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per quel che riguarda il metodo di filtraggio una decina di anni fa il dott.Kassebeer e altri luminari del filtro di amburgo (che non sono proprio gli ultimi arrivati in campo acquariofilo) progettarono un amburgo avanzato denominato eden2003 in questo filtro una parte dell'acqua, preventivamente trattata da un amburgo classico sempre in funzione, veniva convogliata in un vano riempito di cannolicchi e fermata ciclicamente ,va da se che le teorie di conterally non sono proprio campate x aria poi ,che certi esperimenti non debbano essere consigliati alla leggera siamo tutti d'accordo, ma e' pur sempre un forum di discussione ed e' sempre bello confrontarsi con idee e teorie di altre persone , x quanto strane o inusuali che siano , se no il forum non avrebbe senso di esistere |
Stai calmo comunque che stiamo parlando! ;-) non ti agitare!
Io non so perchè ma tutta questa sporcizia che vi si accumula nelle vasche e dalla quale fuggite io nei miei acquari non la vedo sinceramente... Ad ogni modo la melma che si accumula nei filtri, lessi tempo fa che veniva chiamata fanghi di kassebeer (non ritrovo il post)a quanto mi ricordo è utile all'interno del filtro...poi con vasche spinte, affollate, troppo curate...magari il discorso e la vostra percezione cambia, ma non è il mio caso per cui non so che dirvi! :-) Le teorie sono belle perchè fanno confrontare diverse opinioni, io non sono contrario a questo ma pregherei di mantenere un tono pacato. Ho fatto battute pungenti all'inizio, lo ammetto, ma alcune imprecisioni andavano corrette e per parlare di queste cose un tono confidenziale/amichevole è la cosa migliore. Il registro da professori e i paroloni usiamoli per altri ambiti! ;-) ------------------------------------------------------------------------ P.s. Ma tu sei Alessandro Falco? :-) |
A proposito di usanze, non voglio dubitare delle capacità nutrizionali della mandioca e dei suoi attuali ed indiscutibili meriti presso le popolazioni indigene, dove non sono spenti gli istinti cannibali, ma credo che per un uomo bianco sia troppo imbarazzante, rispondere affermativamente al "mangia e taci", di chi chiede di capire la situazione. Non posso prendere una farmacia per una lotteria. Formule e dosaggi ce ne sono tanti, basta dimostrarli ed ogni vasca ad un equilibrio particolare, che va analizzato caso per caso. Salutissimi.
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Non so...
Io in tanti anni di acquariologoa ho sperimentato parecchie teorie e tutte si sono dimostrate buone fino all'arrivo di tecniche migliori. Ho utilizzato filtri sottosabbia, filtri ad aria, filtri d'Amburgo, biologici comuni, filtri semplicemente meccanici, ho filtrato esclusivamente con la torba ed ho utilizzato un fondo di 9 centimetri costituito di argilla espansa contenuta in rete da zanzariera. Ognuno di questi metodi ha funzionato molto bene da nuovo, ma con il tempo ha sempre creato problemi di piccola o di grande entità. Il metodo che ha sempre reso la vita più facile e che ha dato minori problemi dal punto di vista biologico è in più diffuso filtro biologico interno. Quello che ho in tutte le mie vasche tuttora. Lana di perlon o spugne, cannolicchi sinterizzati, torba dove serve e all'occorrenza qualche pizzico di Zeolite che puntualmente rimuovo al termine della sua funzione. Se però pensi di sostituire il lavoro di denitrazione svolto da un apposito apparato atto a tale scopo, eseguendo semplicemente degli intervalli nell'approvvigionamento di acqua ai materiali biologicamente attivi per ottenere una filtrazione di tipo anossico, credo che tu abbia trascurato un piccolo particolare. La formazione di H2SO4 accidentale. Te ne basterebbe una sola bolla per fare una strage e questo per la semplice anossia del tuo filtro in assenza dei batteri giusti che si formano all'occorrenza. Inoltre, i tuoi batteri buoni si dovrebbero alimentare anche con carbonio ad una certa ossidazione che per questo dovrebbe essere fornito in modo artificiale nei momenti di fermo pompa. Io sinceramente non me la sento di provare a concretizzare le tue teorie. Preciso che l'acquariologia è una tecnica conosciuta oltre che dagli antichi romani, anche dal popolo egizio all'epoca dei Faraoni. |
Debbo precisare che il tema che io ho sollevato non ha nulla a che fare con i contenuti dei filtri, ma solamente, sugli intervalli di funzionamento, riferendomi all'unico aspetto che non ho mai sentito precisare dato dalla catalizzazione delle particelle in sospensione che avviene lasciando ferma l'acqua per qualche decina di muniti, all'interno del vano filtro. Questo tema è presente solo nel cambio acqua quando si consiglia di lasciare riposare l'acqua per il ricambio almeno un giorno in modo che i metalli pesanti ed altri elementi in sospensione nell'acqua vengano catalizzati. Quest'ultimo è un ottimo consiglio e tra l'altro vale anche per l'innaffiatura dei vasi o del giardino a riprova che la stasi dell'acqua ha un effetto importante sulla sua purificazione, quando proviene da una situazione turbolenta. Quindi non mi pare ci siano delle mutazioni genetiche da considerare, ma semplicemente le impostazioni di un timer.
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Sì ma la decantazione dell'acqua del rubinetto si fa per uno scopo preciso (e se serve); se si usasse acqua senza cloro e senza metalli pesanti non servirebbe farla decantare. Idem se si usa un biocondizionatore per l'acqua del rubinetto.
Per cui queste due cose non sono paragonabili secondo me... |
Il principio per cui avviene la catalizzazione è di carattere fisico e non chimico. L'accostamento è quello. Determina la cattura dei residui in sospensione da parte delle spugne e dai cannolicchi, favorendo l'azione dei batteri che vi si annidano.
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Quanta confusione la dentro...#23
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come dice Atomyx, "quanta confusione"........ |
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Traduzione italiana Team: AcquaPortal
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