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Federico, nella mia 'convinzione' attuale, fortunatamente sono sempre pronto a cambiare idea, l'Ammonio/Ammoniaca viene utilizzato dalle piante ad una concentrazione relativamente alta, per quello che 'credo', superiore alla concentrazione con cui viene utilizzata dalle alghe ... da questa considerazione nasce la necessità di eliminarlo il prima possibile per eliminare i problemi algali.
Magari in una vasca di sole piante si potrebbe anche pensare di lasciare alle piante (numerose) il compito di nutrirsi dell'Ammonio/Ammoniaca ma, credo (presumo), si dovrebbe portarlo ad una certa concentrazione. Se rileggo quello che dice la Walstad (meglio ... le sue fonti) posso aggiungere un qualche numero a riguardo. Ho avuto per un lungo periodo la mia vasca a PH prossimo al 6, diciamo che di batteri Nitrificanti il filtro era quasi assente (secondo me), rincorrevo le alghe giocando con gli altri elementi limitanti ... certo il volume complessivo (filtro caricato quasi esclusivamente a canolicchi a parte) di supporto biologico è enorme considerando, come supporto biologico, le piante e le foglie delle stesse (in alcuni momenti un buon 50% della vasca). Le condizioni migliori le ottenevo quando la potatura si rendeva necessaria per non incorrere nel collasso (mancanza di luce nella parte bassa). Nella fase post potatura si riaffacciavano le classiche verdi a puntino, uniche alghe che mi 'infastidiscono' attualmente ... ma solo sui vetri e su qualche anubias troppo esposta (ma sempre per le solite carenze di NO3 e PO4 in cui mi ritrovo). Da considerare, inoltre, che la mia vasca attuale ha praticamente un fondo vergine (e resterà tale per parecchio ancora) dato che ha appena 5 mesi, i canolicchi invece sono stati svecchiati in fase di riallestimento. |
Avete provato a misurare il potenziale redox (o il pH) dell'acqua in uscita dal filtro e a confrontarla a quella della vasca?
Può essere usato come indicatore dell'efficienza del filtro ;-) |
Fare una prova costerebbe veramente poco se non in termine di tempo e piccola modifica sull'uscita del tubo (cercando di evitare cascatelle varie).
Dubito che la cosa abbia un qualche significato ... ma una prova a costo zero (quasi) non si nega a nessuno :-D ;-) #24 magari mettere nel becker tre strumentini (PH,uS e mV) ... |
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Più è grande la sezione più sarà lento il flusso al suo interno (supponendo un flusso laminare e tralasciando ristagni e compagnia bella), questa a mio avviso è la chiave ;-) Quote:
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Le galleggianti come lemna, pistia e salvinia sono melgio dei batteri del filtro nel rimuovere l'ammonio/ammoniaca, anche grazie al vantaggio di poter attingere alla co2 atmosferica (la Walstad lo chiama "aerial advantage") ;-) |
Per indissociabili intendo che sono uno in funzione dell'altro, ovviamente conta anche la sezione del filtro. Diciamo che io intendo il tutto guardando il singolo canolicchio e il suo strato di flocculi batterici, altrimenti non ne usciamo più ;-)
Sul discorso Lemma ecc. non sono proprio d'accordo, ma magari contano anche gli altri parametri come PH e temperatura. Poi, per quanto mi riguarda, troverei molto controproducente (per la maggior parte dei comuni acquariofili) l'utilizzo delle galleggianti per ovvi motivi relativi l'illuminazione delle piante sottostanti. ps. per chi avesse necessità di approfondire con i processi chimici che avvengono durante le fasi di cui stiamo discutendo posto un link di 'terze parti': http://venus.unive.it/miche/cicli_ecosis/0056.htm |
Paolo, a pagina 108 del libro della Walstad c'è qualcosa di interessante (non proprio approfondito).
