AcquaPortal Forum Acquario Dolce e Acquario Marino

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-   -   Un pesce di nome W.....ild (http://www.acquariofilia.biz/showthread.php?t=452721)

Marimarco69 22-03-2014 06:27

Ciao.#28 E' tardissimo o prestissimo (decidete Voi)...

Nonostante tutto , mi sembra che questa ECCEZIONALE discussione sia un pelino "Utopica"...

Il SOGNO di poter conservare una specie e diffondenola tra privati mi sembra molto interessante,

Ma... Ritengo che sia solo una goccia di acqua pura che dalla sorgente che va a finire nel marcio alla foce del fiume...

Mi spiego meglio, se compro pesci del genere, non li pagherò poco, poi, previo, devo allestire una vasca adeguata...#24#24... con quello che mi costa (anche 0 nel caso di pesci di acqua fredda)... cercherò di recuperare una parte dell'investimento... però vendendo esemplari F1, uno scalino in meno dei genitori...#24#24 e così via...

Parlando di altro caro il mio @Entropy , non puoi negare che (pur condividendo l'utopia del Forum equo ed uniforme per TUTTI...) Nel Forum si creano "gruppetti" di persone che si danno manforte in certe discussioni, sia per bene che male dire... e persone che per ESPERIENZA, ma anche per disponibilità economica, possono fare certi discorsi ed altri no...#24#24#28g#28g... FORSE la distinzione fatta in precedenza si riferiva a questo...

Tornando al Topic... Non dico che sono parole al vento.. ma riitengo (per via di F1-2-3- e Fiducia scarsa)... che non potrebbe aver "quel" successo che i Consapevoli si aspettano...

La pesca ci sarà finchè la gente comprerà... ovvero sempre, lo dimostra il "povero" Carassus Auratus da 3 euro la coppia (10 euro 10 pesci) e le relative 10 bocce...

Poi conservazione di quale frangente di di Specie??? visto che i nomi si aggiornano quotidianamente, e le specie stesse si evolvono "*******andosi" continuamente???

(IMHO)-14-
------------------------------------------------------------------------
P.s.: il "pedigree" eiste eccome, ma per i pesci va a scalare, quindi non porta la convenienza molto più evidente per altre specie di Mammiferi... -14-

Ale87tv 22-03-2014 10:32

io sono in toto d'accordo con T_M. e non vedo tutta questa impossibilità, specie in un periodo come questo, dove, per fare un esempio, gente in gamba non riesce a fare vivere un T. lalius più di 6 mesi perchè dall'allevamento gli arriva pompato di ormoni da far schifo. Con i guppy e i ramirezi ci siamo ormai abituati... ma adesso sembra che la moda sia diffusa a tutti i pesci!

Ora ho poco da fargli allestire al neofita di turno la vasca a puntino, se poi comunque ha rogne non dovute alla sua gestione ma alla qualità del pesce a cui arriva in mano: a sto punto se faceva le robe alla cazzum, otteneva lo stesso risultato!

Concordo con T_M ogni persona di buona volontà deve essere in grado di avere un'alternativa al prendere un pesce da singapore, e questa va fornita dagli appassionati. Non è fissazione, forse è cominciare a dare una svegliata ai canali commerciali. Non funziona? la massa continua a comprare abomini? chissenefrega, almeno chi vuole ha l'alternativa. Per gli altri la situazione non cambia. ma in finale chissenefrega del pirla che pretende di mettere i carassi nella boccia con i "pulitori"? dobbiamo tutelare anche gli stupidi adesso?

Definire il pedigree un discorso di soldi, è un insulto per chi in altri settori della zootecnia fa selezione mirata e mantenimento delle razze, e si sbatte. Poi è importante quello che c'è scritto dentro, CHI ha allevato, e Cosa ha allevato.

le specie si imbastrardano (o ibridano, meglio ;-) ) nelle vasche degli allevatori, difficile in natura, difficile nella vasca dell'appassionato...

per cui tutto si fa se si vuole, altrimenti si continua sempre sui soliti discorsi... che sono i biologi che fanno manenimento della specie (ok) e pochi eletti possono avere accesso a pesci "di qualità" mentre il povero pirla deve accontentarsi degli obbrobri da allevamento intensivo nonostante provi a fare le cose fatte bene.

discorsi fatti e rifatti anche su ap... talmente tante volte che alla fine uno si ritira dal campo...

daniele68 22-03-2014 18:28

Wild= selvatico
selvatico, o selvaggio, da selva
selva= ambiente naturale.

