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Marco Vaccari 11-12-2009 15:07

...ehm..... non è del tutto vero... penso che ci si possa "convertire" anche prima di diventare pescatori incalliti, o senza mai esserlo.... almeno sarebbe meglio.....

E' come se i piloti degli aerei Tornado si commuovessero guardando le riprese dei bambini trucidati dalle loro bombe e dicessero.. " se lo sapevo che era così mica c'entravo in Aviazione"....
....magari, uno può anche essere consapevole prima di questo e non entrarci per niente in Aviazione...

..comunque, ti ripeto... non voglio far cambiare idea a nessuno, dio me ne scampi!
dico solo e semplicemente la mia...

bettina s. 11-12-2009 16:14

le mie epserienze di pesca si fermano a più di trent'anni fa, quando mio nonno e mio zio, pescatori della domenica, ci (mio fratello e me) portarono in una cava... dopo mezz'ora scappavamo via inseguiti da pescatori inviperiti e privi del senso dell'umorismo, perché spaventavamo i pesci facendo troppo casino #23

Massimo76 11-12-2009 16:39

Leggendo il penultimo post di MarcoAIK72 mi chiedo chi sia a occuparsi di ripopolamento e del lancio di trote nei fiumi e torrenti.
Possibile che chi dovrebbe salvaguardare l'ecosistema sia invece tanto incompetente da provocare più danni di quanti non ne faccia la pesca da sola?
Massimo

Marco Vaccari 11-12-2009 20:43

...siamo un pochino Ot... vabbè... non sono un biologo, nè tanto meno lavoro per la FIPS, ma da quel che so, e che mi è stato detto da persone competenti, i ripopolamenti sono fatti a volte con grande cura, a volte con massima noncura... parlando con persone del piacentino, a proposito dellp spopolamento del bellissimo torrente Aveto, mi è stato detto che una semina di avannotti è stata nulla in quanto gli avannotti sono arrivati morti sul camion... inoltre la provincia tende a chiudere alcune anse del fiume alla pesca per creare zone di ripopolamento.. il risultato è che in queste zone le trote possono crescere e essere libere di papparsi le semine di avannotti troppo piccoli...
..e via così.... inoltre l'italia possiede una ricchezza di varietà locali di trote, sottospecie della fario... e queste vengono perdute da una "globalizzazione" dilagante...
chiuso OT....

Marco Vaccari 11-12-2009 20:47

ah.. dimenticavo... un po' dappertutto si tende a liberare grandi esemplari di trote iridee per favorire le gare di pesca (a volte si chiude una zona di fiume per fare una gara)... le iridee, fortunatamente non si riproducono, ma mangiano molto di più delle locali e predano tantissimo, soprattutto decimano avannotti e anfibi...

ciao!

miccoli 12-12-2009 08:02

questo significa ripopolare senza criterio
oltretutto nella pesca in acqua dolce ci sono delle regole
la misura minima del pescato,divieti specifici durante la riproduzione delle varie specie,numero di canne da pesca che si possono usare contemporaneamente etc..
quindi il pescatore coscienzioso si attiene a certe norme studiate appento per non recare danno all ambiente
inoltre la maggior parte dei pescatori che conosco fanno il ''catch and release''cioè rendono la liberta' all animale dopo la foto di rito
detto cio',non crediamo che i pesci che si trovano in pescheria siano tutti dei volontari suicidi :-))
credo che con tutto cio che si accanisce contro l ambiente, i pescatori sportivi siano veramente il minore dei danni
:-))

Marco Vaccari 12-12-2009 09:04

..dici?.... mah..... sarà...... #24

Patrick Egger 12-12-2009 14:12

Quote:

Originariamente inviata da miccoli
questo significa ripopolare senza criterio
oltretutto nella pesca in acqua dolce ci sono delle regole
la misura minima del pescato,divieti specifici durante la riproduzione delle varie specie,numero di canne da pesca che si possono usare contemporaneamente etc..
quindi il pescatore coscienzioso si attiene a certe norme studiate appento per non recare danno all ambiente
inoltre la maggior parte dei pescatori che conosco fanno il ''catch and release''cioè rendono la liberta' all animale dopo la foto di rito
detto cio',non crediamo che i pesci che si trovano in pescheria siano tutti dei volontari suicidi :-))
credo che con tutto cio che si accanisce contro l ambiente, i pescatori sportivi siano veramente il minore dei danni
:-))


sul "catch and release" su piò discutere fino a dopodomani,quanto sia "buono" o "male",specialmente per il singolo esemplare.

Le regole studiate appositamente per "non creare danni all' ambiente",sono stati creati da pescatori.....
Il grande problema che abbiamo quà da noi in provincia(e penso in una forma più o meno uguale anche in altre),è che i pescatori camminano lungo i fiumi e ruscelli,fuori che dentro nel periodo della pesca ammessa,spaventano altri animali(lontre,castori) come uccelli acquatici e creano tanto stress a loro.Pensa un uccello migratorio che vorebbe sostare per riprendere forze e viene spaventato continuamente...
Non si parla di una persona che cammina una volta al mese lungo il fiume.Questo non sarebbe un problema.Qua da noi in provincia abbiamo 11.000 pescatori ufficiali.Se solo le metà di loro va ogni settimana a pescare le 3 trote concesse.....auguri....
I pescatori sportivi sono quelli che chiedono che vengono abbattuti aironi e cormorani,animali che vivono del pesce(non per sport!)e che secondo loro creano problemi alla natura.
Sono state introdotte specie da altri parti del mondo,come trote,carpe,siluri ecc.Il danno creato li non si può neanche esprimere.E sono state introdotte da parte di pescatori sportivi.

Sicuramente ci sono altri fattori,anche più grandi,che fanno dei danni alla natura.La pesca sportiva però è senz' altro un fattore molto importante.

miccoli 12-12-2009 14:46

dipende sempre da cosa si intende per ''pescare''
il rapporto che lega ambiente acquatico e il pescatore è molto stretto(parlo del pescatore come lo intendo io)
il''pescatore'' non si limita ad andare a prendere le tre trote che gli spettano di diritto(non si sa per quale diritto)
dalle mie parti(parlo di acque dolci il Trasimeno, quindi) la pesca è intesa come un hobby,per stare a contatto con la natura
non sai quante volte sono stato ,in mezzo alla nebbia a pensare nel attesa di una tocca,ad ascoltare il verso delle folaghe o degli svassi,ad apprezzare il 'layout''naturale delle nostre rive lacustri,o a fotografare nidiate di germani,tutto questo in attesa di un abboccata,che spesso nemmeno arrivava

ignoravo che dalle tue parti c era una cosi' grande comunita di pescatori
ovviamente ovunque il troppo storpia
ance qua sono stati fatti dei ''danni'' al ecosistema,ma da parte dei pescatori''professionisti'' con le reti e da partedi quelli del centro ittiologico,che hanno introdotto nel lago il pesce gatto e il carassio,che hanno decimato le specie(che ormai dopo moltissimi anni erano quasi autoctone) di persico(sole e reale) della scardola e della lasca in primis
perfortuna che ancora si possono pescare carpe tinche , anguille e lucci, anche se questi ultimi sono stati quasi decimati dai temibili blackbass(persico trota)anchequesto intelligentemente inserito dal centro ittiologico.
in definitiva, dopo il lungo post,occorrerebbe quantificare ,il danno prodotto dai pescatori sportivi(l 80% dei quali rispetta l ambiente che lo ospita),rispetto agli interventi esterni del resto del mondo
ovviamente senza polemiche
:-))

Marco Vaccari 12-12-2009 14:48

...dici?.... mah.... sarà........... #24


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