AcquaPortal Forum Acquario Dolce e Acquario Marino

AcquaPortal Forum Acquario Dolce e Acquario Marino (http://www.acquariofilia.biz/forum.php)
-   In fondo al BAR... (http://www.acquariofilia.biz/forumdisplay.php?f=34)
-   -   Curativi in acquario sotto sequestro! Appello dalle aziende. (http://www.acquariofilia.biz/showthread.php?t=164309)

vesperio 27-03-2009 19:25

Prodac, speravo proprio che rispondesse direttamente uno degli interessati. Del versante economico non posso occuparmi, non ne ho gli strumenti e poi ognuno si fa i conti in tasca da se.
Ma sul versante tossicologico ho un po' di strumenti per capire. I vari prodotti sono stati testati per la loro tossicità? L'emirismo già una buona base di partenza ma...i diversi test obbligatori per:
-cancerogenesi?
-mutagenicità?
-teratogenesi?
Cosi' tanto per dire i primi che mi vengono in mente e per i quali 30 anni di utilizzo non sono indicativi.

Preciso che non voglio creare polemica steerile ma solo essere informato.

P.s. ma non esiste una procedura per l'ottenimento dell'AIC europea? Magari utilizzando come paese base uno di quelli in cui basta una raccomandata, non dovrebbe essere poi compito del ministero interpellato inviare tutte le certificazioni necessarie agli altri paesi? (non ho qui un testo di legislazione farmaceutica, quindi vado a memoria, se dico castronerie ti prego di scusarmi).

stefano big 27-03-2009 21:41

Mi sembra Vesperio che vuoi sapere di test su principi attivi
stra conosciuti da 30 o piu anni,
perche' gira e rigira sempre si tratta di blu di metilene ,verde malachite
formaldeide, cloramina t , cloruro di sodio, perborato di sodio,
acriflavina.
stefano

stefano big 27-03-2009 21:41

Mi sembra Vesperio che vuoi sapere di test su principi attivi
stra conosciuti da 30 o piu anni,
perche' gira e rigira sempre si tratta di blu di metilene ,verde malachite
formaldeide, cloramina t , cloruro di sodio, perborato di sodio,
acriflavina.
stefano

Lollo=P 27-03-2009 21:57

Quote:

Originariamente inviata da vesperio
P.s. ma non esiste una procedura per l'ottenimento dell'AIC europea? Magari utilizzando come paese base uno di quelli in cui basta una raccomandata, non dovrebbe essere poi compito del ministero interpellato inviare tutte le certificazioni necessarie agli altri paesi? (non ho qui un testo di legislazione farmaceutica, quindi vado a memoria, se dico castronerie ti prego di scusarmi).

beh suppongo che siano certificazioni a livello nazionale.. con una patente presa in italia non puoi guidare ovunque.. sbaglio?

Lollo=P 27-03-2009 21:57

Quote:

Originariamente inviata da vesperio
P.s. ma non esiste una procedura per l'ottenimento dell'AIC europea? Magari utilizzando come paese base uno di quelli in cui basta una raccomandata, non dovrebbe essere poi compito del ministero interpellato inviare tutte le certificazioni necessarie agli altri paesi? (non ho qui un testo di legislazione farmaceutica, quindi vado a memoria, se dico castronerie ti prego di scusarmi).

beh suppongo che siano certificazioni a livello nazionale.. con una patente presa in italia non puoi guidare ovunque.. sbaglio?

ELENIO 27-03-2009 22:07

Quote:

Originariamente inviata da vesperio
Quote:

Originariamente inviata da ELENIO
Ma la cosa che proprio non capisco è perchè fare leggi che mettano in ginocchio le nostre aziende? Da dove parte questa scelta? che problemi hanno mai dato in passato questi farmaci?

