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Rox,
possibile ke la mia damigiana sia durata 10 giorni? Stasera nn uscivano più bolle, ho aperto tutto il forbox ma niente bolle. Ho agitato la dama ed è ripartita ma ha un flusso ke accelera e diminuisce e poi riaccelera. Mi sono mantenuto sulle 30 bolle anche se nn mi è stato mai stabile. Considera ke qui a palermo abbiamo 30 gradi x ora. Credo di nn avere perdite, altrimenti avrebbe funzionato? Sai dirmi qualcosa a riguardo? Ciao. |
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Considerando che vive a Palermo, dici che può aver ammazzato i Saccharomyces? Avevo letto da qualche parte che sopravvivono per poco, oltre i 35°... Confermi? Se così fosse, credo che in Sicilia ci si arrivi facilmente, sommando tre cause: 1 - Ci sono 30° normalmente, anche senza prendere i picchi massimi. 2 - C'è la reazione esogena. 3 - C'è lo spessore del vetro della damigiana, che ostacola ulteriormente la dispersione del calore prodotto. Se ho ragione (aspetto conferme o smentite), da Roma in giù la sicurezza non si ottiene col Bollimball, ma con una bella borsa termica e 4 o 5 siberini, come dicevi tu. |
Si, ma io nn ho capito.
Allora è normale che sia durata così poco? Per il troppo caldo? Spiegatemelo raga. Ciao. |
Si è normale perchè la temperatura è un fattore che accelera la Reazione .
Vista la teoria delle collisioni possiamo dire quindi che con l'aumentare della temperatura aumenta l'energia cinetica di conseguenza gli urti efficaci :) Per avere una reazione che emette Co2 regolarmente anche in estate dovrebbe far si che la nostra reazione sia lentissima ma non sò se si può fare ovviamente tale soluzione non si può usare in inverno :) non sò se mi avete capito . |
Ciao,
il saccaromyces cerevisae viene utilizzato, perdonatemi ma parlo del mio campo ma sono certo che si può ricondurre a un sistema più semplice quale questo in oggetto, lavora da temperature di 15°C (esempio per produrre birre a bassa fermentazione) a una temperatura di 40°C che è quella di inibizione. Perchè ho consigliato di raffreddare in un sistema isolato , o quasi. Perchè la reazione avviene a una t costante con crescita dei lieviti costante e rallentata, l'effetto è produzione di CO2 costante senza picchi e più agevolmente controllabile. L'aumento di temperatura fa aumentare la pressione, perchè un gas in un recipiente chiuso( nel vostro c'è solo la via di fuga in vasca) per il principio spiegato da Enry sopra. La crescita dei lieviti è si accellerata , ma la pressione elevata inibisce in parte la duplicazione. Il problema è che a determinate temperature si innescano anche i batteri entrando in competizione con i lieviti. Direi che questo potrebbe essere un effetto secondario. Secondo me Steath potrebbe aver a sua insaputa utilizzato una partita di lieviti poco buona (vuoi per problemi di stoccaggio in negozio, difetti di produzione e imbustamenti) se ha utilizzato lieviti in bustina. Un buon operare è quello di lavare bene la damigiana prima di partire. Oppure spiegherei il fatto anche per una attivazione ralòlentata del lievito. Buona norma è stemeperare il lievito in acqua tiepida e anche quando lo si mette nella damigiana arearlo un pò perchè è vero che la fermentazione è un processo anaerobio ma lo starter lo da l'ossigeno che attiva alcuni enzimi dei lieviti.Dopo chiudete e via che parte tutto- Se comprate bustine di lieviti liofilizzati dovete assicurarvi che non sia lievito chimico. Direi che steath potrebbe fare una prova. Stacca tutto, riapri la bottiglia e dosa un pò di lievito stemperato in acqua. Per essere sicuro prendi lievito di birra. Aggiungi un poco di zucchero nell'acqua stemperata. Agita un pò la damigiana prima di richiuderla. Quando apri fai attenzione che non esca odore diaceto o di lattico. Se così fosse rifai tutto lavando accuratamente la damigiana. Escludo la temperatura se non supera i 40°C all'nterno. Fatemi sapere ragazzi. Mi interessa. Ciao |
