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questo può essere un problema..in fondo è come crearsi un account su un negozio on-line ma vallo a spiegare in giro..si deve cercare di fare tutto molto molto semplicemente..
e ci vuole una lista sennò dove andiamo qui sembra che tutti se ne fregano di questo bel progetto.. -04 -04 -04 |
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la lotta è dura e non c fa paura -97b
certo con il supporto morale di una bella segretaria sarebbe tutto piu facile :-D comunque lo scetticismo e i rifiuti son la prima cosa da aspettarsi no? |
beh le quote associative secondo me potrebbero essere un bel problema..si dovrebbe trovare un modo per abbatterle..
per la vetrina di prodotti beh sarebbe molto più semplice se fossimo in molti..una cosa è trovare 20persone che vogliono quel prodotto su 50 iscritti e un altra è su 500 iscritti..dico per dire però questi sono i problemi più grandi secondo me.. a questo punto dobbiamo informarci in modo PRECISO su tutti i costi, sia di associazione sia di acquisto di risparmio ecc ecc.. altrimenti continuare a dire cosa si potrebbe fare mi sembra inutile.. #24 #24 |
io farei una proposta:
si vedono i costi minimi che si devono sostenere: acquisto registri, acquisto cancelleria, tasse d'iscrizione, bolli ecc e si fa un totale del costo di avvio da cui in seguito si ricava una cifra +x% che servirà per sicurezza e quindi si farà il costo dell'iscrizione. la vetrina di prodotti dipenderà molto dal numero degli iscritti ma si potrebbe fare anche una cosa del tipo: lista oggetti, scegli quello che vuoi comperare con 1-2 alternative per lo stesso tipo in caso di mancanza dei precendenti (ovvero voglio un filtro esterno, che sia buono e per vasca da 150l, ci sono diversi tipi e modelli, si selezionano in base alle proprie preferenze quali si desiderano. In seguito si fa una "graduatoria" degli ordini e quindi si fa l'acquisto.) per l'iscrizione sarà obbligatoria in quanto senza diventa illecito quello che faremmo perchè non si tratterebbe più di associazione, ma di negozio. come conti l'ideale è avere un conto online come dice sjoplin, e ANCHE la postepay, che permetterà a tutti i soci di fare il pagamento sia via internet sia in posta spendendo il minimo possibile, e senza avere costi epr l'associazione, mentre ilc onto bancario verrà usato epr pagare i fornitori. Per attirare dovremmo aprire un topic a testa nei diversi settori (uno a testa così i MOD non ci bannano per pot multipli, visto che sono eprsone diverse #18 #18 #18 ) e fare un sondaggio così impostato: se ci fosse la possibilità di risparmiare almeno il 15% sui prezzi di listino del materiale per acquari (includendo cibo e materiale tecnico), saresti disposto ad iscriverti ad un'associazione con una minima quota di iscrizione? Saresti interessato ad acquisti collettivi organizzati per zone d'italia con sconti anche del 25%?? ti interessa risparmiare ma al contempo avere il meglio per i tuoi amici pinnuti? se sì, vai a dare la tua rpesenza nel seguente link: xxxx (che non è hardcore :-D , ma il link che si dovrà fare, centrale per raccolta adesioni) |
Maiden, PRECISO è una parola grossa :-)
anche nei budget delle multinazionali ci sono delle percentuali di tolleranza sull'errore. per questo si fanno delle riserve, che nel nostro caso sarebbero le quote, cioè quel fondo cassa per le anticipazioni e gli imprevisti. se sforiamo su qualcosa senza avere i fondi chi ce li mette?? micca possiamo andare in fallimento :-D |
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qualsiasi cosa pur di attirare l'attenzione |
sì, infatti il sondaggio dovrebbe rimandare al link centrale in cui dare una iscrizione. Anche se il risultato fosse falsato non sarebbe un problema perchè chi fosse interessato andrà sul link centrale dove "iscrivers" comunicando la proprioa adesione. Nel sondaggio i voti sono anonimi invece...
