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da quanto ho sentito molti negozianti (se non tutti) già sapevano di questa normativa, così come le aziende. premesso che non credo assolutamente che le grosse aziende e i negozianti basino il loro profitto sulla vendita di medicinali ritengo che questi ultimi venissero commercializzati per il solo scopo di offrire un prodotto indispensabile al buon mantenimento degli animali... i negozianti vendono di tutto: acquari, accessori, piante, pesci, mangime...perchè rischiare multe per vendere medicinali se non per la sola tutela dell'animale stesso? |
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Però. è pur vero che in Italia i prodotti ad uso acquariofilo, ed in particolare i biocondizionatori, i mangimi ecc... hanno un costo relativamente esagerato in confronto all'effettivo e futile valore del prodotto acquistato. :-) |
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Però. è pur vero che in Italia i prodotti ad uso acquariofilo, ed in particolare i biocondizionatori, i mangimi ecc... hanno un costo relativamente esagerato in confronto all'effettivo e futile valore del prodotto acquistato. :-) |
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Comunque non voglio far polemica, ma mi pare un discorso da ingenui dire che le aziende commerciano i medicinali per il bene dei pesci, altrimenti non ci sarebbero questi prezzi, come appunto dice polimarzio. Se un pesce muore per una malattia, una volta lo si ricompra, anche 2, forse 3, ma in un acquario è impossibile che non si ammali MAI nessuno e senza medicine per curare i pesci, la gente abbandonerebbe l'hobby; quindi produrre le medicine è nel loro interesse, non facciamoci illusioni. Vorrei sapere gentilmente dal Signor Zanon quanto sono effettivamente queste cifre e come mai, dato che a quanto ho capito si tratta principalmente di costi iniziali e che non si perpetuano nel tempo, non viene semplicemente abbassato di poco il guadagno a singolo prodotto (o alzato il costo come più probabile) per recuperare le spese di cui tempo fa si dovrebbero essere per legge occupati. Spero che quanto ho scritto non venga considerato aggressivo o accusatorio, non era assolutamente nelle mie intezioni, ma voglio capire com'è realmente la situazione. |
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Comunque non voglio far polemica, ma mi pare un discorso da ingenui dire che le aziende commerciano i medicinali per il bene dei pesci, altrimenti non ci sarebbero questi prezzi, come appunto dice polimarzio. Se un pesce muore per una malattia, una volta lo si ricompra, anche 2, forse 3, ma in un acquario è impossibile che non si ammali MAI nessuno e senza medicine per curare i pesci, la gente abbandonerebbe l'hobby; quindi produrre le medicine è nel loro interesse, non facciamoci illusioni. Vorrei sapere gentilmente dal Signor Zanon quanto sono effettivamente queste cifre e come mai, dato che a quanto ho capito si tratta principalmente di costi iniziali e che non si perpetuano nel tempo, non viene semplicemente abbassato di poco il guadagno a singolo prodotto (o alzato il costo come più probabile) per recuperare le spese di cui tempo fa si dovrebbero essere per legge occupati. Spero che quanto ho scritto non venga considerato aggressivo o accusatorio, non era assolutamente nelle mie intezioni, ma voglio capire com'è realmente la situazione. |
Sinceramente, l'ultima e-mail del sig. Zanon sopra riportata da Marco AP mi ha lasciato molto perplesso #13 Mi piacerebbe sapere cosa ne pensano gli altri che stanno seguendo questa discussione.
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Sinceramente, l'ultima e-mail del sig. Zanon sopra riportata da Marco AP mi ha lasciato molto perplesso #13 Mi piacerebbe sapere cosa ne pensano gli altri che stanno seguendo questa discussione.
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Pesciu, la ricetta dal veterinario però sono io a pagarla per un antibiotico
e dato che il veterinario non vede il mio animale sofferente come fa a sapere se effettivamente mi serve oppure no? e finchè il gatto non c'era tutti avevamo vantaggio, gli animali in primis. a me può interessare relativamente dei costi di un'azienda, ma dato che sono io a dover pagare per una burocrazia inefficiente sarò subito pronto a firmare una petizione con nome, cognome ed indirizzo a favore dei miei animali per aggancio politico secondo me si intende qualcuno con una certa sensibilità disposto a ridiscutere questo tipo di applicazione della normativa |
Pesciu, la ricetta dal veterinario però sono io a pagarla per un antibiotico
e dato che il veterinario non vede il mio animale sofferente come fa a sapere se effettivamente mi serve oppure no? e finchè il gatto non c'era tutti avevamo vantaggio, gli animali in primis. a me può interessare relativamente dei costi di un'azienda, ma dato che sono io a dover pagare per una burocrazia inefficiente sarò subito pronto a firmare una petizione con nome, cognome ed indirizzo a favore dei miei animali per aggancio politico secondo me si intende qualcuno con una certa sensibilità disposto a ridiscutere questo tipo di applicazione della normativa |
qua in Italia è veramente pazzesco.Qualsiasi cosa fai o non fai,con una gamba sei sempre nel carcere!!!E ogni anno diventa più esagerato.
Tornando al tema,penso la maggior parte se non tutte le ditte sapevano benissimo di questa legge.La XXXX per esempio,vendeva fino ora i medicinali come biocondizionatori.Sull' etticetta non c'è nemmeno una descrizione del contenuto.Certo che una cosa cosi non va a lungo.Dovevano impegnarsi prima a mettersi in regola.Penso che non sia una cosa cosi impossibile.E dei costi,ma, io non so cosa sono questi costi in euro! La cosa più bella però,che i veri farmaci,come Protazol,Argulol ecc,in Austria e Germania si comprano normale in negozio.Senza gran che!!Meno male facciamo tutti parte della comunità europea,solo nello stato sbagliato #12 Vediamo come va a finire questo giallo acquariofilo.... |
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Traduzione italiana Team: AcquaPortal
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