un pesce definito wild è già una incoerenza e io sarei per cambiare terminologia.
Una volta messo tra i 5 vetri il wild ha perso la sua etimologia..è un simile wild..ha gli stessi colori..stessi comportamenti? probabilmente una buona parte.
Perché dico una buona parte..perché la sua natura l'ha stampata nel DNA, lui esegue un programma vecchio migliaia di anni..un programma che gli ha permesso di evolversi, di sconfiggere tutte quelle avversità che la natura gli ha voluto o potuto mettere contro.
Andiamo a prelevarlo questo pesce chiamato wild..e lo abbiamo addomesticato.
lui non si procura più il cibo cacciando o razzolando in una melma naturale che noi cerchiamo di rendergli il più simile possibile al letto naturale di un fiume, di un lago.
Il cibo glielo diamo noi.
L'acquariofilo attento cerca di stare dentro a quei parametri e accorgimenti che il pesce wild avrebbe a a una distanza di 160000km da noi...
Ma aspetta...io non ho wild eppure cerco di dare le stesse cose sopra elencate al pesce comprato in serra, simile al suo parente wild che sta pensando a come procacciarsi la cena nella corrente del fiume tropicale.
Non ci sono pesci di serie A e di serie B secondo me.
Ci sono i pesci..punto.
Ciò che bisogna evitare è lo scempio che si procura alla natura andando a prelevare specie dalla natura e non in natura..
Allora anche il discorso di qualche pagina fa potrebbe essere non condiviso da una certa morale. Lascio la coppia e prendo le uova...ma la coppia ha deposto mille uova perché la natura ha scritto che di quelle mille uova cento si schiuderanno, le altre saranno cena per un altro pesce che magari vive grazie a quelle uova, cento muoiono per cause naturali altre, quelle destinate diventano altri pesci.
Mi rifaccio al discorso cibo...quelli che se ne stanno beatamente o maledettamente in natura, dipende da che vita conducono, cacciano, razzolano, ciucciano e via dicendo..
l'acquariofilo che ha il bel pesciazzo che deve cacciare vuole vedere questo istinto naturale e predatorio, istinto o comportamento stampato nel suo DNA e che mettendolo in 5 vetri , soffochiamo ma non spegniamo. Allora gli mette il pesce preda e mette a posto la coscienza...lo faccio per cultura, lo faccio per studiare il pesce..la preda muore dopo cento morsi?, dopo aver tirato capocciate al vetro? muore subito?

Ecco cosa andiamo a predicare sul forum..
Predichiamo..non imponiamo.
Uno è libero di fare ciò che vuole e sentirsi a posto con la sua coscienza in base alla sua moralità, conoscenza della materia. Ma rispettiamo la vita del pesce...qualsiasi esso sia, wild, ibrido, magari non prodotto da noi, di generazione fx...

Avere un pesce prelevato dalla natura non ci deve far sentire dei super acquariofili ma ci deve mettere nella condizione mentale che abbiamo a che fare con un pesce che in vasca potrebbe rivelarsi più delicato di altri, proprio perché levato dalla natura e dalla sua natura.
Io ho dato dei killi locati, regalato, a una ragazza del forum di cui mi fido ciecamente..non li darei al primo che arriva.

Deve essere l'acquariofilo tramite lo scambio a mantenere una genetica pulita del pesce? si..forse si. Ma questo esula dal discorso iniziale di wild. Qua si sfora nei discorsi di non ibridare, vasche monotematiche.
Il prelievo dalla natura fosse per me lo autorizzerei solo a enti , persone competenti per determinati studi. Prelevare il pesce dalla natura per farlo arrivare nelle vasche di chicchessia a Milano dalla Amazzonia, sinceramente lo trovo un capriccio.
Si potrebbe organizzare poi una vendita di pesci in esubero prese dalle associazioni o scienziati, biologi, università e mettere le progenie di questi pesci sul mercato piuttosto che deturpare la natura.
Utopia..certo...solo perché dovrebbero muoversi i potenti del mondo...organizzare un giro del genere è utopia ma si salverebbero pezzi importanti di natura.
Vero anche il contrario che grazie agli acquariofili si sono salvati pesci in via di estinzione..bene..quanti acquariofili si prodigano per questo rispetto alla massa che si vanta di avere il wild in vasca? Allora è , secondo voi, utopia autorizzare queste persone , che poi i nomi negli ambienti si conoscono, a prelevare uova in natura e farli rivivere nelle loro vasche?

La mia è una opinione, non condivisibile.

Bella discussione come da tempo non se ne vedeva.
Bravi tutti.
Ma ricordate ciò che diceva Voltaire:
" non condivido ciò che sostieni ma mi batterò fino alla morte perché tu possa esprimerla"!