Ok per la gnocca. Farò par-condicio, così attiriamo anche le acquariofilE ;-)) |
sono d'accordo sul sondaggio, ma non sull'aprire più topic..
ne apriamo uno, si spiega il tutto, e o si propongono alcuni prodotti e si vede quanta gente sarebbe interessata, o si chiede direttamente di scrivere ognuno cosa vorrebbe acquistare, e poi si fanno un pò di conti.. comunque, visto che il problema è che non sapremo mai il risparmio preciso su ogni prodotto (in fondo anche on-line ogni tanto i prezzi variano), si dovrebbe convincere la gente a iscriversi giusto per far parte di un associazione acquariofila (però il costo dovrebbe essere bassissimo e non si dovrebbero avere responsabilità a tutti i costi, cioè se io mi iscrivo e poi non mi faccio più sentire finisce lì) e poi proporre ogni tanto degli acquisti in comune, e se c'è il numero adatto si fa sennò si beve una birra insieme e si aspetta la prossima occasione per acquistare.. miii che casino che ho scritto!!!! #12 #12 #12 #12 #12 #12 non ho capito il fatto dello sforare su qualcosa senza avere i fondi.. #24 #24 ps.se c'è la gnocca ci sto.. :-D :-D :-D :-D :-D |
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per i napoletani: avete presente il detto: "gira-gira u cetriolo....." completatelo così Maiden capisce :-D :-D Quote:
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posso passarvi l'archivio di playboy dagli anni 80 a ieri così scegliamo chi chiamare, ok? :-D
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ok ho capito..quindi ora che ci serve??l'ultima conferma del commercialista?? #24
ma una cosa non mi è chiara..come si fanno a contattare i grossisti e acquistare da loro??avete voi conoscenze?? #24 #24 #24 cmq la birra (anche due direi :-)) ) è assicurata..la gnocca vedremo visto che sjoplin già inizia a fare il difficile.. -04 -04 -04 -04 :-D :-D :-D :-D |
-05 e io che mi vergognavo a chiedere la segretaria bona :-D
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Maiden, è questo il risultato di 5 anni di classico?? Ci fossi io nella commissione, vedresti.... #18 #18 Quote:
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ma perchè che ho detto di strano?? #24 #24
cmq ok pazienza ma non ho capito che dobbiamo fa ora.. #24 #24 |
ho sfogliato molto velocemente le pagine di questa che credo essere una buona iniziativa (con tutti i pro e i contro della burocrazia con cui bisogna fare i conti)
tento di fare un resoconto di quello che pensate di fare aggiungendo anche una mia idea. creazione di un'associazione onlus, necessaria perchè si ha una contabilità che garantisce di fare le cose per bene, ma sopratutto perchè si hanno i contributi. per ottenere i contributi bisogna dichiarare di portare a termine un qualcosa di socialmente utile, che può essere una serie di incontri (gratuiti o ad offerta libera) sul tema dell'acquariofilia e della natura in generale. se si riesce a mettere in atto una cosa del genere tra le mille difficoltà si ammortizzano tutti costi perchè chi lavora (presiede gli incontri etc) lo fa come volontario. (oppure pagato, così l'associazione dichiara delle uscite e poi i soldi vengono reinvestiti come donazione) e fin qui benchè il discorso che ho fatto è molto semplificato sarebbe risolto il primo punto. altra questione: le quote associative io pago la mia quota non perchè così pago meno accessori e mangimi, ma perchè ho altri "interessi", nel senso che l'associazione mi può essere utile come base d'appoggio attraverso la quale posso partecipare a manifestazioni di pesci, non sò se mi sono spiegato..... poi di conseguenza essendo iscritto ho anche la possibilità di pagare meno i prodotti, se ci si limita alla sola "compravendità", l'associazione andrà in perdità. altra cosa: le sedi sarebbe utile partire in una città, forse quella in cui si hanno il maggior numero di utenti iscritti, e sperimentare. sarebbe interessante utilizzare locali comunali, ai quali attraverso un contratto si può decidere di pagare le spese di enel e riscaldamento ultima cosa per adesso, così poi mi dite cosa ne pensate: come lanciare l'associazione lasciamo stare i contributi all'associazione come ONLUS per il primo periodo dato che non si sa come va a finire e