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Federico Rosa, io al principiante distratto, mi sento di suggerirgli uno schiumatoio potente ... il problema però è capire , quale sistema offre migliori risultati .... non ci si può basare sull'apprendista distratto ok??? io ti metto nella situazione di avere una vasca ben funzionate poi spetta te imparare ad usarla.
fabbrichiamo coltelli senza lama, perchè qualcuno potrebbe tagliarsi???? è giusto parlare del neofita , ma non fermarsi su quello ... |
per quanto riguarda la sabbia, le vecchie regole del berlinese , dicevano , se non ricordo male , solo uns polverata... una vasca senza sabbia , ha il vantaggio che limità i depositi , e si facilita l'aspirazioen , sicuramente più facile da gestire , ma se le rocce sopra la sabbia , venggono messe in modo da non creare depositi la sabbia può essere utiole , allora la domanda nascva spontanea , impariamo a gestire la sabbia con le riocce o la leviamo ? ;-) nel mio 120l ho fatto un lavoro assudo per poter mettere una aspirazione sotto la rocciata proprio per evitare accumuli. non ditemi che è tutto lavoro inutile ... #18
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ad esempio , le rocciate sintetiche che sta facendo Abra, sono ottime , per realizzare una bella vasca con sabbia , sotto di esse non possono esserci accumuli di nessun genere , certo non è facile con rocce naturali , ma si può fare .......
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zucchen, ma dove li hai trovati ??? #18 ... almeno erano vivi #18 se non ricordo , male illuminavo con una hqi da 70w , poi sono passato in un 220l alla 150 ... sotto le 400 siamo capaci tutti ;-)
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non te incazzà abra :-)) |
zucchen, ,
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FEDERICO ROSA, io personalmente (nel mio secndo acquario) ho iniziato con 90 kg di rocce; ora ne ho tolta qualcuna e sarò a circa 80/85.
Ma la mia storia è anche molto particolare, come qualcuno sa o ricorda... Credo che xaqua parli di un rapporto 1:5, ma non ne sono sicuro sinceramente. Io credo che il discorso sia molto articolato e dipenda da moltissimi fattori (provenienza rocce; mantenimento nel trasporto; porosità; quantità pesci; ecc.); così non possono esistere principi uguai per tutti ed in questo sta probabilmente il bello/brutto del nostro hobby. FAPPIO, dire che è meglio consigliare ad un novizio uno skimmer sovradimensionato mi sembra una cavolata. Lo skimmer deve essere "giusto" (e qui se ne potrebbe dire...) per quello che hai e la gestione che fai. Se lo metti troppo performante ti aiuta magari all'inizio, ma ti creerà problemi dopo. Dire che sotto le 400 siam capaci tutti idem: io prima avevo le 250 e ho più problemi ora... Il punto è "l'equilibrio" che è tutto. Equilibrio fra pesci, coralli, luce, movimento, schiumazione, ecc. E questo non si ottiene con le ricette ma con un mix di elementi difficilmente precostituibili. Fermo restando che ogni variazione (un pesce in più o in meno, ad esempio) porta ad un adattamento del sistema chiuso....ed in questo qualche roccia in più fa certamente da "tampone"... Andare sotto certi limiti, bravi o meno che si sia, secondo me è molto pericoloso... |
Amstaff69,
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Il nero dovuto alla sabbia è marcescenza causata da zone anaeorbiche, zone con assenza di ossigeno e presenza di NO3. Da notare che queste zone si limitano a uno strato molto sottile (0,5cm-1cm circa dalla superficie della sabbia verso il fondo) poi la roccia ritorna bianca, tipica calcarea....non escludo però che in queste zone "pulite" possa esserci attività batterica di qualche entità.Queste zone ci sono indipendentemente dall'altezza del fondo, non ho mai avuto un dsb ma sono sicuro che le zone riducenti si limitano agli strati superficiali del letto di sabbia, in profondità nn credo si abbia una buona azione batterica. Conferma ne sono state le prove dell'americano di qualche anno fà, che con vari spessori di fondo nn rilevò nessuna differenza sostanziale nella riduzione dei NO3. Detto ciò pensate alla strada che deve fare l'acqua per raggiungere gli strati profondi delle rocce. quandi arriva gli NO3 sòn già consumati nelle zone superficiali, inoltre, se il sistema di riduzione si basasse sulla permeazione dell'acqua all'interno delle rocce, il tempo di abbattimento dei NO3 diventerebbe insostenibile.Tutto questo riporta alla mente le parole di Rovero, il quale affermava (non ricordo se lo aveva letto da qualche parte) che i processi biologici di riduzione del nitrato avvengono per prossimità e questo è vero anche nei filtri riducenti classici. Ciò che succede è questo, l'ammonio/ammoniaca vengono trattati da una prima serie di batteri aerobici, i quali consumano tutto l'ossigeno disciolto in acqua. immediatamente dopo si insediano colonie di batteri in grado di respirare l'ossigeno presente nei NO3 riducendo così il nitrato. Naturalmente questo processo avviene in spazi molto ristretti e necessita di cibo.Questo è riscontrabile nei vecchi filtri a spugna nei quali l'a cosa importante è la velocità che ha l'acqua di attraversare la spugna di filtraggio in modo da dare tempo ai batteri aerobici di consumare l'ossigeno disciolto. La mia piccola esperienza è iniziata con vasca da 300 lt e 60 kg di rocce vive....una massicciata di sassi da paura, a metà percorso ho tolto metà rocce e nn è cambiato nulla nel metodo di gestione, i valori sono rimasti gli stessi, nessun picco, nessuna variazione. All'inizio avevo fondo di jumbo che si riempie di schifezze, poi messo sugar viva, porta tanto bentos apporta carbonati e nn crea problemi, talvolta qualche ciano quà e là, metto dai 4 ai 6 cm circa. Quante rocce a un neofita? Bhò? Fatelo spendere via sennò i negozianti falliscono :-D :-D :-D :-D hanno famiglia anche loro no? ;-) |
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Traduzione italiana Team: AcquaPortal
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