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metteteci quello che volete... tanto la dinamica non cambia.
Il ciclo dell'azoto viene chiuso anche in un normale percolatore all'interno del film batterico, quindi se c'è una elevata quantità di supporto biologico, la denitrificazione diventa significativa anche quantitativamente. La cosa fondamentale nel marino, a differenza del dolce, è che i fanghi batterici devono poter drenare ed essere sifonati periodicamente IMHO. ...con questo chiuderei l'OT :-)) |
Vutix, che ci metti nel pappone?!?
Che valori hai in vasca? #24 |
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------------------------------------------------------------------------ A me piace alimentare, poi rimuovere il superfluo con lo skimmer... Ma a vedere da cosa schiuma c'è ben poco di superfluo! |
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L'unica cosa che mi sento di aggiungerre è che questa gestione si può adottare su vasche mature e molto popolate... La mia è avviata da più di due anni ed è piena di animali che magnano. Se si prova su una vasca appena maturata con pochi animali o con animali non ancora in crescita, allora si combina un pasticcio... Poi per carità, non avrò colori strabilianti, ma a me piace e sono quasi sicuro che non mi può scoppiare da un giorno all'altro;-))
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Secondo me invece si deve alimentare così fin dall'avvio, in modo da far prosperare i tanti piccoli filtratori (spugne, spirografi, bivalvi, vermi...) delle rocce e della sabbia.
Bisogna però mettere in conto che i primi sei mesi la vasca sarà marrone, poi migliorerà pian piano e a un certo punto "scollinerà"... da lì in poi la mia è solo migliorata. |
Effettivamente come idea non mi dispiace... Però i valori schizzerebbero alle stelle... Magari con il supporto delle resine?
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Per alcuni periodi sono stato costretto ad usarle... per inesperienza mia.
Ripartissi domani rifarei lo stesso procedimento, ma con un occhiometro più calibrato ;-) |
Va bè che il mio è piccino, però... acqua cambiata ogni quando mi ricordo, poca sabbia, rocce un po' piu del dovuto per la vasca, alimento coralli e pesce miratamente varie volte al giorno, refugium con chaeto e ATS.
Niente schiumatoio, niente dosaggi, test quando mi ricordo. Per ora (tocco ferro) va tutto bene. |
Sono opinioni, ma per me la quota di denitrificazione è minima, qualunque sia il supporto batterico. Ben diverso è lo sfruttamento biologico del nitrato, inteso come formazione di nuovi individui.
Idem per la storia dei nitrati dal biologico, per me sono cambiate parecchie cose negli ultimi anni, specialmente in termini di idee. Credo che mettendo 4x150w HQI con riflettore 5x15cm su una vasca 200x100x70cm, popolata di pesci come per una vasca di quelle dimensioni, i nitrati vanno alle stelle. Se illuminiamo una vasca del genere con le luci che oggi metteremmo per allevare ATTIVAMENTE degli SPS e gestiamo la popolazione di pesci secondo le reali necessità di organico della vasca, i nitrati non ci sono. E per me non è perchè ci sarebbero 300kg di rocce a chiudere il ciclo dell'azoto, ma perchè ci sono 300 milioni di milardi di batteri e vegetali in crescita che usano il nitrato, così come una massa enorme di coralli in crescita rapida a consumare tutto. Sulla storia di rimpilzare la vasca per sei mesi e godersi al massimo tutto il marrone possibile, la vedo ugualmente diversamente. Ho visto la vasca di Cono girare a stecchetto per due anni fin dalla partenza e funzionare tutt'ora a dovere, avendo già sorpassato di gran lunga, come la mia, il tempo medio prima che una vasca venga rifatta. Per me, a far girare la vasca sono gli organismi fotosintetici, più ce ne sono e più luce c'è per loro, più mangiano e tengono i valori bassi. Tutto rigorosamente IMO, dopo anni di aver visto e provato di tutto, in tutti i sensi di una vasca di barriera. |
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Traduzione italiana Team: AcquaPortal
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