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no.....anche perchè se non ci fossero batteri vivi presenti nelle vasche marine........avrebbero una vita moolto corta! e poi sul discorso turbellarie rapportato a batteri e zeolite ....non tutte le vasche reagiscono allo stesso modo.....almeno spero!!! :-D
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la presenza delle turbellarie endemicamente è una teoria mia e di altri, non condivisa da tutti, visto che molti consigliano di cercare di eliminarle... ma le prove a favore della prima sono perlomeno credibili:
ho iniziato a stressare la vasca con zolite e carbonio -> turbellaria su tutti gli animali... bagno in betadine a tutte le acropore, si riprendono, crescono e nel giro di una settimana si cominciano a rivedere i morsi e rallentano la crescita senza fermarsi... tutte. Smetto di dare carbonio e tolgo la zeolite, tornando ad un normale berlinese, e le turbellarie smettono di rompere, spariscono, per ritornare non appena ricomincio a stressare la vasca, mesi dopo... I coralli, come tutti gli essere viventi pluricellulari, hanno un sistema difensivo (chiamarlo immunitario forse è troppo...), che nel momento in cui viene meno, espone l'animale all'attacco di parassiti, normalmente non virulenti... |
Quote:
mi spieghi in che modo si indeolisce il corallo dossando carbonio?per l'espulsione delle zooxantelle?e se noi aumentassimo l'alimentazione in corrispondenza di un inserimento di fonti di carbonio potrebbe risolversi il problema? grazie ;-) |
Roby V., una mia ipotesi, ma solo mia, è che i batteri presenti sul tessuto del corallo si riproducano repentinamente dandogli noia... il problema, almeno nel mio caso, è che col carbonio venivano su un sacco di alghe (nella vasca vecchia) e quindi non si poteva alimentare con niente... penso che in una vasca giovane le cose siano ben diverse... il problema IMHO è che finchè tutto va bene col carbonio sei a posto, quando qualcosa cominicia a girare male, non sai come comportarti... se ci azzecchi nella scelta per uscirne, sei a posto, altrimenti ti giochi la vasca...
Resto sempre più dell'idea che una vasca "deve" girare bene da sola perchè ben impostata sotto tutti gli aspetti tecnico-costruttivi e di qualità di prodotti e materiali (rocce e sabbia)... una vasca di questo tipo non deve aver bisogno di "spinte"... ora sono convinto di questo perchè ho appena avviato una vasca che senza fare nulla va per il meglio con valori ottimali, ma vedremo quanto dura... |
INK, parlo anch'io per la mia esperienza (di oltre un decennio ormai) e un pò per quello che ho letto dei tuoi numerosi post.
Mi pare in effetti che ogni tanto tu abbia un pò di "fretta" e di "disorganicità". Vedo di spiegarmi, senza nulla di scientifico eh.. ;-) Le vasche avviate da anni hanno un equilibrio fortemente "caratterizzato". Gli interventi su quelle vasche sono decisamente più invadenti, perchè si innestano su un sistema forte. Se devono essere fatti cambiamenti devono essere lentissimi e - forse - talora non possono proprio essere fatti. Una vasca giovane è diversa: la manovri più facilmente (il che non è sempre utile e facile). I sistemi a riproduzione batterica ritengo si basino su...un sistema appunto. E il fatto, ad esempio, che l'uno preveda il flusso nella zeolite veloce e l'altro lento...significa "solo" che la zeolite...non è zeolite e basta...ma dipende da come la usi. Come giustamente è stato detto in natura certi colori non esistono; è inutile ce che lo raccontiamo. Questi sistemi tirano al massimo le potenzialità degli animali...ma è come avere un Aston Martin: è uno spettacolo...ma devi mantenerla con molta attenzione. Se cambi il flusso; togli/metti; cambi cibo; metti lo zukkero...non troverai mai un equilibrio e, dunque, tutto sarà più fragile. La difficoltà dei sistemi è che devi avere la sensibilità di correre a 250/km...in mezzo al traffico: se sbagli la paghi cara. Dunque devi smagrire l'acqua...ma poi devi dare agli animali tutto quello che serve loro per stare bene...ma non troppo... :-D E questo nella massima stabilità possibile. Ragione, ad esempio, per la quale personamente ritengo che i Bio vadano dati sempre, sebbene una volta stabilizato il sistema pochi....ma sempre. Così come tutti i nutrimenti del metodo, anche se in dosi mooolto più basse di quelle da manuale. Gli altleti si "rompono" spesso, perchè sono molto tirati; gli anziani si ammalano di più, in quanto debilitati...e questo è corretto. Ma se continui a fare cambiamenti sarà difficile trovare una quadra. Rallenti il flusso ad un decimo: non usi la zeolite per la funzione che ha nel metodo... |
Amstaff69, purtroppo più vado avanti in questo hobby e più mi convinco di quanto ho scritto sopra... e la ragione è che trovo conferma proprio in vasche anche giovani, di un paio di anni al massimo o anche meno, fatto sta che chi stimola i batteri le turballarie le ha (giustamente) sempre più in agguato... Però quando una vasca, anche giovane e che ha seguito stabilmente sempre un metodo in maniera costante e con buoni risultati, un giorno subisce un problema non programmato (es. ti si rompe la ventola e ti sale la temperatura fino a 31°C, oppure ti salta la corrente per 4 ore...) o hai la FORTUNA di azzeccare il da farsi (ed è dura...) oppure non ne esci più... Vuoi due esempi: chiedi ad ecarfora e fipenso...
Un altro esempio: di recente un amico mi ha passato una acropora che da lui non tirava fuori i colori sperati... bene aveva sotto le turballarie e guarda caso usava acido acetico... vasca di un anno circa, stupenda e con tutti gli altri animali in ottima salute, crescita e colori... però io tiro le mie conclusioni. Nonostante la tua esperienza decennale con le vasche, credo che la parte dedicata alla moltiplicazione batterica, tu la stia ancora formando e ne avrai molte da vedere. Con questo non intendo che io ne abbia viste più di te, ma ciò che ho visto mi spinge a pensarla così... ci riincontreremo tra qualche anno, o forse più, spero, a ridiscutere questi argomenti... |
INK, per carità, non volevo dire che non può succedere, anzi:
i sistemia riproduzione, come detto, rendono tutto più veloce e delicato e questo talora è il prezzo per avere colori...innaturali. Dunque diciamo un pò la stessa cosa. Ciò però che credo - con la massima modestia - è che tu stia un pò sbagliando nella stabilità o comunque nella progressione e nella "coerenza" in una gestione. Tutto qui. Riguardo a Filippo (Fipenso) a suo tempo gi dissi la stessa cosa e alla fine mi pare sia andata un pò così. La la caxxata l'ha fatta dosando una dose spropositata di acetico (o aceto, non ricordo). Siamo sempre lì...Le cose non capitano (quasi mai...) per caso. Io uso xaqua da anni (già nella vasca precedente) e non ho mai visto una turbellaria (sgrat sgrat...) |
insomma, ho sentito parlare di giro marin, pare che sia un trattamento efficace contro le turbellarie, che ne pensate? :-)
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Traduzione italiana Team: AcquaPortal
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