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Quoto sul fattore estetico, un acquario bello e ben tenuto con pesci e piante in salute è anche un elemento di arredo che a me, per esempio, piace sfoggiare.
Non parlo certamente di vasche civetta che durano una settimana e poi muore tutto quello che c'è dentro. E poi se dobbiamo vederla fino in fondo allora molto meglio lasciare i pesci dove stanno e non rinchiuderli tra 5 vetri. Per il discorso negozianti soprassiedo, solo sul forum ne ho trovati di competenti veramente (vedi faby) o altri che non sto a citare. Se poi si parla di centri commerciali non c'è altro da dire che il povero commesso non può far altro che ubbidire agli ordini dei padroni che vedono gli incassi a tutti i costi. Purtroppo non credo che si possa fare molto se non evitare di comprare li.:-) |
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ciao |
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Il problema è che a pochi piace sbattersi a lungo (anche mesi interi) per trovare il "pesce dei sogni"...questa è l'epoca del consumismo, dove il tempo è denaro...molto meglio il guppy del negozio all'angolo... Quote:
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Due considerazioncine:
1) mi fa molto piacere che la gente apra sempre di più gli occhi circa le malefatte e l'incompetenza di alcuni negozianti, questo significa che quando si arriva al negozio si è già preparati e ci si è informati abbondantemente prima (spero). L'acquariofilia consapevole dovrebbe essere il punto d'arrivo, ma anche il principio, di questo forum. 2) le mie opinioni e disavventure coi negozianti furbetti le ho già scritte in giro per il forum ma di base condivido l'idea che se la gente arrivasse in negozio preparata certa gente non lavorerebbe affatto ed alcune ditte ritirerebbero le loro cavolte (vedi bettiere). Condivido inoltre l'opinione di Venus, siamo noi i primi a dover ricercare alcuni paramentri per i nostri pinnuti ponendoci domande come ma chi li ha allevati? Un allevamento serio o intensivo? Sono di cattura? Posso assicurargli una vasca idonea? Potrò mai riprodurli e quindi passare il testimone ad altri acquariofili seri? Ecceterea eccetera. Avere un bella vasca con pinnuti compatibili e valori idonei non basta più, credo che l'acquariofilia sia ben oltre. E questo andare oltre è compito nostro. |
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Hai centrato in pieno!!! Questo dovrebbe essere lo spirito con il quale affrontare l'acquariofilia!! |
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Inoltre mi fa ridere una cosa... prima si parla di salute dei pesci, del trattamento se sono di cattura ecc e poi mi si dice che gli scambi tramite internet vanno bene, magari a mezzo posta o corriere vero? Quote:
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Ad ogni modo io credo che in generale bisognerebbe che il rapporto con il negoziante venga preso più in modo rilassato, chi è esperto o cmq ha esperienza ascolta ciò che dice il negoziante e valuta a suo modo se seguire o no, chi è alle prime armi si documenterà cercherà di capire e con il suo cervello tenterà di elaborare un suo ragionamento. Alla fine si dipende gli uni dagli altri, noi dipendiamo da voi come clienti e voi dipendete da noi per rifornirvi di accessori, alimenti, prodotti, pesci, piante ecc oltre che magari qualche consiglio. ciao |
"Le domande a riguardo della provenienza dei pesci le potete tranquillamente fare perchè i negozianti sanno da dove arrivano di solito. Per quanto riguarda le riproduzioni ok è sempre una bella soddisfazione, ma pensare, come auspicato prima, di poter solo attuare uno scambio di pesci tra appassionati è impensabile. Questo per un sacco di fattori, tra cui anche fattori genetici, si rischia consanguineità molto alta e quindi problemi di deformità, malattie ecc... "
