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Pfft 20-12-2007 21:58

wortice, concordo perfettamente , hai colto nel segno , io ho voluto iniziare Zeovit solo perchè sto ricercando una colorazione più metallica o differente in alcuni animali .
Io non credo che nella mia vasca con zeovit vedrò chissà quali cambiamenti , perchè semplicemente non c'è niente da cambiare , mi basta poco e in alcuni animali inizio a vederlo .

awake 20-12-2007 23:25

beccatevi st'altra pappardella :-D

taleario 130x60x45, dsb di 10 cm e 30 cm utili di acqua .
illuminazione : 6x54watt (ridicola) 2 actinic plus e 4 aquaspezial
movimento: 2xmaxijet 1000( insufficente)
densita'1026
temperatura da 24,8 a 26,2
po4 0,01
no3 0
ca 400/410 integrato quotidianamente con polvere
kh 7/8 come sopra
mg 1200 circa integrato settimanalmente
altri elementi non misurati (stronzio,iodio,potassio,boro) e non aggiunti.
3 pesci presenti di taglia piccola alimentati 2/3 volte al giorno.

quindi gestione anomala o meglio lacunosa sotto tutti i punti di vista:illuminazione e movimento ridicoli,nessuna alimentazione specifica x coralli,integrazione senza reattore di calcio fatta ad occhio.

in vasca erano presenti circa 30 talee tra acropore,pocillopore,stilopore,montipore e seriatopore oltre a qualche ciuffetto di xenia .

risultato dopo 4 giorni di illuminazione continua (dovuti a rottura del timer):
la xenia era diventata molto piu' chiara e il pompaggio rapido e vigoroso
le pocillopore e le stilopore avevano perso quell'aspetto ombrato intensificando la colorazione
le seriatopore avevano invece risentito della troppa luce sbiadendo e perdendo in gran parte le fluorescenze,in particolare la caliendrum.
le acropore verdi avevano perso intensita' di colore,ma schiarendosi il verde risultava metallico( molto diverso dalle nobilis spurate)
le acropore blu avevano intensificato mostruosamente la colorazione ,diciamo che avevano raggiunto il top.
loripes e rosaria ,hemprichii e loisettae nettamente migliorate ,colori piu' brillanti,nitidi e marcati .

il risultato piu' vistoso l'ho pero' osservato su di una formosa selvatica appena acquistata,marronissima, che era diventata(in 4 giorni) di un azzurro pieno,intenso,incredibile.
altra nota importante e' che lo spessore dei tessuti non risultava assottigliatosi .

e' evidente che trattavasi comunque di uno shock per gli animali,per altro non voluto.

nei mesi successivi ho provato piu' cautamente ad aumentare le ore di esposizione alla luce dei coralli,da 12 ore a 14 e poi a 16 per periodi di 7/10 giorni constatando che era sufficente questo accorgimento per ridare brillantezza e intensita' ai colori dei coralli facendogli espellere gran parte delle zooxantelle,soprattutto senza indebolire i tessuti.

wortice,riporto a galla un thread ,morto prematuro



http://www.acquariofilia.biz/viewtop...eospur&start=0



riesumiamolo

wortice 21-12-2007 02:27

awake, si, ricordo quel post ...e dello zimafluor che in effetti doveva agire secondo chi lo usava sui colori blu..Lo usai 2 anni fa senza nessuna ripercussione positiva e poi lo abbandonai...

Pfft 21-12-2007 09:45

awake, secondo te a cosa è dovuto lo schiarimento dei coralli nel tuo caso di luce eccessiva ? come ho scritto io sopra , secondo te non è dovuto ad una moria delle zoox per eccessiva continuità di luce ?

wortice, il problema infatti non è il trovare fluoro o potassio o altro per dosarli in vasca e stimolare i colori , il problema è trovarli in una forma utile al corallo.

bibarassa 21-12-2007 13:45

Sicchè per avere coralli maggiormente colorati si potrebbe agire aumentando il fotoperiodo

awake 21-12-2007 15:12

esatto Bibarassa ,la luce intensa favorisce lo schiarimento dei coralli grazie all'espulsione delle zooxantelle,di conseguenza i coralli sviluppano e rinforzano i cromatismi. devono pero' esserci contemporaneamente queste condizioni: nutrienti bassissimi ,presenza dei piu' importanti oligoelementi in quantita' equilibrata,disponibilita' di cibo predabile.

condormannaro 21-12-2007 16:14

Quote:

Originariamente inviata da awake
esatto Bibarassa ,la luce intensa favorisce lo schiarimento dei coralli grazie all'espulsione delle zooxantelle,di conseguenza i coralli sviluppano e rinforzano i cromatismi. devono pero' esserci contemporaneamente queste condizioni: nutrienti bassissimi ,presenza dei piu' importanti oligoelementi in quantita' equilibrata,disponibilita' di cibo predabile.

Confermo di trovare molto interessante questa possibilità di operare aumentando il fotoperiodo.