sarebbero più le questioni burocratiche del guadagno. una volta trovati i locali e fatto una sorta di statuto (o contratto) associativo si potrebbero invitare le associazioni acquariofile organizzando una sorta di mostra. non sò se qualcuno di voi è stato a Ferrara, ecco una cosa del genere legata prò magari ad un discorso italiano ma molto più esteso come categoria di pesci. a questo punto l'associazione si fa conoscere, si hanno membri iscritti, e ci si può collegare ad un distributore e di conseguenza anche ad uno sponsor. la cosa fondamentale è che per partire bisogna proporre un qualcosa che venga ritenuto di "interesse sociale". a questo punto si hanno le basi per acquisti all'ingrosso a chi è interessato posso mandare un abbozzo di uno statuto ONLUS legato al tema dell'acquariofilia, basta mi lasci la mail |
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Ragazzzi, anche io continuo a seguirvi con interesse,
ma sono di poco aiuto perchè impelagato nell'esame di Stato... In quest'ultima pagina mi pare si siano raggiunti dei risultati importanti, tra cui la necessità di creare un'associazione che offra anche momenti d'incontro e confronto, oltre alla possibilità di comprare prodotti a prezzi scontati. Il fatto che ci stiamo concentrando su questa idea mi conforta, per cui dalla prossima settimana spero di poter portare qualche idea anche io, affinchè da Settembre (può essere un primo obiettivo) la cosa possa prendere forma!!! :-)) :-)) |
il discorso di mario86, fila sicuramente. però ho qualche perplessità sul "sociale". in poche parole: di associazioni di acquariofili ce n'è a bizzeffe. a quel punto tanto vale appoggiarsi a una di quelle. per il resto ci rimugino un po' sopra... pure io in sti giorni c'ho un librozzo per le mani che non so bene come farò a riassumere #24
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purtroppo c'è un problema di base, se si crea un associazione che non abbia quanto ho detto prima (attività sociali etc etc), non si hanno contriuti e quindi tutto ciò che ne deriva.
se si crea un'associazione che si appoggia ad un'altra associazione ONLUS si parla comunque di associazione commerciale. posto nei messaggi seguenti un modello di quello che dovrebbe essere lo statuto così si hanno delle basi su cui possiamo riflettere e ragionare |
STATUTO "SIGLA ASSOCIAZIONE"- ASSOCIAZIONE NOME PER ESTESO
Art. 1: E’ costituita nella città di ……la….. (NOME PER STESO) con sede sociale a. ( O.N.L.U.S. che opera esclusivamente per fini di solidarietà sociale). E’ una libera associazione che non persegue fini di lucro. Ha per scopi: a) Incrementare e valorizzare l’acquariofilia; b) Promuovere ricerca sulle specie di interesse acquariofilo con finalità’ di migliorare le condizioni di vita degli animali. Art. 2 : Finalità: nelle sue possibilità e avvalendosi in modo determinante delle prestazioni spontanee e gratuite dei propri associati: a) opera per la divulgazione culturale dell'acquariofilia in tutti i suoi aspetti ambientali. b) assiste tutti coloro che ne facciano richiesta per raggiungere gli scopi prefissati (culturali e scientifici). Per il raggiungimento di questi obbiettivi si prefigge di aprire uno sportello a disposizione della cittadinanza, presso il quale rispondere ai quesiti in materia ambientale. c) favorisce la collaborazione con gli enti e le istituzioni a ciò preposte, mediante lo scambio di materiali e la costituzione di gruppi di ricerca e di studio per la salvaguardia delle biodiversità etc etc d) si impegna per la divulgazione delle proprie esperienze, che saranno a disposizione di tutti coloro che ne facciano richiesta. e) si propone di instaurare rapporti di collaborazione con le istituzioni scolastiche per la diffusione e il rispetto della Natura inserita nell'ecosistema. f) vieta di svolgere attività diverse da quelle menzionate nell'Art.1- a)-b) e nell'Art.2- a)-b)-c)-d)-e) dello statuto, ad eccezzione di quelle direttamente connesse dall'Art.10 - a) del D. Lgs n.460/97 |
Art. 3 : L‘….. e’ una libera associazione priva di scopi commerciali o comunque di lucro e possono aderire tutti i cittadini che abbiano compiuto il sedicesimo anno di età senza distinzione di sesso e convinzione politica.
