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elmagico82 19-11-2008 23:34

concordo per il tappeto di foglie, oltre la quercia e la katappa cosa potrebbe essere utilizzato? sempre come foglie intendo...

Paolo Piccinelli 20-11-2008 09:08

...magnolie, nespolo, mandorlo...

:-)

elmagico82 20-11-2008 11:06

Paolo hai citato le suddette perche appartengono alla stessa famiglia?

Entropy 20-11-2008 12:08

Quote:

Originariamente inviata da elmagico82
Paolo hai citato le suddette perche appartengono alla stessa famiglia?

Non credo elmagico82:

Il genere Quercus appartiene alla famiglia delle Fagaceae,
la Magnolia alle Magnoliaceae,
la Catappa (Terminalia catappa) alle Combretaceae,
il Mandorlo (Prunus dulcis) ed il Nespolo alle Rosaceae.
Paolo, a proposito di quest'ultimo, che intendi per "Nespolo": il nostro Nespolo --> Mespilus germanica o il più conosciuto (in termini alimentari) Nespolo del Giappone --> Eriobotrya japonica ?
Occhio poi che la Terminalia catappa è anche chiamata Mandorlo tropicale (Tropical Almond) o Mandorlo indiano (per via dei frutti commestibili simili a mandorle).......

Credo comunque che Paolo indichi queste specie per sue o altre attendibili esperienze in merito.......
Io ho sempre usato foglie di Querce perchè sono ottime e ne posso rimediare in abbondanza. Spesso (con ottimi risultati) uso anche pigne di Ontano (Alnus cordata).

miccoli 20-11-2008 21:28

scusate se mi permetto :-))
tempo fa' mi si sconsiglio' la scelta della terra allofana come fondo specifico per una vasca a conduzione OTRAC(o giu di li)

leggendo qua e la ho trovato un articolo,che parla proprio dell allestimento del fondo, consigliando terre allofane

Per quanto riguarda il funzionamento al lungo termine senza sifonature, il problema di un'esplosione di batteri ed in seguito di protozoi, non deve essere sottovalutato.
Come ho detto all'inizio le tue osservazioni sono azzeccate perché, col tempo, il fango "invecchia" e deve essere sostituito proprio per evitare putrescenze.
In impianto di depurazione tale scopo si ottiene sedimentando il fango in apposite vasche e scartandone una parte prima di rimetterlo in ciclo.
In acquario, specialmente se non si sifona, questo non succede.
Sifonando, invece, si rimuove troppo fango attivo.
E poi ci sono altre variabili da considerare: il cavetto sottosabbia, ad esempio, come influisce in tutto questo?
Attiva la circolazione attraverso il ghietto? Se sì è un bene :) Lessa i microorganismi? Se sì è un casino :(
La prossima settimana (o forse dopo se Cesare e Cleopatra si decidono a
deporre) lo accendo e ripeto tutta l'indagine...
Probabilmente concluderemo che la giusta via è riallestire il fondo dopo un
TOT di anni senza sifonature... chissà... oppure, e stò convincendomisempre di più che forse è la soluzione giusta, usando la terra (Elos o equivalenti) al posto del ghiaietto le cose migliorano, non si sifona più, i microorganismi lavorano come pazzi e le piante fanno il resto...


mi rincuoro avendo allestito con akadama
sperimentero' per voi
ad oggi la EC è arrivata a 135us/cm :-))

Paolo Piccinelli 21-11-2008 10:06

Tornando a bomba, i nespoli vanno bene entrambi... sono pressochè identici.
Le magnolie hanno la nomea di essere tossiche in infusione, ma esperti acquariofili le usano con successo e le consigliano (cito ad esempio il caro Lorenzo Bardotti).

Passando al punto successivo, il tappeto di foglie è un "plus" irrinunciabile nel caso si allevino i ciclidi nani, poichè al suo interno vi alberga una varietà di piccoli animali che costituiscono un'ottima integrazione alla loro dieta e gli consentono di "dare la caccia" a prede vive... aumentandone la vivacità e la varietà di comportamenti per la gioia dell'osservatore.

Le foglie di magnolia inoltre tendono ad arrotolarsi o inarcarsi andando a formare una serie di rifugi naturali per i piccoli apistogramma, per esempio.
Questi rifugi hanno il pregio di essere "leggeri"... cioè i pesci rimangono difficilmente intrappolati e possono "riallestirli" come credono :-)

Entropy 21-11-2008 20:53

Quote:

Originariamente inviata da gab82
mi stava sorgendo un piccolo dubbio......

ma in un acquario del genere, dove le piante sono quasi esclusivamente echinodorus....chi lo chiude il ciclo dell'azoto?

perhè sappiamo bene che le echino di nitrati disciolti ne consumano pochini.... #07

Ne abbiamo iniziato a parlare nella prima parte della discussione.:-)
Ci sono 4 punti da sottolineare:

1- Chi l'ha deciso che ci saranno solo Echinodorus? Oltre alle, già citate da elmagico82, specie galleggianti, ci sono anche (per citarne due) Hydrocotyle leucocephala e Ceratopteris thalictroides.

2- Anche le Echino assorbono azoto dall'acqua

3- L'assorbimento dell'azoto avviene anche attraverso gli ioni ammonio

4- Il carico organico (visto anche la non efficienza ottimale della filtrazione biologica) deve essere rapportato alla velocità e al grado di assorbimento delle piante.

FalKo 21-11-2008 21:06

Quote:

Originariamente inviata da miccoli
scusate se mi permetto :-))
tempo fa' mi si sconsiglio' la scelta della terra allofana come fondo specifico per una vasca a conduzione OTRAC(o giu di li)

leggendo qua e la ho trovato un articolo,che parla proprio dell allestimento del fondo, consigliando terre allofane

Per quanto riguarda il funzionamento al lungo termine senza sifonature, il problema di un'esplosione di batteri ed in seguito di protozoi, non deve essere sottovalutato.
Come ho detto all'inizio le tue osservazioni sono azzeccate perché, col tempo, il fango "invecchia" e deve essere sostituito proprio per evitare putrescenze.
In impianto di depurazione tale scopo si ottiene sedimentando il fango in apposite vasche e scartandone una parte prima di rimetterlo in ciclo.
In acquario, specialmente se non si sifona, questo non succede.
Sifonando, invece, si rimuove troppo fango attivo.
E poi ci sono altre variabili da considerare: il cavetto sottosabbia, ad esempio, come influisce in tutto questo?
Attiva la circolazione attraverso il ghietto? Se sì è un bene :) Lessa i microorganismi? Se sì è un casino :(
La prossima settimana (o forse dopo se Cesare e Cleopatra si decidono a
deporre) lo accendo e ripeto tutta l'indagine...
Probabilmente concluderemo che la giusta via è riallestire il fondo dopo un
TOT di anni senza sifonature... chissà... oppure, e stò convincendomisempre di più che forse è la soluzione giusta, usando la terra (Elos o equivalenti) al posto del ghiaietto le cose migliorano, non si sifona più, i microorganismi lavorano come pazzi e le piante fanno il resto...


mi rincuoro avendo allestito con akadama
sperimentero' per voi
ad oggi la EC è arrivata a 135us/cm :-))

x quel che riguarda il fango ritengo (e qui chiedo a Entropy di chiarire vista la mia scarsa conoscenza in materia ) che diventi una fonte di carbonio adatta all'alimentazione dei batteri denitrificant quindi si dovrebbe crearsi una sorta di stabilita' , poi ovvio che al cambio (senza arare il fondo) la "merdaglia" i in vista io la aspiro

miccoli 22-11-2008 00:28

mentre io sono orientato ad evitare le sifonature, in chiara tendenza otrac, ovviamente essendo la granulometria del fond o maggiore rispetto al comune ghiaino,mi aspetto un maggiore deposito intragranulare ed una conseguente migliore simbiosi tra il fondo e l ecosistema della vasca
p.s.le mie sono solo teorie
aspetto di verficare per poterne trarre conseguenze
:-))

Paolo Piccinelli 22-11-2008 12:19

Quote:

mi stava sorgendo un piccolo dubbio......

ma in un acquario del genere, dove le piante sono quasi esclusivamente echinodorus....chi lo chiude il ciclo dell'azoto?
Io ti rispondo con un paio di dati, poi il perchè ciò succeda è il cuore del discorso ;-)

ieri ho testato i nitrati come ogni venerdì (il sabato cambio d'acqua settimanale) e ho rilevato 5 mg/l!!!

