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MarcoM 24-12-2005 20:49

Quote:

Diverso ancora e' il discorso di "riprodurre" per scissione o per via sessuata un'animale, la vendita di questo genera profitto e per legge questa deve essere tassata, che sia un gatto/cane/tartaruga/rettile etc etc... gli allevamenti amatoriali dovrebbero avere un registro e non so bene come ma nel 740 dichiarare le vendite....
A ok, è come pensavo io... va dichiarato nel 740...

ik2vov 24-12-2005 21:02

Quote:

Quindi non è reato riprodurre e vendere talee da privato se si segue il regolamento cites come qualcuno ha detto. E' reato se uno le vende senza seguire il regolamento...
Si Marco, non e' reato se si procede secono la normativa, peccato che la normativa vari da citta' a citta', da distretto a distretto.... purtroppo siamo ancora in una fase nella quale le talee di corallo vengono equiparate a volte alle talee delle piante esotiche anchesse protette da cites, in altri momenti vengono equiparate alla riproduzione degli animali da compagnia etc etc secondo a chi viene posta la domanda, una regolamentazione netta e definitiva sul territorio italiano non mi risulta sia ancora stata definita.

L'attivita' in quanto tale va riprtata nel 740 che chi talea sia un "riproduttore" professionista o che sia un'hobbista, in entrambi i casi va attribuito un numero cites alla talea.

Ciao

MarcoM 24-12-2005 21:44

Comunque sia nel regolamento del mercatino è scritto che la compravendita di animali e regolamentata dal cites. Purtroppo se la legge è lacunosa noi non ci possiamo fare nulla...

Non è scritto invece che nel caso di vendita di animali e piante riprodotti il ricavo va dichiarato nel 740.
Non che noi siamo obbligati a farlo… ma è meglio inserirlo… più che altro come consiglio a chi effettua questo tipo di vendite.

Già che ci sono aggiungo anche che nel caso di vendita gli operatori del settore sono obbligati a rilasciare scontrino o fattura.

JackKerouac 25-12-2005 07:19

...........viene da mettersi le mani nei capelli per la burocrazia italiana......
come scrivi tu MarcoM e come avevo detto anch'io la legge cites e' lacunosa e trovo del tutto inutile (soprattuto da privato) star a scrivere in un foglietto cites1..2..3...4 che uno ha taleato il suo animale anche perche' come ripeto questo non fa nessun danno alla barriera corallina,quindi e' del tutto e per tutto inutile burocrazia fine a se stessa.
Per quanto riguarda il fatto che se un privato vende qualche talea in un'anno(magari per rientrare delle spese che l'acquario comporta) che debba aprire una partita iva o incasinarsi nel 740 anche questa mi sembra una cosa assurda,a meno che non si parli di vendere migliaia di pezzi all'anno,allora le cose cambierebbero.
#24 #07

mariobros 25-12-2005 07:45

il discorso di gilberto è quello più corretto, anche se non so bene il problema del 740. però poichè ho sostenuto un esame di merceologia doganale in cui si parla anche dei cites in maniera però superficiale, quando torno a pescara contatto il professore e gli chiedo documentazioni più precise in modo da cercare di chiarire al meglio la funzione del cites e dello scambio di talee. vi terrò informati, nel frattempo buone feste a tutti

MarcoM 25-12-2005 10:54

Quote:

Per quanto riguarda il fatto che se un privato vende qualche talea in un'anno(magari per rientrare delle spese che l'acquario comporta) che debba aprire una partita iva o incasinarsi nel 740 anche questa mi sembra una cosa assurda,a meno che non si parli di vendere migliaia di pezzi all'anno,allora le cose cambierebbero.
Certo, credo cha la guardia di finanza abbia cose ben più importanti da fare che andare a controllare qualcuno al quale si sono riprodotti i guppy e ha scambiato gli avannotti con la portinaia in cambio di una telia di lasagne... :-))

Diciamo che così dovrebbe essere... e che noi per fare le cose giuste a fatte bene avvisiamo gli utenti che così dovrebbero fare... ;-)

MarcoM 25-12-2005 10:55

Quote:

il discorso di gilberto è quello più corretto, anche se non so bene il problema del 740. però poichè ho sostenuto un esame di merceologia doganale in cui si parla anche dei cites in maniera però superficiale, quando torno a pescara contatto il professore e gli chiedo documentazioni più precise in modo da cercare di chiarire al meglio la funzione del cites e dello scambio di talee. vi terrò informati, nel frattempo buone feste a tutti
Se ti capita, potrebbe essere molto utile.
Buone feste anche a te!

LGAquari 25-12-2005 11:37

Rispondo in particolare a Gilberto.

Le cose che ho scritto sono informazioni ricevute dall'ufficio Cites Campania ai tempi del negozio e, successivamente, perchè stavamo realizzando un centro di riproduzione di coralli e ci serviva conoscere la normativa.

Sulle cose di cui non sono certo non mi sono espresso. :-)

Buon Natale

LGAquari 25-12-2005 11:45

Quote:

Originariamente inviata da MarcoM
Quote:

Per quanto riguarda il fatto che se un privato vende qualche talea in un'anno(magari per rientrare delle spese che l'acquario comporta) che debba aprire una partita iva o incasinarsi nel 740 anche questa mi sembra una cosa assurda,a meno che non si parli di vendere migliaia di pezzi all'anno,allora le cose cambierebbero.
Certo, credo cha la guardia di finanza abbia cose ben più importanti da fare che andare a controllare qualcuno al quale si sono riprodotti i guppy e ha scambiato gli avannotti con la portinaia in cambio di una telia di lasagne... :-))

Diciamo che così dovrebbe essere... e che noi per fare le cose giuste a fatte bene avvisiamo gli utenti che così dovrebbero fare... ;-)

Rispondo ad entrambi.

L'evasione fiscale è evasione fiscale.

In più stiamo parlando di riproduzione di specie protette.

Ragazzi, per favore, non scherziamo.

Qui nessuno vuole fare terrorismo ma è opportuno che certe cose si sappiano: proprio dalla lettura di forum sono partiti interventi della finanza e della forestale.

Quindi quello che ho scritto andava, ovviamente intrepretato. Visto che viene preso sottogamba scrivo chiaro e poi, al limite, cancellate pure il messaggio.

Se uno vuole fare certe cose è bene le faccia senza pubblicità e senza lasciare tracce chiare: ultimamente c'è stato e c'è ancora addirittura un messaggio dove si parla di formare un gruppo di acquisto per acquistare talee da una certa persona.
Il mio messaggio era diretto proprio a questa persona; in sostanza diceva (se aveste letto "tra le righe") AHO!, stai attento: ti stai esponendo troppo!
Non dicevo di smetterla ma di esporsi meno.
Poi ognuno è libero di suicidarsi come gli pare...... :-)

Buon Natale

LGAquari 25-12-2005 11:48

Quote:

Originariamente inviata da mariobros
il discorso di gilberto è quello più corretto, anche se non so bene il problema del 740. però poichè ho sostenuto un esame di merceologia doganale in cui si parla anche dei cites in maniera però superficiale, quando torno a pescara contatto il professore e gli chiedo documentazioni più precise in modo da cercare di chiarire al meglio la funzione del cites e dello scambio di talee. vi terrò informati, nel frattempo buone feste a tutti

Tieni presente un'altra cosa: la normativa CITES è farraginosa ed in Italia ogni provincia, per non dire ogni ufficio, interpreta in modo diverso alcune parti.
Purtroppo accade anche questo.


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