Art. 4 : Per iscriversi al gruppo occorre presentare una domanda scritta e firmata in cui si dichiara di accettare il presente statuto. La domanda, indirizzata al Consiglio direttivo, viene da questo esaminata e qualora non venga accettata il Consiglio stesso e’ tenuto a motivarne il rifiuto. Art. 5 : Tutti coloro che abbiano presentato regolare domanda e siano accettati in qualità di soci, in base al presente statuto sono iscritti nel "LIBRO DEI SOCI". Art. 6 : Ciascun socio e’ tenuto a pagare, all’atto dell’iscrizione, una quota annuale, nella misura fissata, anno per anno dal Consiglio direttivo. La quota non può essere ceduta a terzi. Ai soci non spetta alcun compenso per l'attività prestata. Possono essere soltanto rimborsati dalle sole spese effettivamente sostenute per l'attività prestata nei limiti stabiliti dal regolamento. Art. 7 : Nel caso di scioglimento dell’Associazione i soci non avranno diritto a ricevere nessuna quota del patrimonio sociale, detto patrimonio sarà donato ad altra associazione di volontariato che persegua gli stessi nostri scopi. Art. 8 : Il diritto di socio si perde per: a) Mancato pagamento della quota di iscrizione annuale; b) Per espulsione deliberata dall’Assemblea, su proposta del Consiglio direttivo, qualora il socio trasgredisca le norme statutarie o che con il suo comportamento arrechi danno morale o materiale all’Associazione. Art. 9 : Il pagamento della quota annuale deve avvenire in base a quanto stabilito dall’Assemblea di programmazione e deve essere effettuato entro il 31 Dicembre dello stesso anno. Art. 10 : Le cariche sociali sono: -IL PRESIDENTE -IL VICE-PRESIDENTE -IL SEGRETARIO TESORIERE -I CONSIGLIERI |
Art. 11 : Sono organi sociali :
a)-L’ASSEMBLEA DEI SOCI b)-IL CONSIGLIO DIRETTIVO c)-N.3 SINDACI REVISORI (eletti dall’Assemblea e che restano in carica 3 anni). Art. 12 : Le assemblee vengono convocate con avviso scritto ad ogni singolo socio. L’avviso di convocazione delle Assemblee deve essere spedito almeno due settimane prima, in casi particolari, di estrema urgenza, la comunicazione può essere spedita entro una settimana dalla convocazione. Art. 13 : L’Assemblea si riunisce almeno due volte l’anno. Nel mese di Febbraio per l’approvazione di un rendiconto economico finanziario, del Bilancio consuntivo e per il rinnovo del Consiglio direttivo e nel mese di Novembre per la programmazione delle attivita’ da svolgere. Art. 14 : L’Associazione non può distribuire, anche in modo indiretto, utili, fondi e riserve o capitale, a meno che la destinazione o la distribuzione non siano imposte per legge o siano effettuate a favore di altre ONLUS che per legge, statuto o regolamento fanno parte della medesima ed unitaria struttura. Art. 15 : L’Assemblea è convocata: a)-Tutte le volte che il Consiglio lo reputi necessario; b)-Allorchè ne faccia richiesta motivata almeno un decimo dei soci; L’assemblea dovrà avere luogo entro 30 giorni dalla data in cui viene richiesta. Art. 16 : In prima convocazione L’Assemblea è regolarmente costituita con la presenza di metà più uno dei soci. In seconda convocazione L’Assemblea è regolarmente costituita qualunque sia il numero dei soci intervenuti, la seconda convocazione può avere luogo dopo ventiquattrore dalla prima. |
Art. 17 : L’Assemblea delibera validamente a maggioranza assoluta dei voti e dei soci presenti. Le votazioni avvengono per alzata di mano e le deliberazioni adottate dovranno essere riportate su un apposito libro dei verbali.