Il valore è molto più basso di quello che mi aspettavo, poichè sabato scorso ho ribaltato la vasca (quindi sostanze finite in colonna, piante in stasi vegetativa da trapianto) e in settimana ho avuto la mano persante con artemia e chironomus per fare ambientare gli scalaretti.

La pistia che sta sulla superficie ha assorbito praticamente tutto... ogni settimana ne butto tanta da coprire la superficie di un foglio formato A3... e coin essa getto il fosforo, il carbonio e l'azoto che ha assorbito e che sono stati utilizzati per formare nuova biomassa ;-)

Il risultato è che ho cambiato solo 20 litri su oltre 250 netti ;-)

PS prima che me lo chiediate, non c'è ammonio poichè il ph è stato portato a 6,5 per ambientare gli scalari e ora sta di nuovo, gradualmente scendendo.

MonstruM 22-11-2008 15:28

Paolo Piccinelli, mi intrometto nella questione foglie e aggiungerei anche quelle di faggio...
inoltre linko un articolo di Bacarospo (di cui il blog ormai stampo costantemente e racchiudo in fascicoli che spulcio di continuo, non me ne voglia) in cui parla dell'uso delle foglie:
http://percomorfo.blogspot.com/2006/...le-foglie.html

miccoli 22-11-2008 16:26

ottimo link MonstruM,
in realta' ho ancora un dubbio
ma il castagno;enorme dispensa di acidi umici e fulvici, e di tannini in genere
le cui foglie, possono essere usate in acquariofilia?
il castagno di norma(il legno) rilascia notevolmente piu (tannini etc) rispetto a qualsivoglia quercia o ontano
puo essere usato?
ci sono controindicazioni?
tra l altro le grosse foglòie siarrotolano su se stassecreando tane naturali per i pèiccoli ciclidi in genere , ma anche per molti altri pesci
la decomposizione non è trooppo lenta,e in generale potrebbero essere ottime tane per la ripro
#24

Entropy 22-11-2008 19:10

Quote:

Originariamente inviata da miccoli
ottimo link MonstruM,
in realta' ho ancora un dubbio
ma il castagno;enorme dispensa di acidi umici e fulvici, e di tannini in genere
le cui foglie, possono essere usate in acquariofilia?
il castagno di norma(il legno) rilascia notevolmente piu (tannini etc) rispetto a qualsivoglia quercia o ontano
puo essere usato?
ci sono controindicazioni?
tra l altro le grosse foglòie siarrotolano su se stassecreando tane naturali per i pèiccoli ciclidi in genere , ma anche per molti altri pesci
la decomposizione non è trooppo lenta,e in generale potrebbero essere ottime tane per la ripro
#24

Sicuramente si possono utilizzare le foglie di castagno.
Per il legno, il problema è la marcescenza in acqua per lunghi periodi, in quanto così non rilascia solo tannini, ma anche altre sostanze potenzialmente destabilizzanti il sistema. Ma la questione potrebbe risultare più teorica che pratica.........
Se vogliamo poi addentrarci nelle specie che meglio rilasciano tannini, la questione potrebbe divenire complessa........
Perchè innanzitutto dovremmo far distinzione sulle parti che si intendono utilizzare in vasca.
Se parliamo di legno (più propriamente la parte centrale, detta duramen) la % maggiore di tannini spetta al castagno, con 13-14% di tannini contro il 10#12% della quercia (Quercus robur e Q.cerris, per la precisione).
Se parliamo di corteccia, la quercia ne contiene una quantità maggiore (circa 15-20%) rispetto al castagno.
Se invece parliamo di foglie (ma in generale anche di legno), il vincitore è sicuramente il Sommaco (Rhus typhina) con un contenuto in tannini del 25 ed il 30%, contro ad esempio l'8-9% delle foglie di castagno.
Se, infine, vogliamo cercare l'elemento vegetale con il più alto contenuto in tannini, allora questo sarà sicuramente la galla delle querce (una sfera legnosa prodotta dalla pianta come reazione alla puntura di insetti): contiene dal 50 all'80% di tannini.

Sui fanghi concordo sul non toccarli (o toccarli meno possibile), perchè fonte di carbonio e azoto per microorganismi e batteri (nitrificanti se c'è ossigeno, denitrificanti se manca).
Sulla granulometria migliore non credo ci sia una ricetta magica: ghiaia di 1-3mm ed akadama vanno bene entrambi e presentano vantaggi e difetti. La prima (con alti spessori) favorisce i processi di denitrificazione, la seconda è migliore per gli apparati radicali delle piante e l'instaurarsi di microfauna.

miccoli 22-11-2008 20:47

a prescindere scarterei la corteccia e le galle di quercia..
pero' le foglie di castagno potrebbero essere alternative, in quanto piu grandi
occorrerebbe testare #24

MonstruM 23-11-2008 11:27

Vorrei sparare una cavolata ma vorrei capire fino a che punto.
Si potrebbe prendere in considerazione il fatto di fare un tappetto di foglie ricoperto dalla terra allofana e un ulteriore tappeto sopra il substrato (questo utile per creare tutto ciò di cui state parlando). Insomma un doppio tappeto di cui uno come parte del substrato e uno sopra il substrato. Questo ovviamente in assenza di filtro sottosabbia.

Paolo Piccinelli 23-11-2008 20:40

Lo strato inferiore marcendo potrebbe causare la formazione di fenomeni anossici... meglio che le schifezze penetrino piano piano con il tempo... ;-)

miccoli, da quando ho scoperto che si può usare la magnolia, mi si è aperto un orizzonte... praticamente ogni albero di magnolia è utilizzabile, poichè è estremamente raro che le loro foglie vengano trattate con insetticidi o altro.
Per la marcescenza poi, credo possano durare molto più a lungo della catappa (te lo saprò dire presto... #18 ) :-)

luca2772 24-11-2008 18:14

Entro anch'io nella discussione, visto che stavo per adottare alcune "metodologie-ORTAC" sulla mia vasca, inconsapevole del thread per problemini di connessione.

Faccio il punto "a modo mio":

- tipologia e allestimento ottimale filtro
interno, con solo lapillo vulcanico grossolano e uno straterello di perlon immediatamente prima dell'aspirazione della pompa.
In questo modo anche i frammenti di vegetali riescono a decomporsi senza causare intasamenti.
Imprescindibile un fondo molto alto (nel mio caso, circa 20cm posteriormente), possibilmente a granulometria differenziata per i motivi già esposti

- microfauna del fondo (batteri, piccoli crostacei, larve et similia) e sua evoluzione
qui siamo sul difficile: siamo in ambiente discretamente acido, molti batteri utili non riescono a sopravvivere. Un impiego "in grande stile" di lumache del genere melanoides aiuta sicuramente, mentre sull'inoculo di larve sarei cauto ;-)

- essenze vegetali che si trovano a loro agio nelle condizioni OTRAC
su questo punto non mi pronuncio in quanto le mie conoscenze di botanica sono inferiori alla media #12

- livello di popolazione e specie ospitabili a seconda del litraggio
sicuramente una siffatta vasca non è in grado di sopportare grandi carichi organici, quindi pochi, pochissimi pesci e di taglia ridotta

- EVOLUZIONE
mi piacerebbe esplorare la via del reintegro dell'evaporato con acqua prelevata direttamente da una bomba alla torba (letto fluido riscaldato: sui dettagli mi trattengo per non inquinare il thread ;-) ); resta un'incognita l'andamento di NO2 ed NO3 (semplificando) con una simile metodologia di affido del fondo ad una percentuale significativa del filtraggio complessivo

Paolo Piccinelli 24-11-2008 18:22

Quote:

Un impiego "in grande stile" di lumache del genere melanoides aiuta sicuramente
Qui storco il naso... con kh non rilevabile, o comunque basso e ph inferiore a 6 quanto durerebbero?
Nei corsi d'acqua con caratteristiche OTRAC i gasteropodi con guscio sono quasi inesistenti ( http://win.vergari.com/acquariofilia...ari_Butler.asp ) credo per l'impossibilità di accrescere un guscio decente. #24

Paolo Piccinelli 29-11-2008 19:08

Chiacchierando in giro, mi hanno messo una enorme pulce nell'orecchio... ora ve ne rendo partecipi.
Cito testualmente:

...io penso che si debba prendere in considerazione il fatto che i pochi pesci che vivono in acqua nera, non lo facciano in modo soddisfacente, cioè non siano ancora riusciti a trovare un metodo evolutivo per questo ambiente; difatti studi effettuati da tale Hetz, hanno dimostrato come la vita in questi ambienti sia una perenne lotta alla ricerca di bilanciare la pressione osmotica tra i propri tessuti e l'ambiente povero di minerali.


