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Patrick Egger 24-03-2009 15:02

qua in Italia è veramente pazzesco.Qualsiasi cosa fai o non fai,con una gamba sei sempre nel carcere!!!E ogni anno diventa più esagerato.
Tornando al tema,penso la maggior parte se non tutte le ditte sapevano benissimo di questa legge.La XXXX per esempio,vendeva fino ora i medicinali come biocondizionatori.Sull' etticetta non c'è nemmeno una descrizione del contenuto.Certo che una cosa cosi non va a lungo.Dovevano impegnarsi prima a mettersi in regola.Penso che non sia una cosa cosi impossibile.E dei costi,ma, io non so cosa sono questi costi in euro!
La cosa più bella però,che i veri farmaci,come Protazol,Argulol ecc,in Austria e Germania si comprano normale in negozio.Senza gran che!!Meno male facciamo tutti parte della comunità europea,solo nello stato sbagliato #12
Vediamo come va a finire questo giallo acquariofilo....

Marco AP 24-03-2009 15:22

Quote:

Vorrei sapere gentilmente dal Signor Zanon quanto sono effettivamente queste cifre
Ti copio e incollo una risposta data da un utente nel reef cafè, dove è aperto un topic identico:

"vi dico solo che si va dal costo di una bella BMW al costo di un appartamento nuovo"

Da altre fonti ho appreso che questa autorizzazione che costa dai 20.000 euro in su, e va richiesta per ogni singolo prodotto, e deve essere rinnovata ogni 5 anni....

Parliamo quindi di una spesa non indifferente e visto il mercato estremamente di nicchia, non giustifica tale investimento.
E' logico che un'azienda produce medicinali per avere un guadagno, ci mancherebbe, ma se questo guadagno non c'è, è normale che i prodotti vengano ritirati.
Qui il legislatore non ha fatto i conti con un mercato di nicchia che non può far fronte a spese così elevate e alla fine, invece di fare un bene ai nostri amici pinnuti, paragonandoli agli animali da compagnia a sangue caldo, li ha semplicemente condannati a morte. A mio avviso un consiglio che mi viene da dare è quello di far presente questa situzione e di chiedere delle deroghe per il settore, con tanto di dati alla mano che fanno chiaramente vedere che costi così elevati per le autorizzazioni non giustificherebbero una produzione di medicinali per i pesci d'acquario e una conseguente impossibilità di curare i pesci. Sottolineerei anche che non ci sono veterinari specializzati nella cura di pesci tropicali e che se anche ci fossero, dovrebbero cmq effettuare una "visita a domicilio" poichè è assolutamente sconsigliabile prelevare un pesce ammalato dal proprio acquario e portarlo da un veterinario.

Io penso che tutti questi fattori, se ben esposti e se ben spiegati da un ottimo legale, sicuramente possono mettere alla luce una situazione che è sicuramente sfuggita al legislatore e che fatti alla mano non può che portare a delle deroghe.

Mi viene anche da pensare a qualche manovra di qualche casa farmaceutica (alla fine quelle importanti si contano su una mano) che vuole approfittare di questa situazione per mettere in commercio dei medicinali appositi per pesci tropicali, acquistabili senza ricetta e quindi acquisire in breve tempo una situazione di monopolio. E solo una situazione di monopolio potrebbe giustificare un investimento di tale portata....

Ciao ;-)

Marco AP 24-03-2009 15:22

Quote:

Vorrei sapere gentilmente dal Signor Zanon quanto sono effettivamente queste cifre
Ti copio e incollo una risposta data da un utente nel reef cafè, dove è aperto un topic identico:

"vi dico solo che si va dal costo di una bella BMW al costo di un appartamento nuovo"

Da altre fonti ho appreso che questa autorizzazione che costa dai 20.000 euro in su, e va richiesta per ogni singolo prodotto, e deve essere rinnovata ogni 5 anni....

Parliamo quindi di una spesa non indifferente e visto il mercato estremamente di nicchia, non giustifica tale investimento.
E' logico che un'azienda produce medicinali per avere un guadagno, ci mancherebbe, ma se questo guadagno non c'è, è normale che i prodotti vengano ritirati.
Qui il legislatore non ha fatto i conti con un mercato di nicchia che non può far fronte a spese così elevate e alla fine, invece di fare un bene ai nostri amici pinnuti, paragonandoli agli animali da compagnia a sangue caldo, li ha semplicemente condannati a morte. A mio avviso un consiglio che mi viene da dare è quello di far presente questa situzione e di chiedere delle deroghe per il settore, con tanto di dati alla mano che fanno chiaramente vedere che costi così elevati per le autorizzazioni non giustificherebbero una produzione di medicinali per i pesci d'acquario e una conseguente impossibilità di curare i pesci. Sottolineerei anche che non ci sono veterinari specializzati nella cura di pesci tropicali e che se anche ci fossero, dovrebbero cmq effettuare una "visita a domicilio" poichè è assolutamente sconsigliabile prelevare un pesce ammalato dal proprio acquario e portarlo da un veterinario.

