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Jalapeno 28-01-2006 15:02

Quote:

Originariamente inviata da piernick
Ma continuo ad essere convinto che c'è qualcose nel funzionamento dei neon che non conosco e mi imbroglia

Non considerare il neon, mi ripeto il fattore limitante è il reattore.
Un reattore da 20w è prodotto per emettere una determinata modulazione idonea per un neon da 20w e qui penso che sia chiaro.

Lo stesso reattore da 20w alimenta un neon da 18w ma lo alimenta con la modulazione da 20w non da 18w. Da qui una minor durata del neon (% poca) ma nel complesso il circuito non consuma i 18w del neon ma i 20w del reattore.

Spero di essere stato chiaro.

piernick 28-01-2006 15:10

si ora ho capito cosa intendi dire e la cosa mi sembra più chiara ma sinceramente non limpidissima cmq grazie della delucidazione.

maurizio calabrese 30-01-2006 09:36

uau che casino. ora mi ci metto io a farvi perdere un po di tempo. allora vorrei realizzare un acquario da 60 o 80 cm. per l'illuminazione che neon devo mettere?

ElBarto 30-01-2006 21:46

just a moment

allora faccio un po di kiarezza....


il Watt è dato dal prodotto della corrente (ampere) per la tensione applicata (volts)

i volts erogati dalle nostre prese di corrente sono fissi e pari a 230V
la corrente erogata dipende dal vostro contratto della luce.
se avete un contratto da 2.5KW vuol dire che potete assorbire al massimo
poco + di 10 Ampere di corrente.
infatti
Watt= Volt x Ampere = 230 x 10 = 2300W = 2.3 KW

quindi alla presa abbiamo a disposizione 230V fissi.

se alla presa non c'è nessuna utenza l'assorbimento di corrente sarà 0 ampere

W= 230 x 0= 0W






Ora nel Ballast elettronico avremo alla sua uscita (i fili ke vanno al neon)
un determinato numero di volt ke sarà fisso, cmq molto + elevato dei 230, MA SEMPRE FISSO,
sia ke ci sia collegata una utenza (il neon) sia ke essa non ci sia.

l'assorbimento di corrente a valle dipenderà dal carico applicato.


per semplificare la comprensione cmq facciamo finta ke all'uscita del ballast ci siano cmq 230V(ripeto fissi)
Se applichi un carico in cui (grazie alla sua resistenza intrinseca, anche lei fissa) passano 0.1Ampere,
la potenza dissipata da kuesta utenza sarà pari a 23W
e la potenza dissipata da una utenza dipenda dalla sola utenza, perkè i volt sono fissi.

se applichi un carico con una resistenza minore, attraverso il quale kuindi passano + ampere avrai una dissipazione di potenza maggiore.
se la resistenza è la metà passa il doppio di corrente
W=230 x 0.2= 46W





ma perchè se metto un neon ke dissipa 18W attaccato a un ballast da 12W fa meno luce???
perchè il ballast + piccolo ha lo stesso voltaggio del ballast + grande.
tutti i ballast hanno stesso voltaggio ke sia da 5W o ke sia da 150W
solo ke è diversa la possibilità di erogare corrente.

per cui il neon da 18W richiede 0.082 Ampere per il suo funzionamento (A=W/volt), e questo dipende dalla sua resistenza intrinseca.
ma il ballast da 12W può erogare solo al massimo 0.05A
per cui il neon farà meno luce.


un ballast da 24W è in grado di erogare fino a 0.11Ampere.
ma la resistenza del neon da 18W fa si ke in base al voltaggio fisso possano scorrervi al suo interno solo 0.082 Ampere.
il ballast non può forzare il neon a ricevere + ampere.
perkè come già detto gli ampere (e quindi i W in base al voltaggio fisso)
dipendono solo dalla resistenza del neon.











se così non fosse a casa vostra il contratto è da 2500 Watt
se attaccate il forno ke consuma 2000W, tutto ok

se attaccaste una lampadina da 15W kuesta riceverebbe gli ampere per lo sviluppo di 2500W e si brucerebbe.




non so se ho reso un po l'idea.
per me è +ttosto semplice visto ke ho fatto 5 anni di elettronica e fisica alle superiori.

se uno è proprio bianco in fisica non so se riesce a capirci molto.







P.S. i ballast con dimmer (regolazione della luminosità) invece possono variare il loro voltaggio in uscita, per cui attraverso la resistenza fissa gli ampere ke possono passargli attraverso, e quindi i Watt Dissipati dal neon saranno minori.

piernick 02-02-2006 21:53

GRAZIE super chiaro è propio come pensavo io!

Ciao

Losbircio 02-02-2006 22:57

Cosa sono e a cosa servono i ballast?

ElBarto 03-02-2006 10:54

sono gli alimentatori per i neon.

uffa, non sto riuscendo a trovare ballast da 21 o 25W o simili...

cioè a CT ci sono, ma non dal negozio dove vado usualmente ke me li passa a meno di 3€...

in giro ti sparano anke 7€....

mi ha detto di riprovare a fine settimana.
vediamo.


io sto fremendo.
voglio il 3° neooooooonnnn

ElBarto 03-02-2006 11:30

Un tubo fluorescente è un tubo in vetro, in cui viene fatto il vuoto e successivamente viene riempito da un gas (neon o di altro tipo). Ai suoi capi si trovano degli elettrodi, accessibili elettricamente da contatti esterni.

