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-   -   buran stefano66 zucchen , forse avevate ragione .... (http://www.acquariofilia.biz/showthread.php?t=331858)

Buran_ 09-11-2011 11:16

Quote:

Originariamente inviata da buddha (Messaggio 1061232703)
66 ho cercato ha riguardo di pseudomonas fluoroscens e di bacillus Caldolyticus ma non ho trovato niente sulla riduzione ne' sull'ossidazione del fosfato..Idem x saccarhomyces..
Se hai degli articoli scientifici firmati che parlano di questo vorrei leggerli..
Per il resto mi sembra che finora si siano postati solo articoli che dimostrano che i fosfati vengono utilizzati tal quali e rilasciati quando le condizioni vengano modificate da anaerobiche ad aerobiche..
Ammesso di avere questi batteri in vasca negli strati anaerobici del dsb l'accumulo di fosfato ed il suo rilascio in condizioni aerobiche darebbe
Una risposta ad un altro quesito tosto..
Ricordate quando si parlava dei cambi di acqua x abbassare nitrati ma non i fosfati e ci si chiedeva se c fosse accumulo e rilascio dei fosfati ..
Ecco potrebbe essere questa la risposta..

è lo stesso dubbio che ho scritto prima... sti batteri (se ci sono) producono fanghi nel dsb? perchè l'ideale sarebbe che una volta che avessero utilizzato il fosfato fossero poi rilasciati in acqua per diventare cibo per coralli o schiumati....ma come separalri dal dsb?

il che però mi fa pensare che è la zeolite il metodo migliore per la riduzione dei fosfati scrollandola spesso, cosa che più o meno si dice da tempo (vero zucchen?). Resta il dubbio se la zeolite debba essere cambiata ogni mese oppure è meglio tenere sempre la stessa...

buddha 09-11-2011 11:35

ammesso tutto quanto..cioè che i fosfati vengano utilizzati incorporati o metabolizzati, se rilasciati in acqua i batteri con zeolite o proliferazione batterica interna o esterna alla vasca (io l'ho fatta esterna per mesi), una volta che sti batteri venissero predati chi ci dice che tutti i fosfati incorporati vengano utilizzati dai coralli e magari non rilasciati in acqua o essere perfino pericolosi per i polipi?..
fosse tutto cosi varrebbe la pena di sifonare il fondo del dsb per eliminare fanghi ricchi di fosfati e batteri che lo hanno incorporato..o scrollare la zeolite e fare cambi in concomitanza per eliminARE PARTE DEI BATTERI INCICCIAIT DI FOSFATI...

Buran_ 09-11-2011 12:17

Quote:

Originariamente inviata da buddha (Messaggio 1061232884)
ammesso tutto quanto..cioè che i fosfati vengano utilizzati incorporati o metabolizzati, se rilasciati in acqua i batteri con zeolite o proliferazione batterica interna o esterna alla vasca (io l'ho fatta esterna per mesi), una volta che sti batteri venissero predati chi ci dice che tutti i fosfati incorporati vengano utilizzati dai coralli e magari non rilasciati in acqua o essere perfino pericolosi per i polipi?..
fosse tutto cosi varrebbe la pena di sifonare il fondo del dsb per eliminare fanghi ricchi di fosfati e batteri che lo hanno incorporato..o scrollare la zeolite e fare cambi in concomitanza per eliminARE PARTE DEI BATTERI INCICCIAIT DI FOSFATI...

si, sono dubbi giusti... ma sti fanghi se fossero prodotti non si dovrebbero vedere chiaramente dopo mesi di funzionamento del dsb? se non ci sono o non vengono proprio prodotti oppure succede altro nel dsb ....

Entropy 09-11-2011 12:33

Quote:

si, sono dubbi giusti... ma sti fanghi se fossero prodotti non si dovrebbero vedere chiaramente dopo mesi di funzionamento del dsb? se non ci sono o non vengono proprio prodotti oppure succede altro nel dsb ....
Non credo si formino nella parte superficiale del DSB. Ma nelle porzioni più basse.
I PAO, con l’alternanza di condizioni aerobiche e anaerobiche, sequestrano i fosfati dall’acqua e li accumulano nei fanghi profondi del DSB. E lì rimangono.
Per questo non credo serva a nulla sifonare il DSB per ridurre la quantità di fanghi carichi di fosfati.

buddha 09-11-2011 12:55

entropy infatti sifonare intendevo lo strato profondo..
buran quelli che stiamo chiamando fanghi sarebbero batteri, non fanghi veri e propri..al massimo parliamo di patine gelatinose che sono le colonie batteriche..ed in realtà io credo che si formassero in quantità li dovremmo vedere eccome..
in una capsula petri con terreni selettivi in aerobiosi o anaerobiosi dopo 48/72 ore a seconda del ceppo la capsula esplode di patina gelatinosa batterica..

Buran_ 09-11-2011 13:56

Quote:

Originariamente inviata da buddha (Messaggio 1061233012)
entropy infatti sifonare intendevo lo strato profondo..
buran quelli che stiamo chiamando fanghi sarebbero batteri, non fanghi veri e propri..al massimo parliamo di patine gelatinose che sono le colonie batteriche..ed in realtà io credo che si formassero in quantità li dovremmo vedere eccome..
in una capsula petri con terreni selettivi in aerobiosi o anaerobiosi dopo 48/72 ore a seconda del ceppo la capsula esplode di patina gelatinosa batterica..

anche io sono convinto che sarebbe una cosa visibile ai nostri occhi.... quindi se non ce ne sono?

innanzitutto ho già scritto prima che ho qualche dubbio se il PO4 penetri per diffusione nelle zone più profonde del DSB così come lo fa l'NO3... se lo facesse, o i PAO non ci sono nei dsb oppure avviene altro che inibisce una formazione visibile di tali batteri
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PS: chiedo ai moderatori se non sarebbe il caso di unire questo post con l'altro in cui si discuteva degli stessi argomenti...

Stefano G. 09-11-2011 16:26

il fosfano prodotto dai batteri anaerobici è un gas ;-)

Buran_ 09-11-2011 16:54

vabbè, allora si mette una couvette capovolta nel dsb, la si lascia 24 ore e poi la si fa anlizzare?

buddha 09-11-2011 16:58

Il P4 e' estremamente tossico.. Fosse prodotto in vasca sarebbero caxxi amari..

Stefano G. 09-11-2011 17:03

Quote:

Originariamente inviata da buddha (Messaggio 1061233479)
Il P4 e' estremamente tossico.. Fosse prodotto in vasca sarebbero caxxi amari..

la fosfina o fosfano (PH3) è un gas incolore e inodore non solubile in acqua ..... se realmente negli strati profondi viene prodotto ....... la quantità bassissima non produrrebbe danni ne alla vasca (non essendo solubile) ne alle persone ;-)

cercando ho trovato questo (non è l'articolo inglese che avevo letto)

Stati di ossidazione del fosforo

Il fosforo presenta non molti stati di ossidazione: +5, +3, 0, -2 (abbastanza raro) e -3.
Lo stato di ossidazione -3, analogo a quello dell'azoto nell'ammoniaca, è rappresentato dalla fosfina PH3, mentre il -2 dalla difosfinaPH2PH2; ambedue sono spesso prodotte per decomposizione anaerobica di sostanze organiche e danno origine, poiché si infiammano spontaneamente all'aria, ai cosiddetti "fuochi fatui" visibili talvolta nei cimiteri (di notte).


http://venus.unive.it/miche/cicli_ecosis/0040.htm


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