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Paolo Piccinelli 03-11-2008 18:06

Andrea, sei fortunato che non passo da Palombara Sabina, altrimenti verrei a baciarti!!! -52 -52 -52

Quote:

qui entrano in gioco le piante, la cui funzione però, in un OTRAC, non viene in realtà molto valorizzata, ma sostituita, sia dalla sottopopolazione sopra indicata, sia dai consistenti cambi settimanali che si effettuano.
Questo è certamente il tallone d'Achille di tutta la costruzione ed il punto nevralgico su cui lavorare per "sdoganare" il metodo OTRAC nei confronti degli amanti delle vasche piantumate... benvenuto al tuo gioiellino da 50 litri !!!

Quote:

L'importante è però avere MOLTE piante, sia a crescita rapida ed assorbimento fogliare, sia ad assorbimento radicale. Quest'ultime avranno anche il compito di mantenere il fondo ossigenato, non troppo compatto e di favorire la microfauna bentonica.
Altro carico da novanta, la funzione delle radici nel fondo è un punto su cui, onestamente, non so nulla e che amerei approfondire... io vi posso portare le osservazioni che faccio ogni giorno dal vetro (ma potrò iniziare a vedere cose interessanti solo dalla primavera in poi :-( )
Nel mio 300 ho cercato di bilanciare le tre componenti: pistia per la crescita rapida e l'assorbimento in colonna, echinodorus per le radici e marsilea per gli strati vicini alla demarcazione fra fondo ed acqua.

Quote:

Ed è anche per questo che, secondo me, è importante partire già con un substrato ben fertilizzato, che faccia da starter al sistema. Io nel mio attuale "Rio Negro" OMISSIS ho inserito uno strato di fondo fertilizzato e torba sotto la ghiaia da 1-3 mm.
Io ho fatto lo stesso... un centimetro di torba, una bustina di terra zero e 6-8 cm di ghiaietto di quarzo medio/fine... so bene (come già scritto) che fungeranno solo da "starter" in attesa della formazione della melma fertile nei prossimi mesi.
Sarà interessante confrontare l'evoluzione delle due vasche (peraltro partite a pochi giorni di distanza), anche alla luce delle diverse specie vegetali inserite :-)

Quote:

Per cronaca e completezza di dati aggiungo che la vasca ha un paio di mesi, uso CO2, ho torba in granuli nel fitro, molte foglie di Quercus e catappa e pezzi di noci di cocco sul fondo e non ho ancora iniziato a fertilizzare.
Idem cum patatinis, solo che io fertilizzo in colonna dalla terza settimana (protocollo ELOS - 1ml di ogni composto a giorni alterni).

Quote:

Anubias e Microsorum le ho tenute con pH 5 senza problemi con buona crescita e non hanno certo bisogno di molta luce.
Questa è un'ottima notizia!!!

Quote:

Qualcuno ha esperienze su Echinodorus con quei valori?
...con le echino mi sto cimentando, ma le mie fanno caso a sè poichè le ho inserite con le foglie che stanno a pelo d'acqua, quindi l'ambratura dell'acqua non le disturba; pertanto mi chiamo fuori #13

Entropy 03-11-2008 21:06

Sul ruolo delle radici nel suolo, in verità si potrebbe parlare per mesi......
Focalizzando per ora l'attenzione su pH e assorbimento radicale degli elementi nutritivi, c'è da dire che ogni elemento ha un proprio andamento sulla sua disponibilità per le piante in funzione del pH. L'assorbimento massimo del magnesio o del rame è tra 5.5 e 6.0; il fosforo, il manganese ed il boro, con pH > 7 sono assorbiti in maniera minima; azoto, zolfo, molibdeno e calcio raggiungono invece la massima disponibilità a pH intorno a 6, per poi non subire variazioni rilevanti.
In sintesi, il valore ideale di pH per un assorbimento ideale di elementi nutritivi si aggira tra 5.5 e 6.0, mentre pH inferiori a 4.5 inibiscono di molto l'accrescimento radicale ed il relativo assorbimento. C'è anche da sottolineare che valori acidi del suolo favoriscono la crescita di funghi, compresi i funghi micorrizici, che hanno un'importanza enorme in termini di assorbimento minerale (qui poi ci sarebbe da aprire un consistente excursus sulle differenze tra le micorrize e la loro diversa diffusione, fisiologia e funzione......) e la loro presenza è inversamente proporzionale alla concentrazione di nutrienti nel suolo.