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Sono però in disaccordo sugli effetti del calore, per un semplice fatto geografico. Qui si parla di un palermitano, e sappiamo bene che ogni estate i telegiornali riportano record su record, a proposito delle temperature della Sicilia. Steath ha detto di avere 30°, ma il suo post riporta l'orario delle 10 e mezzo di sera. Io credo che nelle 24 - 48 ore precedenti, nel primo pomeriggio, possa essere arrivato a 34 o 35. Sappiamo per esperienza che la vecchia bottiglia di Coca, col gel, alzava 2 - 3 gradi in inverno, con 20° nell'ambiente, mezzo millimetro di polietilene e la fermentazione rallentata dalla gelatina. Ora abbiamo una reazione più vivace, l'isolamento è costituito da mezzo centimetro di vetro, e al di là di quel vetro potrebbero esserci 32 - 33 - 34 gradi. Forse più. Non dico che abbia fatto fuori tutti i Cerevisiae, ma credo che gli abbia dato una bella botta. A questo dobbiamo aggiungere la tua novità (decisamente interessante), ovvero la competizione con i batteri che si innescherebbe da un certo valore in su. Se non ho capito male, più si aumenta la temperatura e più si penalizzano i lieviti a favore dei batteri, e non so cosa possa esserci di peggio che il mese di Luglio a Palermo. Non è che voglio essere insistente, ma tra me, frtommy, yspanico, steath, e non so quanti altri ci stanno provando, è proprio un siculo l'unico che ha lamentato questo problema... Non riesco a credere che si tratti di un caso. |
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Per quanto riguarda la competizione lieviti batteri la cosa è secondaria ma non da sottovalutare per la resa. Basta avere accorgimenti prima di allestire la damigiana nel senso di disinfettare e sciacquare molto bene. Dovrebbe riinoculare il lievito stemperato in acqua tiepida e zucchero e ripartire. In gergo tecnico alimentare si dice restart. Quote:
tranquilli le previsioni dicono che non sarà una estate torrida...speriamo! |
Rox....Aspetta :P
Io i 10 giorni ancora non ii ho superati, se non erro :D A queste temperature chiaramente :P Però ti dico che in soffitta / mansarda, dove ho l'Iwagumi, nelle ore calde io sono oltre i 30° quindi dentro la damigiana presumo ci sia un pò di più. Per ore calde intendo dalle 10.00-11.00 alle 22.00#23.00 Quindi se io reggo più di dieci giorni, vuol dire che il problema è un'altro. Cmq io erogo pochissime bolle il minuto. Penso tra 1 e 10 :P Cmq fra mettere la damigiana nella termica e metterci i mattoncini blu e spendere quell'euro in più per usare la colla di pesce....forse forse potrei tornare alla colla di pesce....Se durassi meno di 10 giorni. Cmq poi i mattoncini blu, vanno risparati in congelatore....non è che una votla messi nella borsa termica la temperatura rimane in eterno bassa e i mattoncini in eterno congelati :P Quindi non sò se conviene ammattire dovendo metterli fuori e dentro dal congelatore ogni giorno, oppure utilizzare 1 euro di colla di pesce in estate. Cmq si vedrà quel che succede. L'altra damigiana che invece è avviata da venerdi se non erro, quella che tengo giù in casa, vediamo come andrà. Li invece erogo un pò di più e la temperatura ambiente credo non vada mai sopra i 30°. Ciao ciao. |
tra le cause ripeto ci potrebbe essere una partita di lievito con una massa di lievitanti minore.
