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Stefano G. 02-10-2011 14:11

Quote:

Originariamente inviata da plasson (Messaggio 1061158281)
l'N organico la fonte di TUTTO.

peccato che nelle nostre vasche sia quasi inesistente

archeobatteri :
Metanogeni I metanogeni prendono il nome dal loro peculiare metabolismo energetico, in cui per ridurre l'anidride carbonica a metano, viene utilizzato l'idrogeno. Sono tra gli organismi più strettamente anaerobi (vivono in assenza di ossigeno) e solitamente vivono in paludi ed acquitrini dove gli altri microrganismi hanno consumato tutto l'ossigeno disponibile. Esistono anche altre specie di metanogeni che abitano gli ambienti anaerobi presenti all'interno del tratto intestinale degli animali, dove giocano un importante ruolo nella nutrizione del bestiame, delle termiti e di altri animali erbivori, la cui dieta è costituita soprattutto da cellulosa.

Alofili Gli alofili (dal greco hals, sale e philos, amico) vivono in habitat salini quali il Grande Lago Salato degli Stati Uniti o il Mar Morto. Alcune specie si limitano a tollerare un elevato grado di salinità, mentre altre per crescere richiedono la presenza di un ambiente con una salinità 10 volte maggiore di quella dell'acqua marina. Le colonie di alofili formano pellicole rosa il cui colore è dovuto alla presenza di un pigmento fotosintetico detto batteriorodopsina.



Termoacidofili
I termoacidofili necessitano di habitat molto acidi e molto caldi, condizioni solitamente proibitive per quasi tutti gli organismi. Le condizioni ottimali per questi archeobatteri sono temperature tra i 60#80 °C e valori di pH compresi tra 2 e 4. Ad esempio Sulfobolus abita nelle calde acque delle sorgenti termali sulfuree del Parco di Yellowstone, dove si procura l'energia ossidando lo zolfo presente in grandi quantità in queste sorgenti.

Ink 02-10-2011 14:31

Stavolta Fappio ha pienamente ragione... oramai vaghiamo senza una meta...

Avete scritto (credo) un po di cose sui batteri, non tutte corrette...

Le molecole organiche, e non, vengono degradate a molecole più semplici di scarto o in modo diretto dagli organismi superiori o dai batteri. Quindi i pesci cagano direttamente urea e ammoniaca, mentre i batteri trasformano le molecole complesse sostanzialmente nelle stesse cose... Quello che viene prima non ci interessa più di tanto nel ciclo dell'azoto classico, che comincia con l'ammoniaca. I batteri nitrificanti, prevalentemente della specie nitrobacter, autotrofi, necessitano di O2 e CO2 e lavorano bene nelle condizioni che ho scritto sopra e sono lenti nella crescita, oltre 24h per raddoppiare la popolazione. Delle fonti di carbonio se ne fregano. Trasformano l'ammoniaca in nitrito e poi in nitrato. Se le condizioni chimico-fisiche sono molto sfavorevoli, possono anche fare le reazioni inverse e produrre ammoniaca.

Gli eterotrofi invece vivono ovunque, vivono con o senza ossigeno e non utilizzano la CO2 come fonte di carbonio, ma altre molecole contenenti carbonio (acetico, etanolo, carboidrati...). Usano il carbonio, come altre fonti di azoto, per crescere e riprodursi e non consumano necessariamente il nitrato. Solo quelli che sono negli strati profondi delle rocce e nella sabbia, dove l'O2 è scarso, utilizzano il NO3 come accettore finale di elettroni per la respirazione cellulare. Sono estremamente rapidi a riprodursi. Il loro apporto alla nitrificazione (ammonio->nitrito->nitrato) è irrilevante.

Se in vasca c'è nitrato, significa che i denitrificanti lavorano meno dei nitrificanti. Se ci sono nitriti o ammonio, significa che sono i nitrificanti (che ci mettono molto più tempo a svilupparsi) a essere deficienti.