T_M 22-03-2014 19:38

Quote:

Originariamente inviata da Marimarco69 (Messaggio 1062367281)

Mi spiego meglio, se compro pesci del genere, non li pagherò poco, poi, previo, devo allestire una vasca adeguata...#24#24... con quello che mi costa (anche 0 nel caso di pesci di acqua fredda)... cercherò di recuperare una parte dell'investimento... però vendendo esemplari F1, uno scalino in meno dei genitori...#24#24 e così via...

spero tu fossi di rientro e non di uscita a quell'ora... :-))

non mi è chiaro il punto quotato.
Per lo meno partendo dal mio punto di vista.

Ovvero:

Devo prendere degli endler.
Vasca adeguata a loro.
alternativa A : negozio -> ibridi
alternativa B : privato -> ilVanni (scusa se insisto con te come esempio ;-) ) -> pesci "puri"
Mantenimento: deve essere adeguato nel rispetto dei pesci in entrambi i casi.
Costo: qualcosa mi dice che ilVanni non li fa sicuramente pagare più che in negozio.

Devo prendere degli Gertrudae.
Vasca adeguata a loro.
alternativa A : negozio -> ??
alternativa B : privato -> Luca o altri che trovo nella loro sezione -> pesci "puri" e locati (ARU II)
Mantenimento: deve essere adeguato nel rispetto dei pesci in entrambi i casi.
Costo: vedi sopra.


Se mi fermo a questo, che secondo me darebbe una reale alternativa, giuro che non riesco a capire cosa ci sia di utopistico.
Non parlo di progetti o natura, o altro di "elevato".
Dico solo: proviamo a rinforzare e semplificare lo scambio diretto tra appassionati di pesci sani e con un minimo di sicurezza sulle spalle.

;-)
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Quote:

Originariamente inviata da Ale87tv (Messaggio 1062367324)

... non vedo tutta questa impossibilità, specie in un periodo come questo, dove, per fare un esempio, gente in gamba non riesce a fare vivere un T. lalius più di 6 mesi perchè dall'allevamento gli arriva pompato di ormoni da far schifo. Con i guppy e i ramirezi ci siamo ormai abituati... ma adesso sembra che la moda sia diffusa a tutti i pesci!

Ora ho poco da fargli allestire al neofita di turno la vasca a puntino, se poi comunque ha rogne non dovute alla sua gestione ma alla qualità del pesce a cui arriva in mano: a sto punto se faceva le robe alla cazzum, otteneva lo stesso risultato!

Ciao Ale.

Hai centrato buona parte di quanto penso

;-)

T_M 22-03-2014 20:09

Quote:

Originariamente inviata da daniele68 (Messaggio 1062367664)
Wild= selvatico
selvatico, o selvaggio, da selva
selva= ambiente naturale.

un pesce definito wild è già una incoerenza e io sarei per cambiare terminologia.
Una volta messo tra i 5 vetri il wild ha perso la sua etimologia..è un simile wild..ha gli stessi colori..stessi comportamenti? probabilmente una buona parte.
Perché dico una buona parte..perché la sua natura l'ha stampata nel DNA, lui esegue un programma vecchio migliaia di anni..un programma che gli ha permesso di evolversi, di sconfiggere tutte quelle avversità che la natura gli ha voluto o potuto mettere contro.
Andiamo a prelevarlo questo pesce chiamato wild..e lo abbiamo addomesticato.
lui non si procura più il cibo cacciando o razzolando in una melma naturale che noi cerchiamo di rendergli il più simile possibile al letto naturale di un fiume, di un lago.
Il cibo glielo diamo noi.
L'acquariofilo attento cerca di stare dentro a quei parametri e accorgimenti che il pesce wild avrebbe a a una distanza di 160000km da noi...
Ma aspetta...io non ho wild eppure cerco di dare le stesse cose sopra elencate al pesce comprato in serra, simile al suo parente wild che sta pensando a come procacciarsi la cena nella corrente del fiume tropicale.
Non ci sono pesci di serie A e di serie B secondo me.
Ci sono i pesci..punto.
Ciò che bisogna evitare è lo scempio che si procura alla natura andando a prelevare specie dalla natura e non in natura..
Allora anche il discorso di qualche pagina fa potrebbe essere non condiviso da una certa morale. Lascio la coppia e prendo le uova...ma la coppia ha deposto mille uova perché la natura ha scritto che di quelle mille uova cento si schiuderanno, le altre saranno cena per un altro pesce che magari vive grazie a quelle uova, cento muoiono per cause naturali altre, quelle destinate diventano altri pesci.
Mi rifaccio al discorso cibo...quelli che se ne stanno beatamente o maledettamente in natura, dipende da che vita conducono, cacciano, razzolano, ciucciano e via dicendo..
l'acquariofilo che ha il bel pesciazzo che deve cacciare vuole vedere questo istinto naturale e predatorio, istinto o comportamento stampato nel suo DNA e che mettendolo in 5 vetri , soffochiamo ma non spegniamo. Allora gli mette il pesce preda e mette a posto la coscienza...lo faccio per cultura, lo faccio per studiare il pesce..la preda muore dopo cento morsi?, dopo aver tirato capocciate al vetro? muore subito?