E' proprio per rispondere a queste tue domande che lo stato vuole che anche i medicinali per pesci siano soggetti ad AIC. Si chiede alle aziende: "mi fai vedere gli studi che hai fatto che dimostrano che il tuo prodotto fa bene al pesce? Che non gli fa male?" e soprattutto "mi fai vedere gli studi che hai fatto di cancerogenesi e mutagenesi?" Perchè io ho un acquario di 400 litri, se ci verso dentro un medicinale e poi ci infilo il braccio dentro fino all'ascella vorrei essere sicuro, più che sicuro, che l'acqua del mio acquario non sia tossica per la mia pelle, per la pelle di mio figlio se ci mette dentro una mano. Perchè se ho una vasca aperta l'acqua evapora, e con essa il medicinale e chi la respira quell'aria? Di nuovo noi, io e la mia bambina. Allora casa produttrice "mi fai vedere la documentazione e gli studi in cui hai preso in considerazione queste ed altre 30 situazioni di pericolo ed hai stabilito che il prodotto è innocuo?".
Ricordiamoci che di questo stiamo parlando, non di una tassa del governo per far su dei soldi. Ma di SALUTE PUBBLICA. Immaginate di scoprire domani che l'evaporazione de medicinali delle vasche è....che ne sò....neurotossica (per esagerare), come la prendereste? e come la prenderebbe chi lavora in un negozio di acquari da 30 anni?

Quindi ELENIO questo era per rispondere alla tua domanda. Questa scelta parte dal dovere di tutelare la salute di tutti noi in primis. E poi io sono convinto che si tuteli anche quella del pesce mettendo dei paletti alle aziende.

Sono perfettamente d'accordo con te su quresto. La salute prima di tutto. Ma allora è giusto che l'azienda dimostri la qualità effettiva del prodotto, che non deve essere nocivo o tossico per i pesci e per noi che stiamo con le mani dentro quasi quanto pi pesci. Sarei anche molto favorevoleche il negoziante per vendere i prodotti debba aver superato degli esami che ne attestino le competenze nel campo "malattie pesci". Ma questo non giustifica una spesa di 20 mila euro, ma assolutamente, quando poi c'e' chi sempre in Eu ne spende 10 volte di meno. Rispondendo a Lollo=P il fatto che in Germania "va piu' di moda" non giustifica un costo statale così alto, a limite giustificherebbe che l'azienda metta in mercato un oggetto ad un costo superiore per avere un guadagno adeguato (vendo 100 ma ho lo stesso guadagno dell'azienda tedesca che vende 1000), ma in campo burocratico che centra? Almeno che lo Stato vuol guadagnare gli stessi soldi che guadagna la Germania, dato che li essendoci piu' domanda ci sono piu' prodotti e possono abbassare i prezzi di queste spese burocratiche. Forse sono io che mi sono perso qualcosa, ma per me il tutto non è giustificabile (COME COSTI)

ELENIO 27-03-2009 22:07

Quote:

Originariamente inviata da vesperio
Quote:

Originariamente inviata da ELENIO
Ma la cosa che proprio non capisco è perchè fare leggi che mettano in ginocchio le nostre aziende? Da dove parte questa scelta? che problemi hanno mai dato in passato questi farmaci?

E' proprio per rispondere a queste tue domande che lo stato vuole che anche i medicinali per pesci siano soggetti ad AIC. Si chiede alle aziende: "mi fai vedere gli studi che hai fatto che dimostrano che il tuo prodotto fa bene al pesce? Che non gli fa male?" e soprattutto "mi fai vedere gli studi che hai fatto di cancerogenesi e mutagenesi?" Perchè io ho un acquario di 400 litri, se ci verso dentro un medicinale e poi ci infilo il braccio dentro fino all'ascella vorrei essere sicuro, più che sicuro, che l'acqua del mio acquario non sia tossica per la mia pelle, per la pelle di mio figlio se ci mette dentro una mano. Perchè se ho una vasca aperta l'acqua evapora, e con essa il medicinale e chi la respira quell'aria? Di nuovo noi, io e la mia bambina. Allora casa produttrice "mi fai vedere la documentazione e gli studi in cui hai preso in considerazione queste ed altre 30 situazioni di pericolo ed hai stabilito che il prodotto è innocuo?".
Ricordiamoci che di questo stiamo parlando, non di una tassa del governo per far su dei soldi. Ma di SALUTE PUBBLICA. Immaginate di scoprire domani che l'evaporazione de medicinali delle vasche è....che ne sò....neurotossica (per esagerare), come la prendereste? e come la prenderebbe chi lavora in un negozio di acquari da 30 anni?

