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sscherzo eh... ;-) ma tutti questi progetti mi sembra siano alquanto dispendiosi e poco efficenti in termini costi/benefici sorpattutto.. |
zefiro, .. ma dalle tue parti non fanno qualche torneo .. non so .. di boccie .. di briscola o tombola ?
sscherzo eh... ;-) |
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janus tutta roba noiosa...
come ho scritto sopra..in una vasca ci sono mille punti su cui poter "buttare" dei soldi in modo costruttivo...francamente riscaldare una vasca di 300-500#700 o più litri con una caldaia a gas che serve a riscaldare un appartamento mi sembra in termini di costi ( e con costi intendo materiali per la realizzazione, consumi, gestione) un vero spreco di denaro..e siccome l'autore di questo post crede di risparmiare io ho scritto già da prima i miei motivi per cui reputo il progetto costoso più di un termoriscaldatore in sump. (serpentina di titanio, caldaia, circuito, elettrovalvole, termostato, lavoro di manodopera per il circuito, lavoro continuo della caldaia, consumi..) E non l'ho scritto solo io eh.. poi l'idea di riscaldare il mobile pone ancora più problemi..evaporazione in primis e non solo ma anche gestire stabilmente la temperatura in vasca..nonchè un maggior consumo...janus hai intenzione di mantenere 35 gradi costanti nel mobile della sump (che dobbiamo coibentare essendo in salotto e appogiandoci sopra la vasca) mantenendo in vasca la temperatura di 25 gradi stabilmente? Ma come sarebbe possibile fisicamente parlando? io so che se pongo due ambienti identici vicini in comunicazione in cui c'è un deltaT l'ambiente più freddo si riscalda e quello più caldo viceversa si raffredda per raggiungere un equilibrio mentre il delta diminuisce.. questo comporterebbe che l'aria del mobile continui a cedere calore all'acqua della sump fin quando non raggiunga i 30 gradi o una via di mezzo.. teniamo conto che l'acqua della sump non circola in un sistema chiuso inoltre ma è collegata alla vasca che è irraggiata dalle lampade ed è inoltre in comunicazione con il salotto di casa. ci servirebbe inoltre un termostato per stabilire quando staccare il riscaldamento del mobile e lo colleghiamo alla vasca..ma a 25 gradi di t dell'acqua intervien e stacca il radiatore che riscalda il mobile che ha fatto salire la t dell'aria fino a che valore intanto? quanto ci impegherà a raffreddarsi quest'aria fino a 25 gradi? e soprattutto se l'aria si raffredda in un ambiente coibentato significa che dovrà continuare a cedere calore all'acqua della vasca o all'ambiente esterno..quindi o aumenta la t oltre i 26 nella vasca o ti si riscalda il salotto.. secondo me è sempre meglio l'idea di un fornello a gas sotto la sump.. |
Ciò che dici in merito ai costi lo ritengo piu che corretto se si parla di vasche fino a 500-600L, oltre credo che il discorso di riscaldare con la caldaia cominci a farsi interessante.
mantenere attivi dei termoriscaldatori per potenze di 600#700W comincia a pesare sulla bolletta, quindi il presunto risparmio potrebbe essere sufficiente a ripagare, in tempi ragionevoli, la maggior spesa iniziale. Ora il difficile è determinare se questo risparmio c’è, teoricamente si dovrebbe risparmiare, infatti in vari forum sul risparmio energetico, sostengono che scaldare l’acqua con la caldaia costa circa 4 volte meno rispetto alle resistenze elettriche. per quano riguarda il discorso di riscaldare il mobile è un'ipotesi che sarterei pure io, proprio per i problemi che hai citato. il sistema deve avere la minor inerzia termica possibile in modo da avere un controllo piu semplice della temperatura ed un rendimento migliore. |
parliamo di acqua sanitaria o di acqua dell'acquario e di quella contenuta in un circuito di riscaldamento?
perchè è diversa la cosa.. il termoriscaldatore (o due) portano la vasca in temperatura in modo più veloce rispetto ai sistemi di cui parli, soprattutto se installato in modo corretto.. una caldaia dovrebbe modulare invece sempre l'accensione e lo spegnimento come altri utenti del forum ti facevano notare..consumerebbe molto più gas.. inoltre sarebbe difficile da gestire per i discorsi di latenza dei materiali che si facevano prima.. una volta riscaldata la vasca alla giusta temperatura non è che il termoriscaldatore rimanga sempre acceso o che debba partire da chissà quale deltaT per riportarti la temperatura a regime..inoltre se l'ambiente esterno è giustamente riscaldato ad una t adeguata sui 21 gradi la vasca ci starà di più a cedere calore all'ambiente e ciò ritarderà l'accensione dei termoriscaldatori..ti ricordo inoltre che le pompe di movimento l'illuminazione cedono calore all'acqua quindi in parte anch'esse contribuiscono anche all'innalzamento della temperatura della stessa.. io mi porrei invece il problema inverso ovvero di come risparmiare per raffreddarla la vasca.. |
Il discorso del contributo dato da pompe ed illuminazione è di rilevante importanza, in un acquario marino questo aspetto si fa sentire parecchio, nel mio caso però lo riterrei trascurabile, il mio acquario è un dolce con 2 pompe da 1000l/h e 60W di lampade per 900l di acqua, il delta di temperatura è di circa 4-5°C, credo che il riscaldatore dovrebbe darsi parecchio da fare. A giorni mi arriverà un contatore, lo installo sulla ciabatta che alimenta i riscaldatori e vediamo quanto consumano in un mese, dopo questa prova forse saremo in grado di valutare se ne vale la pena, anche se per avere un raffronto concreto bisognerebbe fare lo stesso discorso con lo scambiatore di calore per scaldare la vasca.
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Traduzione italiana Team: AcquaPortal
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