![]() |
e per la spettacolarizzazione hai centrato il punto:
riprendessero un channa bleheri o gaucha che mangia un grillo in una vasca adatta, lo capirei... un micropeltes in 100 litri con un carassio grande come lui, no... |
Quote:
Alla fine gli ha mangiato il figlio di 3 anni perchè lo tenevano in una teca non adatta a contenerlo. So di essere off topic ma rende l'idea, poi sto documentario è capitato proprio a "fagiuolus"... :-)) |
Ale vedi che il numero delle popolazioni in natura è sempre regolato ed equilibrato ..... quello che dici tu è quando parliamo di specie alloctone che possono aumentare di numero perchè non sono parte della fauna locale e quindi non c'è regolazione tra morti e crescite, vedi le lepri e topi i Australia, i lorichetti in Italia, le gambusie in oriente e moolto altro
|
dr.Vittorio il tuo discorso non vale per tutte le specie purtroppo. Come ho scritto prima, ce ne sono alcune che si mantengono in vita solo in cattività...ma non perchè sono state prelevate tutte dal loro ambiente, ma perchè l'ambiente è stato distrutto o "riconvertito" in altro modo.
Vedi le paludi dell'Everglades, le coste del Venezuela, il lago Vittoria ecc... Alcune specie di pesci (rimaniamo in tema altrimenti non se ne esce) vivono solo in una location e se questa viene distrutta per qualche motivo si perdono. In questi casi, il fatto che alcuni appassionati li abbiano e li stiano tutt'ora allevando in cattività permette loro di sopravvivere in qualche modo. Ovviamente ripeto, non è l'acquariofilia comune che si conosce come hobby, è qualcosa di più profondo e importante. |
Ma se un posto è minacciato e con esso anche la specie autoctona non è un normale processo della natura ma c'è sempre lo zampino dell'uomo....... se esso non avrebbe disturbato,la specie non sarebbe minacciata di estinzione .
Ti pare?? :-)) |
Quote:
Non tutti gli uomini hanno un occhio di riguardo per la natura, ci sono interessi più forti in gioco. Ma non significa che se qualche uomo distrugge le cose gli altri non possano far niente per ssitemarle, almeno in parte. Se parli così, allora dovresti essere favorevole alla pesca massiccia del tonno, dei delfini, alla caccia alle foche... Esistono per fortuna diversi enti e diversi programmi per la salvaguardia degli animali uccisi da persone a cui non interessano (o interessano da morti) |
Vittorio... se prelevi una decina di ramirezi giovanili dall'orinoco... l'orinoco non se ne accorge, non se ne accorgono i predatori, non se ne accorgono le prede... se ne prelevi 100 000 in un anno in 1 kilometro di fiume allora si... ma se ne prelevi una coppia e poi la riproduci in europa e diffondi la prole, l'effetto del prelievo di quella coppia non si sente nell'ambiente... non parliamo di grandi predatori con territori di migliaia di ettari...
|
Quote:
Quindi meglio evitare di commerciare pesci che non sono riproducibili, non per noi acquariofili, tanto una volta in acquario, il pesce qualsiasi è la fine che faccia non è più parte della natura proprio come un carcerato non è più parte della società ,ma per gli allevatori esportatori che immettono la specie in commercio |
tutto giusto fino a qui:
Quote:
|
Quote:
|
Tutti gli orari sono GMT +2. Attualmente sono le 02:34. |
Powered by vBulletin versione 3.8.9
Copyright ©: 2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.
Traduzione italiana Team: AcquaPortal
User Alert System provided by
Advanced User Tagging v3.2.5 Patch Level 2 (Lite) -
vBulletin Mods & Addons Copyright © 2025 DragonByte Technologies Ltd.
Copyright Zero Pixel Srl