![]() |
Io ho usato una ricetta fai da te:Fondo: pozzolana, lapillo e argilla espansa mescolate sul vetro di fondo, poi 18 l di akadama di granulometria grossa (c'era solo quella nel negozio Crespi in centro a Milano quando l'ho presa), infine ghiaino scuro AQ(miscelato con concime a lenta cessione elos).
Non mi posso lamentare senza CO2 ho comunque una discreta crescita ho solo integrato con sera florena. I primi cambi li ho fatti con acqua del rubinetto ora la miscelo ad occhio con RO. Non ho mai provato con i sali vorrei avere o leggere delle notizie più precise su come usarli. I mix venduti in negozio allo scopo mi sembrano carucci, ma le confezioni da farmacia sono enormi -05 . Bisognerebbe raggrupparsi tra acquariofili e poi spacciare le bustine dosate.. Che voi lo sappiate qualcuno lo fa già? Magari il GAEM di Milano? |
Ciao a tutti, l'akadama è un ottimo substrato non fertile e molto poroso, permette una ottima aereazione del substrato permettendo alla radici di svilupparsi facilmente e evita zone anossiche.
Inoltre offre riparo ai batteri, formando un secondo ottimo filtro. Per quanto riguarda le caratteristiche chimiche per assorbire assorbe SOLO KH, questa caratteristica svanisce però nel giro di due mesi se ovviamente alimentato. Il miglior sistema per l'impiego consiste nel LAVARLA ! eliminando così parecchio pulviscolo che rischia di creare della fanghiglia sottol'akadama e quindi fa perdere l'effetto della circolazione dell'acqua. il secondo consiglio è quello di inserirla in un secchio e versargli dentro una confezione di bircabonato per un mese. Una volta satura va rilavata e messa in vasca, in questo modo si evita di dover aggiungere continuamente bicarbonati di sodio e potassio goccia a goccia pena sbalzi di ph considererevoli che nuociono agli ospiti. Vi allego un grafico che feci 2 anni fa e che illustra l'andamento di assorbimento e la reintroduzione dei bicarbonati in vasca, in modo da schiarire un po le idee. Ciaps. www.niomix.com/temp/akadama.jpg |
Insomma, si lava o non si lava sto akadama?
|
Quote:
|
Salve a tutti.
Ho un dubbio sulla bontà dell'akadama che ho appena acquistato,sono circa tre giorni che l'ho messa in ammollo (dopo averla lavata) divisa in 2 secchi a cui cambio l'acqua a giorni alterni. Quanto deve essere dura la vera akadama? La mia se la prendo tra le dita e premo con forza si sgretola tutta (si che ho una certa forza,ma pensavo fosse più coriacea), mentre se maneggiata normalmente non succede. Ho preso la fregatura o è normale? L'ho acquistata da un venditore ebay in italia ed il sacchetto è identico a quello descritto negli articoli sull'akadama , ma l'idea di mettere questo fondo nel mio acquario (da allestire )mi lascia perplesso. Vorrei mettere l'akadama sotto e poi coprire con 5 cm di ghiaino marrone inerte. |
Ovvio è normale che l'akadama se la premi si sgretola, è comunque terra argillosa ma ha la proprietà di non sciogliersi in acqua, ora sto usando lo stesso fondo che ho usato su un acquario tenuto circa tre anni, ed è ancora esattamente come prima.
|
Grazie per la risposta mi stavano venendo molti dubbi se usarla o meno.
|
Domanda: posso creare un fondo in questo modo?
Dal basso: akadama (3-4cm) -> fertilizzante (2cm) -> sabbia scura gran. 0.8-1.2 (3-4cm) L'acquario è 110x50x50, circa 200lt netti |
Aggiungo un quesito, per oltre 22 anni ho avuto acquari olandesi, poi a causa di un ennesimo trasloco per di più in una casa ancora ....."Work in progress" ho venduto gli acquari e per circa 3 anni e mezzo sono riuscito a resistere alla tentazione di ricominciare, poi la passione fremeva e anche se i lavori sono ancora in corso ho deciso che entro primavera devo ricominciare. ho un acquario da oltre 350 litri, ma in passato ho utilizzato quasi sempre solo ghiaino basaltico (proviene dal lago di Vico) ,bellissimo, ottimo per le piante ma data l'alta presenza di ferro (alcuni granelli vengono addirittura atirati dalle calamite !) ho rinunciato a riutilizzarlo. Volevo utilizzare solo ghiano scuro a reazione neutra, ma le ottime esperienze di molti con l'akadama mi hanno affascinato. Ne userei solo circa 8 litri nella parte più bassa e poi ricoprirei tutto con l'altro ghiaino inerte . Ne avrei cmq dei benefici per la crescita delle piante? Qualcuno ha esperienze simili ? Sono restio ad utilizzarne di più perchè temo intorbiderebbe troppo facilmente l'acqua durante le operazioni di piantagione/potatura e con pesci che grufolano energicamente.
|
Ciao
Ad eccezione del primo acquario ho allestito sempre con akadama. Tralasciando i vari esperimenti di accoppiamento con fondi fertili commerciali o autoprodotti posso dirti che: L'intorbidimento iniziale dell'acqua dura non più di 24h, i miei acquari sono sempre stati plantacquari ed io sono il tipo che stramette le mani in vasca e quel poco pulviscolo che si alza scompare dopo pochi minuti. Una pecca è che essendo molto leggero tende a modificasi la conformazione del fondo con eventuali sradicazioni (ma niente di irreparabile con un livellatina). In quanto bonsaista il mio giudizio può essere di parte, posso solo dire che con le piante non acquatiche la gestibilità dell'akadama è fuori discussine! per quanto riguarda le acquatiche avendo utilizzato con i plantacquari solo akadama non saprei se altri fondi siano meglio, so solo che quando faccio un viaggio posso permettermi il lusso di lasciare le vasche 20 giorni facendomi fare solo rabbocchi, senza trovare sconvolgimenti. P.s. L'esperienza è soggettiva in quanto ho pochissimi pesci, per lo più neocaridine ed un enorme massa vegetale più varie piante in idrocoltura che svolgono il compito di filtro supplementare per cui la stabilità della vasca potrebbe essere a prescindere dalle caratteristiche di terra allofana quale è l'akadama. |
Tutti gli orari sono GMT +2. Attualmente sono le 02:44. |
Powered by vBulletin versione 3.8.9
Copyright ©: 2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.
Traduzione italiana Team: AcquaPortal
User Alert System provided by
Advanced User Tagging v3.2.5 Patch Level 2 (Lite) -
vBulletin Mods & Addons Copyright © 2025 DragonByte Technologies Ltd.
Copyright Zero Pixel Srl