Il siberino puoi anche tenerlo in frigorifero a 8 °C la crecita dei lieviti è ottimale a 25°C, lavoorano bene fino a 37°C le pressioni raggiunte quanto sono? Una cosa vorrei chiedervi: tutti avete operato nello stesso e identico modo? Un lievito a Palermo è uguale a un lievito a Milano in bottiglia dove la tempertura interna è superiore a quella esterna e il calore ceduto va dal più caldo al più freddo. Se refrigeri l'esterno aiuti la damigiana a raffreddarsi. La temperatura interna dipende essenzialmente dalla reazione di fermentazione e dalla pressione raggiunta. La quantità di glucosio è importante. Vi riporto una descrizione dell'effetto Crabtree per ciò che riguarda la preparazione dei terreni di coltura dei lieviti: Per effetto Crabtree o effetto glucosio si intende l'inibizione della respirazione del lievito dovuto ad alte concentrazioni di glucosio nel terreno; quando la concentrazion del glucosio supera i valori fisiologicici (0.01%-0.02%) viene inibita la sintesi del citocromo a e quindi si può avere produzione di alcool in aerobiosi. Questo spiega perchè la produzione industriale di lievito, come biomassa (SCP), si ottiene mediante fermentazione continua mantenendo la concentrazione zuccherina entro i valori indicati." Nella damigiana oltre alla CO2 si produce alcool ,tanto alcool= morte dei lieviti. Da qui le quantità di zucchero se troppo elevate vi fotte il lievito. Adesso però sto pensando che stiamo esagerando con la microbiologia. ammetto che mi sono divertito perchè per me è stato un bel ripasso,adesso avete mille nozioni e un problema da risolvere vi avevo detto che era meglio stilare una procedura alquanto precisa e mi avete risposto Quote:
in pratica: a) non sappiamo che concentrazione ha Rox, frtommy, e gli altri, di glucosio. b)non sappiamo che lieviti ha usato Rox, frtommy e gli altri.(quelli in bustina sono solo saccaromices? il panetto di lievito sapete che contiene anche batteri lattici ?) c) non sappiamo che pressione si forma nelle damigiane e a che temperature stanno operando d) per me la sicurezza di tale impianto è ancora off limits qualcosa non va rispetto alle aspettative che erano: Quote:
Ragazzi, non vi sto attaccando ma capite che quando siha a che fare con natura, microbi, chimica,animali, andare a spanne spesso non è conveniente.. Buona fortuna |
Allora vi spiego meglio.
Stasera sono ripartito con la nuova dama, attesa di 2 ore e già escono bolle. Quando ho aperto la dama è uscito un forte odore di aceto. Avevo usato 600gr. di zucchero, la bustina di lievito in polvere della pane e angeli e riempito la dama fino a dove comincia a restringersi. Ho rifatto tutto nello stesso modo, vediamo ke succede. Cmq in casa, la temperatura nn mi arriva a 30 gradi ma a 28 si. Ciao. Ho letto nella bustina del lievito e cè scritto lievito di birra disidratato per pane, pizza, ecc ecc... |
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Cmq io sono al nono giorno e funziona ancora perfettamente, e come temperatura come scritto prima sono più alto che di te. Perchè praticamente, sotto alle tegole del tetto ci sono i mattoni quelli grossi che poggiano sui travicelli in legno. Infine c'è la mia stanza, quindi calore a palla. Si vedrà quel che succede. Ciao |
Importante aggiornamento sulla sicurezza.
Gran bella notizia, ragazzi... Ho fatto una scoperta del tutto casuale, che conferma quanto già detto nei post precedenti: la damigiana non teme la pressione, ma solo gli urti violenti. Lunedi ho caricato zucchero e lievito, e ho lasciato tutto lì per aspettare l'avvio della fermentazione. Il giorno dopo ho dimenticato di aprire il forbox, così la pressione ha continuato ad aumentare; con la temperatura di questi giorni, devo aver raggiunto un valore molto alto, probabilmente mai ottenuto prima. Stamattina, verso le 11, sento un sibilo e vado a controllare... Era la guarnizione!!! Se la pressione diventa troppo alta, il ferro intorno al tappo cede leggermente e si flette un po' questo consente alla CO2 di sfiatare da sotto il tappo. La mia dimenticanza dimostra che la gabbietta del tappo è più debole del vetro, e con la sua elasticità fa da valvola di sicurezza. Mi dispiace di averlo scoperto solo ora. Come sapete, feci due giorni di collaudo all'inizio dell'esperimento e non accadde nulla, ma le temperature di allora erano più basse. |
sta a vedere se ogni tappo è identico come tenuta agli altri...io quando la testerò (spero nel fine settimana) conto di avvolgerla col ballimbol (o come si chiama :P) e poi dentro un cestino di quelli larghi...impossibile urtarla, e se esplode lo fa la dentro!