Quindi ELENIO questo era per rispondere alla tua domanda. Questa scelta parte dal dovere di tutelare la salute di tutti noi in primis. E poi io sono convinto che si tuteli anche quella del pesce mettendo dei paletti alle aziende.

Sono perfettamente d'accordo con te su quresto. La salute prima di tutto. Ma allora è giusto che l'azienda dimostri la qualità effettiva del prodotto, che non deve essere nocivo o tossico per i pesci e per noi che stiamo con le mani dentro quasi quanto pi pesci. Sarei anche molto favorevoleche il negoziante per vendere i prodotti debba aver superato degli esami che ne attestino le competenze nel campo "malattie pesci". Ma questo non giustifica una spesa di 20 mila euro, ma assolutamente, quando poi c'e' chi sempre in Eu ne spende 10 volte di meno. Rispondendo a Lollo=P il fatto che in Germania "va piu' di moda" non giustifica un costo statale così alto, a limite giustificherebbe che l'azienda metta in mercato un oggetto ad un costo superiore per avere un guadagno adeguato (vendo 100 ma ho lo stesso guadagno dell'azienda tedesca che vende 1000), ma in campo burocratico che centra? Almeno che lo Stato vuol guadagnare gli stessi soldi che guadagna la Germania, dato che li essendoci piu' domanda ci sono piu' prodotti e possono abbassare i prezzi di queste spese burocratiche. Forse sono io che mi sono perso qualcosa, ma per me il tutto non è giustificabile (COME COSTI)

flashg 27-03-2009 22:15

Prodac, tanto di cappello al signor Giovanni Zanon che si e' preso la briga di risponderci su un forum pubblico ,compredno benissimo le sue argomentazioni e sono d' accordo che va' ricercata una via diversa da quella intrapresa dallo stato italiano per la salvaguradia della salute .Concordo con vesperio che la chiarezza e la legalita' siano obbligatorie pero' a prezzi ragionevoli!!!
quindi massimo appoggio a qualsiasi iniziativa di pubblica utilita'.

flashg 27-03-2009 22:15

Prodac, tanto di cappello al signor Giovanni Zanon che si e' preso la briga di risponderci su un forum pubblico ,compredno benissimo le sue argomentazioni e sono d' accordo che va' ricercata una via diversa da quella intrapresa dallo stato italiano per la salvaguradia della salute .Concordo con vesperio che la chiarezza e la legalita' siano obbligatorie pero' a prezzi ragionevoli!!!
quindi massimo appoggio a qualsiasi iniziativa di pubblica utilita'.

lele40 28-03-2009 11:17

temo che per la cura di pesci occorrera' rivolgersi alle farmacie ed acquistare i principi attivi nn vedo sinceramente altre soluzioni economiche.
daccrodissimo che un medicnale dato a ***** possa far piu'danni che altro.a risolvere questo problema nn servono solo autorizzazioni !!!1 marco ap esiste anche un altra casa che poteva apporre sui propri prodotti la scitta medicnale di prima cura ,ma a quanto pare nn legale per l'italia.
da quel che so pare che tutto sia partito da una denuncia ad un grosso negoziante nel bresciano da parte di un acquariolfio marino che a causa dell'introduzione di un biocondizionatore (medicinale) in vasca gli abbia distrutto tutto.questi nn si e' fermato al negoziante ma abbia interpellato i carbinieri e la catena e' partita.