Ecco cosa andiamo a predicare sul forum..
Predichiamo..non imponiamo.
Uno è libero di fare ciò che vuole e sentirsi a posto con la sua coscienza in base alla sua moralità, conoscenza della materia. Ma rispettiamo la vita del pesce...qualsiasi esso sia, wild, ibrido, magari non prodotto da noi, di generazione fx...

Avere un pesce prelevato dalla natura non ci deve far sentire dei super acquariofili ma ci deve mettere nella condizione mentale che abbiamo a che fare con un pesce che in vasca potrebbe rivelarsi più delicato di altri, proprio perché levato dalla natura e dalla sua natura.
Io ho dato dei killi locati, regalato, a una ragazza del forum di cui mi fido ciecamente..non li darei al primo che arriva.

Deve essere l'acquariofilo tramite lo scambio a mantenere una genetica pulita del pesce? si..forse si. Ma questo esula dal discorso iniziale di wild. Qua si sfora nei discorsi di non ibridare, vasche monotematiche.
Il prelievo dalla natura fosse per me lo autorizzerei solo a enti , persone competenti per determinati studi. Prelevare il pesce dalla natura per farlo arrivare nelle vasche di chicchessia a Milano dalla Amazzonia, sinceramente lo trovo un capriccio.
Si potrebbe organizzare poi una vendita di pesci in esubero prese dalle associazioni o scienziati, biologi, università e mettere le progenie di questi pesci sul mercato piuttosto che deturpare la natura.
Utopia..certo...solo perché dovrebbero muoversi i potenti del mondo...organizzare un giro del genere è utopia ma si salverebbero pezzi importanti di natura.
Vero anche il contrario che grazie agli acquariofili si sono salvati pesci in via di estinzione..bene..quanti acquariofili si prodigano per questo rispetto alla massa che si vanta di avere il wild in vasca? Allora è , secondo voi, utopia autorizzare queste persone , che poi i nomi negli ambienti si conoscono, a prelevare uova in natura e farli rivivere nelle loro vasche?

La mia è una opinione, non condivisibile.

Bella discussione come da tempo non se ne vedeva.
Bravi tutti.
Ma ricordate ciò che diceva Voltaire:
" non condivido ciò che sostieni ma mi batterò fino alla morte perché tu possa esprimerla"!

Tutto vero.

Talmente vero che utopia per utopia, se tutte le specie prelevate la prima volta in natura, fossero poi state mantenute nel rispetto della specie stessa, mantenendole in purezza, al seguito del primo prelievo avremmo potuto dall'alba dei tempi avere solo pesci locati e zero selezioni.
Ma così non è .

Sarei entusiasta di veder prelevati pesci in natura solo da enti o associazioni, e magari poter avere acceso ai pesci riprodotti in eccesso tramite Cites o altro, con documentazione ecc..
Ma così non è.

Quindi?
Dobbiamo continuare a dirci che tanto la massa con i soldi comprerà e farà pescare pesci wild mentre la massa alle prime armi comprerà pesci di farm nelle serre ? (pesci che nel 90% dei casi si portano dietro problematiche)
Già lo sappiamo, lo scrivevo post fa.. siamo il nulla.
Ma perché non provare a far leva su quella goccia d'oceano che essendo cosciente di non voler alimentare indistintamente il prelievo in natura e di non voler pesci spesso ibridi o con problemi vari, vorrebbero una alternativa, ma non essendo in grado di procurarsela per inesperienza, mancanza di tempo, timidezza nel chiedere, ecc ad oggi non hanno vere alternative?

giustamente scrivi:

"Deve essere l'acquariofilo tramite lo scambio a mantenere una genetica pulita del pesce? si..forse si. Ma questo esula dal discorso iniziale di wild. Qua si sfora nei discorsi di non ibridare, vasche monotematiche."

NI

Sicuramente per mantenere una genetica pulita si parla di non ibridare, di vasche monotematiche e spesso di gestioni naturali e consapevoli; il wild non è direttamente chiamato in causa ma.. se devo mantenere la genetica pulita, da dove inizio?
Da un pesce di Farm?
La testa mi va al wild come partenza per semplicità e sicurezza, ma ben vengano altre soluzioni se danno minime garanzie.
Inoltre ... e questo è un po il centro della questione ... quanti utenti in questo portale hanno già nelle proprie vasche coppie wild\pure\Fn che potrebbero dare lo start a questo tipo di iniziativa?
Credo che in ogni sezione non si faccia fatica a reperirle.

Ed in fondo... si tratta di iniziare ...
Per iniziare, bastano anche solo gli endler de ilVAnni (scusa ancora... ;-) )

Ma chi ben inizia ...