Art. 18 : L’Assemblea che delibera sullo scioglimento dell’Associazione è validamente costituita con la presenza e il voto favorevole di almeno i tre quarti dei soci iscritti al Libro dei Soci. Art. 19 : Ciascun socio ha diritto ad un voto in Assemblea e può farsi rappresentare da un altro socio, accettando la disciplina uniforme del rapporto associativo e delle modalità associative volte a garantire l'effettività del rapporto medesimo, escludendo espressamente la temporaneità della partecipazione alla vita associativa e prevedendo per gli associati o partecipanti maggiori d'età il diritto di voto per l'approvazione e le modificazioni dello statuto e dei regolamenti e per la nomina degli organi direttivi dell'associazione. Art. 20 : L’Assemblea è presieduta dal Presidente o in subordine, dal Vice-Presidente o da altro socio nominato dall’Assemblea stessa. L’Assemblea nomina tre scrutatori che avranno il compito di constatare la regolarità e validità dei voti espressi in modo palese o per divisione. Art. 21 : Il Consiglio direttivo è composto dal Presidente e da n. 4 Consiglieri eletti dall’Assemblea dei soci al proprio interno. I Membri rimangono in carica un anno e sono rieleggibili. Qualora durante l’anno venissero a mancare, per qualsiasi motivo fino a due consiglieri, questi verranno sostituiti dai primi non eletti. Art. 22 : Il Consiglio direttivo deve: a)-curare l’esecuzione delle deliberazioni dell’Assemblea dei soci; b)-redigere i bilanci Consuntivo e Preventivo; c)-compilare i regolamenti interni in accordo con le norme statutarie e le deliberazioni dell’Assemblea; d)-deliberare tutti gli atti e contratti di ogni genere inerenti all’attività sociale; e)-deliberare circa l’ammissione, il recesso, la decadenza, e l’espulsione dei soci; f)-compiere tutti gli atti di ordinaria amministrazione; g)-promuovere e favorire la partecipazione dei soci all’attività del gruppo; h)-promuovere e favorire la collaborazione con altre associazioni i cui fini e scopi siano in sintonia con il presente Statuto; i)-predisporre i programmi annuali o pluriennali da presentare all’approvazione dell’Assemblea programmatica; l)-quantificare all’Assemblea la quota sociale proposta per la realizzazione del piano programmatico elaborato; m)-impiegare gli utili o gli avanzi di gestione per la realizzazione delle attività istituzionali e di quelle ad esse direttamente connesse; n)-conservare tutte le scritture di Legge (Amministrativo-contabili) presso la sede sociale succitata e renderle disponibili a qualsiasi richiesta sia da parte dei Soci che dei Revisori dei Conti. |
Art. 23 : Il consiglio dispone del patrimonio dell’Associazione e ne usufruisce secondo le direttive che riceve dall’Assemblea dei soci. Il patrimonio del gruppo è costituito da:
a)-quote sociali e da eventuali contributi straordinari; b)-eventuali contributi o donazioni elargiti da Enti o privati; c)-beni mobili. Art. 24 : Non possono far parte del Consiglio direttivo coloro che svolgono abitualmente un’attività commerciale nell’ambito dell’acquariofilia. Art. 25 : Il consiglio nomina il Presidente, il Vice-Presidente, ed il Segretario Tesoriere. Il Presidente ha la rappresentanza e la firma sociale, quindi è chiamato ad assolvere a tutti i compiti specifici riguardanti