lele40 28-03-2009 11:17

temo che per la cura di pesci occorrera' rivolgersi alle farmacie ed acquistare i principi attivi nn vedo sinceramente altre soluzioni economiche.
daccrodissimo che un medicnale dato a ***** possa far piu'danni che altro.a risolvere questo problema nn servono solo autorizzazioni !!!1 marco ap esiste anche un altra casa che poteva apporre sui propri prodotti la scitta medicnale di prima cura ,ma a quanto pare nn legale per l'italia.
da quel che so pare che tutto sia partito da una denuncia ad un grosso negoziante nel bresciano da parte di un acquariolfio marino che a causa dell'introduzione di un biocondizionatore (medicinale) in vasca gli abbia distrutto tutto.questi nn si e' fermato al negoziante ma abbia interpellato i carbinieri e la catena e' partita.

crilù 28-03-2009 12:05

Quote:

....occorrera' rivolgersi alle farmacie ed acquistare i principi attivi nn vedo.......
La mia farmacista ha detto che l'unico che può vendere, dietro ricetta medica è il blu di metilene e che i principi attivi non si possono commercializzare :-(

crilù 28-03-2009 12:05

Quote:

....occorrera' rivolgersi alle farmacie ed acquistare i principi attivi nn vedo.......
La mia farmacista ha detto che l'unico che può vendere, dietro ricetta medica è il blu di metilene e che i principi attivi non si possono commercializzare :-(

lele40 28-03-2009 13:19

io penso che dipenda moltodai farmacisti

lele40 28-03-2009 13:19

io penso che dipenda moltodai farmacisti

Prodac 28-03-2009 15:07

ciao ragazzi,
prima di tutto devo dirvi che i prodotti non sono tossici e neanche cancerogeni, parlo per i miei ex prodotti.
infatti sequestro o no se guardate le ns confezioni ma anche quelle delle altre mardhe serie non ci sono simbologie di pericolo, cosa invece che è ben stampata in altri prodotti (parlo sempre per i nostri prodotti).
poi vi dico un'altra cosa solo x vs info. nei prodotti non c'è solo blu di mitilene e verde malachite ma molti altri ingredienti più importanti ed efficaci.
il farmacista comunque non può vendere questi medicinali fino a quando non saranno (per chi lo farà) registrati, ma allora sarà richiesta la vendita in deroga come dicevo l'altro giorno x i collari.
comunque non sappiamo ancora se esite una AIC europea, non mi sono ancora informato bene, ma sono sicuro che in ogni paese va registrato e si deve pagare la tassa (alla faccia della C.E.) dove i prodotti dovrebbere circolare liberamente.
e comunque l'azienda di produzione deve sempre avere le certificazioni nel paese dove produce.
La cosa sarebbe risolbile pagando una equa tassa x prodotto ma non di 30.000 e passa euro.

Prodac 28-03-2009 15:07

ciao ragazzi,
prima di tutto devo dirvi che i prodotti non sono tossici e neanche cancerogeni, parlo per i miei ex prodotti.
infatti sequestro o no se guardate le ns confezioni ma anche quelle delle altre mardhe serie non ci sono simbologie di pericolo, cosa invece che è ben stampata in altri prodotti (parlo sempre per i nostri prodotti).
poi vi dico un'altra cosa solo x vs info. nei prodotti non c'è solo blu di mitilene e verde malachite ma molti altri ingredienti più importanti ed efficaci.
il farmacista comunque non può vendere questi medicinali fino a quando non saranno (per chi lo farà) registrati, ma allora sarà richiesta la vendita in deroga come dicevo l'altro giorno x i collari.
comunque non sappiamo ancora se esite una AIC europea, non mi sono ancora informato bene, ma sono sicuro che in ogni paese va registrato e si deve pagare la tassa (alla faccia della C.E.) dove i prodotti dovrebbere circolare liberamente.
e comunque l'azienda di produzione deve sempre avere le certificazioni nel paese dove produce.
La cosa sarebbe risolbile pagando una equa tassa x prodotto ma non di 30.000 e passa euro.