A parte il fatto che ho aggiunto anche Hetz alla mia sconfinata ignoranza (...mi documenterò...), non concordo con questa affermazione per diversi motivi.
Il più importante è che molti pesci che in natura nuotano a quei valori non si riproducono in nessun'altra condizione... secondariamente l'acidità funge da antibatterico naturale e penso che le minori energie spese per l'apparato immunitario compensino di gran lunga la maggiore energia spesa per gli scambi osmotici.

...voi che dite? #24

miccoli 01-12-2008 13:47

io invece volevo tornare sul discorso del movimento dell acqua
cito da gafonline



Filtraggio :

Il filtro biologico deve essere ridotto al minimo per evitare inquinamento
batterico.
L'acquario va tenuto sottopopolato.
Possibilmente mettere una o piu' pompe con l'uscita a pelo d'acqua, in modo
tale che sia massima la concentrazione di O2 in acquario.
Consigliabile l'uso del filtro a letto fluido per la bassa inerzia che
possiede in caso di riproduzione .


con delle pompe di movimento , ovviamente si riduce notevolmente la quantita' di co2 disciolta in acqua..
non si hanno problemi di ph...perche? #24
è la conferma che l ambratura dell acqua sostituisce in maniera totale l effetto tampone del kh ??
ps Paolo quando ripulirai il topic cancella pure il messaggio
:-))

Paolo Piccinelli 01-12-2008 16:03

Quote:

si riduce notevolmente la quantita' di co2 disciolta in acqua..
non si hanno problemi di ph...perche?
Originariamente il metodo otrac non prevedeva la somministrazione di co2, quindi il ph dipendeva esclusivamente dagli acidi della torba... proprio per questo il ph non subiva variazioni notevoli.
L'idea originaria era di riprodurre i discus "nell'acquario del salotto" e quindi niente piante e niente che potesse creare problemi ai pesci.

Noi stiamo ammettendo la co2 non solo per acidificare, ma anche perchè cerchiamo di inserire diverse piante e quindi all'ossigenzazione dovrebbero pensare loro... credo che questa sia la differenza fondamentale, ovviamente tutta da dimostrare. ;-)

In questa chiave di lettura possiamo anche relegare la funzione delle pompe di movimento alla mera creazione di corrente, poichè per l'ossigenazione saremmo abbastanza a posto con i vegetali.

Ho notato ieri che appena prima dell'accensione delle luci gli scalari avevano una respirazione un pelo accelerata... osserverò meglio nei prossimi giorni perchè se la cosa si ripete, quanto scritto sopra diventa una sciocchezzuola #24

fosco. 01-12-2008 20:27

invitato da Paolo mi aggrego alla discussione ,faccio copia incolla di una parte di discussione molto attinente a questa....

Quote:

sicuramente penserai che sono un rompiballe per le cose che vado a dirti....però è quello che penso su come condurre un acquario per dicus e ottenere un discreto successo...per successo intendo una cosa molto semplice ,fare crescere e soprattutto invecchiare gli ospiti dei nostri acquari...
Per me esistono 2 sistemi di condurre una vasca ,una da riproduzione-accrescimento,spoglia con un filtro essenziale con garndi quantità di acqua per i cambi,senza arredi.il litraggio della vasca non è importante.
il secondo chiamiamolo da allevamento,oppure da salotto...e qui ci sono varie scuole di pensiero,chi tiene i pesci a ph 7 o anche di più con tutti i vantaggi(pochi) e gli svantaggi(tanti)regolando il ph con co2 e altri artifici con prodotti e alchimie varie.
e chi persegue una conduzione più naturale,io faccio parte di questa schiera...il sistema si chema O.TR.AC....otrac ...Oligo...TRopico...ACido...
cosa vuole dire?
Oligo sta per una percentuale molto bassa di sali e sostanze disciolte in acqua...tropico vabbè dai 27 ai 30 gradi ,mi sembra ovvio....acido ,la concentrazione idrogenionica (ph) è sotto al 7...anche sotto il 6...

perchè della mia preferenza verso questo tupo di conduzione?

Il ragionamento di base parte dall'origine dei pesci amazzonici,dove i valori sono a volte iper acidi con concentrazione di sali disciolti veramente minima se non nulla....
sicuramente queste condizioni,ovviamente,non può essere riprodotta in acquario...però non si può neppure pensare che pochi decenni di selezioni possano cancellare milioni di anni di evoluzione...qui ci sarebbe da discutere per ore su come vengono tenuti i pesci messi in vendita,oppure allevati e riprodotti a valori limite...anche da famosissimi allevatori...io ho anche acquistato pesci da uno di questi famosissimi allevatori che allevano a valori quasi"marini" i discus,per mia esperienza i pesci accorciano di molto la loro vita e durante questa si ammalano molto di più di pesci allevati a valori più consoni.sicuramente crescono più velocemente.

chiudo la parentesi...

Quindi un ambiente acido,ph intorno a 6...caldo intorno a 28°....ovviamente con un kh a 2 al massimo 3,altrimenti il ph non scenderà mai...
ho letto anche qui la meraviglia legata a come fare ad abbassare il ph e mantenerlo stabile...il segreto(di pulcinella) sta nella tipologia e nella dimensione del filtro
e a una piantumazione adeguata all'ambiente che vado a descrivevi.

L'acquario otrac non è quasi mai un acquario piccolo,il litraggio non dovrebbe mai essere sotto ai 300 lt...così come non dovrebbe esserlo mai un acquario per discus,specialmente se in mano a un principiante.....
questo perchè i discus hanno bisogno di essere in gruppo (almeno5-6) di conseguenza ci va dell'acqua.

I 150 litri del nostro amico non li consiglierei mai a nessuno,a meno che non voglia tenere una coppia(certa e affiatata)

Quindi un acquario da almeno 300lt,un filtro esterno veloce grande...se abbiamo 300 litri di capienza dovremmo avere un filtro per una vasca da 600#800lt,queto accoppiato a un filtro interno oppure esterno ma con conformazione tradizionale a scomparti con cannolicchi e spugne di dimensioni grandi(io su 600lt ho 80-90lt di volume),una piantumazione a crescita veloce che assorbirà gli inquinati.

fine prima parte
:-D
stasera continuo se non ropmpo troppo :-]

miccoli 01-12-2008 20:52

tutt altro che rompere,è utile sentire diverse campane specialmente di chi ha gia sperimentato sulle proprie squame :-D
Quote:

Il ragionamento di base parte dall'origine dei pesci amazzonici,dove i valori sono a volte iper acidi con concentrazione di sali disciolti veramente minima se non nulla....
prendo spunto per una domanda:
usando acqua di osmosi pura,con quali e quanti sali occorre integrare?
ho sentito dire di acqua di mare,e di ricette fatte col bilancino di precisione. -28d#
come ci si puo comportare per reintegrare ottimamente le nostre acque, senza il pericolo di causare(magari a lungo andare) degli squilibri piuttosto seri e con conseguenze sulla popolazione?
se ho detto una cagata cestinatemi pure :-))

fosco. 01-12-2008 21:36

dieci anni or sono la discussione sui fanghi ,e altre opzioni dell'otrac ,si accese fino ad essere motivo di litigi e bannamenti(bannazioni? boh! :-)) )...
a mio modesto parere per farsi un'opinione è indispensabile sperimentare...

ho letto un pò la discussione se permettete scriverei quello che penso e quello che ho sperimentato.

Partiamo dall'acquario...come ho scritto sopra più gerosso è meglio è...a partire da almeno 300lt...

perchè?....perchè "l'appetito" di un acquariofilo non ha mai fine!
se mettiamo 5-6 discus,troviamo l'equilibrio tra pestaggi,dominanti e sottomessi..ci buttiamo sui "coinquilini".....
Sto parlando di un acquario gestibile in tutta sicurezza e ,finalmente,con la possibilità di smetterla di mettere sempre le mani dentro :-)

questa vascaè 600lt lordi

fosco. 02-12-2008 00:29

la foto fa un pò defecare...passatemela per cortesia....anche la vasca in questo momento non è il massimo,a me piace selvaggia....

parto dal presupposto che un acquario dovrebbe essere allestito in maniera di durare più tempo possibile,spesso sui forum ho aperto 3d dove chiedevo da quanti anni fossero allestiti gli acquari,nessuno aveva vasca con più di 2-3 anni.


detto questo direi che fondi fertilizzati, terre alofane ,fondi spessi 10 cm,non sono compatibili con una gestione controllata di un acquario che ospita pesci che mangiano e producono deieizioni in quantità...
avere in vasca foglie o altri materiali detriorabili,non fa che aumentare il carico organico....prima o poi il sistema collassa.

avere un filtro sottodimensionato va bene se in un acquario da 600lt si tiene un pesce lungo 10 cm e non gli si da troppo cibo....dire che la carica batterica avendo un filtro piccolo sia ridotta ,a mio avviso,è sbagliato!
la carica batterica dell'acqua non può essere dipendente dalla grandezza della massa filtrante....non sono un biologo ma per deduzione penso che la carica batterica sia regolata da due cose...la prima la disponibilità di cibo ...la seconda le condizioni ambientali.