P.S.: Riaprendo il topic da casa mi sono accorto che il link che ho segnalato nel mio precedente post, permette solo la lettura dell'abstract, mentre dall'Università (da cui l'ho postato) si poteva accedere all'articolo (perchè quell'indirizzo è abbonato a quell'editore...). Chi comunque volesse leggere l'articolo per intero, me lo dica pure che gielo spedisco via e-mail ;-)


Quote:

Andrea, sei fortunato che non passo da Palombara Sabina, altrimenti verrei a baciarti!!!
Grazie Paolo #12 , ma credo che mia moglie avrebbe da ridire........ :-D

FalKo 03-11-2008 21:28

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Originariamente inviata da Federico Sibona
So che non sono del biotopo giusto, ma Anubias e Microsorum le ho tenute con pH 5 senza problemi con buona crescita e non hanno certo bisogno di molta luce. Qualcuno ha esperienze su Echinodorus con quei valori?

io con ph 5.5 la Echinodorus bleheri e la cryptocorine Willisii vengono su bene mentre Echinodorus macrophyllus e cryptocorine Parva la crescita e' piu stentata anzi la seconda sta lentamente regredendo

FalKo 03-11-2008 21:37

Quote:

Originariamente inviata da Paolo Piccinelli

Quote:

qui entrano in gioco le piante, la cui funzione però, in un OTRAC, non viene in realtà molto valorizzata, ma sostituita, sia dalla sottopopolazione sopra indicata, sia dai consistenti cambi settimanali che si effettuano.
Questo è certamente il tallone d'Achille di tutta la costruzione ed il punto nevralgico su cui lavorare per "sdoganare" il metodo OTRAC nei confronti degli amanti delle vasche piantumate... benvenuto al tuo gioiellino da 50 litri !!!

e abbondando con le galleggianti ???

P.S.io in avvio con ph neutro avevo la superficie piena di lemna , ma arivato a ph abbastanza acidi ha regredito fino a scomparire -04

miccoli 03-11-2008 21:40

per quanto riguarda le echino tra qualche tempo potro' dirvi come vanno
sto ultimando di riempire la vasca e ho dato gia una bella dose di torba il ph per ora oscilla tra 6,5 e 6,8
kh 1,5 gh 2 in calo dati i 40 lt di acqua R.O da aggiungere per terinare il riempimento della vasca
con l akadama penso che tra domani e dopodomani i valori di durezza saranno pressoche a zero,dopodiche iniziero' la terapia della torba da vivaista ;-)
per la cronaca ho inserito fondo fertile solo lungo il vetro posteriore dove hanno trovato alloggio 2 echinodorus red flame e 3 echinodorus tricolor
la colonna d acqua è alta 33 cm effettivi a vasca piena
:-))

FalKo 03-11-2008 21:48

Quote:

Originariamente inviata da miccoli
per quanto riguarda le echino tra qualche tempo potro' dirvi come vanno
sto ultimando di riempire la vasca e ho dato gia una bella dose di torba il ph per ora oscilla tra 6,5 e 6,8
kh 1,5 gh 2 in calo dati i 40 lt di acqua R.O da aggiungere per terinare il riempimento della vasca
con l akadama penso che tra domani e dopodomani i valori di durezza saranno pressoche a zero,dopodiche iniziero' la terapia della torba da vivaista ;-)
per la cronaca ho inserito fondo fertile solo lungo il vetro posteriore dove hanno trovato alloggio 2 echinodorus red flame e 3 echinodorus tricolor
la colonna d acqua è alta 33 cm effettivi a vasca piena
:-))

se devi far maturare il filtro mantieniti su un ph neutro almeno x le canoniche 4 settimane

miccoli 03-11-2008 22:58

#36#
nell altra vasca allestita con aka ho mantenuto dall inizio ph 6,5 e la maturazione è avvenuta dala 5 settimana in poi,come a dimostrare che con ph piu acidi i batteri faticano ad insediarsi e riprodursi
per ora non ho inserito il filtro
lo faro' nei prossimi giorni

