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io credo che questi siano discorso puramente accademici........l'apporto di CO2 fornito dalla "cascatella" o da un aeratore in una vasca priva di impianto di CO2 è talmente minimo da potersi considerare del tutto trascurabile, per cui stabilire cosa sia meglio (l'uso o il non uso di questi 2 sistemi) non ha alcun senso..........
questo è il mio parere...... ;-) |
Secondo me potrebbe avere un senso nel caso di pellicola superficiale che inibisca lo scambio gassoso aria/acqua ;-)
In caso di superficie acqua libera non credo che le piante assorbendo CO2 la annullino in vasca, in quanto lo scambio gassoso aria/acqua provvederà a ripristinarla (questo in un acquario normalmente piantumato con piante di non troppe esigenze, altrimenti l'immissione forzata di CO2 diviene indispensabile) ;-) |
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no no il kH è fondamentale che sia ben regolato, serve da tampone. è vero però che un acqua con KH molto basso ha una maggior incidenza della CO2 sul pH ovviamente, come nel caso dell' acqua di osmosi... Quote:
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Ci sono poi casi "speciali" in cui la movimentazione mantiene quel minimo di CO2 (vasca piccola, molte piante, poca produzione di CO2 da parte di abitanti e batteri, possibile presenza di pellicola superficiale, ecc.). Su questo mi pare che tutti abbiano più o meno ammesso che sia possibile. Non vuole certo essere un metodo corretto in assoluto. Anzi, non vuole proprio essere un metodo. |
A parte decidere se la CO2 sia di sesso femminile o maschile (parafrasando una vecchia discussione accademica :-D ;-) ), secondo me andrebbe semplicemente 'quantificato' il tutto con dei numeri possibilmente reali anche se è molto difficile trovare studi a riguardo.
Ricordo una pagina web in cui veniva addirittura detto che la CO2 disponibile tramite il solo scambio aria-acqua era più che sufficiente per le piante ... in teoria il discorso non era proprio campato in aria, ma sappiamo più che bene che, per come 'spingiamo' le piante nelle nostre vasche, la cosa non sarebbe possibile. Guardando le piante che crescono sommerse nei fiumi non si notano carenze di CO2, eppure nei fiumi non ci sono pellicole superficiali ne tantomeno la CO2 prodotta dai batteri riesce ad innalzare la concentrazione più di quanto sia quella presente tramite scambio gassoso aria acqua. Io credo che alla fine del discorso ogni vasca vada poi adeguata ai parametri base che gli creiamo forzatamente e che decidiamo di non modificare: - decidiamo di illuminarla con 2 w/l ? dovremo necessariamente adeguare la fertilizzazione di conseguenza (ripeto sempre che la CO2 è principalmente un fertilizzante e che solo come effetto secondario ha la capacità di ridurre il PH) - decidiamo di illuminarla con 0,2 w/l ? idem come sopra, forse la sola acqua di rubinetto sarà già troppo fertilizzata Personalmente ho provato sia gestioni in eccesso sia in difetto (alghette sempre pronte a prendere il sopravvento, ma questo sappiamo che è sempre così) e la crescita delle piante cambia di conseguenza ma non sono mai deperite fino alla morte della pianta. Parlo di NO3 e PO4 quasi completamente a zero in colonna e PO4 a 6 mg/l e Fe a 0,8-1 mg/l ... diciamo che di prove, volontarie o meno, ne ho fatte #23 :-D Ho cresciuto per mesi una eustralis nel cubetto con il filtro a cascatella e nessun fondo fertilizzato ... cresceva senza morire, inguardabile ma cresceva, ovvio che se mettevo un po più di fertilizzante le aghe facevano festa ma parametrando tutti i valori a quelli fissi e non modificabili (CO2 e illuminazione) le cose funzionano. Continuo a dire che in vasche giovani con alcune piante la cascatella non la vedo affatto male, stesso discorso se si sposta l'uscita del filtro verso il pelo acqua, magari la cascatella a spray bar è stata pensata per ridurre una potenza della pompa eccessiva rispetto la vasca. Insomma qualsiasi discorso va tarato alla singola vasca, dire in assoluto cosa sia giusto o cosa sbagliato lascia solo adito alla creazione di 'falsi miti' ... e credo c'è ne siano molti che andrebbero 'chiariti' ;-) |
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Il punto è se la vasca dispone di un numero limitato di piante, se quelle piante sono a crescita lenta e dotate di metabolismi C4 e CAM (anubias ad esempio) e se l' equilibrio tra luce e altri nutrienti è basso, allora la sola CO2 ambientale può bastare sicuramente, diverso è il discorso con le piante a crescita veloce, con livelli di illuminazione e fertilizzazione più bassi. Il punto è sempre quello, in un acquario tutto è un equilibrio, tutto deve essere equilibrato, ogni vasca è a se. ciao! |
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Traduzione italiana Team: AcquaPortal
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