Come dicevo anche io ovviamente le piante (ed anche le alghe) preferirebbero l'Ammonio piuttosto che il Nitrato. La Walstad però non specifica bene il livello 'minimo utile' riguardante le piante e le alghe, dice, come purtroppo fa spesso, alcune sue considerazioni: - con concentrazione di 0.4 ppm di Ammonio ... la Pistia consuma l'Ammonio in 4 ore piuttosto che il Nitrato in 20 ore - dice che le alghe non consumano il Nitrato se trovano Ammonio superiore a 0,018 mg/l (non so fino a che punto si possa trasformare gli 0,018 mg/l in 0,018 ppm #24) direi comunque che come ordine di grandezza, al suo solito, paragona cose ben distanti tra di loro ... o sbaglio ? ora se le alghe, ma anche le piante, necessitano di energia per ritrasformare il Nitrato in Ammonio utilizzabile (84 Kcal/mol - pag.111 del libro) mi sembra ovvio che, considerando l'energia disponibile dalle piante rispetto a quella disponibile dalle alghe, sia meglio far 'faticare' le piante eliminando totalmente l'Ammonio disponibile in vasca. Nel dispendio di energia (competizione per l'Azoto sotto forma di Nitrato) sono vincenti le piante e le alghe ... deperiscono Che ne dici ? ps. potrei anche aver fatto qualche errore di traduzione, ma ho il libro in versione inglese #12 |
Traducendo, perchè potrei anche essermi 'incartato' io ...
a concentrazioni oltre 0,4 ppm di Ammonio le piante consumano anche l'Ammonio a concentrazioni sino a 0.018 ppm di Ammonio questo viene consumato dalle alghe e non dale piante #24 in pratica le piante non consumano l'ammonio libero in vasca se NON a concentrazioni superiori ai 0.4 ppm ??? #24 #24 #24 ps. diamo per scontato che, valori limite per l'Ammonio/Ammoniaca (da non superare durante l'avvio della vasca, leggi picco dell'Ammonio ... primi miei post) sarebbe 0,25 mg/l di NH3/4+ (mediamente primo valore misurabile dai comuni test dei NH3/4+) che ovviamente sarebbe un mio semplice consiglio, nulla vieta che, in fase di post allestimento, il picco dei NH3/4+ possa essere ben più alto e preceda, di conseguenza, un picco dei Nitriti (NO2) altrettanto elevato. Ecco anche perchè suggerirei sempre l'importanza di misurare anche l'Ammonio/Ammoniaca piuttosto che i soli Nitriti e Nitrati ;-) ... e del perchè è un classico avere una mini/maxi esplosione algale in vasca durante l'avvio della stessa |
Le piante consumano sempre prima l'ammonio, perchè richiede meno energia per essere assimilato (i nitrati devono pra essere ridotti con dispendio di energia)... se in una soluzione sono presenti ammonio e nitrati, le piante non toccano i nitrati finchè l'ammonio è presente in quantità apprezzabile... questo qualitativamente, in quanto quantitativamente non ho numeri su cui basarmi.
L'esplosione algale dipende da molti altri fattori, quindi tenderei a lasciare fuori l'intero problema alghe, pena OT clamorosi (in cui fra l'altro sto incappando giusto ora) #13 |
NB. per chi ha qualche dubbio cerco di riassumere, in due parole, la 'disputa' attuale ... che purtroppo ha poca bibliografia utile a cui accedere per chiarire la cosa in maniera certa.
Assodato che le piante e le alghe preferiscono l'Azoto sotto forma di Ammonio (NH4), la forma NH3 è Ammoniaca ed è tossica sia per le piante che per i pesci, il dilemma è: io dico che le piante hanno bisogno di una minima concentrazione di Ammonio presente in acqua per poterlo utilizzare (superiore a quella minima necessaria per le alghe) mentre Paolo dice che piante ed alghe preferiscono l'Ammonio a prescindere dalle concentrazioni presenti. Spero di essere stato chiaro ed essere riuscito a spiegare meglio su cosa stiamo discutendo. Se non c'è bisogno della spiegazione ulteriore si può cancellare il singolo post ;-) |
Ho in vasca pH 5/5,5, le alghe (principalmente BBA) sono scomparse e l'ammonio è bassissimo. Allora i casi possono essere questi:
- Le alghe non sopportano pH così bassi. - Le piante (molte, ma tutte classificate come a lenta crescita) si mangiano l'ammonio (ma sinceramente non so in che quantità potrebbe essere senza piante). Poi, con pH di quel tipo di ammoniaca non dovrebbe praticamente essercene se non in tracce trascurabili. |
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Traduzione italiana Team: AcquaPortal
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