FalKo 28-03-2009 15:46

Quote:

Originariamente inviata da Lollo=P
Quote:

Originariamente inviata da vesperio
P.s. ma non esiste una procedura per l'ottenimento dell'AIC europea? Magari utilizzando come paese base uno di quelli in cui basta una raccomandata, non dovrebbe essere poi compito del ministero interpellato inviare tutte le certificazioni necessarie agli altri paesi? (non ho qui un testo di legislazione farmaceutica, quindi vado a memoria, se dico castronerie ti prego di scusarmi).

beh suppongo che siano certificazioni a livello nazionale.. con una patente presa in italia non puoi guidare ovunque.. sbaglio?

con patente italiana puoi circolare liberamente in tutta europa , e visto che come giustamente dice il sig. Giovanni Zanon visto che siamo in europa perche un prodotto curativo commercializzato in tutta europa deve essere legale in un paese e in un altro no ,perche chiedere millemila autorizzazioni quando ne basterebbe una europea ???

FalKo 28-03-2009 15:46

Quote:

Originariamente inviata da Lollo=P
Quote:

Originariamente inviata da vesperio
P.s. ma non esiste una procedura per l'ottenimento dell'AIC europea? Magari utilizzando come paese base uno di quelli in cui basta una raccomandata, non dovrebbe essere poi compito del ministero interpellato inviare tutte le certificazioni necessarie agli altri paesi? (non ho qui un testo di legislazione farmaceutica, quindi vado a memoria, se dico castronerie ti prego di scusarmi).

beh suppongo che siano certificazioni a livello nazionale.. con una patente presa in italia non puoi guidare ovunque.. sbaglio?

con patente italiana puoi circolare liberamente in tutta europa , e visto che come giustamente dice il sig. Giovanni Zanon visto che siamo in europa perche un prodotto curativo commercializzato in tutta europa deve essere legale in un paese e in un altro no ,perche chiedere millemila autorizzazioni quando ne basterebbe una europea ???

lele40 28-03-2009 18:18

Quote:

verde malachite
Quote:

prima di tutto devo dirvi che i prodotti non sono tossici
Quote:

e neanche cancerogeni
#24

lele40 28-03-2009 18:18

Quote:

verde malachite
Quote:

prima di tutto devo dirvi che i prodotti non sono tossici
Quote:

e neanche cancerogeni
#24

Marco AP 29-03-2009 22:40

Ringrazio anche io il Sig. Zanon per il suo intervento.
La cosa è effettivamente paradossale... praticamente in quasi tutta europa troverò gli stessi medicinali che invece in Italia sono stati sequestrati o ritirati dal commercio. Tutto questo è abbastanza assurdo, come sono assurde le cifre richieste in Italia per l'AIC.

Ora mi sorge una curiosità... supponiamo che vado in germania a farmi una gita... e già che mi trovo lì mi compro un po' di medicinali per tutte le evenienze... che succede? Divento un fuorilegge? Se mi ferma qualcuno mi arresta perchè ha il cane "antimedicinali di acquariofilia" che mi annusa i prodotti??? Dai su... solo noi italiani potevamo arrivare a tanto -28d# Penso anche alla vendita on-line... cosa ci vuole ad ordinare dei prodotti in germania? Assolutamente nulla....

Anche questa è secondo me una cosa da far notare al ministero e cioè che certi prodotti si possono acquistare tranquillamente in quasi tutti i paesi europei, meno che in Italia, dove giustamente le aziende non possono affrontare certi costi di registrazione.