Viene da se che in un acquario arredato e piantumato sarà difficile dare cibo a palate oppure utilizzare i pastoni o altri alimenti altamente inquinanti.
anche perchè ho potuto appurare di persona che i mangimi industriali sono più che sufficenti per l'accrescimento corretto dei discus...Cassano docet...

la vasca della foto è in funzione da circa 5 anni,forse qualcosa in più...comunque la considero una prosecuzione di quello che ho appreso.


600 ltri lordi con un filtro da 80-90 lt ricavato nello sfondo 3d azionato da 2 pompe piccolissime poste agli estremi tarate a metà portata,l'acqua viene aspirata in basso al centro.
è caricato a scomparti spugne e cannolicchi ..niente lana o similari....all'esterno un eheim 2229 wet&dry come penso sapete anche qui non c'è ombra di lana!
il fondo è costituito da uno strato di sabbia finissima con uno spessore che va da 2cm a un massimo di 5 solo in una zona ristrettissima.

pesci: 5 discus da 12 a 16#17cm...2heros severum22#24 cm...2 uaru 5-6cm....una trentina di caracidi decimati dai severum,hasemania e cardinali... le hasemania si sono riprodotte da circa 30 esemplari sono arrivato ad averne più di 150....
3 bothia macracanta,un hypancistrus galaxi....
Piante: hygrophilia polisperma e difformis...queste piante oltre a essere a crescita velocissima si adettano a temperature vicino ai 30°.

Il filtro grande! più di un sesto della vasca (esterno+interno) è il regolatore naturale dell'acidità,l'acqua dei cambi ha valori ottimali un ph inferiore a 7 e un kh variabile tra 3-4 ,dipende se piove o meno,l'acqua è di rete ,la conducibilità è di circa 100ms.

come fa il filtro ad acidificare?
il kh è costantemente "consumato" dalla colonia batterica,la bassa conducibilità iniziale consente di mantenere livelli più che accettabili in vasca,quando sale,cambio invece di 100lt magari 150,180 litri ogni 15gg.
Il processo di acidificazione viene aiutato dalla presenza delle piante in grossa quantità e dalla formazione nel filtro dei famosi "fanghi"
Per raggiungere questo scopo il filtro interno non viene MAI pulito,al massimo abbasso il livello dei fanghi dal pozzetto centrale,il filtro esterno viene pulito ogni 6 mesi ,praticamente quando vedo che rimane in vasca troppo "limo" depositato sul fondo.
quindi una serie di fattori costanti concorrono all'acidificazione dell'ambiente...

costante..nella gestione di un acquario è una parola molto importante...i cambiamenti,se ci devono essere,saranno estremamente graduali,non ore non giorni ma settimane e mesi....

per questo che non utilizzo la torba,è difficilissimo ottenere valori costanti quando si prepara l'acqua per i cambi con il bidone(bomba di torba),in acquario il sacchetto nel filtro è una cavolata! non sai come ti modificherà i valori fino a quando non li misuri,non sai quando terminerà di cedere e questo porterà a valori non costanti....
non utilizzo la co2 (ho 3 impianti in un armadio),ph controller...perchè abbassa il ph artificialmente,un qualsiasi problema all'impianto provoca un cambiamento nei valori.
e sinceramente non ne ho bisogno,le piante della foro ricevono circa 5cc di fertilizante ogni 15gg(soprattutto ferro che serve anche alla salute dei pesci) e 90 watt di luce...poto ogni 15gg.

potando elimino i fosfati,le piante e il filtro lento eliminano i nitrati in buona parte,sempre sotto ai 20mgl...tanto è che mi sono rotto di misurarli!

il fine di questo tipo di conduzione è di fare si che la dose di stress per i pesci e le piante sia ridotta al minimo
L'abiente acido Ph 5.5-5.8 costante,associato alla quasi assenza di stress(sifono ogni 15 gg solo sfioro,le pompe fanno si che i detriti si accumulino in una sola zona) permette di avere veramente pochissime patologie..le lacerazioni dovute a scaramucce non si infettamo mai,guariscono da sole! carica batterica bassa....

è vero che l'acqua di rete a mia disposizione ha bisogno solo di un prefiltraggio (la bevo anche) ed è ideale per lo scopo....è anche vero però che con un impiantino RO e i sali è facile ottenere valori ideali con quasi qualunque tipo di acqua.

non so se ho scritto tutto e se ho scritto in maniera comprensibile.....
naturalmente IMHO

a voi

fosco. 02-12-2008 00:29

la foto fa un pò defecare...passatemela per cortesia....anche la vasca in questo momento non è il massimo,a me piace selvaggia....

parto dal presupposto che un acquario dovrebbe essere allestito in maniera di durare più tempo possibile,spesso sui forum ho aperto 3d dove chiedevo da quanti anni fossero allestiti gli acquari,nessuno aveva vasca con più di 2-3 anni.


detto questo direi che fondi fertilizzati, terre alofane ,fondi spessi 10 cm,non sono compatibili con una gestione controllata di un acquario che ospita pesci che mangiano e producono deieizioni in quantità...
avere in vasca foglie o altri materiali detriorabili,non fa che aumentare il carico organico....prima o poi il sistema collassa.

avere un filtro sottodimensionato va bene se in un acquario da 600lt si tiene un pesce lungo 10 cm e non gli si da troppo cibo....dire che la carica batterica avendo un filtro piccolo sia ridotta ,a mio avviso,è sbagliato!
la carica batterica dell'acqua non può essere dipendente dalla grandezza della massa filtrante....non sono un biologo ma per deduzione penso che la carica batterica sia regolata da due cose...la prima la disponibilità di cibo ...la seconda le condizioni ambientali.

Viene da se che in un acquario arredato e piantumato sarà difficile dare cibo a palate oppure utilizzare i pastoni o altri alimenti altamente inquinanti.
anche perchè ho potuto appurare di persona che i mangimi industriali sono più che sufficenti per l'accrescimento corretto dei discus...Cassano docet...

la vasca della foto è in funzione da circa 5 anni,forse qualcosa in più...comunque la considero una prosecuzione di quello che ho appreso.


600 ltri lordi con un filtro da 80-90 lt ricavato nello sfondo 3d azionato da 2 pompe piccolissime poste agli estremi tarate a metà portata,l'acqua viene aspirata in basso al centro.
è caricato a scomparti spugne e cannolicchi ..niente lana o similari....all'esterno un eheim 2229 wet&dry come penso sapete anche qui non c'è ombra di lana!
il fondo è costituito da uno strato di sabbia finissima con uno spessore che va da 2cm a un massimo di 5 solo in una zona ristrettissima.

pesci: 5 discus da 12 a 16#17cm...2heros severum22#24 cm...2 uaru 5-6cm....una trentina di caracidi decimati dai severum,hasemania e cardinali... le hasemania si sono riprodotte da circa 30 esemplari sono arrivato ad averne più di 150....
3 bothia macracanta,un hypancistrus galaxi....
Piante: hygrophilia polisperma e difformis...queste piante oltre a essere a crescita velocissima si adettano a temperature vicino ai 30°.

