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pieme74 01-06-2005 12:46

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Originariamente inviata da reefaddict
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Originariamente inviata da pieme74
questo sicuramente è uno dei nodi maggiori da sciogliere....

Adesso butto lì una eresia... ma nel med non vi interesserebbe un sistema che da un lato rimuove ammonio e fosfati e dall'altro permette la produzione costante quotidiana di batterioplancton e flocculato batterico per nutrire coralli e filtratori in genere? In pratica porteresti nitrati e fosfati a valori inferiori ai minimi misurabili con l'acqua sempre ricca di particolato in sospensione (e che particolato!). Sto parlando di zeovit, visto che qualcuno lamenta problemi a chiudere il ciclo dell'azoto, lo tagli da subito e via, e nello stesso tempo utilizzi l'ammonio scambiato e il fosfato presente in acqua per alimentare le masse batteriche fosfoaccumulanti. Dovrebbe essere un'ottima cosa proprio in un med.

il metodo zeovit lo sto provando nel mio minireef, ed in effetti l'idea di provarlo nella vasca mediterranea mi era balenato...
però ci sono alcune cose che non mi convincono.
la temperatura sensibilmente più bassa influisce sulla colonizzazione batterica della zeolite?
e poi visto che comunque il batterioplancton non sarebbe sufficiente
per alimentare molti invertebrati che hanno bisogno di pezzi di cibo sensibilmente più sostanziosi, mi chiedo è efficace il metodo zeovit
affiancato ad una alimentazione abbondante da affiancargli.
nel reef qualcuno alimenta comunque i propri coralli al di fuori dello zeovit, però su questo argomento i pareri sono abbastanza contrastanti.

Stefano Rossi 01-06-2005 13:30

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Originariamente inviata da reefaddict
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Originariamente inviata da pieme74
questo sicuramente è uno dei nodi maggiori da sciogliere....

Adesso butto lì una eresia... ma nel med non vi interesserebbe un sistema che da un lato rimuove ammonio e fosfati e dall'altro permette la produzione costante quotidiana di batterioplancton e flocculato batterico per nutrire coralli e filtratori in genere? In pratica porteresti nitrati e fosfati a valori inferiori ai minimi misurabili con l'acqua sempre ricca di particolato in sospensione (e che particolato!). Sto parlando di zeovit, visto che qualcuno lamenta problemi a chiudere il ciclo dell'azoto, lo tagli da subito e via, e nello stesso tempo utilizzi l'ammonio scambiato e il fosfato presente in acqua per alimentare le masse batteriche fosfoaccumulanti. Dovrebbe essere un'ottima cosa proprio in un med.

Quoto in tutto e per tutto l'amico Pietro, e ti rispondo: sì. Non sono molto addentro al metodo e ai suoi dettagli (sono anche finito a lurkare sul forum dedicato) ma potrebbe essere una scappatoia al problema del ciclo dell'azoto. Io posso dirti che nella seconda camera del mio skimmer (autocostruito e non troppo bono) ho iniziato a ficcare zeolite (Zeovit), perchè un nostro amico austriaco lo fa già da anni, ed alimento #19 ilfiltrobiologico #19 con zucchero. ho notato che nonostante le tonnellate di pappone per nutrire gli Astroides che crescono (si sono riprodotti sessualmente) son scesi i nitrati, ma questo è stato successivo allo zucchero. Il risultato della zeolite invece è che
quando viene rimestata mi provoca l'apertura quasi istantanea delle gorgonie, e questo è buon segno.
Prima di provare il sistema completo, devo, in ordine:
- potenziare lo schiumatoio
- eliminare il biologico
- trasformare il fondo
anche quest'ultimo è un problema non banale, perchè il detrito organogeno è una "facies" sedimentaria interessantissima che ospita una quantità di fauna incredibile, ma è anche un ricettacolo di immondizia organica. Nel minimed da 40 litri, col fondo fine e altino, denitrifico abbastanza invece, tant'è che per far crescere feltri algali con cui nutrire gli Strombus devo dare moltissime ore di luce (e aggungere l'acqua coi nitrati dell'altra vasca -28d# ).
Morale (bestia come sono prolisso #06 ): parliamone di Zeovit, perchè porebbe essere l'uovo di Colombo!
ciao
Stefano

reefaddict 01-06-2005 17:02

Allora, riporto qualche mia breve esperienza di Zeovit, premettendo che ho voluto provarlo per 3 mesi giusto per capirlo, ma ora sono a 19 settimane e non ho nessuna intenzione di smettere ;-)

La parte intrigante è che le zeoliti assorbono attivamente ammonio. In più deve essere aggiunta una fonte esterna di carbonio (zeostart). I batteri, trovando l'ammonio sulle zeoliti e il carbonio organico si sviluppano molto ma molto più rapidamente che su una superficie "sterile" come un cannolicchio e accumulano anche fosfati incorporandoli nella crescita.
Morale della favola, hai una costante rimozione di ammonio e fosfato e una parallela produzione di flocculato batterico.