Io sono sempre più convinto che se non si troverà immediatamente una soluzione, si farà avanti qualche casa farmaceutica che ha le possibilità di fare certi investimenti e che metterà in commercio dei prodotti. Questo porterà sicuramente ad una situazione di monopolio e solitamente quando c'è monopolio, si parla di prodotti più costosi e spesso meno efficaci....
Inoltre non dimentichiamoci anni e anni di studi da parte della aziende di acquariofilia per mettere a punto dei medicinali il quanto più possibile efficaci.
Un'azienda farmaceutica, invece, dovrebbe ripartire da zero... e non penso nemmeno che spenderà tanti soldi per la ricerca o per assumere i migliori ittiopatologi del mondo... a loro a quel punto interesserà solo entrare velocemente nel mercato per assicurarsi un vantaggio rispetto ad altri (se mai ci saranno degli altri).
Ripeto, situazione veramente paradossale.
Ciao ;-)

Marco AP 29-03-2009 22:40

Ringrazio anche io il Sig. Zanon per il suo intervento.
La cosa è effettivamente paradossale... praticamente in quasi tutta europa troverò gli stessi medicinali che invece in Italia sono stati sequestrati o ritirati dal commercio. Tutto questo è abbastanza assurdo, come sono assurde le cifre richieste in Italia per l'AIC.

Ora mi sorge una curiosità... supponiamo che vado in germania a farmi una gita... e già che mi trovo lì mi compro un po' di medicinali per tutte le evenienze... che succede? Divento un fuorilegge? Se mi ferma qualcuno mi arresta perchè ha il cane "antimedicinali di acquariofilia" che mi annusa i prodotti??? Dai su... solo noi italiani potevamo arrivare a tanto -28d# Penso anche alla vendita on-line... cosa ci vuole ad ordinare dei prodotti in germania? Assolutamente nulla....

Anche questa è secondo me una cosa da far notare al ministero e cioè che certi prodotti si possono acquistare tranquillamente in quasi tutti i paesi europei, meno che in Italia, dove giustamente le aziende non possono affrontare certi costi di registrazione.

Io sono sempre più convinto che se non si troverà immediatamente una soluzione, si farà avanti qualche casa farmaceutica che ha le possibilità di fare certi investimenti e che metterà in commercio dei prodotti. Questo porterà sicuramente ad una situazione di monopolio e solitamente quando c'è monopolio, si parla di prodotti più costosi e spesso meno efficaci....
Inoltre non dimentichiamoci anni e anni di studi da parte della aziende di acquariofilia per mettere a punto dei medicinali il quanto più possibile efficaci.
Un'azienda farmaceutica, invece, dovrebbe ripartire da zero... e non penso nemmeno che spenderà tanti soldi per la ricerca o per assumere i migliori ittiopatologi del mondo... a loro a quel punto interesserà solo entrare velocemente nel mercato per assicurarsi un vantaggio rispetto ad altri (se mai ci saranno degli altri).
Ripeto, situazione veramente paradossale.
Ciao ;-)

vesperio 30-03-2009 12:18

Quote:

Originariamente inviata da Marco AP
Ora mi sorge una curiosità... supponiamo che vado in germania a farmi una gita... e già che mi trovo lì mi compro un po' di medicinali per tutte le evenienze... che succede?

Non credo che in questo caso tu possa essere considerato fuorilegge, a meno che il farmaco comprato non contenga sostanze vietate dalla legge italiana. Infatti l'assenza di AIC implica il divieto di commercializzare in Italia, non credo ne vieti anche il possesso.
Diverso è il discorso per mdicinali contenenti sostanze stupefacenti (per intenderci....non puoi portare in Italia tutto cio' che vendono ad Amsterdam :-)) ).

Per quanto riguarda l' AIC rimando "prodac" a questo articolo: http://www.agenziafarmaco.it/wscs_re....1150359817147
Qui si parla di farmaci per uso umano, onestamente non ricordo quali differenze ci siano per i prodotti veterinari.
Questa invece è l'homepage dell'AIFA http://www.agenziafarmaco.it/section8983.html

vesperio 30-03-2009 12:18

Quote:

Originariamente inviata da Marco AP
Ora mi sorge una curiosità... supponiamo che vado in germania a farmi una gita... e già che mi trovo lì mi compro un po' di medicinali per tutte le evenienze... che succede?