Il filtro grande! più di un sesto della vasca (esterno+interno) è il regolatore naturale dell'acidità,l'acqua dei cambi ha valori ottimali un ph inferiore a 7 e un kh variabile tra 3-4 ,dipende se piove o meno,l'acqua è di rete ,la conducibilità è di circa 100ms.

come fa il filtro ad acidificare?
il kh è costantemente "consumato" dalla colonia batterica,la bassa conducibilità iniziale consente di mantenere livelli più che accettabili in vasca,quando sale,cambio invece di 100lt magari 150,180 litri ogni 15gg.
Il processo di acidificazione viene aiutato dalla presenza delle piante in grossa quantità e dalla formazione nel filtro dei famosi "fanghi"
Per raggiungere questo scopo il filtro interno non viene MAI pulito,al massimo abbasso il livello dei fanghi dal pozzetto centrale,il filtro esterno viene pulito ogni 6 mesi ,praticamente quando vedo che rimane in vasca troppo "limo" depositato sul fondo.
quindi una serie di fattori costanti concorrono all'acidificazione dell'ambiente...

costante..nella gestione di un acquario è una parola molto importante...i cambiamenti,se ci devono essere,saranno estremamente graduali,non ore non giorni ma settimane e mesi....

per questo che non utilizzo la torba,è difficilissimo ottenere valori costanti quando si prepara l'acqua per i cambi con il bidone(bomba di torba),in acquario il sacchetto nel filtro è una cavolata! non sai come ti modificherà i valori fino a quando non li misuri,non sai quando terminerà di cedere e questo porterà a valori non costanti....
non utilizzo la co2 (ho 3 impianti in un armadio),ph controller...perchè abbassa il ph artificialmente,un qualsiasi problema all'impianto provoca un cambiamento nei valori.
e sinceramente non ne ho bisogno,le piante della foro ricevono circa 5cc di fertilizante ogni 15gg(soprattutto ferro che serve anche alla salute dei pesci) e 90 watt di luce...poto ogni 15gg.

potando elimino i fosfati,le piante e il filtro lento eliminano i nitrati in buona parte,sempre sotto ai 20mgl...tanto è che mi sono rotto di misurarli!

il fine di questo tipo di conduzione è di fare si che la dose di stress per i pesci e le piante sia ridotta al minimo
L'abiente acido Ph 5.5-5.8 costante,associato alla quasi assenza di stress(sifono ogni 15 gg solo sfioro,le pompe fanno si che i detriti si accumulino in una sola zona) permette di avere veramente pochissime patologie..le lacerazioni dovute a scaramucce non si infettamo mai,guariscono da sole! carica batterica bassa....

è vero che l'acqua di rete a mia disposizione ha bisogno solo di un prefiltraggio (la bevo anche) ed è ideale per lo scopo....è anche vero però che con un impiantino RO e i sali è facile ottenere valori ideali con quasi qualunque tipo di acqua.

non so se ho scritto tutto e se ho scritto in maniera comprensibile.....
naturalmente IMHO

a voi

Paolo Piccinelli 02-12-2008 09:17

Beh, fosco., nel tuo messaggio ce n'è per tutti!!! :-D

E' importante avere il riscontro di un acquario in vita da 5 anni, soprattutto perchè la gestione che descrivi è parecchio distante da quella che sta prendendo forma qui... in particolare per quanto riguarda il fondo e l'acidificazione dell'acqua. :-)

Se ho ben capito, usando la sabbia e posizionando strategicamente le pompe del tuo filtro (di cui mi piacerebbe sapere molto di più - farai la felicità di luca2772 e di Fede Sibona), riesci a tenerlo pulito in tutto lo spessore, relegando i famosi fanghi della discordia al solo filtro.
Personalmente ho avviato la prima vasca di acqua scura da poco più di due mesi con l'idea che sarà di luuuuuunga gittata... dato il mio amore per i filtri esterni ho optato per la ghiaia e ho escluso assolutamente sifonature ed aspirazione dei detriti dal fondo; in occasone dei cambi d'acqua aspiro i detriti più grossolani, ma solo in superficie... voglio vedere quanto ci mette a fanghizzarsi come si deve!! :-))

Dopo un avvio travagliato a base di cambi parziali fino al 50%, da 2 settimane nitrati e fosfati ho iniziato a reintegrarli con i fertilizzanti... ho usato la pistia per questo compito, in modo da non dover proprio mettere le mani in acqua: quando è troppa la "pizzico" fuori con due dita... anche i cambi sono ridotti a 20 litri a settimana, da 60 che erano.
Questa settimana ho già buttato pistia per l'equivalente di tre porzioni di insalata... sabato ho sistemato la popolazione e ora la sfoltirò gradualmente fino ad arrivare ad un equilibrio in modo da non reintegrare no3 e po4 (con grande beneficio, visto quanto costa l'elos fase2 #36# ).

Ultima cosa: la conduttività a 100 microsiemens la tieni sempre, o solo per le ripro? #24

Paolo Piccinelli 02-12-2008 09:17

Beh, fosco., nel tuo messaggio ce n'è per tutti!!! :-D

E' importante avere il riscontro di un acquario in vita da 5 anni, soprattutto perchè la gestione che descrivi è parecchio distante da quella che sta prendendo forma qui... in particolare per quanto riguarda il fondo e l'acidificazione dell'acqua. :-)

Se ho ben capito, usando la sabbia e posizionando strategicamente le pompe del tuo filtro (di cui mi piacerebbe sapere molto di più - farai la felicità di luca2772 e di Fede Sibona), riesci a tenerlo pulito in tutto lo spessore, relegando i famosi fanghi della discordia al solo filtro.
Personalmente ho avviato la prima vasca di acqua scura da poco più di due mesi con l'idea che sarà di luuuuuunga gittata... dato il mio amore per i filtri esterni ho optato per la ghiaia e ho escluso assolutamente sifonature ed aspirazione dei detriti dal fondo; in occasone dei cambi d'acqua aspiro i detriti più grossolani, ma solo in superficie... voglio vedere quanto ci mette a fanghizzarsi come si deve!! :-))

Dopo un avvio travagliato a base di cambi parziali fino al 50%, da 2 settimane nitrati e fosfati ho iniziato a reintegrarli con i fertilizzanti... ho usato la pistia per questo compito, in modo da non dover proprio mettere le mani in acqua: quando è troppa la "pizzico" fuori con due dita... anche i cambi sono ridotti a 20 litri a settimana, da 60 che erano.
Questa settimana ho già buttato pistia per l'equivalente di tre porzioni di insalata... sabato ho sistemato la popolazione e ora la sfoltirò gradualmente fino ad arrivare ad un equilibrio in modo da non reintegrare no3 e po4 (con grande beneficio, visto quanto costa l'elos fase2 #36# ).

Ultima cosa: la conduttività a 100 microsiemens la tieni sempre, o solo per le ripro? #24

elmagico82 02-12-2008 11:14

fosco...
innanzitutto complimenti per il vascone
poi un paio di cosette.... #18 #18

non tuttipossono per spazio e spese permettersi un vascone com il tuo, lo scopo del post è quello di trovare una metodologia per costituire una acquario otrac anche con litraggi piu normali :-))

come hai realizzato lo sfondo?

il fatto che tu utilizzi un fondo poco spesso e sabbioso non ha creato problemi perche i tuoi grandi pesciozzi lo rovistano facilmente...cosa che se si dedica la vasca a piccoli apisto o a carancidi non potrebbe avvenire, rischiando la formazione di zone "morte"

anche la scelta delle piante è stata ottimale visto che possono crescere anche senza essere piantate...sicuramente non saranno belle come in un plantacquario ma sicuramente svolgono la loro funzione...cosa che è principale in questo tipo di realizzazzione.

ultima considerazione in pratica il filtro interno funge piu da filtrazione chimica vista la possiilità di modificarne il contenuto dei fangi ,giusto?


PS sto post sta cominciando a diventare fantastico #22 #22 #22 #22

elmagico82 02-12-2008 11:14

fosco...
innanzitutto complimenti per il vascone
poi un paio di cosette.... #18 #18

non tuttipossono per spazio e spese permettersi un vascone com il tuo, lo scopo del post è quello di trovare una metodologia per costituire una acquario otrac anche con litraggi piu normali :-))

come hai realizzato lo sfondo?

il fatto che tu utilizzi un fondo poco spesso e sabbioso non ha creato problemi perche i tuoi grandi pesciozzi lo rovistano facilmente...cosa che se si dedica la vasca a piccoli apisto o a carancidi non potrebbe avvenire, rischiando la formazione di zone "morte"

anche la scelta delle piante è stata ottimale visto che possono crescere anche senza essere piantate...sicuramente non saranno belle come in un plantacquario ma sicuramente svolgono la loro funzione...cosa che è principale in questo tipo di realizzazzione.

ultima considerazione in pratica il filtro interno funge piu da filtrazione chimica vista la possiilità di modificarne il contenuto dei fangi ,giusto?