piu che altro...ti parlo da ignorante che ha letto la guida ma ancora non l'ha testata tu consigli di fare un buco sul tappo con trapano e punta da 6, e li infilare il tubo da areatore che ha diametro di 6mm per evitare poi possibili perdite e l'uso di colle siliconiche che potrebbero non aderire bene, consigli di usare un raccordo a due vie per microirrigazione, e di reinfilare il tutto dentro il tappo (sara dura..molto dura) ora...non esistono punte per trapano piu piccole? in questo modo sarebbe difficile fare entrare il tubo da areatore (che pero si piega facilmente, un po come si faceva prima nel pressacavo) ma una volta entrato non dovrebbe avere perdite in quanto "schiacciato" dal tappo stesso ps: sono l'unico che ha notato che nella guida passi dal punto 1) al punto 3) ? :-D |
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Si capisce, maneggiandolo un po', che la sua cedevolezza è comunque imparagonabile alla resistenza del vetro. Faccio un esempio. Se una pentola a pressione regge 50 bar, e la valvola di sicurezza è dimensionata per 10, non ha importanza quale sia la tolleranza di quella valvola. Anche se fosse del 50%, o addirittura del 100%, saremmo sempre molto al di sotto del limite della pentola. Quote:
Continua con tutte le precauzioni che ti vengono in mente, ma sapendo che dovranno servire ad evitare urti, non esplosioni spontanee. Quote:
Ripensandoci, forse ci si riesce puntando il tubo contro una superficie rigida, ad esempio il pavimento, e poi forzando il tappo da sopra. Se ci provi, facci sapere. Quote:
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Sabato ho preparato un nuovo tappo, al posto del raccordo di plastica ho usato un ago per gonfiare i palloni. :-D http://www.decathlon.it/common/image...t_14570660.jpg Quote:
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la mia era una idea nata per semplificare il tutto...meno pezzi ci sono da montare (e la parte del raccordo era quella piu complicata da comprendere e realizzare) meglio è
credo che se facessimo un buco di 4mm e mettessimo (forzando) il tubo da 6 non dovremmo avere perdite...forse non potremo portarci la damigiana per casa, ma non è questo il nostro scopo. In linea teorica, pensi possa funzionare? |
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Infilare un tubo da 6, di gomma, in un foro da 4???... Se ci provo io... -45 Non so quanto dista Ancona da Palermo, in linea d'aria, ma non credo sia sufficiente per isolarti dalle mie bestemmie. #18 Ah... Dimenticavo... Se anche fosse possibile col tubo per aeratori, molto cedevole, non lo è sicuramente per quelli da microirrigazione, ben più rigidi. Nell'articolo consiglio di usare proprio quelli, per poter mettere la damigiana a qualsiasi distanza dall'acquario. Come sai, i tubi per aeratori si vendono alla misura di due metri, mentre quelli da irrigazione si sbobinano a scelta del cliente. |
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Inoltre la mia damigiana sarebbe vicina alla vasca per cui non necessiterei di grandi lunghezze. Il punto è sempre quello...foro da 4-5mm...tubo da 6mm...ponendo che riesca a farlo passare, senza siliconare e mettere quel raccordo riuscirei ad evitare le perdite? |
Salve ragazzi.
Discorsi interessanti, ma secondo me non è il caso di cambiare nulla. Il tappo si fora e si mette il raccordo in circa 35 secondi. Un po di colla a caldo x essere + tranquillini e hai finito. E poi, lo fai una sola volta. Ci perdi 30 secondi in più adesso e poi te lo scordi. Ciaoooo. |
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Non è solo per la flessibilità, c'è anche un vantaggio estetico; il mio è azzurro, come vedi dalle foto, e capisci bene che è più difficile da nascondere e mimetizzare. Va bene... va bene... Ho rotto le scatole co' 'sti impianti "invisibili"... -42 Quote:
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Magari all'inizio regge benissimo, ma col passare dei mesi la gomma tende ad invecchiare ed indurirsi. Forse dopo un tempo molto lungo perde comunque, anche col riscontro che ci metto io, ma se la tua soluzione dura un anno, col raccordo ne dura 10. Considera anche che costa solo 75 cent, in confezione da 5; non devi nemmeno andarci apposta, perché lo trovi nello stesso negozio in cui compri la damigiana. |
Ciao.
