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-   -   Articolo: Pesci pagliaccio in pericolo! (http://www.acquariofilia.biz/showthread.php?t=134334)

egabriele 30-06-2009 11:17

Quote:

Originariamente inviata da Blissy
se un giorno un bambino chiederà al padre com'è fatto il pescie pagliaccio? lo fa vedere in foto?o in tv ? perche magari nei negozi o addirittura nel mare non ci sara piu.....

Il pesce pagliaccio e' un mezzo utilizzato per colpire, perche' grazie a Nemo (anche se molti sono accaniti contro il film) e' stato fatto conoscere a tutti.
Il pericolo e' globale o nel caso specifico alle barriere nel suo insieme.

Blissy 30-06-2009 11:23

sono daccordo con te...era solo u esempio del pesce pagliaccio lo so ke il pericolo riguarda tutta la barriera corallina e quindi uno ke puo fare per queste bariere? #24

egabriele 30-06-2009 11:37

Quote:

Originariamente inviata da Blissy
sono daccordo con te...era solo u esempio del pesce pagliaccio lo so ke il pericolo riguarda tutta la barriera corallina e quindi uno ke puo fare per queste bariere? #24

Io credo che non si puo' far tutti tutto. Ad ognuno il suo. Un cittadino che deve lavorare, mantenere la famiglia, aiutare in casa e' giusto che si limiti a segnalare il prlblema (firmando petizioni, parlandone e sesnsibilizzando gli altri) e ad operare nel suo piccolo (raccolta diff, risparmio energ. ecc..).

Pero' che potere ho io sull'utilizzio dell'energia delle fabbriche?
Sull'utilizzo dei trasporti su gomma invece che ferroviari?
Sull'installazione di centrali basate su energie alternative?

a proposito di energie alternative, in alcuni comuni vietano l'installazione di pannelli fotovoltaici sui tetti perche' 'brutti' esteticamente.
A parte scrivere una lettera indignata, che posso fare io privato cittadino?

Blissy 30-06-2009 11:49

c'è proprio poco da fare secondo me bisognerebbe guardare il risparmio e il meno inquinamento anke se magari si abbassera il livello estetico di qualcosa...ma ke importa l'apparenza se possiamo vivere meglio!l'unica cosa che si potrebbe fare e proprio quello che hai detto sensibilizzare le persone anche con semplici parole ed invitare la gente a frequentare siti internet o altro dove ci sono spiegazioni migliori di quello che sta accadendo e sperare che queeste persone cambino o si sensibilizzano...

RolandDiGilead 19-07-2009 11:49

Secondo me è giusto dare risalto al problema al fine di sensibilizzare l'opinione pubblica e per primo noi acquariofili. La situazione, però, secondo me non è cosi tragica, la natura si evolve con l'evolversi del pianeta: solo che ci mette molte delle nostre vite e quindi noi non ce ne accorgiamo. Infatti, la dove stanno sparendo delle barriere coralline, altre stanno nascendo in posti prima classificati a clima "temperato".
Ad esempio, molti pesci del mar Rosso ora si trovano in mediterraneo, cosi come molti coralli duri e molli vengono avvistati sulle coste del Marocco.
Si tratta solo di permettere alla natura di adeguarsi.
Ciao

egabriele 20-07-2009 09:25

Quote:

Originariamente inviata da RolandDiGilead
Si tratta solo di permettere alla natura di adeguarsi.
Ciao

a meta' concordo, ma se l'umanita' continua ad emettere CO2 ed altro al ritmo attuale, non so i nostri nipoti in che mondo vivranno!!
La natura sopravvive e si adatta.... ma la sua sopravvivenza potrebbe essere distruggere l'uomo !

synth 14-08-2009 16:57

secondome non si tratta di tornare all eta della pietra,si tratta solo di avere un minimo di coscienza.

ad esempio,evitare di acquistare speci animali che sappiamo che dopo poco muoiono in vasca,e ce ne sono tante,io ad esempio non compro mai anumali in negozio,piuttosto mi faccio 100km e me li vado aprendere a casa di un appassionato.

purtroppo tutte le associazioni che difendono gli animali,hanno tantissimo lavoro da fare,e non sempre riescono a stare dietro a tutto!
una sera guardavo un documentario sull esportazione clandestina di animali tropicali.

nonostante le altissime mortalita,e il rischio estinzione,gli stessi abitanti di quelle zone per pochi spiccioli li catturavano stipavano in contenitori e spedivano.

nelle filippine gtrazie alla pesca al cianuro si e sbiancata un area di barriera corallina molto vasta,e loro col cianuro pescano pesci destinati al commercio.

spero solo che negli anni la raccolta controllata nei luoghi di origine,e l allevamento in serre possa garantire,un minor impatto sugli ecosistemi.

nvokbetsi87 30-06-2011 16:09

Ah però!! e questa discussione??Mi era sfuggita completamente!