PS sto post sta cominciando a diventare fantastico #22 #22 #22 #22

luca2772 02-12-2008 14:13

Ehm... -28d# #07 -04
Cerca "fanghi" oppure "filtro eterno" ;-) :-))

fosco. La tua vasca è spettacolare, non solo visivamente, ma in misura importante per il metodo di gestione.
Molti di noi sanno a cosa ti riferisci riguardo lo "scandalo" dei fanghi, del PMT di Poldo11 (qualcosa mi dice che ne sai parecchio a riguardo ;-) ) e della variante di Cardanico, però è una strada che alcuni hanno sperimentato direi con successo: io ad esempio ho mantenuto per tre anni una vaschetta da 30 litri sovrappopolata con una metodologia di filtraggio a fanghi attivi che consentiva di tenere sotto controllo i nitrati (e i fosfati, proprio come nel PMT). Ho abbandonato per timore di crash dei fosforo accumulanti (mai rimosso parte del fango, che alla fine sembra trasformarsi in sabbia nera finissima...)

Però "lavoravo" in condizioni ben diverse dall'ambiente del thread.
Mi spiego: ho notato che, se si diradano convenientemente i cambi parziali, in vasche con filtri a lento flusso, dove i sedimenti svolgono una funzione principe, il pH tende a stabilizzarsi a 7.0 preciso spaccato, ed il kH non ne voleva sapere di spostarsi da 4 gradi (questo nell'ultimo periodo, in cui avevo letteralmente abbandonato la vasca a se stessa).
Sembra poi difficile smuovere l'equilibrio, anche in condizioni di (apparente) sovraccarico del sistema di filtrazione.

Il come riportare la situazione in ambienti decisamente acidi, quindi - probabilmente - con popolazioni batteriche un po' differenti sia come ceppi che come densità di popolazione, mi è tuttora oscuro #24 #13 -28d# #12

luca2772 02-12-2008 14:13

Ehm... -28d# #07 -04
Cerca "fanghi" oppure "filtro eterno" ;-) :-))

fosco. La tua vasca è spettacolare, non solo visivamente, ma in misura importante per il metodo di gestione.
Molti di noi sanno a cosa ti riferisci riguardo lo "scandalo" dei fanghi, del PMT di Poldo11 (qualcosa mi dice che ne sai parecchio a riguardo ;-) ) e della variante di Cardanico, però è una strada che alcuni hanno sperimentato direi con successo: io ad esempio ho mantenuto per tre anni una vaschetta da 30 litri sovrappopolata con una metodologia di filtraggio a fanghi attivi che consentiva di tenere sotto controllo i nitrati (e i fosfati, proprio come nel PMT). Ho abbandonato per timore di crash dei fosforo accumulanti (mai rimosso parte del fango, che alla fine sembra trasformarsi in sabbia nera finissima...)

Però "lavoravo" in condizioni ben diverse dall'ambiente del thread.
Mi spiego: ho notato che, se si diradano convenientemente i cambi parziali, in vasche con filtri a lento flusso, dove i sedimenti svolgono una funzione principe, il pH tende a stabilizzarsi a 7.0 preciso spaccato, ed il kH non ne voleva sapere di spostarsi da 4 gradi (questo nell'ultimo periodo, in cui avevo letteralmente abbandonato la vasca a se stessa).
Sembra poi difficile smuovere l'equilibrio, anche in condizioni di (apparente) sovraccarico del sistema di filtrazione.

Il come riportare la situazione in ambienti decisamente acidi, quindi - probabilmente - con popolazioni batteriche un po' differenti sia come ceppi che come densità di popolazione, mi è tuttora oscuro #24 #13 -28d# #12

fosco. 02-12-2008 14:19

si la conduzione non è del tipo otrac puro...io ci ho provato però anche con pochissimi pesci i fanghi non è che a un cero punto smettono di crescere...continuano fino ad avere una situazione insostenibile...e sopratutto esteticamente non è che sia un bel vedere!

il fondo forma delle zone anossiche che però non possono accumulare troppo acido cloridrico...in fatti il problema più grosso della "non pulizia",è il pericolo che si formi una bolla di acido ,se cambia qualche flusso e l'acido esce dallo strato basso del fondo si ha una acidificazione in pochi minuti con relativo crollo del ph...a me è successo e non è piacevole!
3 anni fa mia suocera ha fatto cadere troopo mangime mentre ero in ferie e si è messa a rimestare il fondo..il risultato è che ho perso quasi tutti i pesci..loricaridi da 30 cm a cui ero molto affezzionato...li ho capito che qualcosina è necessario modificarla per rendere la vasca sicura per i pesci.

quindi si a una conduzione oligotropicoacida per tutti i vantaggi che questo comporta a livello di patologie e semplicità di conduzione...non mi piace avere in casa una pozza di fango (provato sulla mia pelle) che è un pò una bomba ad orologeria che può collassare in qualsiasi momento.

sono troppe le varianti che possono "disturbare" un ambiente tanto delicato...basta inserire un pesce in più,un pò di magime in più per avere reazioni imprevedibili.

la filtrazione interna non può definirsi "chimica"è sempre bilogica!
io per chimico intendo resine a scambio ionico e quant'altro...sbaglio?

il w&d non alza il ph...se hai un diffusore di co2 potrebbe essere..quando la co2 arriva dal filtro stesso non ci sono problemi....

l'acqua è giallina si..per via dei fanghi e dei legni presenti in vasca.


io consiglio un acquario grande ...però non è che in 200lt non si può fare è solo più delicato!

lo sfondo l'ho comprato...sinceramente l'ho comprato perchè volevo farci il filtro dentro e si prestava bene.

tornando all'acqua nera...direi che i biotopi sono molto affascinanti anche se trovano nell'applicazione spicciola diverse problematiche...sicuramente affrontarle è il bello del gioco...dipende da cosa un vuole!
il mio obbiettivo è quello di dare ai pesci il miglior ambiente possibile,anche il biotopo originale è lontano.

fosco. 02-12-2008 14:19

si la conduzione non è del tipo otrac puro...io ci ho provato però anche con pochissimi pesci i fanghi non è che a un cero punto smettono di crescere...continuano fino ad avere una situazione insostenibile...e sopratutto esteticamente non è che sia un bel vedere!

il fondo forma delle zone anossiche che però non possono accumulare troppo acido cloridrico...in fatti il problema più grosso della "non pulizia",è il pericolo che si formi una bolla di acido ,se cambia qualche flusso e l'acido esce dallo strato basso del fondo si ha una acidificazione in pochi minuti con relativo crollo del ph...a me è successo e non è piacevole!
3 anni fa mia suocera ha fatto cadere troopo mangime mentre ero in ferie e si è messa a rimestare il fondo..il risultato è che ho perso quasi tutti i pesci..loricaridi da 30 cm a cui ero molto affezzionato...li ho capito che qualcosina è necessario modificarla per rendere la vasca sicura per i pesci.

quindi si a una conduzione oligotropicoacida per tutti i vantaggi che questo comporta a livello di patologie e semplicità di conduzione...non mi piace avere in casa una pozza di fango (provato sulla mia pelle) che è un pò una bomba ad orologeria che può collassare in qualsiasi momento.

sono troppe le varianti che possono "disturbare" un ambiente tanto delicato...basta inserire un pesce in più,un pò di magime in più per avere reazioni imprevedibili.

la filtrazione interna non può definirsi "chimica"è sempre bilogica!
io per chimico intendo resine a scambio ionico e quant'altro...sbaglio?

il w&d non alza il ph...se hai un diffusore di co2 potrebbe essere..quando la co2 arriva dal filtro stesso non ci sono problemi....

l'acqua è giallina si..per via dei fanghi e dei legni presenti in vasca.


io consiglio un acquario grande ...però non è che in 200lt non si può fare è solo più delicato!

lo sfondo l'ho comprato...sinceramente l'ho comprato perchè volevo farci il filtro dentro e si prestava bene.

tornando all'acqua nera...direi che i biotopi sono molto affascinanti anche se trovano nell'applicazione spicciola diverse problematiche...sicuramente affrontarle è il bello del gioco...dipende da cosa un vuole!
il mio obbiettivo è quello di dare ai pesci il miglior ambiente possibile,anche il biotopo originale è lontano.

Paolo Piccinelli 02-12-2008 14:53

Quote:

Il come riportare la situazione in ambienti decisamente acidi, quindi - probabilmente - con popolazioni batteriche un po' differenti sia come ceppi che come densità di popolazione, mi è tuttora oscuro
E' uno degli obiettivi (non ufficiali) di questa discussione ;-)

Quote:

non mi piace avere in casa una pozza di fango (provato sulla mia pelle) che è un pò una bomba ad orologeria che può collassare in qualsiasi momento.
beh, con un fondo in sabbia il disastro è sempre in agguato... con un fondo in ghiaia, popolazione bassa e molto movimento d'acqua (Luca prima e io poi stiamo apprezzando i vantaggi di una buona pompa di movimento in vasca) i rischi calano drasticamente.
Un'aspirata del detrito più grossolano in superficie comunque la ritengo buona pratica... in occasione dei cambi d'acqua risulta assolutamente indolore.