Per coerenza con me stesso, mi chiedo tuttavia: qual è la differenza fra il somministrare una sostanza di cui non conosco la composizione, stimolando in modo "innaturale" l'espulsione delle zooxantelle, e aumentare in modo "innaturale" il fotoperiodo, per raggiungere lo stesso scopo?

Esiste davvero una differenza sostanziale fra il somministrare un prodotto chimico e il sovraesporre alla luce un corallo?

E' un po' come la scelta fra una crema autoabbronzante e stare al sole cocente per ore ed ore. In entrambi i casi le conseguenze potrebbero essere negative, e non è nemmeno detto che il secondo metodo sia meno pericoloso del primo...


Boh... #17

awake 21-12-2007 17:14

Andrea io non parlerei solo di schiarimento ,ma anche dell'intensificazione/definizione dei colori.
a questo proposito bisognerebbe rispolverare lo schemino dello svizzero ,che non ho trovato,dove si parla di illuminazione e dove venivano spiegate le dinamiche che regolano il rapporto tra i vari tipi di luce/colorazione/zooxantelle.

comunque riguardo allo schiarimento una prima ipotesi e' quella che hai fatto tu. cioe' che l'overdose di luce provochi la morte e l'espulsione delle zooxantelle. anche se le prove da me fatte con 16 ore di illuminazione francamente non mi pare possano essere state cosi' violente nei confronti delle zoox(cosa diversa e' dare luce ininterrottamente).
un'altra ipotesi e' che il corallo che riesce ad avere sufficente energia per svilupparsi (grazie a luce,cibo,oligoelementi) sceglie di ridurre al minimo la presenza delle zooxantelle ,espellendole per la maggior parte.
cio' dimostrerebbe che le zoox non sono un mezzo privilegiato dal corallo per nutrirsi. in effetti un corallo invaso dalle zooxantelle il piu' delle volte non riesce a crescere,e' bloccato nello sviluppo,proprio perche' se da una parte queste gli apportano il minimo indispensabile a livello nutrizionale garantendo la sopravvivenza,impediscono allo stesso tempo che il corallo riceva luce perche' ne ricoprono i tessuti . potrebbe essere quindi che il corallo da una parte tende a conservare un minimo quantitativo di zooxantelle per i periodi di magra ,ma allo stesso tempo cerca di ostacolarne lo sviluppo massiccio che comprometterebbe la sua stessa crescita.

awake 21-12-2007 17:44

Condor non e' esattamente la stessa cosa,anzi.....
misurando la luce(lumen,par,spettro) delle nostre vasche e comparandola con quella dell'habitat naturale e' evidentissimo che le nostre vasche hanno un deficit.
il presupposto,l'ho detto ,e' che spesso diamo poca luce. ho fatto le prove con 6 tubi aumentando il fotoperiodo,potevo pero' lasciare le stesse ore e aumentare il numero di tubi e di watt ,ottenendo gli stessi risultati !
aumentare il fotoperiodo significa cercare di fornire agli animali il quantitativo di luce del quale necessitano(e parlo di quantita' perche' sarebbe troppo complesso introdurre anche il discorso qualita'). non e' a mio avviso equiparabile all'introduzione di sostanze chimiche , a meno che non si dimostri che tali sostanze esistono anche in mare e che vengono utilizzate per l'espulsione delle zooxantelle.

condormannaro 21-12-2007 18:00

Quote:

Originariamente inviata da awake
Condor non e' esattamente la stessa cosa,anzi.....
misurando la luce(lumen,par,spettro) delle nostre vasche e comparandola con quella dell'habitat naturale e' evidentissimo che le nostre vasche hanno un deficit.
il presupposto,l'ho detto ,e' che spesso diamo poca luce. ho fatto le prove con 6 tubi aumentando il fotoperiodo,potevo pero' lasciare le stesse ore e aumentare il numero di tubi e di watt ,ottenendo gli stessi risultati !
aumentare il fotoperiodo significa cercare di fornire agli animali il quantitativo di luce del quale necessitano(e parlo di quantita' perche' sarebbe troppo complesso introdurre anche il discorso qualita'). non e' a mio avviso equiparabile all'introduzione di sostanze chimiche , a meno che non si dimostri che tali sostanze esistono anche in mare e che vengono utilizzate per l'espulsione delle zooxantelle.

Capisco il tuo pensiero, ma personalmente ho il sospetto, piuttosto forte, che la seguente equazione, esemplificativa del tuo ragionamento (perdona la semplificazione), sia errata:

240 watt x 10h = 100 watt x 24h

In entrambi i casi somministriamo 2400watt al giorno, ma sono piuttosto convinto che non sia la stessa cosa.

Il fotoperiodo non è un fattore con il quale si possa giostrare troppo, perchè da questo dipende il ciclo vitale dell'animale con meccanismi che lascio ai biologi, ma che ritengo possano essere gravemente compromessi da una costante o eccessiva esposizione alla luce.

A presto


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