l’Associazione, nel pieno rispetto delle regole stabilite dal presente Statuto ed alle decisioni dell’Assemblea dei Soci. In caso di assenza o impedimento del Presidente, tutte le di lui mansioni spettano al Vice-Presidente con uguali poteri. Il Segretario-Tesoriere ha il compito di redigere i verbali dell’Assemblea, dei Consigli direttivi, di custodia della documentazione tecnico-amministrativa-contabile, di aggiornamento del Libro dei Soci, curare la corrispondenza e la gestione finanziaria. Art. 26 : Il collegio dei Revisori dei Conti si compone di tre membri, più due membri supplenti, eletti nell’Assemblea, fra i soci in regola con il versamento della quota sociale. I Revisori dei Conti provvedono al controllo dell’amministrazione dell’Associazione, alla corrispondenza del bilancio consuntivo ed alla compilazione della relazione annuale. Qualora i Revisori dei Conti riscontrassero irregolarità’, dovranno darne immediata comunicazione al Consiglio Direttivo e se opportuno a tutti gli aderenti all’Associazione. Il Collegio dei Revisori dei Conti resta in carica tre anni e può operare per la parte di competenza in qualsiasi momento. Art. 27 : Nessun compenso è previsto per chi rivesta incarichi sociali. Art. 28: Il presente Statuto, dopo l’approvazione dei Soci ha valore immediato. Eventuali modifiche potranno essere proposte all’Assemblea dal Presidente, dal Consiglio Direttivo o da un terzo dei Soci aventi diritto di voto. In quest’ultimo caso la richiesta va formulata per iscritto. Art. 29 : L'associazione si impegna nell'uso della denominazione ed in qualsivoglia segno distintivo o comunicazione rivolta al pubblico, della locuzione "organizzazione non lucrativa di utilità sociale" o dell'acronimo "ONLUS". Art. 30 : Per quanto non previsto dal presente Statuto valgono le disposizioni di Legge e di principi di diritto vigenti |
mario86, marò.. che polpettone!
fortuna che l'hai scritto in grande ;-) |
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scherzi a parte.. chevvordì??? |
è una questione psicologica: le cose scritte in piccolo sembrano più lunghe benchè occupano uno spazio minore (scuola doceat)
così la lettura è più scorrevole. scusa, volevo scrivere etc etc, comunque è solo un'esempio di alcune finalità dell'associazione a parte la barbosità finale, io mi concentrerei sull'articolo 2, ho parlato tempo fa con un responsabile di un associazione onlus (associazione acquariofila quarda caso) e mi ha detto che quelle cose sono neccessarie, sennò niente contributi, alias niente associazione |
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non è che si può alleggerire? o per legge ci deve essere tutto uno di squadrone di persone del genere? fin'ora non riusciamo a mettere insieme neppure il CDA :-)) |
dev o approfondire anch'io queste questioni, purtroppo la mia paura è quella di avere la conferma di quello che già sospetto, ovvero l'incompatibilità delle funzioni, ovvero ci vuole qualcuno che controllii che le cose vengano fatte nella regolarità (suppongo siano i sindaci), poi il tesoriere non può essere il presidente etc etc, ma questo è il meno secondo me, il problema principale è che per partire ci vuole una sorta di capitale che serve per avviare il tutto, nessuno fa donazioni ad un'associazione non ancora avviata.