Fino ad oggi, mi pare che nella mia vasca questo flocculato sia sufficiente a nutrire i coralli e tutto il resto, tuttavia da qualche tempo alimento anche attivamente con surrogati di plancton di vario tipo per vedere di aumentare i tassi di crescita. Non ho notato alcun peggioramento della qualità dell'acqua e nutro molto sia i pesci che i coralli ogni giorno.

Ovviamente bisogna usare uno schiumatoio adeguatamente potente (ma questo per me è un "must") ed evitare accuratamente ogni materiale che possa diventare un supporto per batteri o trattenere la sospensione (no spugne, no lana sintetica, no cannolicchi, niente di niente).

E veniamo al med (e qui contraddico per un attimo quello che ho appena detto): se solo metti uno schiumatoio potente, non avendo nel med la necessità di condizioni oligotrofiche spinte, già ti troverai ad avere nutrienti scarsissimi pur con una alimentazione notevole. Può darsi quindi che non sia necessario pensare allo zeovit se solo abbini schiumatoio potente+fondo di sabbia fine alto (DSB). Tuttavia, l'aspetto che viene poco enfatizzato dello zeovit non è tanto la rimozione dei nutrienti quanto la produzione di flocculato batterico come cibo. E questo, ancor più dell'assorbimento di ammonio, potrebbe rendere interessante un esperimento.

Comunque prima di vedere uno ZeoMed, vorrei vedere un Med con schiumatoio potente+DSB (che poi un DSB in un Med è AGgratisss ;-) )

Stefano Rossi 01-06-2005 17:41

La produzione di batterioplancton diviene interessantissima perchè nel med c'è tutto un criptomondo di "filtratori" e "micronnivori" che fatica a campare: spugne, idroidi, briozoi, foraminiferi per non parlare dei bivalvi, che sembrano più problematici delle gorgonie.
Per il resto il tuo ragionamento non fa una grinza. Vorrei stimolare un po' la discussione sul forum aiam e vedere cosa salta fuori.

#24 è etico riportare questo tuo post su un altro forum?
ciao
Stefano

reefaddict 01-06-2005 18:16

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Originariamente inviata da Stefano Rossi
spugne, idroidi, briozoi, foraminiferi per non parlare dei bivalvi

Mi crescono tutti bene nel tropicale, soprattutto spugne e foraminiferi invadono tutte le parti in ombra delle rocce, segno che di cibo ne hannoin abbondanza.

Latiaxis 01-06-2005 18:17

>Ovviamente bisogna usare uno schiumatoio adeguatamente potente (ma questo per me è un "must") ed evitare accuratamente ogni materiale che possa diventare un supporto per batteri o trattenere la sospensione (no spugne, no lana sintetica, no cannolicchi, niente di niente).

Alessandro,
data la tua esperienza, volevo chiederti, da ignorante su zeovit, l'uso di schiumatoi molto potenti con questo sistema, precisamente, che funzione ha? Ti pongo questa domanda perchè mi sembra di capire che zeovit spezzi all'origine la catena dell'azoto agendo già sull'ammonio e come conseguenza genera una forte componente di batterioplancton, quindi se l'obiettivo è quello di creare abbondante alimentazione per filtratori e coralli, perchè affannarsi a rimuoverla il più rapidamente possibile con una forte schiumazione?
Ho il sospetto che la proliferazione batterica sia enorme e non tutta venga assorbita dagli animali, ma allora non si poterbbero ridurre le dosi di alimento specifico zeovit per i batteri?
Probabilmente la mia domanda è banalissima #12 , ma vorrei capire.
Grazie
Alessandro

Stefano Rossi 01-06-2005 18:37

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Originariamente inviata da reefaddict
Mi crescono tutti bene nel tropicale, soprattutto spugne e foraminiferi invadono tutte le parti in ombra delle rocce, segno che di cibo ne hannoin abbondanza.

Una prova in più che occorre fare tabula rasa dei vecchi metodi
ciao
Stefano

pieme74 01-06-2005 18:49

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Originariamente inviata da reefaddict
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Originariamente inviata da Stefano Rossi
spugne, idroidi, briozoi, foraminiferi per non parlare dei bivalvi

Mi crescono tutti bene nel tropicale, soprattutto spugne e foraminiferi invadono tutte le parti in ombra delle rocce, segno che di cibo ne hannoin abbondanza.

bhe nel tropicale la nascita e la crescita di qualsiasi essere è molto più evidente.
in qualche mese nel reef ho visto spuntare spugne, ascidie, anellidi,gasteropodi e via dicendo in maniera spropositata rispetto ad un med.
ciò non credo dipenda dalla alimentazione, bensì da altri fattori
tra cui la temperatura il più determinante credo.

Stefano Rossi 01-06-2005 20:50

concordo abbastanza, in generale per le alghe calcaree salvo rare eccezioni e per i madreporari si parla di tassi di crescita espressi in millimetri/ anno, di solito sotto al mezzo centimetro -28d# . Però se i briozoi stincano te ne accorgi subito (leggi Myriapora: ritengo necessiti nutrienti=0 e batterioplancton)
ciao
Stefano

teaniatus 01-06-2005 23:00

Mi state facendo venire voglia di comprarmi il refrigeratore ed iniziare #19 #19 #19


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