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Secondo me dovremmo tornare alle regole basilari della politica.
Si individuano i due partiti che potrebbero governare in caso di vittoria, e che sono Forza Italia ed i DS. E si vota chi si preferisce, senza disperdere inutilmente votarelli in giro per partitini minori che possano un domani affossare il governo (lega e rifondazione di recente memoria). Corollario: se uno ha votato questo governo e non ne è soddisfatto, dovrebbe votare l'opposizione, perché in questo modo di favorisce l'alternanza. Questo da un punto di vista politicamente corretto. |
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Per quanto riguarda l'alternanza, nel nostro contesto politico è impensabile che ce ne sia...perchè gli ideali politici sono la base "elettorale" delle coalizioni di destra e sinistra...quindi chi vota i Verdi o rifondazione e rimane insoddisfatto non potrà mai votare UDC (democristiani) o ForzaItalia...sarebbe incoerente e stupido umanamente (anche se accettabile politicamente). Proprio grazie all'alternanza è nato il mostro della campagna elettorale (degenerato)...se gli elettori smettessero di migrare a destra ed sinistra come se nulla fosse...i partiti lavorerebbero per tenersi i propri elettori invece di perdere tempo e denaro per accaparrarne di nuovi. |
Secondo me i partiti non lavorano per tenersi gli elettori proprio perché questi non alternano, ma al massimo passano da rifondazione ai comunisti italiani, piuttosto che dalla lega ad AN.
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Se nessuno dei due schieramenti non soddisfa è errato votare il male minore.Annulli la scheda(principio nettamente differente dall'astensione).
10.000 schede annullate sono poca cosa(viste le ultimi elezioni mica tanto) 3.000.000 inducono quanto meno alla riflessione. |
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L'autolicenziamento non è contemplato dal nostro sistema politico...mai e per nessun motivo. |
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Ma il problema non è la scappatoia legale (perchè tanto il reato di diffamazione a mezzo stampa non ha confini)...il problema è, a mio avviso, del tutto "filosofico" (passatemi il termine)...qui si discute di libertà di espressione e si discute di "libertà della rete"... |
Cari amici,
rieccomi nella discussione dopo aver ottenuto l'iscrizione alla sezione. Vedo che siete andati avanti... Inizio rispondendo a mauro56 riguardo la mia interpretazione del disegno di legge sull'editoria. Caro mauro56, è evidente che questo disegno di legge nasce con intenti ben più nobili che non "tappare la bocca ad internet". E' tuttavia innegabile che alcune sue disposizioni, apparentemente marginali rispetto al corpus del disegno di legge, sono state scritte "tenendosi larghi" e con lo scopo, non credo casuale, di ampliare le maglie del controllo. Più che all'art.7, che si limita a fare una precisazione di relativo rilievo (in sostanza l'applicazione di un'aggravante al reato di diffamazione, quella di cui al terzo commma dell'art.595 c.p.. Reato di diffamazione che già oggi, in alcune ipotesi, si potrebbe configurare a carico del proprietario di un sito, nella forma del concorso con l'autore dell'offesa), mi sembra che l'attenzione vada dedicata agli articoli 2 e 5. Questi articoli infatti danno una definizione di "prodotto editoriale" e di "esercizio di attività editoriale" particolarmente larga, e che sembra ricomprendere anche attività che fino ad oggi non erano soggette ad alcuna forma di registrazione o controllo preventivo. Fra queste potrebbero rientrare anche i blog, i forum e quant'altro. Era questo l'intento del Governo? Non lo so. Può essere. Certamente la libertà di informazione disturba molti, anche fra coloro che se ne erano fatti paladini. Se mi chiedi se ci sia da preoccuparsi, ti rispondo di sì. Se mi chiedi come andrà a finire, ti rispondo che non lo so, ma spero e credo che un controllo di tal genere, nella pratica, risulterebbe