Io penso che tutti questi fattori, se ben esposti e se ben spiegati da un ottimo legale, sicuramente possono mettere alla luce una situazione che è sicuramente sfuggita al legislatore e che fatti alla mano non può che portare a delle deroghe.

Mi viene anche da pensare a qualche manovra di qualche casa farmaceutica (alla fine quelle importanti si contano su una mano) che vuole approfittare di questa situazione per mettere in commercio dei medicinali appositi per pesci tropicali, acquistabili senza ricetta e quindi acquisire in breve tempo una situazione di monopolio. E solo una situazione di monopolio potrebbe giustificare un investimento di tale portata....

Ciao ;-)

gianfranco costa 24-03-2009 15:34

Quote:

i viene anche da pensare a qualche manovra di qualche casa farmaceutica (alla fine quelle importanti si contano su una mano) che vuole approfittare di questa situazione per mettere in commercio dei medicinali appositi per pesci tropicali, acquistabili senza ricetta e quindi acquisire in breve tempo una situazione di monopolio.
quoto in pieno...era proprio quello a cui stavo pensando io!!!!!

certo che se è così sarà difficile davvero far cambiare le cose....perchè si sa che la maggiorparte delle leggi sono fatte proprio per garantire gli interessi delle aziende o perosne che contano.....

gianfranco costa 24-03-2009 15:34

Quote:

i viene anche da pensare a qualche manovra di qualche casa farmaceutica (alla fine quelle importanti si contano su una mano) che vuole approfittare di questa situazione per mettere in commercio dei medicinali appositi per pesci tropicali, acquistabili senza ricetta e quindi acquisire in breve tempo una situazione di monopolio.
quoto in pieno...era proprio quello a cui stavo pensando io!!!!!

certo che se è così sarà difficile davvero far cambiare le cose....perchè si sa che la maggiorparte delle leggi sono fatte proprio per garantire gli interessi delle aziende o perosne che contano.....

Marco AP 24-03-2009 15:40

Quote:

certo che se è così sarà difficile davvero far cambiare le cose....perchè si sa che la maggiorparte delle leggi sono fatte proprio per garantire gli interessi delle aziende o perosne che contano.....
Sì, questo potrebbe essere "demagogicamente" vero, però riflettendoci ancora bene... mi sembra molto improbabile che una casa farmaceutica vada a cercare un business in questo settore... Oddio... se non ci limitiamo a parlare solo di Italia, ma dell'intera europa, il discorso potrebbe diventare economicamente interessante... anche perchè sempre da fonti abbastanza sicure, questa è una normativa a livello europeo e non solo italiana.
Ciao ;-)

Marco AP 24-03-2009 15:40

Quote:

certo che se è così sarà difficile davvero far cambiare le cose....perchè si sa che la maggiorparte delle leggi sono fatte proprio per garantire gli interessi delle aziende o perosne che contano.....
Sì, questo potrebbe essere "demagogicamente" vero, però riflettendoci ancora bene... mi sembra molto improbabile che una casa farmaceutica vada a cercare un business in questo settore... Oddio... se non ci limitiamo a parlare solo di Italia, ma dell'intera europa, il discorso potrebbe diventare economicamente interessante... anche perchè sempre da fonti abbastanza sicure, questa è una normativa a livello europeo e non solo italiana.
Ciao ;-)

mario86 24-03-2009 15:44

Quote:

Originariamente inviata da Marco AP
anche perchè sempre da fonti abbastanza sicure, questa è una normativa a livello europeo e non solo italiana.
Ciao ;-)

la normativa è a livello europeo!
è il recepimento all'italiana che mi lascia perplesso

mario86 24-03-2009 15:44

Quote:

Originariamente inviata da Marco AP
anche perchè sempre da fonti abbastanza sicure, questa è una normativa a livello europeo e non solo italiana.
Ciao ;-)

la normativa è a livello europeo!
è il recepimento all'italiana che mi lascia perplesso

flashg 24-03-2009 15:50

cmq il trucco ci sarebbe pure ,basta spostare i magazzini a san marino o in svizzera e ordinare on-line.. fatta la legge trovato l'inganno :-D


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