Fenestren |
15-12-2005 19:59 |
Ciao a tutti,
scrivo per la prima prima volta su questo forum e ho scelto di intervenire in questa discussione dopo aver letto in giro vari articoli su come costruirsi un impianto a CO2 artigianale.
Purtroppo non ho ancora dissipato tutti i miei dubbi a riguardo perchè, come in ogni situazione in cui si parli di fai-da-te, ogni articolo sviluppa e sostiene diverse costruzioni.
Ho un acquario di circa 60 litri con filtro a 3 scomparti e tubo pompa che spinge acqua dall'alto.
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Originariamente inviata da febio84
2-la cosa migliore in assoluto per incollare i tappi è l'attack perchè il silicone non attacca alla plastica e la epossidica a lungo andare si rompe (per un po' dura ma alla prima bottarella.....)
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Ma se incollo il tappo alla bottiglia ogni 15 giorni circa (stimando tale la durata della fermentazione di una dose di lievito) devo cambiare bottiglia: andrebbe cambiata in ogni caso?
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3- con la pietra porosa sprecate l'80% della co2, se è di legno va un po' meglio ma per utilizzarla al 100% è meglio mettere l'ago di una siringa al posto della porosa (sempre con attack) e piantarlo nel tubo di uscita della pompa il più in basso possibile
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Si è detto che l'ago andrebbe infilato nel tubo della pompa, ma quali vantaggi presenta questa soluzione?dipende solo dall'uso di un ago o ha a che fare anche con il getto d'acqua della pompa?
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4-le valvole di non ritorno servono se utilizzate un micronizzatore (o atomizzatore) e avete più di una bottiglia collegata: siccome ci vuole un po' a raggiungere la pressione di emissione (circa 1,5 bar) grazie alle valvoline potete cambiare una bottiglia alla volta (una al giorno) evitando interrompere l'erogazione di co2 per diverse ore.
se usate la porosa dovrete usa una valvola di non ritorno molto sensibile altrimenti non avrete una fuoriusita di co2 costante ma a tratti con lunghe interruzioni per raggiungere la pressione sufficiente a far aprire la valvola eccessivamante dura
Se usate il metodo della siringa (sicuramente il più efficace ed economico) non è necessaria alcuna valvola di non ritorno
5-con la co2 artigianale non si può regolare l'erogazione con il regolatore per flebo perché nella bottiglia non ci sara mai una pressione costante come in una bombola ma aumentèrà continuamente, al massimo cederà il tappo ma quando ve ne accorgerete sarà già passato diverso tempo senza co2 in acquario con conseguenti pericolosi sbalzi di ph
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Ricapitolando: si passa dalla bottiglia all'ago direttamente?e tutti gli articoli in cui si parla di contabolle realizzati con deflussori e valvole per flebo anche per l'impianto a lievito?Un paio ne ho letti anche in questo sito, se non erro. #17
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6-quando dovevo costruirmi l'impianto co2 il mio negoziante voleva affibbiarmi il tubo nero per co2 che costa un pacco di soldi perche quello trasparente siliconico disperde la co2. alla fine non l'ho preso e sono giunto alla conclusione che se usate il micronizzatore avete una minima dispersione di co2 dovuta al tubo ma che vi frega, mica la pagate!! se invece utilizzate metodi senza pressione la dispersione dovuta altubo siliconico è praticamante 0.
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Il metodo del lievito è da ritenersi "senza pressione" o con tale termine si intende solo quello che prevede l'impiego della bombola?
Dal mio "amico pescivendolo" ho visto l'Askoll Co2 Natural System che credo sia il sistema che riproduce a livello commerciale quello proposto dai nostri esperti di fai-da-te (o viceversa): come giudicate il diffusore impiegato rispetto ai vari sistemi ago/contabolle+porosa?
Grazie a tutti per l'attenzione.
Luca[/quote]
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