comunque di difficile realizzazione. Inoltre non dimentichiamo che l'art.6 comma 4 di questa proposta specifica che sarà il Garante a stabilire, con apposito regolamento, quali sono i criteri per individuare chi si deve iscrivere nel Registro. Senza contare che questa legge deve farsi tutto il percorso parlamentare, ammesso che ci arrivi. Per quanto riguarda xaipher, mi fa piacere leggere che condividi la mia analisi politica. Comprendo il tuo disgusto ed il dilemma che hai avuto sul votare o meno. Anche io, come te, non conosco la soluzione. I tempi non sono maturi per un radicale reset di questo modo di fare politica, ammesso che si possa parlare di fare politica quando si fa quadrato anche con gli avversari e si tenta di imbonire le masse con trovate elettorali e proclami inconsistenti. L'Europa è stata la nostra salvezza, e la nostra rovina. Da un lato ci ha vincolati, impedendo derive personalistiche o antidemocratiche (nel senso più schietto del termine), dall'altro ci tiene su binari, soprattutto in economia e sistema politico, dai quali oggi è impensabile scostarsi e che temo condurranno, nel tempo, a risultati aberranti. E alla fine, magari fra decenni, i nodi verranno al pettine. La Storia parla piuttosto chiaro, per chi la sa leggere. Ora vi saluto, nella speranza di incontarvi alla cena del 10 novembre che ho proposto qui a Roma, dove potremo parlare di persona di questi argomenti, senza tuttavia esagerare perchè i nostri pesci ed in nostri acquari, almeno in questo contesto, hanno la precedenza :-) A presto |
Xaipher io non capisco questo modo di vedere la rete....la rete non è diversa da un giornale ,una TV o qualsiasi altra cosa, purtroppo spesso è utilizzata come un mezzo di comunicazione tradizionale, qualcuno lo definisce "sesto potere", e in questo è facilmente manipolabile da gruppi, associazioni e singoli.
Non è possibile che in uno stato civile un editore di un giornale finisce in tribunale se manda in stampa un articolo che calunnia qualcuno e in rete invece non succede la stessa cosa. Ripeto per me i blog come quello di Grillo non sono affatto innovativi e non permettono una vera comunicazione......diciamo la verità i commenti si perdono in un mare di altri commenti e nessuno risponde mai agli altri....è uno sproloquio che non fa altro che rumore.Se fosse organizzato come un forum di discussione sarebbe già un passo avanti.......ma Grillo sa bene che la potenza del messaggio è strettamente legata alla brevità dello stesso e una discussione articolata, con contraddittorio finirebbe per sminuire la forza delle sue "sparate". ricordo che youtube è finito diverse volte in tribunale all'estero per aver pubblicato filmati inpubblicabili.....adesso filtra bene i video e censura....è forse mettere il bavaglio alla rete un pò di buonsenso???????? Ciauz |
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il punto è diverso. Nessuno credo che metta in dubbio, perlomeno fra le persone dotate di buon senso, che un reato commesso tramite la Rete debba essere perseguito come se fosse stato commesso tramite un giornale. Già oggi, infatti, è così. Prova adesso a calunniarmi, cioè ad attribuirmi un reato sapendomi innocente, oppure a diffarmarmi, cioè offendermi pubblicamente, e ti garantisco che domattina mi recherei in Procura per querelarti, ed avresti presto mie notizie. Il punto è che quel disegno di legge non estende ad Internet figure di reato altrimenti assenti, ma opera preventivamente, tentando, così almeno appare, di limitare l'uso di massa di alcune nuove forme di comunicazione, imponendo registrazioni a chi oggi non ne è soggetto. Per capirci: non punisce l'offesa oggi impunita, ma soffoca lo strumento con cui quell'offesa, insieme a tante altre cose che offesa non sono, viene manifestata. Sarà più difficile offendere, ma anche criticare. Credo sia chiara la differenza. A presto |
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Traduzione italiana Team: AcquaPortal
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