![]() |
Quote:
poi per la cronaca molti americani usano la 220v per alimentare le loro reattanze chissà poi il perchè!!!!!!! l'errore che continui a commettere e che non hai testato l'elettronico con il tuo wattmetro ;-) i valori dichiarati non ci azzeccano mai!!! |
Quote:
Certo che ho usato il condensatore, 20mf . Come da specifiche Philips e lo cambiavo pure ogni anno Io continuo a non fidarmi dei vari Wattmetri comunque può essere che quello che hai ci prenda..... Pensa che la nostra attrezzatura d'officina viene mandata ogni anno in calibrazione sia in Ducati Energia sia alla Gavazzi (salvo i piccoli strumenti, che comunque vengono sempre rapportati) |
Simo1978, bello parlare con persone competenti..... mi piacerebbe approfondire, non abboandonare questo post. Può darsi che risponda tardi ma spesso sono incasinato col lavoro ;-)
|
Quote:
i test di potenza ti dicono chiaramente a che corrente va alimentata ogni tipo di lampada. Facciamo un esempio proprio sulla EVC che sono di solito quelle che interessano: Con una corrente di 2,16 A hanno misurato una dissipazione di 249 W (ARO (Hellolights) Electronic Ballast) con una corrente di 2,99 A hanno misurato una dissipazione di 345 W (PFO HQI Ballast) Allora risulta subito chiaro che quella lampada, progettata per dissipare un massimo di 250 W, va alimentata con un ballast che le dia poco più di 2 ampere. Da qui le conclusioni. Se poi tu volevi i dati dichiarati dalle varie case costruttrici.. beh, quelli nessuno sa dove andarli a pescare salvo casi rari. Quote:
per l' altra misurazione dell' Icecap ci ha già pensato BiAndrea, con un autoconsumo stimato di circa 25 W ;-) mentre per i dati dichiarati, beh... non è molto difficile verificare che siano corretti, basta misurare la restenza dell' avvolgimento, moltiplicarla per la corrente che misuri al quadrato e aggiungere le perdite nel ferro + perdite addizionali per flussi dispersi. Non credo che sbaglino.. se sbagliano a fare una cosa del genere alla Osram è meglio che vadano a zappare :-D Quote:
3,4 A, cosfi=0,88 e 20uF di condensatore. però c'è lo stesso qualcosa che non torna perchè con quel cosfi e quella corrente mi vengono 688 W #13 allora qui mi dovresti dire esattamente dove hai misurato quei valori che mi hai detto nei post precedenti. in particolare, per fare un confronto sugli autoconsumi bisognerebbe sapere le correnti di alimentazione a monte dei ballast, il cosfi o alternativamente la potenza, le correnti di alimentazione delle lampade (a valle del ballast) e magari i rispettivi sfasamenti. In questo modo si riesce a sapere esattamente quanto consuma la lampada e quanto invece i ballast. il discorso dei wattmetri è condivisibile, quelli economici non saranno precisi come quelli da laboratorio ma un' indicazione di massima te la danno e si è in grado poi di verificare l' attendibilità con altre misure. La Osram per il 400 W da 30 W di autoconsumo, ma vedrai che l' elettronico non consuma tanto meno, infatti dalla stima era circa 25 W... questi non te li ripaghi neppure nei quasi 35 anni di vita prevista ;-) L' unico vero vantaggio secondo me sta nella frequenza di alimentazione, che però non credo giovi molto alla vita utile della lampada nel senso che intendiamo noi... per il fastidio dei coralli boh... non ci sono dati che lo confermano o lo smentiscono, ma la prima cosa a cui mi viene da pensare è che potrebbe, a questo punto, dargli molto più fastidio l' effetto di luce che fa il movimento superficiale di acqua... ma a questo ci dovrebbero essere abituati da qualche milione di anni :-)) ma ripeto, non posso dire nè che è giusto nè che è sbagliato perchè non lo so. Quote:
|
io ho fatto prove con 250W quindi condensatore 20mf. Con le 400 condensatore 35mf
|
quindi una cosa utile a tutti è emersa: da evitare sia il surriscaldamento della lampadina sia uno scorretto dimensionamento della reattanza, pena l'usura rapida di questa. Si spiega così perchè a molti che usano reattanze sopra i 3A la lampadina modifica rapidamente lo spettro verso il giallo.
|
trovato una cosa molto carina:
http://www.icecapinc.com/pdf/220#250mh.pdf http://www.icecapinc.com/pdf/250mh.pdf ok, il primo è l' Icecap da 220V 250W, il secondo è la versione da 120V beh, conferma quanto ho detto più su. Alla lampada, qualunque sia la tensione di alimentazione di rete, si hanno stessa tensione (130 V), stessa corrente (2,1 A) e quindi stesso angolo di sfasamento. Per il 400/120 invece abbiamo 100#125 V e 3,25 A e per il 400/220, 135V e sempre 3,25A (segno che forse l' elettronico da 400 W alimentato a 120V (95 - 135) fa più fatica ad alimentare, forse unica spiegazione del perchè alcuni americani preferiscono usare quello a 220V. |
Non vi ho seguito molto, ma l'avatar di BiAndrea è fantastico, quasi ipnotico #19
|
alessandro pensa che a me ricorda qualcosa nn so cosa ,ma mi ricorda #19 #19 #19
|
ah ah ah, reefaddict ho pensato esattamente la stessa cosa!!! :-D
|
Tutti gli orari sono GMT +2. Attualmente sono le 08:24. |
Powered by vBulletin versione 3.8.9
Copyright ©: 2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.
Traduzione italiana Team: AcquaPortal
User Alert System provided by
Advanced User Tagging v3.2.5 Patch Level 2 (Lite) -
vBulletin Mods & Addons Copyright © 2025 DragonByte Technologies Ltd.
Copyright Zero Pixel Srl