Il principio di funzionamento è che una scarica elettrica nel gas lo ionizza, e la successiva ricombinazione degli elettroni con gli atomi provoca un’emissione di luce. Dal momento che questo genere di emissione, a meno di non usare gas ad alta pressione, è monocromatica (o quanto meno costituita da poche righe di emissione), si usa ricoprire le superfici interne del tubo con un materiale fluorescente (da cui il nome alla lampada).
Questo materiale assorbe la luce e la riemette, a frequenza inferiore e con uno spettro molto più ampio, consentendo di ottenere luci può simili alla luce bianca. Questo genere di lampade sono anche chiamate a “catodo freddo”, perché, a differenza di quelle a incandescenza e alogene, non richiedono che i catodi raggiungano la temperatura di incandescenza.

Tipicamente una lampada di questo genere funziona con tensioni continue che possono andare da qualche decina a qualche centinaio di volt e con correnti solitamente abbastanza basse (da qualche decina di mA a circa 1A). La loro potenza tipica va dai 10 ai 100W.

La loro accensione è piuttosto complessa, e questa è la ragione per cui richiedono uno starter e un reattore (detto anche “ballast”). Tanto per cominciare, perché la scarica si sviluppi nel tubo è necessaria una tensione molto superiore a quella di regime (che può andare dal centinaio di volt ai 1000V e oltre), e inoltre i contatti ai capi della lampada devono raggiungere una temperatura superiore ai 100-200 gradi, per cominciare ad emettere elettroni con un’efficienza elevata.

Il reattore può essere costruito in modi diversi, e ve ne sono di molto semplici, formati solo da componenti passivi, o estremamente sofisticati, controllati da un chip elettronico. Nel più semplice dei casi troviamo un trasformatore che porta la tensione a quella di funzionamento nominale della lampada (a meno che quest’ultima non possa funzionare a 220V), e un induttore, la cui funzione vedremo tra poco.

Come detto, all’accensione è necessario scaldare preventivamente (per circa un secondo) gli elettrodi della lampada, e successivamente generare un picco di tensione tale da innescare la scintilla nel gas. Lo starter (quel cilindretto che si monta in serie agli elettrodi) agisce proprio in questo modo: è una sorta di interruttore che, all’accensione, rimane chiuso per circa un secondo. Per questo periodo, stiamo in pratica chiudendo in corto circuito sul reattore gli elettrodi della lampada, i quali, avendo bassa resistenza, conducono molta corrente e si scaldano, raggiungendo la temperature di regime. Nel contempo, la medesima corrente scorre nell’induttore di ballast, che accumula energia magnetica. Quando, al termine del pre-riscaldamento, lo starter si apre interrompendo la corrente, l’induttore rilascia l’energia accumulata, facendo bruscamente salire la tensione ai suoi capi, e innescando la scintilla nel tubo, che finalmente si accende.
A questo punto, in via teorica, lo starter potrebbe rimanere aperto (infatti se lo staccate, sopo ke il neon si è acceso, la lampada rimane accesa), dato che il circuito della lampada da ora in avanti si chiude con la scarica di elettroni che scorre al suo interno. In realtà esso continuerà di tanto in tanto a chiudersi e riaprirsi, per assicurare che la lampada non si spenga accidentalmente. Come costruire uno starter è molto semplice: è sufficiente un contatto termico, vale a dire un contatto tra due metalli che, quando si scalda, si apre per dilatazione termica. In questo modo all’accensione è un cortocircuito, ma non appena inizia a scaldarsi si apre, salvo richiudersi dopo aver dissipato un po’ di calore.

Oggi sono in commercio starter e reattori molto sofisticati. Il primo può montare un circuito elettronico in grado di aprire e chiudere l’interruttore sono quando ce n’è bisogno, monitorando la corrente che scorre nella lampada; il secondo può essere costituito da un chip che controlla la tensione erogata mediante un modulatore PWM e può fare a meno anche dello starter, incorporando le funzioni di quest’ultimo al suo interno.

Praticamente quello elettronico attraverso il suio FAMOSO CHIP:
-inizialmente fornisce una tensione molto elevata per l'avvio. Essendo il neon un componente a bassa resistenza, con una elevata tensione scorrerà all'interno della lampada una elevata corrente. la potenzza che come oramai abbiamo capito è un DATO PASSIVO, cioè non viene erogata dai componenti, ma dissipata in base
alla tensione che è fissa
alla resistenza del neon che è fissa in base al neon
alla corrente che dipende dalla tensione (fissa) e dalla Resistenza (fissa)
potenza[WATT]= V x I = Volts x Ampere
Corrente[Ampere]= V/R

sostituendo avremo che:
Potenza[WATT]= V x V /R


come si può vedere,
essendo la tensione V una componente fissa dipendente dal reattore
e la intensità di corrente I dipendente solo dalla resistenza del NEON
La potenza dissipata, i WATT, dipendono solo dal Neon










P.S.
Un ballast + potente può pilotare un neon + piccolo.
un ballast + piccolo non può pilotare, o lo fa con minore luce emessa, un neon + piccolo per limiti costruttivi dei componenti che non possono sopportare una corrente + elevata di quella per cui sono stati progettati.

ma una corrente minore può passare in componenti progettati per una corrente maggiore.

MixPix 03-02-2006 12:01

Scusa ma sei un ingegnere?

Losbircio 03-02-2006 12:28

Grazie mille per la tua spiegazione...adesso si che ho capito!!
Quindi se seguo il prog. nella sezione fai da te va bene.. ma questo ballast va a posto dello starter o del trasformatore? :-)) #09 #06 -28d# #19 #18 #21 -20 #36#


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