Non credo che in questo caso tu possa essere considerato fuorilegge, a meno che il farmaco comprato non contenga sostanze vietate dalla legge italiana. Infatti l'assenza di AIC implica il divieto di commercializzare in Italia, non credo ne vieti anche il possesso.
Diverso è il discorso per mdicinali contenenti sostanze stupefacenti (per intenderci....non puoi portare in Italia tutto cio' che vendono ad Amsterdam :-)) ).

Per quanto riguarda l' AIC rimando "prodac" a questo articolo: http://www.agenziafarmaco.it/wscs_re....1150359817147
Qui si parla di farmaci per uso umano, onestamente non ricordo quali differenze ci siano per i prodotti veterinari.
Questa invece è l'homepage dell'AIFA http://www.agenziafarmaco.it/section8983.html

Oscar_bart 31-03-2009 17:11

scusate sono rimasto indietro con la lettura del topic..
però ho visto che on-line alcuni siti vendono ancora "medicinali" #24

Oscar_bart 31-03-2009 17:11

scusate sono rimasto indietro con la lettura del topic..
però ho visto che on-line alcuni siti vendono ancora "medicinali" #24

Valeriuccio 31-03-2009 18:39

che poi a quanto pare.....oltre ai medicinali sono stati tolti dal commercio anche i lumachicidi e gli anti-alghe..... #13

Valeriuccio 31-03-2009 18:39

che poi a quanto pare.....oltre ai medicinali sono stati tolti dal commercio anche i lumachicidi e gli anti-alghe..... #13

bacarospo 31-03-2009 19:08

Quote:

Originariamente inviata da lele 32
Quote:

verde malachite
Quote:

prima di tutto devo dirvi che i prodotti non sono tossici
Quote:

e neanche cancerogeni
#24

Dai, diciamo che è un svista.
Il verde malachite è, oggi, vietatissimo!!!
(e per fortuna)

bacarospo 31-03-2009 19:08

Quote:

Originariamente inviata da lele 32
Quote:

verde malachite
Quote:

prima di tutto devo dirvi che i prodotti non sono tossici
Quote:

e neanche cancerogeni
#24

Dai, diciamo che è un svista.
Il verde malachite è, oggi, vietatissimo!!!
(e per fortuna)

ilVanni 31-03-2009 21:28

Vietatissimo?
Il Tetra Contraick lo contiene, mi pare...

ilVanni 31-03-2009 21:28

Vietatissimo?
Il Tetra Contraick lo contiene, mi pare...

lele40 31-03-2009 21:30

ilVanni, contenuto o meno il verde e' tossico e cancerogeno,come principio attivo va mantenuto in frigo e' lontano dagli alimenti

lele40 31-03-2009 21:30

ilVanni, contenuto o meno il verde e' tossico e cancerogeno,come principio attivo va mantenuto in frigo e' lontano dagli alimenti

ilVanni 31-03-2009 21:39

Appunto. Quindi, anche se cancerogeno e tossico, fin'ora non era così vietatissimo, no?

ilVanni 31-03-2009 21:39

Appunto. Quindi, anche se cancerogeno e tossico, fin'ora non era così vietatissimo, no?

lele40 31-03-2009 23:10

a quanto pare da qualche giorno si

lele40 31-03-2009 23:10

a quanto pare da qualche giorno si

Drago2shaoline 03-04-2009 10:41

ma io non ho capito una cosa...se i prodotti son stati vietati da poco tempo..perchè diversi negozianti ti voglion dare sotto banco prodotti vecchissimi con inciso su ancora il prezzo in lire????? #17 #17 #17 #17


Tutti gli orari sono GMT +2. Attualmente sono le 23:51.

Powered by vBulletin versione 3.8.9
Copyright ©: 2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.
Traduzione italiana Team: AcquaPortal
User Alert System provided by Advanced User Tagging v3.2.5 Patch Level 2 (Lite) - vBulletin Mods & Addons Copyright © 2025 DragonByte Technologies Ltd.
Copyright Zero Pixel Srl

Page generated in 0,12496 seconds with 13 queries