Sono al 13° giorno di erogazione con la damigiana. Per il momento è stabile. Và detto che erogo pochissimo. Perchè mi sono accorto che ero in grossa abbondanza di Co2. Quindi ora sarà tra 10 e 20 bolle il minuto. Ma credo di essere + vicino alle 10. Chiaramente Non ho più acqua nel contabolle...Perchè mentre regolavo l'ho fatta cadere nella damigiana. E la poca che son riuscito a rimettere nel contabolle, rimane torba e non riesco a vedere le bolle. Cmq a occhio sono tra 10 e 20 e più vicino a 10. Cmq l'mportante era che, con una temperatura esterna che non scende quasi mai sotto i 30° e se ci scende , scende per 3-4 ore al massimo, la damigiana per adesso è al 13° giorno. Ciao. |
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Mark, credo di cavarmela benino col Bricolage, accetta un consiglio. Quello che vuoi fare tu non è "semplificare il lavoro", ma è "andarsele a cercare", sia nell'immediato che per il futuro. Ti mostro la "cagna" da idraulico perché credo sia un termine dialettale, non so se anche in Sicilia si chiama così: http://s3.postimage.org/1vxpbt45g/55562.jpg Con quella incastri tubo e raccordo in un paio di secondi. Più semplificato di così... Se non ce l'hai, e nessuno te la presta, sono sicuro che ci si riesce con lo schiaccianoci. E poi c'è sempre il "trucco del pavimento", di cui parlavo ieri. Oggi ho fatto una prova sopra il divano, per togliermi una curiosità... Ho sollevato la damigiana piena prendendola per il tubo: regge perfettamente! Il metodo descritto nell'articolo è per sempre, tu che hai seguito l'altro topic sai bene che c'è voluto un po' per arrivarci... Tommy disse subito "Non si può fare", e io ero partito dalla cannuccia dello Svitol! :-D |
Salve.
Quella "cagna" qua in Sicilia o per lo meno a Palermo si kiama chiave a pappagallo. A me rimane sempre il problema ke nn riesco a trovare un'erogazione stabile. Dipende dal forbox o da quello ke succede dentro la dama? La metto a 20 bolle al minuto e quando torno da lavoro la trovo a 40 bolle al minuto. Un secondo forbox potrebbe aiutarmi? Questo cambiamento di bolle, mi sconvolge i parametri dell'acqua? Ciao. |
Anche in quel di Milano la "cagna" è nota come pappagallo! Credo che il suo nome ufficiale sia giratubi, ma con la fotografia dovrebbe essere chiaro in tutta Italia di cosa si tratti!
Per quel che ho provato io anche la mia dama perdeva la regolazione, anche se la mia andava calando... e dopo 10 giorni si è fermata. Ora l'ho rifatta e vedrò cosa succede, visto che c'erano stati problemi con il lievito! L'erogazione non costante dovrebbe portare a variazioni della concentrazione di CO2 in acqua, e quindi varia il pH, ma se non hai kH bassissimi non penso siano variazioni così sconvolgenti! |
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Grazie a tutti e due. Ho modificato l'articolo con le vostre indicazioni. Per quanto riguarda l'erogazione incostante, io non ho mai avuto questo problema, e sono arrivato ormai alla terza damigiana. In tutte e tre, la situazione è sempre la stessa: la lascio lì tutta la notte (la prima solo tre ore), poi regolo il forbox al valore che voglio; il giorno dopo trovo l'erogazione cessata e regolo di nuovo. Con la seconda e la terza damigiana ho dovuto farlo una terza volta. Ho il sospetto che un livello d'acqua troppo alto comprometta la stabilità, perché riduce la cavità che fa da serbatoio di CO2. |
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Comunque. Ripeto per chi si fosse dimenticato. Ho 2 Acquari e 2 damigiane. 1 acquario 80 litri lordi, di comunità, che tengo a piano terra, temperatura ambiente che và oltre i 30° solo un paio di ore il giorno credo. Sistema Venturi con Damigiana da 5 litri, 2 forbox e una rotellina e il contabolle. Nonostante che il livello dell'acqua sia un dito sotto l'inizio del restringimento ( cioè dove il diametro della damigiana è ancora al massimo ) l'erogazione è incostante e non riesco a regolarla, nonostante i due forbox. Magari è colpa del tubo per Co2 che è + duro rispetto a quello da areatore. Ieri sera ero riuscito ad avere 12 bolle il minuto. Però stamani era chiuso. Ieri in tutto il giorno poi non riuscivo a regolare...Aumentavano sempre. Nonostante siamo penso alla prima settimana. Quindi passati i due primi giorni che dicevi te Rox. Il problema però è un altro....Ph 6,5 ( e quando perde la regolazione calerà ulteriormente ) e KH tra 10 e 8. Quindi quantità alta di Co2 e pesci che boccheggiano in verticale sulla superficie dell'acqua. Nonostante le 12 bolle. Ho il timore che se non riesco a risolvere, o aumento il movimento della superficie che per ora è 0. Oppure non uso più il sistema venturi e uso un diffusore. Prima non avevo problemi perchè tenevo il Kh a 15, ma ora che ho preso l'impianto di RO, vorrei dare ai miei pesci i valori perfetti di acqua di cui hanno bisogno. 