Se ci sono i ciano, significa che qualcosa nelle popolazioni batteriche non va... credo che anche per semplice mancanza di competizione (inteso come occupazione di spazi) i ciano possano venire fuori e sono duri a morire perchè sono estremamente adattabili.

Stefano G. 02-10-2011 14:38

Quote:

Originariamente inviata da stefano66 (Messaggio 1061158170)
controllando un barattolo di granulato della grotech nella composizione il 57 % sono proteine ...... una bella botta di nitrati
se Ink è disponibile potrebbe schiogliere un cubetto di pappone in 1 litro di ro e misurare i fosfati per scoprire quanti ne dosa #24

se ne hai voglia fai questa prova ??

Ink 02-10-2011 15:26

non è una misurazione valida... il test ti misura l'ortofosfato, non il fosforo. Poichè nel pappone è tutto fosforo organico, non ha alcun senso fare questa misura... i fosfati in vasca ti si alzano dopo il pappone se nessuno consuma le molecole contenenti fosforo, ma vengono invece degradate in ortofosfato e quindi diventa misurabile.

Stefano G. 02-10-2011 15:38

Quote:

Originariamente inviata da Ink (Messaggio 1061158459)
non è una misurazione valida... il test ti misura l'ortofosfato, non il fosforo. Poichè nel pappone è tutto fosforo organico, non ha alcun senso fare questa misura... i fosfati in vasca ti si alzano dopo il pappone se nessuno consuma le molecole contenenti fosforo, ma vengono invece degradate in ortofosfato e quindi diventa misurabile.

tempo fa avevo misurato un cubetto di artemia scongelato e i fosfati c'erano #24

zucchen 02-10-2011 15:45

Quote:

Originariamente inviata da Ink (Messaggio 1061158351)
I batteri nitrificanti, prevalentemente della specie nitrobacter, autotrofi, necessitano di O2 e CO2 e lavorano bene nelle condizioni che ho scritto sopra e sono lenti nella crescita, oltre 24h per raddoppiare la popolazione. Delle fonti di carbonio se ne fregano. Trasformano l'ammoniaca in nitrito e poi in nitrato. Se le condizioni chimico-fisiche sono molto sfavorevoli, possono anche fare le reazioni inverse e produrre ammoniaca.

.

Per Nitrificazione si intende l'ossidazione dei composti inorganici dell'azoto allo stato ridotto, svolta da batteri autotrofi, in grado cioe' di utilizzare per la sintesi cellulare carbonio inorganico (CO2) e di trarre l'energia necessaria alla crescita e al metabolismo dall'ossidazione dell'ammoniaca e poi dei nitriti usando l'ossigeno libero come accettore di elettroni.
La sintesi di organismi nitrificanti e' piuttosto limitata, in rapporto ai quantitativi di ammoniaca ossidati: si ricava 0,1695 g di biomassa per ogni grammo di NH4 ossidato.
E' necessaria una considerevole disponibilita' di ossigeno libero.
il tuo ph 8,3 può essere fortemente influenzato da altri fattori.
Nel corso del processo si ha distruzione di alcalinita' con produzione di acido carbonico.
Per ogni grammo di NH4 ossidato si distruggono 8,62 g di HCO3 (che equivale a 7,07 g di CaCO3).
Conseguentemente si ha una tendenza all'abbassamento del pH, quando l'alcalinità iniziale dell'acqua non sia sufficientemente elevata per tamponare l'acidità prodotta durante la nitrificazione.
La velocità di ossidazione dell’ammoniaca, dovuta ai Nitrosomonas, in assenza di fattori limitanti, è assai minore rispetto a quella dei Nitrobacter nell’ossidazione dei nitriti a nitrati.
è interessante il rapporto tra ph e ciclo dell azoto #36#
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Quote:

Originariamente inviata da stefano66 (Messaggio 1061158306)
Quote:

Originariamente inviata da plasson (Messaggio 1061158281)
l'N organico la fonte di TUTTO.

peccato che nelle nostre vasche sia quasi inesistente

archeobatteri :
Metanogeni I metanogeni prendono il nome dal loro peculiare metabolismo energetico, in cui per ridurre l'anidride carbonica a metano, viene utilizzato l'idrogeno. Sono tra gli organismi più strettamente anaerobi (vivono in assenza di ossigeno) e solitamente vivono in paludi ed acquitrini dove gli altri microrganismi hanno consumato tutto l'ossigeno disponibile. Esistono anche altre specie di metanogeni che abitano gli ambienti anaerobi presenti all'interno del tratto intestinale degli animali, dove giocano un importante ruolo nella nutrizione del bestiame, delle termiti e di altri animali erbivori, la cui dieta è costituita soprattutto da cellulosa.

Alofili Gli alofili (dal greco hals, sale e philos, amico) vivono in habitat salini quali il Grande Lago Salato degli Stati Uniti o il Mar Morto. Alcune specie si limitano a tollerare un elevato grado di salinità, mentre altre per crescere richiedono la presenza di un ambiente con una salinità 10 volte maggiore di quella dell'acqua marina. Le colonie di alofili formano pellicole rosa il cui colore è dovuto alla presenza di un pigmento fotosintetico detto batteriorodopsina.



Termoacidofili
I termoacidofili necessitano di habitat molto acidi e molto caldi, condizioni solitamente proibitive per quasi tutti gli organismi. Le condizioni ottimali per questi archeobatteri sono temperature tra i 60#80 °C e valori di pH compresi tra 2 e 4. Ad esempio Sulfobolus abita nelle calde acque delle sorgenti termali sulfuree del Parco di Yellowstone, dove si procura l'energia ossidando lo zolfo presente in grandi quantità in queste sorgenti.

perchè è inesistente l azoto organico in vasca ?

alcuni archeobatteri partecipano al ciclo dell azoto,non nel modo classico ma ossidando direttamente l ammoniaca in azoto.sono presenti in tutti gli ambienti e in mare sono in superiorità numerica rispetto a tutti gli altri batteri.

Stefano G. 02-10-2011 15:54

Quote:

Originariamente inviata da zucchen (Messaggio 1061158490)
perchè è inesistente l azoto organico in vasca ?

perchè lo skimmer lo elimina (batteri , fitoplancton e larve) ...... gli aminoacidi aggiunti o rilasciati dalle alghe hanno vita breve

Giuseppe C. 25-11-2011 16:07

dove siete finiti?
 
...cacchio ragazzi, mi sono letto sto po po di topic e arrivato alla fine, si interrompe senza conclusioni o sunti utili. Ma dove siete finiti?
Da quanto ho letto penso che nella mia vasca i problemi possano proprio essere legati ad uno squilibrio tra NO3=5mg/l e PO4=0mg/l . Prima di questi valori avevo i fosfati alti, e comparvero ciano, mentre il ph era 8 con kh 4-5, così misi al lavoro un reattore di kalK, per far precipitare il fosfato e togliere la CO2 residua in vasca. dopo alcune settimane i vetri si sporcavano con una patina verde, ad una velocità incredibile. e i ciano andavano diminuendo. Sono arrivato a zero con i fosfati ma i nitrati sono rimasti a 5mg/l, e ora sono arrivate alche filamentose verdi/marroni....che palle!! Così leggendo questa discuss. ho spento la kalk per vedere di riportare leggermente su PO4 e scendere con i nitrati inserendo batteri. Preciso che ho pochissini sps e moltissimi lps.

Ragazzi, torniamo sull'argomento?

Ink 25-11-2011 17:53

io ci sono...

buddha 25-11-2011 18:50

ci sono anche io...novità sugli esperimenti in corso?


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