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Procuralo ancora fresco cosicchè risulta più facile da scortecciare, puoi utilizzare un cutter per farlo, poi aspetta che sia secco, senza corteccia non ci metterà molto a seccare, tu intanto mettilo in posti asciutti e possibilmente assolati. Una volta secco, privo di linfa ecc. lo fai bollire per un'oretta che è più che sufficente e lo tieni a mollo in un secchio per un paio di giorni cambiando ogni tanto l'acqua, la cosa importante è che affondi, ed il gioco è fatto! #70 Fammi sapere poi come procede o se hai altre domande e magari posta delle foto! -28 |
io ho appena scortecciato la mia radice di olmo, ma essendo fresca la corteccia veniva via a filamenti sottili, e il legno non è venuto bello "ripulito", basta farla seccare accanto alla stufa per far staccare i filamenti rimasti? non vorrei per sbaglio tagliare e rovinare il legno per 1 mm di corteccia...
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Non ho letto niente sul legno di Platano... Ne ho un pezzo che vorrei mettere in acquarietto e volevo sapere se va bene dal punto di vista della durata, dei tannini e altre cose...
Sul sito http://www.promolegno.com/legno/spec...se/platano.htm c'è scritto "Proprietà Il legno di platano è mediamente pesante (massa volumica secca di 600 kg/m3) e mediamente duro (durezza di Brinell di 16 – 25 N/mm2). Si spacca difficilmente. Non è particolarmente stabile, cosa che porta con l’essiccamento ad incurvamenti e fessurazioni. Il platano è lavorabile a volte molto facilmente, altre discretamente; al contrario il trattamento delle superfici si esegue facilmente. Questo legno si opacizza e lucida bene e dispone di una tessitura tipica, simile al cuoio. Tuttavia non è né resistente alle intemperie, né durevole." |
[QUOTE=Fabio&Isa;1061482290]Non ho letto niente sul legno di Platano... Ne ho un pezzo che vorrei mettere in acquarietto e volevo sapere se va bene dal punto di vista della durata, dei tannini e altre cose...
Ti assicuro che non esiste nessun legno che resista per sempra in acquario.. quindi legni più o meno duri.. io consiglio di utilizzare quello che più ti piace.. Il Platano è di media durezza ed è molto malleabile come hai letto tue allo stesso tempo però flessibile.. penso che in acquario duri tranquillamente qualche annetto.. puoi stare tranquillo #70 |
Grazie mille per la risposta... vi farò sapere quanto ci vuole a farlo affondare :)
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In giardino ho trovato un pezzo di tronco, con parte delle radici... l'ho fatto analizzare dal mio vicino e mi ha detto che molto probabilmente è pioppo... in prima pagina ho visto che è tra i legni assolutamente da scartare... è davvero così??! non vorrei "lavorarlo" per nulla.. grazie mille!!
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Salve a tutti
ma se io uso il liquido jin (per i bonsai) per fossilizzare il legno?? cito :"Il liquido jin (polisolfuro di calcio o solfato di calcio idrato) è un sale che combina lo zolfo con il calcio, fondendo così assieme le proprietà dell'uno (cristallizzante e antisettica) con quelle dell'altro (indurente ad azione caustica-sbiancante). Il calcio ha la proprietà di legarsi alle molecole del durame indurendolo e gessificandolo (anche se legno "molle") mantenendo comunque la superfice porosa, consentendo la migliore asciugatura e indurimento dello stesso." Che ne pensate??? dovrebbe garantire una maggiore resistenza in acqua, lunico prob. è che non so se rilasci a lungo andare/ subito calcio o zolfo in vasca qualcuno è piu informato di me al riguardo??? |
I solfuri sono nocivi in acquario. Io non rischierei con il liquido per jin. Bisognerebbe altrimenti capire bene la reazione che avviene e dove vanno a finire. Reagiscono in qualche maniera con i tessuti morti del legno e probabilmente si trasformano. Inoltre il trattamento sarebbe comunque da rifare nel tempo, come nei bonsai.
Cosa ne dite invece del legno di carpino? E' adatto ad essere inserito in acquario? Rilascia molti tannini? |
ho chiesto ad una mia amica da poco laureata in chimica sul rilascio dei vari solfuri e mi farà sapere (spero a breve)
anche perche se questo metodo mi permette di tenere un legno in vasca senza andare incontro nel lungo periodo a marciume non mi dispiacerebbe :) Per quanto riguarda i tannini so che non si possono eliminare del tutto ma comunque sia tramite la sola acqua e il tempo la maggior parte viene rilasciata(cosi da non ambrare piu l'acqua). Per me l'unica maniera di eliminare il tannino contenuto in un legno è 'scolarlo'. Detto in maniera più tecnica, con un fluido (magari leggermente basico) devi portare a galla queste sostanze e, mentre sono ancora in quello stato (in immersione o sotto un flusso corrente), asportarle (se in immersione, si diluiranno nel fluido stesso...sotto flusso ovviamente verranno dilavate). |
Riferisco la mia esperienza: sto usando tuttora, da circa 7 anni, in ambiente dolce Malawi, un grosso tralcio di vite non riscontrando problemi di sorta. Tutto quello che ho fatto: avuto in regalo già molto secco non conoscendo altri particolari, lavato in ammollo acqua e scortecciato del tutto, messo in forno al max T per mezz'ora/tre quarti d'ora su per giù e STOP. -28
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Traduzione italiana Team: AcquaPortal
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