Quote:

la filtrazione interna non può definirsi "chimica"è sempre bilogica!
io per chimico intendo resine a scambio ionico e quant'altro...sbaglio?
Mi trovi assolutamente d'accordo :-)

Quote:

i biotopi sono molto affascinanti anche se trovano nell'applicazione spicciola diverse problematiche...sicuramente affrontarle è il bello del gioco...
L'ho messo nel titolo: biotopo tecnicamente impegnativo #36# #36#

La decalcificazione biogena invece io non l'ho avuta, o perlomeno non l'ho misurata... l'immissione di co2 dovrebbe averla contrastata #24

Paolo Piccinelli 02-12-2008 14:53

Quote:

Il come riportare la situazione in ambienti decisamente acidi, quindi - probabilmente - con popolazioni batteriche un po' differenti sia come ceppi che come densità di popolazione, mi è tuttora oscuro
E' uno degli obiettivi (non ufficiali) di questa discussione ;-)

Quote:

non mi piace avere in casa una pozza di fango (provato sulla mia pelle) che è un pò una bomba ad orologeria che può collassare in qualsiasi momento.
beh, con un fondo in sabbia il disastro è sempre in agguato... con un fondo in ghiaia, popolazione bassa e molto movimento d'acqua (Luca prima e io poi stiamo apprezzando i vantaggi di una buona pompa di movimento in vasca) i rischi calano drasticamente.
Un'aspirata del detrito più grossolano in superficie comunque la ritengo buona pratica... in occasione dei cambi d'acqua risulta assolutamente indolore.

Quote:

la filtrazione interna non può definirsi "chimica"è sempre bilogica!
io per chimico intendo resine a scambio ionico e quant'altro...sbaglio?
Mi trovi assolutamente d'accordo :-)

Quote:

i biotopi sono molto affascinanti anche se trovano nell'applicazione spicciola diverse problematiche...sicuramente affrontarle è il bello del gioco...
L'ho messo nel titolo: biotopo tecnicamente impegnativo #36# #36#

La decalcificazione biogena invece io non l'ho avuta, o perlomeno non l'ho misurata... l'immissione di co2 dovrebbe averla contrastata #24

TuKo 02-12-2008 16:58

Quote:

Originariamente inviata da fosco.
detto questo direi che fondi fertilizzati, terre alofane ,fondi spessi 10 cm,non sono compatibili con una gestione controllata di un acquario che ospita pesci che mangiano e producono deieizioni in quantità...
avere in vasca foglie o altri materiali detriorabili,non fa che aumentare il carico organico....prima o poi il sistema collassa.

-28d# -28d# -28d#
Si e no, dipende anche dal "manico".Anche perche, la maggior parte dei fondi fertili è destinato ad esaurirsi, diventano cosi dei comuni fondi inerti solo che dalla loro hanno una "anzianità di vasca".Questa porta,insieme alla sedimentazione(deiezioni e foglie e in marcescenza),ad una realtà che tanto male non fa.Ovviamente,a patto di fare le cose con il giusto criterio.Uno di questi e di non eccedere nel numero dei pesci.
Quote:

Originariamente inviata da fosco.
Viene da se che in un acquario arredato e piantumato sarà difficile dare cibo a palate oppure utilizzare i pastoni o altri alimenti altamente inquinanti.

E questa cosa dove sarebbe scritta??
Una vasca fortemente piantumata,dove si somministra congelato 2 volte a settimana,pastone 1 volta, e nei restanti giorni palata di buon cibo commerciale,può andar bene come controprova??Per inciso, questa vasca ha difficoltà a mantenere, entro certe titolazioni, fosfati e nitrati.
Quote:

Originariamente inviata da fosco.

come fa il filtro ad acidificare?
il kh è costantemente "consumato" dalla colonia batterica,la bassa conducibilità iniziale consente di mantenere livelli più che accettabili in vasca,quando sale,cambio invece di 100lt magari 150,180 litri ogni 15gg.
Il processo di acidificazione viene aiutato dalla presenza delle piante in grossa quantità e dalla formazione nel filtro dei famosi "fanghi"
Per raggiungere questo scopo il filtro interno non viene MAI pulito,al massimo abbasso il livello dei fanghi dal pozzetto centrale,il filtro esterno viene pulito ogni 6 mesi ,praticamente quando vedo che rimane in vasca troppo "limo" depositato sul fondo.
quindi una serie di fattori costanti concorrono all'acidificazione dell'ambiente...

Un filtro che acidifica 28d- -28d# ??
Ma pensa te, quelli che sprecano i soldi con torba,acetico,co2,ect..ect... basta fare tutto con il filtro.
Io penso che quel kh,visto che non fertilizzi e non somministri co2,cali per altri motivi,oltre che per la lavorazione batterica.Uno di questi potrebbe essere,anzi lo è sicuramente, la massa vegetale.Sai com'è, ha il tremendo vizio, di necessitare,tra le altre cose, di carbonati,e se non li dai tu(per esempio sotto forma di anidride carbonica) se li prende da sola.
Quote:

Originariamente inviata da fosco.
per questo che non utilizzo la torba,è difficilissimo ottenere valori costanti quando si prepara l'acqua per i cambi con il bidone(bomba di torba)

dipende da come la si prepara
Quote:

Originariamente inviata da fosco.
in acquario il sacchetto nel filtro è una cavolata! non sai come ti modificherà i valori fino a quando non li misuri,non sai quando terminerà di cedere e questo porterà a valori non costanti....

Come sopra,con l'aggiunta dell'esperienza di chi la usa.Basta perdere un pò di tempo all'inizio, poi la cosa va da sola.Rientra anche questo, nelle famose costanti(inteso come consumo).
Quote:

Originariamente inviata da fosco.
non utilizzo la co2 (ho 3 impianti in un armadio),ph controller...perchè abbassa il ph artificialmente,un qualsiasi problema all'impianto provoca un cambiamento nei valori.

Qualsiasi cosa, atta a manipolare l'acidità rientra nell'artificiale.Personalmente vedo molto più sicuro l'ausilio dei mezzi detti fin qua,che vincolare il tutto sulla decalcificazione biogena,che sia data dalle piante o dai batteri fa poca differenza.
Quote:

Originariamente inviata da fosco.
potando elimino i fosfati,le piante e il filtro lento eliminano i nitrati in buona parte,sempre sotto ai 20mgl...tanto è che mi sono rotto di misurarli!

Questa poi.....,a leggerla sembrerebbe che chi ha fosfati alti, basta che dia una sfalciatina alle piante per risolvere il tutto.Le piante per vivere/crescere necessitano di 3 macro elementi che sono NPK rispettivamente azoto(N),fosforo(P) e potassio(K).Con la potatura governi la crescita delle piante,e non porti via nulla.

Ma lo scopo di questo topic è ancora quello iniziale???

TuKo 02-12-2008 16:58

Quote:

Originariamente inviata da fosco.
detto questo direi che fondi fertilizzati, terre alofane ,fondi spessi 10 cm,non sono compatibili con una gestione controllata di un acquario che ospita pesci che mangiano e producono deieizioni in quantità...
avere in vasca foglie o altri materiali detriorabili,non fa che aumentare il carico organico....prima o poi il sistema collassa.

-28d# -28d# -28d#
Si e no, dipende anche dal "manico".Anche perche, la maggior parte dei fondi fertili è destinato ad esaurirsi, diventano cosi dei comuni fondi inerti solo che dalla loro hanno una "anzianità di vasca".Questa porta,insieme alla sedimentazione(deiezioni e foglie e in marcescenza),ad una realtà che tanto male non fa.Ovviamente,a patto di fare le cose con il giusto criterio.Uno di questi e di non eccedere nel numero dei pesci.
Quote:

Originariamente inviata da fosco.
Viene da se che in un acquario arredato e piantumato sarà difficile dare cibo a palate oppure utilizzare i pastoni o altri alimenti altamente inquinanti.

