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Spettro, io sui libri non ho trovato niente ma se non ricordo male c'era un articolo su un vecchio numero di coralli....appena ho un minuto scendo in garage e controllo.
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Spettro, io sui libri non ho trovato niente ma se non ricordo male c'era un articolo su un vecchio numero di coralli....appena ho un minuto scendo in garage e controllo.
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yeah! sei gentilissimo! :-))
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yeah! sei gentilissimo! :-))
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Spettro, trovato numero n°23 luglio/agosto 2004 Coralli c'è la descrizio al centro niente di che beccati sto riassunto và:
diffusione: indopacifico centrale, sri lanka fino all'australia a nord fino al giappone grandezza: 20 cm ambiente: area superiore de reef dalla piattaforma fino a 35 m circa di profondità comportamento: le mele di mare si ancorano in prevalenza con i loro pedicelli alla rocce di barriera dove estendano i loro tentacoli in cerca di cibo, si spostano relativamente poco e sono spesso stanziali fintanto che le condizioni ambientali lo consentano. Alimentazione: i dieci tentacoli finemente ramificati vengano perenemente mantenuti in corrente per catturare lo zooplancton di passaggio Mantenimento in acquario: hanno necessità giornalmente di plancton animale in una sufficiente densità nutrizionale per un periodo prolungato (molte ore) se la densità nutrizionale è sufficiente soltanto per poco tempo gli animali soffrano la fame perchè non in grado di assumere grandi quantità di cibo in poco tempo. In seguito le mele di mare degerano e il loro corpo raggrinsisce perchè devano nutrirsi della loro stessa sostanza. Dopo poco tempo anche i loro tentacoli degenerano perdendo le tenui ramificazioni finali a questo punto non c'è più nulla da fare neppure se messe in condizioni ottimali. L'oloturina che rilasciano al momento della morte provoca nell'ambiente ristretto dell'acquario morie di pesci mentre i coralli in genere reagiscano meglio ed è per loro meno tossica. Certo questi inconvenienti non sono la regola ma piuttosto l'eccezione ma un acquariofilo che decide l'introduzione in vasca deve essere al corrente dei rischi tutto qua non è molto ed anche se ho riassunto non credo valga la pena comprare il numero della rivista perchè c'è quasi tutto. Se vuoi ti posso scannerizzare l'articolo e inviartelo per mail come pdf? ora vedi un po' tu in che condizioni è in questo momento l'animale e se hai tempo per seguirlo come merita, io nella vasca principale non lo metterei poi fai te #24 . Saluti Federico p.s. mi scordavo l'articolo non è firmato quindi non sappiamo chi ringraziare della redazione della rivista e nella bibliografia è riportato solo questo: Fossa, S & A J Nilsen (1998): Korallenriff-Aquarium, Vol 6 - Smattenkamp-Editore, Bornheim |
Spettro, trovato numero n°23 luglio/agosto 2004 Coralli c'è la descrizio al centro niente di che beccati sto riassunto và:
diffusione: indopacifico centrale, sri lanka fino all'australia a nord fino al giappone grandezza: 20 cm ambiente: area superiore de reef dalla piattaforma fino a 35 m circa di profondità comportamento: le mele di mare si ancorano in prevalenza con i loro pedicelli alla rocce di barriera dove estendano i loro tentacoli in cerca di cibo, si spostano relativamente poco e sono spesso stanziali fintanto che le condizioni ambientali lo consentano. Alimentazione: i dieci tentacoli finemente ramificati vengano perenemente mantenuti in corrente per catturare lo zooplancton di passaggio Mantenimento in acquario: hanno necessità giornalmente di plancton animale in una sufficiente densità nutrizionale per un periodo prolungato (molte ore) se la densità nutrizionale è sufficiente soltanto per poco tempo gli animali soffrano la fame perchè non in grado di assumere grandi quantità di cibo in poco tempo. In seguito le mele di mare degerano e il loro corpo raggrinsisce perchè devano nutrirsi della loro stessa sostanza. Dopo poco tempo anche i loro tentacoli degenerano perdendo le tenui ramificazioni finali a questo punto non c'è più nulla da fare neppure se messe in condizioni ottimali. L'oloturina che rilasciano al momento della morte provoca nell'ambiente ristretto dell'acquario morie di pesci mentre i coralli in genere reagiscano meglio ed è per loro meno tossica. Certo questi inconvenienti non sono la regola ma piuttosto l'eccezione ma un acquariofilo che decide l'introduzione in vasca deve essere al corrente dei rischi tutto qua non è molto ed anche se ho riassunto non credo valga la pena comprare il numero della rivista perchè c'è quasi tutto. Se vuoi ti posso scannerizzare l'articolo e inviartelo per mail come pdf? ora vedi un po' tu in che condizioni è in questo momento l'animale e se hai tempo per seguirlo come merita, io nella vasca principale non lo metterei poi fai te #24 . Saluti Federico p.s. mi scordavo l'articolo non è firmato quindi non sappiamo chi ringraziare della redazione della rivista e nella bibliografia è riportato solo questo: Fossa, S & A J Nilsen (1998): Korallenriff-Aquarium, Vol 6 - Smattenkamp-Editore, Bornheim |
gentilissimo Federico, per il momento sembra andare tutto ok, poi vediamo sto cercando di trovare una soluzione :-)
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gentilissimo Federico, per il momento sembra andare tutto ok, poi vediamo sto cercando di trovare una soluzione :-)
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Traduzione italiana Team: AcquaPortal
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