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E' indifferente se compri all'estero e vendi in Italia, che tu sia un distributore o dettagliante, sei equiparato per legge allo stesso Distributore perché immetti il bene nel mercato. Ti riporto la citazione della definizione : "Distributore, cioè colui che immette in commercio il prodotto" |
geronte, Scusami.....sai che so' de coccio.....
Facciamo un esempio pratico cosi capisco meglio...... Io,negoziante X,prendo un prodotto Y in Germania,da rivendere solo ed esclusivamente nel mio negozio e non come rivendita per i mio paese(sia esso online che "normale"), sapendo che c'e' un'IMPORTATORE Z nella mia nazione.......violo qualche legge o qualche accordo??? E se invece dell'IMPORTATORE c'e' solamente il DISTRIBUTORE????? |
oceanooo, scusami eh perchè a te che ti è parso di leggere tra le righe ? non raccontiamoci la favoletta di biancaneve per favore,saranno affaracci loro che si risolveranno tra loro.....ma io posso dire che secondo me c'era del personale oltre che della ragione in quella discussione ? per quello ti ho citato quella frase...non perchè non avevo capito cosa volevi dire :-))
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volevi che dicessi cosi? allora è triste.. ma se lo dico io con lo ZEO nell avatar tutti a dire ... e be tu sei di parte, eccone un altro... ecc ecc e allora cerco di non sbilianciarmi. cosa c'è piu da aggiungere? aspettiamo e si vedrà... per me va bene comunque... basta che non mi si venga a dire che è per la salute dei bambini che bevono le boccette.... |
il fatto è che le leggi son leggi,voglio dire:se vendi un prodotto e quel prodotto non ha un etichetta con su scritto cosa c'è all'interno(come tutti i prodotti che troviamo al supermercato o altro) non la si può vendere,alcune sostanze non possono essere vendute al pubblico normalmente(vedi i farmaci da banco e quelli con la ricetta) ma se tu vendi un prodotto che non dice cosa c'è dentro.....come si fa a sapere che all'interno non c'è quella sostanza??che poi ci sarà???non ci sarà???è comunque illegale...se poi è un curativo peggio ancora...che sia kz o qualunque altra marca...anche non nel campo acquariofilo!
persino la cocacola ha dovuto scrivere gli ingredienti..... :-)) |
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Giusto per rendere l'idea, poi il tuo pensiero Robbax è condivisibile al 100% ci mancherebbe... |
Il problema di moltissimi prodotti per l'acquariofilia sono palesemente fuori norma. Tutti i produttori e distributori devono avere la scheda sicurezza di quanto vendono. Tutto il resto sono chiacchere. Gli ingradienti devono tassativamente essere riportati sulle relative etichette. L'esempio della coca cola e'del tutto fuori luogo, in quanto prodotto destinato alla consumazione umana, a differenza dei prodotti per acquariofilia laddove sfornito delle corrette indicazioni come prescritto dalle leggi italiane ed europee. Se tutto fosse stato a norma il sequestro sarebbe risultato ineseguibile.
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pietro romano, che piacere rivederti qui , era dal 2 dicembre 2007 che non ci si sentiva, ri-benvenuto ;-) ;-)
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Grazie, sono intervenuto con piacere visto che qualcuno a caso, geronte, tanto per non fare nomi, mi ha tirato in ballo facendo riferimento diretto ad un post da me aperto su RI circa la legalità di prodotti per l'acquariofilia marina.e'proprio vero la diffamazione e'un reato penale proprio come la calunnia....
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Traduzione italiana Team: AcquaPortal
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