in questo non sono d'accordo... molti negozianti NON sanno l'effettiva provenienza dei propri pesci, soprattutto da quando i fornitori dell'Est si sono messi a fare pure gli importatori diretti, perchè il Mercato sta cambiando e non basta fornire sempre e solo scalari mix... Inoltre gli stessi Cechi.. acquistano pesci l'uno dall'altro e non si sa da dove arrivano... ..e poi ci sono i Tailandesi, e poi i Malesi, e poi gli Israeliani, e adesso anche i cinesi.. inoltre gli stessi grandi importatori, come Acquarium Glaser ad esempio, molto spesso non forniscono dati precisi sulla provenienza dei loro pesci.. spesso fanno passare come "wild" dei pesci di riproduzione (il guadagno è maggiore) e ti potrei citare degli esempi, molti diretti... Inoltre nelle stesse zone di pesca, ad esmpio in Africa, spesso non si sa se i pesci sono "wild", cioè pescati, o allevati in allevamenti locali, spesso in vasche in terra.. sono le Missioni stesse che stanno iniziando questo tipo di lavoro con i locali (e per fortuna).... in più i pescatori non forniscono informazioni sui loro pesci pescati, perchè non vogliono che si scopra dove gli hanno pescati.. per questo le provenienze sono sempre confuse... dubito che in questa confusione i negozianti sappiano con certezza l'origine dei loro pesci.. soprattutto se molti di loro sono disinformati.... |
Comunque ragazzi ci sono diverse tipologie sia di cliente sia di negoziante.
Io da neofita ho acquistato il mio primo acquario su consiglio del negoziante (che poi ho cambiato). Sono andato a casa con 30 lt lordi, dopo una settimana i pesci in vasca (io non avevo detto che li volevo mettere subito avrei aspettato se me lo avesse detto). Dopo un mese la fauna era così composta, 2 guppy maschi 3 guppy femmine 2 cory swartzy 6 neon 1 ancistrus, sono riuscito a salvarli tutti, poi ho scoperto AP e ho risistemato tutto. Se mi avesse detto le cose come andavano fatte io l'avrei ascoltato, anzi all'inizio fidandomi di lui dubitavo di AP. |
...chiarisco una cosa...
io non sono contro i negozianti... come non sono contro gli acquariofili, comuni, come non sono contro lo scambio tra appassionati in mercatini e tra Associazioni... ..dico solo che il settore è bello perchè è vario, e ognuno di questi aspetti dell'acquariofilia deve essere "fatto bene".... 1) gli acquirenti devono essere consapevoli e informati 2) i negozianti devono anch'essi essere consapevoli ed informati, soprattutto devono sapere che stanno vendendo ESSERI VIVENTI e non merce 3) le Associazioni e gli appassionati devono ESSERE il pi possibile corretti a non interferire nel lavoro dei negozianti 4) i negozianti non dovrebbero vedere lo scambio tra appassionati come un pericolo, bensì come una risorsa, anche da sfruttare... per quel che riguarda il discorso che i pesci riprodotti in acquario invece devo dirti che hai proprio toppato... i pesci di riproduzione casalinga, se ottenuti con tutte le cognizioni di causa, quasi sempre sono più robusti, sani di quelli acquistati.... io stesso tengo alcune specie da dieci anni, di generazione in generazione mantenendole in purezza e lavorando per evitare la consanguineità... Un esempio lampante sono i Trichogaster lalius.... "dead fish swimming" nei negozi e sempre più belli dopo generazioni nate in cattività... Al massimo noi riproduttori cerchiamo di salvaguardare e mantenere in purezza e limitare i danni dei pesci che arrivano dal negozio... e più il negozio NO è serio.. più i danni sono devastanti... Quante volte si vedono nelle vasche "Ciclidi mix"? troppe ... troppe volte.. |
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E poi l'utilizzo del corriere è necessario solo se l'allevatore è distante (tra l'altro nulla ci vieta di fare un bel viaggetto), altrimenti c'è lo scambio a mano... |
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Traduzione italiana Team: AcquaPortal
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