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Questa cosa delle proporzioni mi ha incuriosito e come dicevo sono andato a vedere come si comportano i maestri americani. E ho imparato un trucchetto: molto dipende dal tipo di cielo. Se il cielo è interessante, ad esempio con delle belle nuvole magari colorate dall'alba o il tramonto, la porzione dedicata aumenta. Se viceversa il cielo è privo di nubi e quindi di scarso impatto, la porzione dedicata al cielo è ridotta al minimo. In alcuni miei scatti dei laghi dolomitici senza nubi ad esempio avrei dovuto ridurre la porzione invece di lasciarne così tanta, e focalizzare l'attenzione ancora di più sul primo piano. Lo scatto ne avrebbe sicuramente guadagnato. nb: E' vero la D700 è una signora macchina, ma non dimenticare il 14/24, costa giusto un pochino :-)) ma ha una qualità nei dettagli ed una precisione di messa a fuoco stratosferica! |
Bellissimi lavori! Direi che hai raggiunto egregiamente l'obiettivo che ti eri prefissato. Mi confermi che per fare foto del genere ci vuole una marea di tempo purtroppo. Avevo studiato anche io per bene i paesaggi e per ottenere risultati del genere hai realmente poche alternative.
Ancora complimenti. #70 |
prima di tutto ci vuole la materia prima: i paesaggi ... e non sempre sono sottomano... e poi il manico... ancora bravo marco...
:-)) |
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Sì, vero, ma i paesaggi secondo me si trovano anche in Italia, ma c'è cmq da girare parecchio e cmq se vai in america non è che c'hai tutto a portata di mano... anzi... |
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Inoltre come dicevo, questo genere fotografico è impegnativo anche dal punto di vista fisico: levatacce, lunghe camminate con l'attrezzatura in spalla, freddo, ecc. Ti allego una foto fatta al Lago di Landro all'alba, nel fango e acqua ghiacciata (foto 2), fai caso ai piedi… :-D http://s14.postimage.org/o1lmx5w2l/IMG_0619.jpg Quote:
nb Per luoghi fotogenici io intendo privi di qualsiasi tipo di insediamento umano (anche minimo), se invece vuoi dedicarti alla fotografia di paesaggi che contemplino chiese, castelli, borghi e paesini arrampicati su monti o scogliere allora ovviamente il discorso cambia radicalmente. |
senza parole, foto meravigliose #25#25#25#25
però non ti lamentare che mancano i luoghi, perchè quà dalle mie parti non c'è vermente niente, almeno al nord qualcosa avete... |
UCNPA, ti ringrazio. Se intendi montagne e laghetti certo al nord ci sono le Alpi. Ma con quello che viene definito "Seascape" (che a me piace molto) e vorrebbe che si immortalassero scogli di una certa imponenza al sud è molto meglio. Al Nord c'è qualcosina in Liguria ma nulla di clamoroso... ;-)
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MarcoM, ti faccio i miei più sinceri complimenti per le foto, sono spettacolari a dir poco #25 #25
D700 e 14- 24 sono un accoppiata fantastica, te li invidio da morire! ;-) Sarebbe molto interessante, se hai voglia e tempo ovviamente, capire un po' meglio il discorso della tua modalità di scatto, le multi esposizioni e di come lavori in PP con photoshop.. Io per adesso "sono limitato" a d7000 e 8-16 e come hai accennato te qualche pagina fa al massimo ho utilizzato photomatix per unire 3-5 esposizioni, sarei proprio interessato a poter approfondire il tuo workflow.. |
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Io cmq andrei in arizona... ma dipende dai gusti naturalmente, parliamo di paesaggi totalmente diversi. Ciao ;-) |
Grazie Bubba per i complimenti!
La D7000 è una signora macchina e ci puoi ricavare delle gran belle foto. L'importante secondo me è imparare molto bene ad usare Photoshop e l'unico modo è provare e riprovare per farsi esperienza. Anche perché non esiste una procedura standard, ma molto spesso si improvvisa a seconda di quello che ci si trova di fronte. L'importante è conoscere bene gli strumenti che hai nella tua cassetta degli attrezzi e selezionare quelli giusti a seconda dei casi. Il manual blending spiegato a parole è molto semplice: si sovrappongono due/più foto con esposizioni diverse e con la gomma si cancellano le zone desiderate per mettere in luce quelle sottostanti. In questo modo puoi esporre correttamente il cielo, il primo piano, e le zone intermedie. Se lo devi fare con una linea dell'orizzonte lineare come ad esempio il mare la procedura è elementare e sono sufficienti due massimo tre scatti: si inizia con una gomma con un opacità più o meno del 30% e la si aumenta gradualmente fino al 100% Se invece l'orizzonte è interrotto da una montagna, un grosso scoglio, un albero, ecc allora la cosa si complica, e a volte di moltissimo. In questi casi si usano più scatti diversi, subentra il discorso della cassetta degli attrezzi e la procedura della cancellazione delle varie zone può diventare lunga e laboriosa. Il risultato dipende anche molto dalla manualità e dall'esperienza. Se la procedura è troppo laboriosa Photomatix può essere di aiuto. Facendo il blendin automatico (non l'hdr che è tutt'altra cosa) può farti una parte del lavoro per poi completarlo con il blending manuale. Come accennavo in altro messaggio anche i filtri GND possono venire d'aiuto, soprattutto se l'orizzonte è lineare. La procedura di scatto non è difficile: una volta trovato il posto giusto, con le giuste condizioni climatiche (a volte si torna più volte nello stesso posto) e studiata la composizione, con la macchina sul treppiede si posizionano i filtri e si fanno una decina di scatti con il bracketing a sovraesporre fino ad avere una giusta esposizione sul primo piano e a sottoesporre per avere la corretta esposizione sul cielo. Le varie esposizioni te le puoi aggiustare (o volendo far aumentare di numero) anche in un secondo momento in fase di apertura del nef modificando l'esposizione (non di troppo altrimenti la foto si rovina). Spero di averti dato delle indicazioni utili perlomeno come procedura di massima… ;-) |
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Traduzione italiana Team: AcquaPortal
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