beh veramente qua si parla di progetti realizzati con la consapevolezza di chi tratta queste vasche considerando anche tutto ciò che le abita, partendo dalle colonie batteriche, associazioni spontanee che s'instaurano nel fondo, piane, alghe, invertebrati, pesci. tutti questi diventano nel tempo i nostri piccoli amici, di cui ovviamente non ci stanchiamo dopo un mese per sbarazzarcene. la voglia di nuovo è lecita ma si può soddisfare apportando piccole modifiche utili e costruttive che rafforzano l'ecosistema e lo vivacizzano, per la gioia nostra ma anche degli ospiti.

Federico il tuo discorso non fila, e il motivo è semplice:

tu consideri gli acquari (e tutto ciò che c'è dentro) come degli oggetti che usi per poco e poi dai via sostanzialmente perchè ti sei stufato e vuoi ricominciare.

Ma visto che non fai il pittore o lo scultore quello che costruisci contiene animali e piante, esseri viventi che andrebbero considerati e rispettati più di quanto non fai.
Se nel giro di un paio di mesi smonti tutto e vendi al primo che ti da i soldi che fine fanno gli animali e le piante? magari li compra una persona che non sa tenerli e nel giro di poco muoiono (o sono trattati male più di quanto non lo erano prima).

Per questo, visto che la tua vena artistica si vede, penso che sia molto più intelligente e responsabile usarla per dipingere una tela, piuttosto che per trattare con animali.

ultima cosa poi chiudo qui, ti mancherà sempre l'esperienza, per quanto possa aver iniziato tanti anni fa, di vedere crescere e sviluppare il sistema che hai contribuito a creare, la soddisfazione di riconoscere a occhio le esigenze sempre in mutamento e di raggiungere una dinamica sabile e complessa. è la stessa differenza che passa fra un architetto e un arredatore