partendo dal presupposto che l'utilità a fine sociale può essere fatta anche attraverso l'web, ovvero un'assistenza specializzata e gratuita a privati (e qui siamo già onlus) bisogna trovare un locale, a questo punto (essendo onlus) ammortizziamo le spese di "manutenzione" del locale (suppongo che ci sia qualche comune disposto a cederlo) ovvero enel e riscaldamento a questo punto bisogna attirare gente: e qui la mostra che dicevo. io posso chiedere per le vasche chesi usano in queste manifestazioni. se si fa una cosa del genere sicuramente si attira gente e quindi almeno uno sponsor. dopo di questa cosa sostanzialmente si può partire nella pratica come associazione onlus e quindi dedicare spazio e denaro all'acquisto all'ingrosso, (anche questo è onlus perchè senza fini di lucro, ma come in ogni caso la difficoltà è trovare il capitale per prendere il tutto e la gente disposta a metterci i soldi.) |
premetto che ho letto di fretta il tutto.. #12
però mi sembra un pò troppo complicato, forse troppe responsabilità.. #24 poi il fatto di avere sovvenzioni, chiedere locali ai comuni, non so non ho capito.. tempo fa feci volontariato per una onlus del mio paese e i problemi con il comune erano migliaia..figuratevi che ci avevano sfrattato e stavamo lì abusivamente..un casino.. poi prima non si era detto che la onlus non la potevamo fare??non mi ricordo neanche il perchè però.. comunque mario86 grazie mille per il tuo ulteriore aiuto.. ;-) |
che polpettone però -05 -05 se prima stavamo gasandoci adesso siamo sgasati di botto #23 #23
Secondo me il problema principale sarà il locale, e come detto sopra tutte queste cariche... è un impegno tale che obbliga ad avere una sede e soprattutto almeno una decina di responsabili che abitino vicino, altrimenti si perde la possibilità di incontrarsi e gestire gli impegni derivanti -28d# mario86: più che mirare ad avere sponsor e contributi noi pensavamo di poter fare acquisti, e quindi una partita IVA per poter comperare, e una "azienda" ce permettesse di farlo senza aver guadagni. Questa cosa dell'ONLUS a quanto pare va molto oltre, troppo. Contando che la maggior parte degli acquarifili sono studenti (quindi un pò squattrinati come me) o impiegati/lavoratori tempo pieno, tutto qeusto impegno risulta alquanto difficile per partire... richiederebbe troppo tempo. #24 #24 comunque grazie per il tuo intervento, sei stato provvidenziale ;) |
confesso che spaventa pure a me tutto l'impianto che ha proposto mario.
il limite maggiore è che se fossimo un gruppetto di amici con la stessa passione e nella stessa città, si potrebbe anche pensare di partire in sordina e vedere come butta. in questa circostanza è un bel po' più difficile, anche perchè andare a pensare a delle spese diciamo di gestione....boh? seconzo me è un grosso azzardo. detto questo a noi serve in un certo senso pensare in grande e adattare il tutto alla nostra situazione. l'idea non la scarterei a priori; piuttosto cercherei di vedere di adeguarla alla nostra necessità.. torno a studiare #19 |
ti dirò, prendendo spunto da un'associazione ONLUS già esitente, che le spese sono:
riscaldamento: perchè bisogna scaldare i locali quando vengono fatte delle riunioni legate al tema della natura aperte alla cittadinanza enel: ovviamente la luce e le spese per la manutenzione delle circa 15 vasche che quest'associazione ha in sede si potrebbe iniziare con un'associazione non onlus e quindi aspettando per il discorso acquisto/cessione beni. quest'associazione avrà un portale web che dovrà offrire un qualcosa (e per questo ci possiamo sentire in mp), inoltre potrà assistere per il discorso acquisti collettivi chi fosse interessato. fatto ciò se si riesce nel frattempo a rientrare nei parametri ONLUS si può modificare lo statuto prevedendo la possibilità di acquisti/cessioni senza fini di lucro da parte dell'associazione così da farla diventare l'attività principale dell'associazione che andrà a sostituire lo spazio dedicato alla possibilità di organizzare acquisti collettivi....che ve ne pare? la cosa sta abbastanza in piedi dato che per partire basterebbe un semplice consiglio di amministrazione e ad i soci non sarebbe nemmeno necessario chiedere un contributo per il tesseramento... |
Mario,
personalmente ho apprezzato tanto il tuo aiuto e devo confessare che io immaginavo la necessità di mettere sù una struttura del genere perchè l'idea di sjoplin potesse essere legale.. ed infatti, pur essendomi espresso in termini più semplici alcune pagine or sono, ipotizzavo proprio un'associazione che avesse altri scopi oltre a quello "benefico-commericiale"... Ma a quanto pare si era poi volati di molto con la fantasia: grazie di averci riportati tutti con i piedi in terra!!! :-D Penso che un'alternativa potrebbe essere semplicemente iscriversi ai Gruppi Acquariofili già esistenti in molte città (a Bo c'è il GAB) e trovare lì persone interessate al discorso "Acquisto dal grossista"... almeno così la struttura è già bella e pronta, con una sede, ecc... Attendo sviluppi!!! |
flea84, oggi è il giorno delle docce fredde #22 e dire che non è neanche tanto caldo :-D . in effetti quello che propone Mario alla fine è un'associazione. Di fatto, se uno è già iscritto a un'altra... col cavolo che vien qua. Però c'è anche da dire che non so in quanti siano iscritti al Gab, per dirne una. Se non proponiamo nulla di innovativo, alla fine si fa poca strada. comunque vediamo gli sviluppi, male che vada saranno state chiacchiere come altre... :-)
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l'idea di Mario mi sembra interessante, ma forse va un pò oltre quello che era stato progettato nel primo post..
