![]() |
Quote:
se vedi l'acquariofilia come una fabbrica può andare bene anche dire "ho riprodotto 1, 2, 3, 4, 5, 6 tipi di pesci..." ed esserne felice, io cerco qualcosa di diverso probabilmente. Poi c'è anche qualche persona del GAEM che ha riprodotto praticamente tutto con infusori e artemie, se vuoi divertiti con loro a fare la gara, ti dico chi sono ma non credo che anche a loro importi più di tanto! :-) Quote:
[quote] Quote:
Quote:
30 grammi di sale grosso da cucina + acqua + uova di artemia e sei a posto una settimana, sul serio non riesco a vedere grandi problemi. Inoltre così dai il miglior cibo vivo in assoluto per avannotti che si possa avere [quote] Quote:
Quote:
Quote:
Ciao, Lorenzo |
Quote:
Quote:
Quote:
|
Quote:
Ciao, Lore |
Quote:
|
Quote:
della riproduzione dell'alimentazione della crescita Se vuoi ne trovo altre. Ciao, Lore |
Perche invece di parlare su questo 3d non riportate le vostre esperienze o opinioni su questo: http://acquariofilia.biz/viewtopic.php?t=172469 ????
Io per quello che mi riguarda sto portando avanti un discorso abbastanza simile al pensiero di Pleco,e sono fermamente convinto che alla fine ci sarà un determinato tornaconto a livello di osservazione e di qualità dei pesci.Di certo non avrò il numero,ma non è quello che cerco. |
Quote:
L'altro giorno avevo provato a darci un'occhiata ma non mi pare che si parli di questo :-) Forse non so spiegarmi ma ci riprovo: per me l'esempio è la natura e cerco di riprodurla il più possibile (anche se l'acquario a volte è brutto da vedere). Gli artifici cerco di evitarli il più possibile (per cibo, acqua, allevamento, accrescimento) proprio per non portare gli animali fuori strada. Tante cose ci sono consentite solo perchè alleviamo animali che sono selezionati in cattività da decine di generazioni, ma se ad un selvatico non ricrei un ambiente accogliente per i suoi standard diventa molto difficile andare lontano (anche se spesso sono molto più robusti). Ciao, Lore PS: poi se non posso consigliare il cibo vivo me lo direte e smetto (magari anche di scrivere) ma mi sembra una stronzata... |
Quote:
Da quello che ho capito io penso che tuko, ma anche pleco, si affidino di più ad una sorta di selezione naturale dove osservare come i piccoli si "arrangiano" nel trovare il cibo più adatto. E' interessante il discorso di pleco quando dice che i genitori portano i figli alla ricerca di cibo. Io questo non lo avevo mai notato... forse perchè riprodotti in vasche sempre piccole, quindi c'era poco da spostarsi, non so poi pleco dove li abbia riprodotti sinceramente. Ricordo anche che una nidiata di caca, provenienti da Andrea Margutti, che tu conosci, non avendo tempo per seguirla, tre caca riuscirono cmq a sopravvivere mangiando praticamente solo secco e microrganismi vari presenti già nell'acquario.... Quindi io resto dell'idea che se uno vuole avere un'alta sopravvivenza di avannotti deve nutrirli con naupli di artemia, non c'è storia a mio avviso. Se invece uno vuole osservare altro e non punta ad ottenere il massimo numero di avannotti, del buon secco o liofilizzato potrebbe andare bene e permettere cmq la sopravvivenza ad alcuni esemplari. Ciao ;-) |
a prescindere da quello che uno preferisce fare è sbagliato dire che una buona percentuale di sopravvivenza la si ha SOLO col vivo. Io nelle covate recenti ho avuto una perdita se non prossima allo zero (perchè ovviamente non mi metto a contare i piccoli uno per uno) quasi, senza naupli di artemia.
La mia femmina portava i piccoli nei punti dove la vegetazione creava zone di 'accumulo' cibo (vedi cladofora e simili) e da poco tempo dopo il riassorbimento del sacco i piccoli (essendo la vasca monospecifica) nuotavano anche molto lontato dal fondo e mi + capitato un paio di volte di trovarli anche pocoi sotto al pelo dell'acqua. Oltretutto in merito alla salute e robustezza dei pesci c'è chi può confermare che quelli che ho dato via non sono nè delicati nè fragilini |
forse i miei fanno storia a sè, in quanto si tratta di piccoli di Pseudocrenilabrus Nicholsi,e quindi non un nano sudamericano ma un hapolochromino africano.
io e la mia ragazza li abbiamo sempre svezzati con cyclops liofilizzato per il primo mese,poi abbiamo continuato con le tabs tritate e così via. i naupli, forse per pigrizia,forse per mancanza proprio di applicazione,non li abbiamo mai provati. questo non per smentire qualsivoglia teoria,ma solo per fornire un'esperienza concreta su un "altro tipo" di pesce. |
Tutti gli orari sono GMT +2. Attualmente sono le 22:27. |
Powered by vBulletin versione 3.8.9
Copyright ©: 2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.
Traduzione italiana Team: AcquaPortal
User Alert System provided by
Advanced User Tagging v3.2.5 Patch Level 2 (Lite) -
vBulletin Mods & Addons Copyright © 2025 DragonByte Technologies Ltd.
Copyright Zero Pixel Srl