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Originariamente inviata da stefano66
(Messaggio 3225820)
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Originariamente inviata da Paolo Piccinelli
(Messaggio 3224178)
Buddha, non capisco come fa l'acido solfidrico a sciogliere i carbonati e questi ad entrare in soluzione... fra dove si forma (se mai si forma) l'acido solfidrico a dove i carbonati passano in soluzione ci sono 15 cm di sabbia. ;-)
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sul portale ho trovato questo .......
Nella zona meno superficiale del sedimento, in ambiente anaerobio, i solfati vengono ridotti ad acido solfidrico dai ceppi batterici Desulfovibrio e Desulfomatuculum (detti tiobatteri). L'acido solfidrico, reagendo con altre sostanze, può formare composti che non torneranno in soluzione oppure, passando in zone ricche di ossigeno del sedimento, essere di nuovo trasformato in solfati, sempre ad opera di batteri
#12adesso faccio una domanda cretina#12
ma i fosfati e i solfati sono la stessa cosa #24
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tio è il prefisso che indica zolfo, da cui i tiobacuilli e tanti altri termini..
l'acido solfidrico, essendo un acido forte si dissocia completamente liberando 2H+ e S=, gli ioni idrogeno abbassano il pH e quindi reagendo con il carbonato in fase solida (o liquida che sia) liberano CO2 E ACQUA, la CO2 si rilega in parte con l'acqua a formare ioni bicarbonato e carbonato che stabilizzano il Kh..
gli S= (solfuri) possono legarsi a qualsiasi catione (ione positivo) presente in soluzione, alcuni dei sali formantisi sono insolubili, precipitano dando il colore nero a molti fondi di DSB, altri sali si risolubilizzeranno tornando in soluzione in parte o in momenti opportuni (la solubilità dei sali è influenzata dalla temperatura, il pH, presenza di altri sali ect ect..
L'acido solfidrico se si riforma dall'unione di 2H+ e S= si libera nell'acqua essendo un gas (questo accade se la sua concentrazione è altissima) e diventa tossico..
in ultima analisi i solfuri se incontrano batteri aerobi possono essere ossidati a solfiti e solfati..
i fosfati ed i solfati non hanno niente in comune a parte il suffisso che identifica un qualsiasi sale derivante da un ossiacido con il non metallo con numero di ossidazione maggiore.
insomma non è proprio facilissimo mi rendo conto..più chiaramente non so spiegarlo, purtroppo se non siete tanto ferrati di chimica è molto difficile parlare di queste cose...non perchè io sia bravo ma è un po' che mastico chimica, microbiologia ed affini..davvero non me la sto tirando e sono pronto a ricominciare da capo e a cercare di colmare i prerequisiti necessari..
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