Grazie a tutti per le chiacchierate.

(sarebbe anche bello farle dal vivo.. per chi può.)

Massimo

;-)

ilVanni 22-03-2014 23:30

Facciamo così, gli endler se venite a prenderveli ve li regalo, visto che non so più dove metterli.

Per il resto, un pesce lo si può tenere con successo, riprodurre e diffondere anchhe se da farm (per esempio un cardinale, ragionevolmente, è un cardinale, non è ibrido, se tenuto bene mostra i comportamenti propri della sua specie).
Eppure quanti lo riproducono e lo diffondono?
Inoltre: quanti di noi saprebbero dove reperire cardinali locati di origine selvatica mantenuti in purezza? Mi parrebbe giusto tenere pesci "come la loro natura richiede", indipendentemente da dove vengono, anche se il progenitore è stato preso in negozio.

IMHO, basta saperlo (come scrivo sempre, e da sempre).

T_M 23-03-2014 00:20

Quote:

Originariamente inviata da ilVanni (Messaggio 1062367917)

Per il resto, un pesce lo si può tenere con successo, riprodurre e diffondere anchhe se da farm (per esempio un cardinale, ragionevolmente, è un cardinale, non è ibrido, se tenuto bene mostra i comportamenti propri della sua specie).
Eppure quanti lo riproducono e lo diffondono?
Inoltre: quanti di noi saprebbero dove reperire cardinali locati di origine selvatica mantenuti in purezza? Mi parrebbe giusto tenere pesci "come la loro natura richiede", indipendentemente da dove vengono, anche se il progenitore è stato preso in negozio.

Bingo.

Tenere pesci "come la loro natura richiede", indipendentemente da dove vengono, anche se il progenitore è stato preso in negozio.
Nessuno lo vuole mettere in discussione.

Il cardinale. Perfetto.
Chissene della location, specie per lo più di cattura, zero ibridi, quindi :
-> più vasche con caratteristiche corrette, più ne riproduciamo, più ne distribuiamo, meno ne facciam pescare.
Stesso discorso per specie che elencavo prima, tipo Boraras o Margaritatus, e decine di altre.

Però, e qui torno ai tuoi endler, meglio tra privati privilegiare riprodurre e diffondere pesci di negozio (99% ibridi) oppure privilegiare riprodurre e diffondere i "laguna de los patos north" mantenuti "puri" e non selezionati come fenotipi?

Non voglio strenuamente difendere lo start con pesci wild, anzi paradossalmente sarebbe meglio farlo il meno possibile per ovvie ragioni, ma potendo scegliere da che pesci iniziare, preferirei i tuoi Endler ad ibridi del negozio.
E giusto per specificare, non perchè credo che siano più belli e fighi rispetto ai *******ini del negozio, semplicemente perchè pesci puri hanno un corredo sicuramente migliore rispetto a pesci cresciuti in farm a temperature e valori non ottimali, bombardati da antibiotici, che quando va bene come minimo hanno gonadi non sviluppate a dovere, ecc...

...per gli endler...

...magari un giro a Firenze lo faccio volentieri.

;-)

mario86 23-03-2014 23:06

Quote:

Originariamente inviata da T_M (Messaggio 1062367955)
"laguna de los patos north"


mi sono sforzato di non intervenire sull'argomento citando l'endler ma da appassionato di poecilidi selvatici mi prudeva troppo il dito, perchè troppe persone si sono riempite la bocca con tanti bei paroli predicando bene e razzolando molto male.

è veramente imbarazzante aver visto negli ultimi anni affibbiare in ITALIA al medesimo ceppo 3 differenti diciture. Oltretutto location errate od imprecise per il solo gusto di mettere tante belle parole dietro il nome della specie.

e più è lungo più uno è bravo....ma questo non basta!

In questi termini il lavoro divulgativo porterà pochi risultati. O meglio, se si lavora male occorrerà uno sforzo immane per ottenere il medesimo risultato.
Da apprezzare comunque gli sforzi di chi lavora con coscienza.

Fortunatamente in moltissimi hanno espresso che la cosa principale è aver cura dell'animale in se, sia esso una specie a rischio di estinzione sia un normalissimo commerciale, e come non essere d'accordo?! Questo è essere acquariofili.

Poi c'è la salvaguardia della Natura e la (corretta) divulgazione, senza dubbio importante, ma che a qualcuno potrebbe interessare poco. Va accettato anche questo punto di vista. per qualcuno l'acquario non necessariamente si collega ad un forum o ad una fiera, questo non significa che non tratta i propri animali con rispetto. prendiamo atto che anche queste situazioni esistono e sono la stragrande maggioranza.