E questa cosa dove sarebbe scritta??
Una vasca fortemente piantumata,dove si somministra congelato 2 volte a settimana,pastone 1 volta, e nei restanti giorni palata di buon cibo commerciale,può andar bene come controprova??Per inciso, questa vasca ha difficoltà a mantenere, entro certe titolazioni, fosfati e nitrati.
Quote:

Originariamente inviata da fosco.

come fa il filtro ad acidificare?
il kh è costantemente "consumato" dalla colonia batterica,la bassa conducibilità iniziale consente di mantenere livelli più che accettabili in vasca,quando sale,cambio invece di 100lt magari 150,180 litri ogni 15gg.
Il processo di acidificazione viene aiutato dalla presenza delle piante in grossa quantità e dalla formazione nel filtro dei famosi "fanghi"
Per raggiungere questo scopo il filtro interno non viene MAI pulito,al massimo abbasso il livello dei fanghi dal pozzetto centrale,il filtro esterno viene pulito ogni 6 mesi ,praticamente quando vedo che rimane in vasca troppo "limo" depositato sul fondo.
quindi una serie di fattori costanti concorrono all'acidificazione dell'ambiente...

Un filtro che acidifica 28d- -28d# ??
Ma pensa te, quelli che sprecano i soldi con torba,acetico,co2,ect..ect... basta fare tutto con il filtro.
Io penso che quel kh,visto che non fertilizzi e non somministri co2,cali per altri motivi,oltre che per la lavorazione batterica.Uno di questi potrebbe essere,anzi lo è sicuramente, la massa vegetale.Sai com'è, ha il tremendo vizio, di necessitare,tra le altre cose, di carbonati,e se non li dai tu(per esempio sotto forma di anidride carbonica) se li prende da sola.
Quote:

Originariamente inviata da fosco.
per questo che non utilizzo la torba,è difficilissimo ottenere valori costanti quando si prepara l'acqua per i cambi con il bidone(bomba di torba)

dipende da come la si prepara
Quote:

Originariamente inviata da fosco.
in acquario il sacchetto nel filtro è una cavolata! non sai come ti modificherà i valori fino a quando non li misuri,non sai quando terminerà di cedere e questo porterà a valori non costanti....

Come sopra,con l'aggiunta dell'esperienza di chi la usa.Basta perdere un pò di tempo all'inizio, poi la cosa va da sola.Rientra anche questo, nelle famose costanti(inteso come consumo).
Quote:

Originariamente inviata da fosco.
non utilizzo la co2 (ho 3 impianti in un armadio),ph controller...perchè abbassa il ph artificialmente,un qualsiasi problema all'impianto provoca un cambiamento nei valori.

Qualsiasi cosa, atta a manipolare l'acidità rientra nell'artificiale.Personalmente vedo molto più sicuro l'ausilio dei mezzi detti fin qua,che vincolare il tutto sulla decalcificazione biogena,che sia data dalle piante o dai batteri fa poca differenza.
Quote:

Originariamente inviata da fosco.
potando elimino i fosfati,le piante e il filtro lento eliminano i nitrati in buona parte,sempre sotto ai 20mgl...tanto è che mi sono rotto di misurarli!

Questa poi.....,a leggerla sembrerebbe che chi ha fosfati alti, basta che dia una sfalciatina alle piante per risolvere il tutto.Le piante per vivere/crescere necessitano di 3 macro elementi che sono NPK rispettivamente azoto(N),fosforo(P) e potassio(K).Con la potatura governi la crescita delle piante,e non porti via nulla.

Ma lo scopo di questo topic è ancora quello iniziale???

fosco 02-12-2008 19:29

come sempre ometto che quello che scrivo sono mie osservazioni personali e MIEI pareri personali,non mi aspetto minimamente che qualcuno li prenda per buoni ne voglio insegnare alcunchè a nessuno.
Anche perchè sono convinto che nessuno è detentore della verità assoluta in nessun campo..esistono solo pareri.

Quote:

Viene da se che in un acquario arredato e piantumato sarà difficile dare cibo a palate oppure utilizzare i pastoni o altri alimenti altamente inquinanti.

E questa cosa dove sarebbe scritta??
Una vasca fortemente piantumata,dove si somministra congelato 2 volte a settimana,pastone 1 volta, e nei restanti giorni palata di buon cibo commerciale,può andar bene come controprova??Per inciso, questa vasca ha difficoltà a mantenere, entro certe titolazioni, fosfati e nitrati.
fosco. ha scritto:

beh! a me è capitato,l'acquario che descrivi da quanti anni è in funzione?


Quote:

Un filtro che acidifica 28d- :-% ??
Ma pensa te, quelli che sprecano i soldi con torba,acetico,co2,ect..ect... basta fare tutto con il filtro.
Io penso che quel kh,visto che non fertilizzi e non somministri co2,cali per altri motivi,oltre che per la lavorazione batterica.Uno di questi potrebbe essere,anzi lo è sicuramente, la massa vegetale.Sai com'è, ha il tremendo vizio, di necessitare,tra le altre cose, di carbonati,e se non li dai tu(per esempio sotto forma di anidride carbonica) se li prende da sola
i soldi per torba, acidificanti ,bombe di torba e altrei ammenicoli ne ho spesi a palate e sono tutte nel ripostiglio.

dunque per te il CARBONIO non viene consumato dai batteri presenti nel filtro?
come fanno a crescere?
qualsiasi tipo di batterio ha bisogno di una fonte di carbonio per crescere e vivere


Quote:

Questa poi.....,a leggerla sembrerebbe che chi ha fosfati alti, basta che dia una sfalciatina alle piante per risolvere il tutto.Le piante per vivere/crescere necessitano di 3 macro elementi che sono NPK rispettivamente azoto(N),fosforo(P) e potassio(K).Con la potatura governi la crescita delle piante,e non porti via nulla.
dunque secondo te i fosfati vengono utilizzati dalle piante,...non ho mai scritto che elimino TUTTI i fosfati,una parte se ne vanno con la potatura e l'altra con i cambi.guardacaso i fosfati nei miei acquari non sono mai alti

ti consiglio di leggerti cosa utilizzano le piante
ti consiglio di leggerti cosa utilizzano i batteri per crescere

ti metto 2 link
http://www.acquariofiliaitalia.it/se...i_fosfati.html

http://www.aiam.info/05/articoli_chi...iclo_azoto.htm

fosco 02-12-2008 19:29

come sempre ometto che quello che scrivo sono mie osservazioni personali e MIEI pareri personali,non mi aspetto minimamente che qualcuno li prenda per buoni ne voglio insegnare alcunchè a nessuno.
Anche perchè sono convinto che nessuno è detentore della verità assoluta in nessun campo..esistono solo pareri.

Quote:

Viene da se che in un acquario arredato e piantumato sarà difficile dare cibo a palate oppure utilizzare i pastoni o altri alimenti altamente inquinanti.

E questa cosa dove sarebbe scritta??
Una vasca fortemente piantumata,dove si somministra congelato 2 volte a settimana,pastone 1 volta, e nei restanti giorni palata di buon cibo commerciale,può andar bene come controprova??Per inciso, questa vasca ha difficoltà a mantenere, entro certe titolazioni, fosfati e nitrati.
fosco. ha scritto:

beh! a me è capitato,l'acquario che descrivi da quanti anni è in funzione?


Quote:

Un filtro che acidifica 28d- :-% ??
Ma pensa te, quelli che sprecano i soldi con torba,acetico,co2,ect..ect... basta fare tutto con il filtro.
Io penso che quel kh,visto che non fertilizzi e non somministri co2,cali per altri motivi,oltre che per la lavorazione batterica.Uno di questi potrebbe essere,anzi lo è sicuramente, la massa vegetale.Sai com'è, ha il tremendo vizio, di necessitare,tra le altre cose, di carbonati,e se non li dai tu(per esempio sotto forma di anidride carbonica) se li prende da sola
i soldi per torba, acidificanti ,bombe di torba e altrei ammenicoli ne ho spesi a palate e sono tutte nel ripostiglio.

dunque per te il CARBONIO non viene consumato dai batteri presenti nel filtro?
come fanno a crescere?
qualsiasi tipo di batterio ha bisogno di una fonte di carbonio per crescere e vivere


Quote:

Questa poi.....,a leggerla sembrerebbe che chi ha fosfati alti, basta che dia una sfalciatina alle piante per risolvere il tutto.Le piante per vivere/crescere necessitano di 3 macro elementi che sono NPK rispettivamente azoto(N),fosforo(P) e potassio(K).Con la potatura governi la crescita delle piante,e non porti via nulla.
dunque secondo te i fosfati vengono utilizzati dalle piante,...non ho mai scritto che elimino TUTTI i fosfati,una parte se ne vanno con la potatura e l'altra con i cambi.guardacaso i fosfati nei miei acquari non sono mai alti

ti consiglio di leggerti cosa utilizzano le piante
ti consiglio di leggerti cosa utilizzano i batteri per crescere

ti metto 2 link
http://www.acquariofiliaitalia.it/se...i_fosfati.html

http://www.aiam.info/05/articoli_chi...iclo_azoto.htm


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