senza chiudere la porta a nuove e diverse possibilità, dico solo che, secondo me, rimanere nella creazione di un qualcosa che ci permetta di fare acquisti a prezzi vantaggiosi, ai quali si può senz'altro unire una birra e una pizza, è la cosa migliore.. fare un'associazione acquariofila secondo me va decisamente oltre..avere un locale dal comune, avere fondi, dover pagare luce e gas, avere batterie di vasche, fare convegni ecc ecc ecc è un'altra cosa, che prima di tutto richiede passione oltre che impegno.. se poi uno ci vuole guadagnare sopra (non accuso nessuno ma il nostro, per ora, rimane un contatto virtuale) è tutto un altro discorso, che ovviamente non condivido.. nel caso che anche gli altri volessero indirizzarsi verso questa direzione, il mio consiglio è quello di proporre semplicemente l'idea degli acquisti ad una associazione già esistente, perchè sbattersi in questo modo rischiando di avere solo qualche iscritto non mi sembra proprio il caso, premesso che un paio di persone abbiano deciso di dedicarsi a tempo pieno a questa cosa.. inoltre una onlus, chiedendo pure fondi e locali al comune, richiede molte molte responsabilità, e ve lo dico per la piccola esperienza che ho avuto nel mondo delle onlus.. se poi si vuole fare un'associazione per ricavarci qualcosa il discorso è come al solito completamente diverso.. questo è solo un mio parere.... :-) |
Maiden, sono d'accordo con te. però non capisco il discorso "se poi uno ci vuole guadagnare sopra", cioè, non vorrei che in tutto quello che è stato scritto oggi mi fosse sfuggito qualcosa. ti riferisci all'ipotesi che faceva Mario su una "non on-lus"? boh.. mi sto un po' ingrabugliando :-) oggi abbiamo scritto veramente tanto su quest'argomento...
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già avere un'associazione che tratta un ramo dell'acquariofilia che non si metta in competizione con le associazioni già esistenti è un attirare interessati. i costi sarebbero 0 in quanto non essendo un'associazione che fa muovere denaro non neccessità nemmeno di un conto corrente. a questo punto come già ho detto prima si punterebbe su una facilitazione per l'utente nel fare acquisti collettivi, se tutto va bene si può passare a successivamente ad una ONLUS che tratti quella che è l'idea iniziale (compra-vendità senza fini di lucro). ricordo che attività socialmete utili che rientrano nella ONLUS possono essere fatte anche attraverso l'web. ultima cosa: se la cosa dovesse andare bene e si troverà una sede con qualche spazio penso che le vasche per qualche mostra possono essere chieste ad altre associazioni, che essendo senza fini di lucro, non avranno problemi a prestarle. le spese iniziali sarebbero quelle di un sito web (che costa meno di 30 euro l'anno) e quelle del software di un eventuale forum (che se si compra avrà sicuramente un'estetica maggiore degli spazi che su internet vengono regalati) |
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