Sono contento di aver letto degli input differenti che sposo appieno.
progetti di mantenimento di specie più o meno a rischio oltre che "semplicemente" (passatemi il termine) selvatiche ce ne sono, ci sono gruppi di appassionati di anabantoidei, killifish e poecilidi, si tratta solo di utilizzare con trasparenza ogni possibile mezzo divulgativo

T_M 24-03-2014 02:31

Aggiungo solo qualche piccola precisazione per evitare di far cambiare i binari al discorso.

La location degli endler è stata messa appositamente tra virgolette in quanto esasperata come altisonanza.. non avendo nessuna importanza nella congruenza del discorso.
Nel dettaglio poi, e rimane pensiero personale, una location grande quanto la Calabria di distintivo non ha chiaramente molto.
Per questo il filo del discorso madre si poggia non sulla location stessa, bensì sulla differenza tra pesci non selezionati e pesci del negozio (credo collettivamente appellabili alla nomea di ibridi ... -> e per precisazione ulteriore, parlo della maggior parte dei canali commerciali e non ad esempio di quello che sarà tappa di due avvenimenti di qui a qualche mese...)
Quindi, conscio delle problematiche che l'argomento endler\wingei (decidete meglio voi l'appellativo ) si porta dietro, eviterò le argomentazioni con loro come soggetto.


Quote:

Originariamente inviata da mario86 (Messaggio 1062368928)

Fortunatamente in moltissimi hanno espresso che la cosa principale è aver cura dell'animale in se, sia esso una specie a rischio di estinzione sia un normalissimo commerciale, e come non essere d'accordo?! Questo è essere acquariofili.

Direi più:

Tutti gli interventi hanno precisato questo, nessuno ha mai dichiarato diversamente e dubito che qualcuno nelle parole possa mai farlo (anche se magari poi si vede farlo nei fatti..)

Tutti gli interventi dicono che la salvaguardia alla natura la fanno gli etologi\ricercatori previa approvazione di enti.

Tutti gli interventi elogiano i progetti di mantenimento (con qualche piccola diatriba sul crederci troppo o meno)

Tutti gli interventi evidenziano che la stragrande maggioranza di acquariofili hanno, pur volendo mantenere con rispetto i propri pesci, come unico canale conosciuto e di interfaccia, quello denominato "commerciale".


Ognuno di noi ha portato, magari con termini ed approcci differenti, queste puntualizzazioni.

Bene.

Riprovo ad aggiungerne una.

Siamo d'accordo che molte delle specie che troviamo in commercio (preciso nuovamente, nella maggior parte dei canali commerciali) di provenienza dalle farm hanno problematiche di sviluppo o al sistema immunitario?
E che tutti i pesci di cattura (molti più di quelli che l'utente medio crede) hanno percentuali molto elevate di decesso sia prima di arrivare nelle vasche del negozio di turno che poi nelle vasche degli appassionati?

Dovendo personalmente mio malgrado rispondere affermativamente ad entrambe le questioni, continuo a ritenere l'unica alternativa plausibile lo scambio diretto tra privati, poggiante le basi su pesci "in salute".

La scommessa è tramutare l'utopia in pratica quotidiana.
Come?
Stabilendo un punto di inizio.
Questo era un punto di inizio:
http://www.acquariofilia.biz/showthread.php?t=439485

Rafforzandolo organizzandolo e moderandolo, inserendolo magari in ogni sezione, curando che vengano inseriti pesci sani e non selezionati....
potrebbe diventare un punto di arrivo.


Grazie di parlarne.

'notte a tutti

Massimo

mario86 24-03-2014 17:28

io nel mio piccolo qualcosa lo posso fare, se acquaportal o il suo staff o chiunque altro intende gestire o organizzare dei gruppi di mantenimento (io non ho il tempo per farlo, posso solo dare una mano), per quel che riguarda i poecilidi ho dei buoni agganci, a maggio con l'inizio dei raduni acquariofili c'è la possibilità di reperire pesci da amici stranieri e non solo, tutto sta a capire se c'è la possibilità e dalla parte del singolo amatore, la volontà di provare a fare qualcosa

Kwisatz 24-03-2014 18:22

Quote:

Originariamente inviata da mario86 (Messaggio 1062369637)
provare a fare qualcosa

E' tutto qua il vero problema per quel che ne penso io. Nel forum ci sono migliaia di iscritti, qui tra thanks e post ne conto nemmeno una ventina. Eppure le visualizzazioni ci sono.

Comunque concordo con Massimo in tutto ciò che ho potuto leggere in questo thread.

