Federico Sibona, va sempre a finire in caciara, però rimane un topic interessantissimo... :-D :-D :-D
luca2772, refrigeratore??? Semmai metti all'esterno la vasca... #24 Ancora più naturale e simile a quello che vuoi creare... |
Quote:
meglio lasciare all'interno Le vongoline dovrebbero essere un buon elemento: questo genere di vasca sarà per forza di cose un ambiente eutrofico, quindi dovrebbero sguazzarci dentro (nel cubetto in questione ne metterei però una sola...non vorrei che ciucciassero troppa roba)...però non sarebbe compatibile con un fondo in lapillo lavico perchè amano insabbiarsi....magari con il sistema della sabbia viva andrebbero meglio gli atya non sono adatti perchè amanti della corrente forte un metodo per avviare una vasca autonoma con microfauna può essere questo: nella stagione buona, lasci fuori un secchio con le piante da inserire, tra cui muschi e cladophora (il top per l'insediamento di animaletti)....poi raccogli sabbia in natura e metti assieme il tutto....se poi ci aggiungi anche l'acqua presa in natura è il massimo |
Quote:
Beh non so a Gallarate ma io ho tenuto due vasche con solo invertebrati l'inverno scorso. E Marco (salvo alcuni giorni) ha tenuto alcune vasche di killi all'esterno. Se la popolazione è ben strutturata non credo che si abbiano problemi. Certo le vongole non sopravviverebbero ma alcune persone tengono in vasconi all'esterno anche le red cherry. |
Ha ragione Federico Sibona
Andiamo per ordine e rientriamo in carreggiata ;-) 1) Gallarate non è Latina (vedo il Monte Rosa moolto vicino...): qui l'anno scorso ho dovuto spalare per due volte mezzo metro di neve, e non è raro leggere i -10°C all'alba, ergo la vasca sta in casa. Potrei tenerla in taverna, dove di norma d'estate non si superano i 22°C. 2) gli athya amano la corrente forte: è vero. Tant'è che è prevista una stream da 900 l/h su 40 litri (ved. pag.1). Aumentare ancora significa sabbiare i vetri col lapillo che gira per la vasca tipo Ghibli 3) l'idea del bivalve mi piace molto: vedo di approfondire cosa dispongo a livello di fauna locale (le Anodonta sono troppo grosse) 4) il fondo o lo faccio in lapillo a pezzatura 1-2mm oppure devo tentare col fondo-palta a base di argille. Il rischio di anossia diventa importante senza animaletti "cuniculatori", quindi resterei sulla prima ipotesi. A voi la palla :-) (però basta OT o chiedo ai mod di depurare il thread: fatico a tenere la traccia :-) ) |
Mi era morto il proxy...
ecco la mia traccia :-) - frequenza ed entità dei cambi d'acqua 10% una volta al mese, riducibile al 5% - potenza luminosa approssimata in w/l nel caso di piante emerse, <0.25w/l nel caso di piante immerse, resterei su sciafile a lenta crescita (non dobbiamo mettere le mani a mollo) - manutenzioni che roba è? :-D al limite una pulita ai vetri (la scarsa illuminazione aiuterà) - tipo e densità della macrofauna piccoli (e pochi) filtratori e fauna bentonica che setacci e smuova superficialmente i detriti - fipo di filtraggio (se lo vogliamo) assente - tipo e quantità del mangime esclusivamente in polvere (o a scaglie sbriciolate al momento), poco e ogni 24#48 ore - temperatura (regolata o ambientale) se non vi sono ampie escursioni, ambientale - volume max e min (in modo che possiamo in futuro confrontare eventuali esperienze parallele) sul minimo, non scenderei al di sotto dei miei 40 litri netti, anche se con le dovute precauzioni, magari si può creare un pico-fresh da 15-20 litri sul massimo, "taglierei" a 300 litri, in quanto è evidente che questa classe di vasche è avvantaggiata dal crescere della massa d'acqua :-) |
Quote:
Soprattutto è difficile costruire un protocollo fisso se non si parte da un volume della vasca già deciso. In una vaschetta da 5 litri ho determinate opzioni, tutt'altro in una vasca da centinaia di litri. Ad esempio le pompe di movimento: fino a 20 litri potrei farne a meno. Oltre sarebbe più rischioso (fattibile, ma influenzerebbe le scelte su fondo, flora e fauna). Stesso discorso per il fondo. Si potrebbe creare un DSB dolce, ma dipende dal volume e dalle DIMENSIONI della vasca. Si potrebbe utilizzare uno spesso strato di comune terriccio e sabbia con piante provviste di un potente apparato radicale oppure un relativo basso strato di lapillo senza piante radicate (qui si dovrebbe poi considerare l'accumulo sul fondo di sostanza organica e non). In definitiva, che si fa: si parte dai 40 litri di Luca? Con fondo in lapillo? P.S.: Ora vado, ma poi torno per approfondire un altro paio di punti......:-)) |
Ho ripulito un paio di pagine di ot!!! :-)) #12
Quote:
Io posso raffrontarlo con i miei 40 litri (cayman 50) con fondo in lapillo da 2-4mm... nel mio caso ho lumache e una coppia di carinotetraodon. il filtraggio c'è, ma il filtro è pieno di lapillo e senza lana/spugne, quindi possiamo in buona sostanza dire che fa solo movimento. :-)) |
Paolo, se è pieno di lapillo altro che "solo movimento"...
Prova a levarlo e vedrai l'ammoniaca ingiallirti i vetri... |
Quote:
|
Quote:
|
Tutti gli orari sono GMT +2. Attualmente sono le 02:52. |
Powered by vBulletin versione 3.8.9
Copyright ©: 2000 - 2024, Jelsoft Enterprises Ltd.
Traduzione italiana Team: AcquaPortal
User Alert System provided by
Advanced User Tagging v3.2.5 Patch Level 2 (Lite) -
vBulletin Mods & Addons Copyright © 2024 DragonByte Technologies Ltd.
Copyright Zero Pixel Srl