Complimenti svenjova per avere fatto rotolare il sassolino dalla montagna e avere dato l'occasione di parlare dell'argomento a tutti!
E' bello sentirvi parlare e sentire le vostre idee,quella dei reagenti era un pensiero nuovo anche per me :)

egabriele sono d'accordo con te su moltissime cose,e credo che sia nella quotidianità che ci viene data di più l'occasione di fare qualcosa per partecipare attivamente a cambiare le cose

Svenjova per quanto chiedevi prima a proposito delle rocce,ne esistono e di diversi tipi :)
Già alcune aziende in Europa producono rocce artificiali per uso in acquario di barriera.

Alcune sono in materiale ceramico,ricche di piccoli anfratti e irregolarità,vengono prodotte con un processo che le porta ad avere una buona porosità interna con dimensione dei canali interni dai 20 ai 100 um (micron),in modo da potere essere ben colonizzate dagli anaerobi denitrificanti.
Delle più svaraiate forme e taglie,vengono vendute solitamente secche,ma alcuni negozi possono condizionarle e rivenderle vive.credo che anche la ditta stessa le condizioni e ne venda una parte già viva...

Altre,vengono prodotte anche nei paesi esportatori,da alcune aziende particolarmente sensibili all'acquacoltura eco sostenibile
(alcune per evitare problematiche legate al CITES nella vendita ad esempio delle talee,in realtà..)
hanno sostituito più o meno parzialmente,la raccolta di rocce sulle coste,con il condizionamento (in vasca,o più spesso in mare) di rocce prodotte artificialmente.
Possono essere utilizzate diverse miscele di cementi (anche il portland marino per capirci..),e diversi materiali dalla ghiaia( spesso si utilizza giaia fine 5,0-8,0 mm per le basette)di origine più o meno marina(vengono utilizzati anche ghiaie per edilizia)ai frammenti di corallo(alcuni inseriscono aragonite oolitica o frammenti più grandi di conchiglie).
Le miscele sono variabilissime, e personalmente ne conosco poche..
Possono essere inseriti vari additivi,se le rocce devono attraversare un processo di cottura,cito l'uso del polistirolo per creare le afrattuosità e particolari forme (ma non sarà neanche un poco tossico?e i residui di cottura? non lo sò...magari qualcuno ha già esperienze a riguardo vuole contribuire?)
Queste vengono poi immerse a profondità variabili(generalmente pochi mt) per un periodo più o meno lungo(dai 2 ai 6 mesi?)
Negli Usa è comunque una tecnica molto utilizzata anche a livello amatoriale nel DIY(do it yourself)

Credo che i vantaggi siano comunque tanti sia per l'ambiente,che per noi,che per le aziende:

Prima di tutto,riduzione delle raccolte in natura,e già per me sarebbe un grande risultato :)

Possibilità di commercializzare rocce secche,quindi con peso inferiore,con ridotti costi di trasporto (molto ridotti) e di imballaggio
Possibilità di ridurre drasticamente le raccolte e le spedizioni dai luoghi di origine,con il condizionamento controllato in vasche di stabulazione illuminate (integrando luce solare filtrata?) nel luogo di vendita (quindi a km zero!!!)

Commercializzazione di prodotti "sicuri" e (vasche di condizionamento e quindi rocce esenti da eunici,aiptasie,majano,planarie,turbellari e chi più ne ha piu ne metta :) )
E per ultima,di interesse esclusivamente acquariofilo....la fase di spurgo -b09 !!

Tutto sommato a me non pare un idea malvagia... :)
Io ne ho qualcuna che ho acquistato per i miei sistemi...credo che per essere buone rocce debbano essere fatte bene, ma sono comunque soddisfatto di molte di loro
Non ne sò molto dell'argomento,ma sono sicuro che ci sarà qualcuno molto più informato di me che potrà aiutarci con le sue esperienze... :)

Forza aggiungiamo terra al sassolino che rotola!
Chi contribuisce ? :-))

saluti!! -28

nvokbetsi87 01-07-2011 14:52

nessuno? :-(

synth 02-07-2011 04:55

si,si potrebbe fare tutto cio che dici,ma sicuramente costerà meno dare 2 euro al giorno ad un individuo che non gli frega nulla,e che va in mare a pescare con metodi poco ortodossi,o che di notte va a far saltare con la dinamite crostoni di roccia.sono cose che succedono tutti igiorni nei luoghi di origine,dove stesso gli abitanti del luogo sfruttano alla follia gli ecosistemi(dovranno pur mangiare anche loro),essendo l'unica fonte di guadagno.

leggevo una sera che una specie di pappagallo(non ricordo il nome),e praticamente estinta,per colpa di questa gente.su ogni carico di animali,ne morivano un'altissima percentuale,ma non per questo hanno cercato metodi diversi..tutti stipati in doppi fondi all'interno di camion,in condizioni pietose.

purtroppo chi compra vuole tutto subito,e gli allevatori non riescono a stare dietro alle richieste dei clienti finali.

quindi la causa principale di tutto siamo noi che li acquistiamo,e inutile girare attorno al problema.


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