T_M 25-03-2014 01:46

Quote:

Originariamente inviata da mario86 (Messaggio 1062369637)
io nel mio piccolo qualcosa lo posso fare, se acquaportal o il suo staff o chiunque altro intende gestire o organizzare dei gruppi di mantenimento (io non ho il tempo per farlo, posso solo dare una mano), per quel che riguarda i poecilidi ho dei buoni agganci, a maggio con l'inizio dei raduni acquariofili c'è la possibilità di reperire pesci da amici stranieri e non solo, tutto sta a capire se c'è la possibilità e dalla parte del singolo amatore, la volontà di provare a fare qualcosa

Mario, ti ringrazio.

Credo che questo sia il modo corretto di dare una possibilità ed una alternativa.
Senza creare false speranze, dare ognuno ciò che può in completa onestà.
Chi l'esperienza, chi un contatto, chi una vasca, chi dei pesci, chi semplicemente una parola di supporto..
Con le giuste premesse, con trasparenza e chiarezza d'intenti, con i piedi per terra, si può iniziare un percorso per come dici .... provare a fare qualcosa.

...e se quel qualcosa, da situazioni isolate (AIB, poecilidi...) inizia a diventare un insieme, un gruppo, una pluralità...
ecco che la famosa gocciolina può crescere e diventare pozzanghera.

Io voglio provare a far qualcosa, e sinceramente ... ci credo.
Dopo aver lanciato il sasso, non voglio ritrar la mano bensì tenderla, e per questo ti ringrazio per averla tesa a tuo modo.

Quindi, maggio si avvicina, due appuntamenti importanti sul lago ci aspettano, e potrebbero divenire un duplice momento di conoscenza personale e di inizio per qualcosa di nuovo per molti.


Massimo
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Quote:

Originariamente inviata da Kwisatz (Messaggio 1062369685)
Quote:

Originariamente inviata da mario86 (Messaggio 1062369637)
provare a fare qualcosa

E' tutto qua il vero problema per quel che ne penso io. Nel forum ci sono migliaia di iscritti, qui tra thanks e post ne conto nemmeno una ventina. Eppure le visualizzazioni ci sono.

Comunque concordo con Massimo in tutto ciò che ho potuto leggere in questo thread.

Mirko, è vero, hai ragione.

ma venti persone, se sono quelle giuste, possono comunque far grandi cose..
e comunque rappresentare un inizio, un punto di partenza a cui altri possano via via accostarsi.
Per fare qualcosa, bisogna prima provare a far qualcosa.
E già provare a farlo... rappresenta un inizio.

;-)


PS... poi magari se durante il meeting romano ne recluti altri a suon di birre.. :-));-)#70

Ciao

Massimo

Kwisatz 25-03-2014 10:57

Quote:

Originariamente inviata da T_M (Messaggio 1062370290)

PS... poi magari se durante il meeting romano ne recluti altri a suon di birre.. :-));-)#70

Ciao

Massimo

C'è poco da convincere, la maggior parte sono già a favore e alcuni hanno già scritto anche nel topic :-)

Quello che è stato scritto può essere ancora più esasperato se poi si guardano le caridine: abbiamo pochissime specie antenate "wild", da cui derivano tutte quelle che vediamo oggi, con selezioni che durano da decine di anni e che, effettuate soprattutto solo su base del fenotipo da persone non competenti, hanno portato ad avere, per fare un esempio, le davidi ancora oggi molto prolifiche ed adattabili, mentre le cantonensis hanno subito un grosso indebolimento: mentre prima vivevano discretamente bene in acqua leggermente acida con fondo inerte, ora per avere buone riproduzioni si è costretti ad usare fondi allofani e kh 0, questo perchè chi le ha selezionate negli anni ha notato che in quel setup su 40 piccoli a gestazione ne venivano su 35, mentre su inerte magari la metà. Ma si trattava sicuramente di esemplari più "forti" che avrebbero trasmesso geni migliori. Ora stanno prendendo piede delle deformazioni del carapace, sia nella parte della testa, detta baloon e sia nella parte dei pleptopodi, in cui la "gonnellina" che serve alle femmine per proteggere le uova sta scomparendo(inutile, in un ambiente controllato). Nonostante moltissimi appelli di allevatori seri riguardo l'eliminazione di quei soggetti, c'è chi li ha messi in vadche separate e continua con la riproduzione. C'è poi la moda adesso di mischiare le selezioni (tiger x crystal) per tirare fuori altri gamberi con disegni particolari e irrobustire le crystal con geni tiger, creando un macello nel riconoscimento che non ti dico.



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T_M 26-03-2014 00:07

Mirko, è verissimo e lo vivo anche direttamente.

Come dici è ancor più esasperato per la triplice problematica.

Chi sceglie deliberatamente di ibridare e di diffondere tali ibridi, rendendo poi difficile la catalogazione ed il riconoscimento.
Chi si ostina a mantenere e diffondere pesci con deformazioni e mutamenti, cercando di creare nuovi appeal commerciali.
Ed infine, vero problema, chi sottovaluta il corretto mantenimento che porta direttamente ad un impoverimento genetico ed immunitario.

