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Il mio è più un discorso generale. Spero, e non credo, che sia il caso dello studio de IlIV. Ancora tanti complimenti IlCX e lode. :-D |
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GRANDE!!!!#70#70#70#25#25#25 ------------------------------------------------------------------------ Quote:
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grazie ragazzi, grazie a tutti!
tranquillo malù che visto l'andamento delle biotecnologie in italia missà che camperò vendendo red cherry :-) Quote:
Le piante restano in crescita controllata, in ambienti limitati, non c'è proprio l'utilità e la ragione di immetterle in natura. Si chiama "molecular farming" : la pianta modificata a livello genetico, viene usata per produrre composti d'interesse.. Molti principi attivi di farmaci vengono prodotti così. La resa eccellente, il prodotto di qualità e l'impatto ambientale praticamente nullo Poi sugli OGM... vero che il non conoscere gli effetti a lungo termine è pericoloso, ma di sicuro si conoscono gli effetti a lungo termine dell'immissione di tonnellate e tonnellate di pesticidi e prodotti di sententisi, che ogni anno vengono impiegati in agricoltura. L'impatto ambientale è devastante.. io credo, peniero forse di parte, che sia meglio un gene di resistenza al patogeno.. es che faccia esprimere alla pianta uno di quei famosi allelopatici di cui in altri post abbiamo parlato Quote:
gia migliaia di anni fa l'uomo ha iniziato a produrre beni grazie all’azione di microrganismi viventi. Anche in questo caso l’impiego di sistemi biologici/microrganismi (lieviti) per l’ottenimento di prodotti. |
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grandissimo e complimenti dottore! -b08-97c#25#25#25#25 |
#70 grazie mille
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Un gene di resistenza ad un patogeno può far in modo, ed è già successo, che le piante sviluppino resistenza ai pesticidi.
Non ne so molto di ingegneria genetica, ma già il fatto di andare a mescolare tra di loro il materiale genetico di specie che in natura non si incontrerebbero mai la dice lunga. Immettere questi transgeni in natura ha un rischio enorme. Il primo è che è un processo irreversibile e non conoscendo gli effetti a lungo termine di questo tipo di pratica per me sarebbe da evitare del tutto. Non vorrei sbagliarmi, ma per introdurre geni estranei nel DNA di un ospite si utilizzano virus e agenti infettivi che vanno ad aggirare quelli che sono i suoi meccanismi di difesa. Chi ci dice che questi transgeni non possano spostarsi tra una specie e l'altra e ricombinarsi!? Per non parlare delle multinazionali che sono dietro a tutto questo solo per scopi di lucro. IV ovviamente sono ben lontano dal voler criticare il tuo lavoro. Ci mancherebbe! Per quello che ho potuto studiare io, è una pratica che mi trova del tutto contrario. Almeno per adesso. Poi fino a quando "si gioca" in laboratorio o in ambiente controllato, come dicevi tu, allora che ben venga. Come diceva il nonno di spiderman: "da grandi poteri derivano grandi responsabilità". E l'uomo ha dimostrato nella sua storia di non saper gestire tutto questo potere. Non si può giocare a fare Dio quando non lo si è. |
:-)
ehhhhh ma è un discorso davvero complesso e articolato questo. un tema che chiaramente divide l'opinione.. Lo fa anche tra gli stessi scienziati. Però ritengo che ci sia poca informazione, reale, nei confronti di questi temi. Molti sono luoghi comuni e demagogie. |
il forum ha fame di articoli anche messi in modo elementare che tutti possano capire ;-)
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ci spariamo un bel dibattitone OGM si- no-forse- solo in certi casi? :-)
io ci sto. :-) Si potrebbe aprire un bel post di discussione. |
Sono d'accordo con te che il discorso è lunghissimo e complesso. Di ingegneria genetica ne dovrebbe parlare chi ha le competenze per farlo.
Io ho studiato l'impatto ambientale degli OGM in un vecchissimo esame di Chimica Ambientale e mi sono fatto l'idea che, visti i rischi così alti, sia una pratica da dover evitare per il momento. Ripeto, da quello che ne so, l'ingegneria genetica non è ancora una scienza esatta. Ci sono ancora troppe cose che ignoriamo per poter immettere in natura a cuor leggero degli organismi geneticamente modificati. Se ritrovo qualche articolo del vecchio esame lo posto volentieri. Sugli OGM e le multinazionali ricordo di aver letto un bel libro di Vandana Shiva "Campi di battaglia". Se può interessare a qualcuno... |
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Traduzione italiana Team: AcquaPortal
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