi di diatomee... |
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Traduzione italiana Team: AcquaPortal
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