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Quello che voglio dire, windboy, è che nessuno discute i passi da gigante che ci sono stati nella telefonia mobile, e forse fissa, da una quindicina di anni a questa parte. Quello che invece discuto è questa curiosa tendenza ad attribuire i benefici che si sono verificati (a volte peraltro non agevoli da rinvenire) ad una liberalizzazione storpia, quando mi pare piuttosto probabile che ciò sia dovuto, almeno in parte, al fatto che il cellulare è diventato lo strumento più usato dagli italiani e che si sono perfezionati gli strumenti tecnici. Comunque non è mia intenzione convincerti, anche perchè se avessi queste capacità non starei qui a scrivere le mie modeste opinioni, ma altrove a fare cose ben più utili e nobili. Sono perfettamente consapevole che non sarà certo il condorfly di turno a persuadere chicchessià del fatto che non solo da noi non esiste il mercato di un bel nulla, se non forse della frutta, ma che se anche esistesse i benefici sarebbero tutti da verificare. Accolgo quindi il tuo precedente invito a rientrare in tema di energia. A presto |
Notizie dall'interno
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L'offerta ENI tende ad "anticipare" la liberalizzazione del mercato che decorrerà dal 1 luglio 2007. L'offerta in questione, non ben qualificata, parla sostanzialmente di uno "sconto" del prezzo dell'energia del 4.17%. Il prezzo dell'energia pesa, mediamente, circa il 65% sul prezzo finale; quest'ultimo comprende infatti, oltre al prezzo dell'energia anche la tariffa per l'uso delle reti elettriche di trasporto fissata dall'Authority (Autorità per l'energia elettrica e il gas; in questo settore non esiste la "filosofia dell'ultimo miglio" come per la telefonia), le tasse, etc... In definitiva lo sconto del 4.17% sul solo prezzo dell'energia corrisponde ad uno sconto del 2.7% circa sul prezzo finale (per l'utente domestico medio che consuma circa 250 KWh al mese, ovvero 3000 KWh all'anno lo sconto comporta un risparmio di spesa di circa 10 €/anno). L'Authority per l'energia sta per emanare apposite regole sulla chiarezza e confrontabilità delle offerte: i venditori, prima della conclusione del contratto, dovranno fornire a ciascun cliente una scheda riepilogativa dei corrispettivi previsti dall'offerta e quindi i benefici per il cliente. In definitiva è consigliabile attendere la regolamentazione da parte dell'Authority, alla quale tutti i gestori saranno tenuti ad uniformarsi! Ps: Nel 2001 la legge impone all'ENEL di cedere tramite accordo tra le parti o attraverso arbitrato la sua rete e i suoi clienti su Roma, e quindi vende ad ACEA per circa mille miliardi di lire (non ho sbagliato a scrivere ;-) ). L'ENEL non possiede più neanche una azione dell'ACEA, come ha detto fraesa, l'ACEA è per il 51% del Comune di Roma, il restante 49% è sul mercato. ;-) |
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Traduzione italiana Team: AcquaPortal
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