1 Acquario da 30 litri netti. Iwagumi. Allestito da meno di un mese e quindi ancora senza fauna. Anche qua concentrazioni altissime grazie al venturi, però adesso, forse perchè la damigiana è sulla fine della sua avventura, l'erogazione sono riuscito a stabilizzarla. Con Tubo da areatore un forbox una rotellina un contabolle. Quindi, di sicuro appena una delle due finisce, provo a mettere ancora meno acqua e allora vedremo se il sospetto di Rox è fondato o meno....a meno che qualcuno non provi prima a riempire solo metà o poco di più, di acqua, la damigiana. E poi cercherò una soluzione per la Co2. Se non si riesce a stabilizzare, la migliore credo sia movimentare un pò l'acqua e quindi sprecarne un pò. Ciao. |
Tommy ti assicuro ke nn dipende dal tubicino rigido.
Io ho quello al silicone per aereatore, ho lo stesso problema e pensavo di mettere quello rigido ma ora tu dici ke hai problemi con quello rigido. Quindi escludiamo ke dipenda dal tipo di tubicino utilizzato. |
Esperimento per frtommy e steath.
Quando versate l'acqua nella damigiana, svitate l'aeratore (o "rompigetto") dal rubinetto. E' possibile che l'iperattività dei vostri lieviti sia dovuta alla fase aerobica iniziale (riproduzione). Ne stiamo parlando nell'altro topic, dove Mario ha i vostri stessi problemi con la bottiglia tradizionale e la gelatina. |
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Si vedrà che succede. Oramai le ho riavviate ambedue. Ciao. |
eisistono semplcemente le damigiane di plastica :-D ...usate quelle nO????????
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Il punto più importante di questa evoluzione è proprio il tappo a scatto e le sue dirette conseguenze. Come ce lo metti, sulla plastica? |
Anche questa dama durata 10 giorni.
Stasera ho rifatto tutto inserendo l'acqua nella damigiana lentamente e senza rompigetto. Sono passate 4 ore e ancora niente bolle. Vedremo. |
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Il rapporto superficie/sezione resistente/pressione non è da sottovalutare. Inoltre la plastica è un materiale elastico ed attutisce gli urti. Il vetro no. Non sentirti "attaccato" sotto questi aspetti ma, anche secondo me, la sicurezza è importante e l'imprevisto/il difetto è sempre in agguato. |
ragazzi ma è possibile realizzare la co2 in questa damigiana? è 3 litri di plastica
http://www.hellopro.it/images/produi...-5lt#18836.jpg |
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Non è dimensionata per bevande gassate (come la bottiglia di Coca) o per vini frizzanti (come la dama di vetro). Secondo me ti si apre in due, ma siamo qui per sperimentare. Puoi sempre provarla in un giardino o nella vasca da bagno, se cede avrai sprecato solo 50 centesimi di zucchero e lievito. |
quindi a come dici tu non sopporterebbe neppure la bottiglia della san benedetto da due litri?
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Ma non è una certezza, è una supposizione. Non ho mai provato. Come ho detto nel post precedente, ho la massima stima per per chi fa esperimenti, soprattutto se li riporta qui a beneficio di tutti. |
ti posso dire che ho provato diverse bottiglie da un litro e mezzo di acqua naturale addirittura senza gel (quindi con pressioni piuttosto elevate) e non è mai successo nulla.
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A maggior ragione, rinnovo il mio invito a provare quella damigianetta dell'olio. Ti ripeto anche il consiglio: giardino o vasca da bagno, la prima volta. E facci sapere. |
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Traduzione italiana Team: AcquaPortal
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