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GROSTIK 19-03-2009 13:31

Quote:

Originariamente inviata da mauro56
Quote:

il verde malachite è proibito da 98 (in acquacoltura) poichè è ritenuto carcerogeno e mutageno (non è un semplice colorante ) stessa cosa per i furanici
questo significa solo che vi e' un ampio vuoto normativo che non distingue medicinali da utlizzarsi per animali allevati a scopo alimentare e quelli allevati a scopo ornamentale.
Esiste ad es per i pesticidi in agricoltura una serie di norme che vietano l'uso di alcuni prodotti prima della raccolta etc.. per gli animali gli organi di governo hanno ritenuto che non sapendo che fare eliminano tutto.. poi vediamo..

Come se si presentasse a me uno con il mal di testa ed io usassi la gigliottina per curarlo :-)) :-))

hanno utilizzato il cosidetto "criterio di prudenza"
i prodotti in questione sono pericolosi anche durante la manipolazione ....

GROSTIK 19-03-2009 13:31

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Originariamente inviata da mauro56
Quote:

il verde malachite è proibito da 98 (in acquacoltura) poichè è ritenuto carcerogeno e mutageno (non è un semplice colorante ) stessa cosa per i furanici
questo significa solo che vi e' un ampio vuoto normativo che non distingue medicinali da utlizzarsi per animali allevati a scopo alimentare e quelli allevati a scopo ornamentale.
Esiste ad es per i pesticidi in agricoltura una serie di norme che vietano l'uso di alcuni prodotti prima della raccolta etc.. per gli animali gli organi di governo hanno ritenuto che non sapendo che fare eliminano tutto.. poi vediamo..

Come se si presentasse a me uno con il mal di testa ed io usassi la gigliottina per curarlo :-)) :-))

hanno utilizzato il cosidetto "criterio di prudenza"
i prodotti in questione sono pericolosi anche durante la manipolazione ....

mauro56 19-03-2009 13:41

GROSTIK, perfetto, si, ma eliminiamo anche gli acaricidi, i farmaci contro i lombrichi gli antifungini per agricoltura e perfino gli organofosforici per la mosca dell'olivo.. perche' anche quelli dovrebbero esser prescritti da un veterinario e/o un fitopatologo che identificando l'infestante (animale o che sia) suggerisca tempi, dosi e modalita' di utilizzo, oltre che tempi di raccolta dopo la somministrazione etc..

Insomma non capisco perche' posso ammazzare i lombrichi senza ricetta e non curare i pesci :-)) :-))

mauro56 19-03-2009 13:41

GROSTIK, perfetto, si, ma eliminiamo anche gli acaricidi, i farmaci contro i lombrichi gli antifungini per agricoltura e perfino gli organofosforici per la mosca dell'olivo.. perche' anche quelli dovrebbero esser prescritti da un veterinario e/o un fitopatologo che identificando l'infestante (animale o che sia) suggerisca tempi, dosi e modalita' di utilizzo, oltre che tempi di raccolta dopo la somministrazione etc..

Insomma non capisco perche' posso ammazzare i lombrichi senza ricetta e non curare i pesci :-)) :-))

GROSTIK 19-03-2009 14:01

lo dici a me che gestisco un impianto di acquacoltura .... (e penso di aver un minimo di conoscenze sul pesce :-)) )
il prob riguarda i negozianti (venditori che devono giustamente guadagnare) che sono lì per vendere prodotti e a volte pur di venderti una cosa (stiamo cmq parlando di farmaci) ti procurano nella maggior parte dei casi più casini .......
mauro56, il tuo discorso è valido se le persone che utilizzano il prodotto sono preparate (non parlo di titoli accademici) ma sanno quello che fanno analizzano la situazione fanno il rapporto tra beneficio/costi impatto ambientale ect .... ma se si lascia troppa libertà vengono fuori delle porcate mostruose (io le ho viste in prima persona in alcuni impianti ......) che, se rimaniamo sui pesci, in acquacoltura sono indubbiamente su una scala molto + grande dell'acquariofilia (rifornita cmq da impianti che fanno pesce ornamentale non destinato al consumo umano ;-) ) da qui la necessità di utilizzare un criterio unico senza eccezioni (acquari domestici)

GROSTIK 19-03-2009 14:01

lo dici a me che gestisco un impianto di acquacoltura .... (e penso di aver un minimo di conoscenze sul pesce :-)) )
il prob riguarda i negozianti (venditori che devono giustamente guadagnare) che sono lì per vendere prodotti e a volte pur di venderti una cosa (stiamo cmq parlando di farmaci) ti procurano nella maggior parte dei casi più casini .......
mauro56, il tuo discorso è valido se le persone che utilizzano il prodotto sono preparate (non parlo di titoli accademici) ma sanno quello che fanno analizzano la situazione fanno il rapporto tra beneficio/costi impatto ambientale ect .... ma se si lascia troppa libertà vengono fuori delle porcate mostruose (io le ho viste in prima persona in alcuni impianti ......) che, se rimaniamo sui pesci, in acquacoltura sono indubbiamente su una scala molto + grande dell'acquariofilia (rifornita cmq da impianti che fanno pesce ornamentale non destinato al consumo umano ;-) ) da qui la necessità di utilizzare un criterio unico senza eccezioni (acquari domestici)


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