FalKo 03-11-2008 23:34

ragazzi ho trovato un bell'articolino sulle qualita' della torba , lo linko cosi chi e' iteressato lo potra' leggere http://www.discuspassion.net/forum/i...ic,7871.0.html

kingdjin 04-11-2008 00:20

l'estratto d quercia io me lo faccio da solo...basta bollire le folgli di quercia ,filtrare il tutto e conservarlo in bottiglia....miccoli aspettiamo le foto!

islasoilime 04-11-2008 03:30

A mio avviso la pistia, se regge il ph cosi basso, sarà assolutamante uno dei punti più importanti di tutto l'allestimento otrac in quanto permetterebbe appunto di non esagerare con la sottopopolazione tipica di questo allestimento. Le radici affondate in colonna assorbiranno più velocemente l'ammonio che i nitrati.

I nitrati inoltre saranno anche limitati dalla denitrificazione, e potresti avere il bisogno addirittura di reintegrarli, quindi il problema principale è proprio assorbire rapidamente l'ammonio che è nocivo a concentrazioni molto basse rispetto ai nitrati.


Passando al discorso denitrificazione riporto qualche mia esperienza personale anche se non nell'ambito otrac(ph acido ma non sotto il 6.5)

Se aggiungi fin dall'inizio un folto strato di foglie di quercia (che decomponendosi daranno via rapidamente al ciclo di infiltrazione della sostanza organica nel fondo), dovresti essere già a metà dell'opera, infatti per esperienza personale molti detriti aiutano l'instaurarsi di un fondo denitrificante.

Il mio piccolo 35 litri, lungi dall'essere otrac, ma allestito con un alto fondo di pozzolana torba e akadama,strato di foglie di quercia, circolazione lenta, filtraggio su torba e tappeto superficiale di lemna, non ha nitrati rilevabili dal 2° mese di allestimento(e la lemna ancora non c'era).

Insomma un perfetto fondo denitrificante.

I cambi li faccio per reintegrare i sali e gli elementi che la torba e le piante assorbono, ma la vasca in mia assenza ha passato un anno con cambi più che bimensili dei miei genitori, mai rilevato un nitrato.

A mio avviso però parlando dell'aspetto denitrificante dell'otrac, bisognerebbe anche soffermarsi un poco sulla progettazione del filtro. La denitrificazione può avvenire anche nel filtro e non solo nel fondo, se ci sono condizioni di corrente lenta in primo luogo. In secondo luogo si dovrebbe parlare della struttura stessa del filtro, che se ben realizzato, dovrebbe presentare una zona nel fondo del filtro prevista per riempirsi dei famosi fanghi denitrificanti e fatta in modo che la corrente non la attraversi bensi la lambisca solo superiormente. gli accorgimenti tecnici sono semplici piccole modifiche a filtri commerciali, per esempio qualche paratia che rompa il flusso nei cm più prossimi al fondo di un qualsiasi filtro esterno.

Per la mia esperienza, penso che nel mio acquario sia stato molto utile l'inserimento di una zona prefiltrante(inizialmente non voluta, era solo una parte in plastica forellata per tutto il lato, messa in un angolo per coprire aspirazione del filtro e riscadatore. Mentre la montavo ho pensato di buttare sul fondo di questo scatolino(che arriva fino al fondo dell'acquario) qualche manciata di cannolicchi. non l'ho mai rimosso per vedere cosa c'è dentro, ma sicuramente, contenendo l'aspirazione del filtro, moltissime particelle organiche, pezzi di foglia escrementi ecc si saranno mischiati ai cannolicchi fino a ricoprirli, formando i questi fanghi proprio dove già c'erano altre colonie batteriche. Voglio far notare che l'aspirazione è a metà altezza dello scatolino mentre le aperture sono lungo tutta l'altezza, quindi il flusso dell'acqua solo lambisce la superficie di questi fanghi ma non vi passa attraverso.

Spero di non essermi dilungato troppo sull'argomento denitrificante che non è l'unica caratteristica dell'otrac.

La sfida è trovare le piante giuste che reggano bene quell'acidità e facciano il loro sporco lavoro anche con livelli di nitrati bassi!
sono molto curioso degli sviluppi di questa discussione #36#


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