Chiaro che il processo di devianza delle caridine è molto più esasperato nelle tempistiche rispetto alle diverse specie di pesci, ma è anche vero che a partire dai poecilidi per via via scalare alle altre specie meno prolifiche, il distino che si paventa è quello.
Dove non è previsto questo rischio, è chiaramente per le specie di cattura, dove ovviamente le problematiche sono opposte ma comunque presenti.

Ribadisco, non vuol essere un attacco alla selezione, quando questa viene fatta in trasparenza, nel rispetto delle specie e subordinata a precisi vincoli.

E' solo un mettere in guardia su quei processi di ibridazione e di "esagerazione chimica che porta ad indebolire il sistema immunitario del singolo pesce ed indirettamente della sua progenie" , che può essere fatto in modo consapevole ed inconsapevole, ma che in entrambi i casi comporta un soffocamento delle potenzialità della specie stessa, fino a renderla magari più colorata, ma totalmente svuotata del suo patrimonio genetico iniziale.

Ciao

Massimo

T_M 02-04-2014 02:23

Domenica mattina come tante altre.
Bella giornata, giretto in un garden locale per veder laghetto con le carpe insieme alla family.
Le bimbe mi trascinano a veder reparto acquari. Di sicuro non mi faccio pregare , anche se ogni volta mi piange il cuore a veder pesci morti attaccati al filtro o ciucciati dai vari ancistrus delle vasche.
Do uno sguardo ai congelati a disposizione, e mi imbatto in un ragazzo conosciuto qualche tempo fa.
Allora, lo ricordo sconfortato, con sacchetto d'acqua in mano da far controllare al bancone.
Vista la coda lunga attirato dalla mia chiacchiera con altra persona, si avvicina ed iniziamo a parlare.
Si lamenta dei guai che la sua passione per i ciclidi nani gli ha finora portato.
Ramirezi subito deceduti, Cacatuoides burrascosi, femmine di borelli sterili, ed altri divoratori di loro stesse uova.
Con la vasca di nuovo vuota, non fidandosi più di se stesso, provava di nuovo a rimettersi in gioco, credendo di aver sbagliato tutto..
In realtà, viste le foto dell'allestimento della sua vasca da 100 litri, visti anche i valori ottimali leggermente acidi ottenuti con test a reagente, gli consiglio di lasciar perdere le prove che gli avrebbero fatto con le striscette e di dar fiducia alle sue misurazioni.
Ci scambiamo la mail.
Qualche giorno dopo mi manda mail con i valori nuovamente controllati (sempre ottimali) e con layout aggiornato con piante galleggianti.
Davvero un bel lavoro.
A quel punto decido di metterlo in contatto con amico che doveva cedere ultimi esemplari nidiata di Macmasteri.
Ritrovato quindi, dopo circa un mesetto, lo ritrovo soddisfatto.
Cercava artemia da schiudere per la sua nidiata di piccoli discendenti.
Ringraziamenti a parte, ammetteva, da occhi di inesperto, una oggettiva differenza di "comportamento" tra i pesci sinora allevati e l'ultima coppia adottata.

Di buon umore, mi son fatto il mio giretto a contar le nuove proposte colorate e modificate della Thay farm di turno nelle vasche, per poi tornare al laghetto esterno a quantificare il peso delle Koi sguazzanti beate nel loro laghetto.

Sempre più convito che un proposta privata di diffusione di pesci sani, organizzata e gestita in modo capillare tra le varie sezioni, potrebbe essere di gran aiuto a chi inizia e si porta in vasca problemi non da lui causati, ma da lui pagati a caro prezzo.

Notte a tutti.

Massimo

fraeli1968 02-04-2014 18:20

massimo se il garden era quello di rho, c'ero anch'io............

T_M 02-04-2014 23:38

Quote:

Originariamente inviata da fraeli1968 (Messaggio 1062377322)
massimo se il garden era quello di rho, c'ero anch'io............

proprio quello....

se hai visto un chiacchierone con due bimbe a fianco... ero io...

;-)

fraeli1968 03-04-2014 13:29

allora mi guardavo allo specchio:-D

TuKo 04-04-2014 13:55

Quote:

Originariamente inviata da T_M (Messaggio 1062376976)
Domenica mattina come tante altre.
Bella giornata, giretto in un garden locale per veder laghetto con le carpe insieme alla family.
Le bimbe mi trascinano a veder reparto acquari. Di sicuro non mi faccio pregare , anche se ogni volta mi piange il cuore a veder pesci morti attaccati al filtro o ciucciati dai vari ancistrus delle vasche.
Do uno sguardo ai congelati a disposizione, e mi imbatto in un ragazzo conosciuto qualche tempo fa.
Allora, lo ricordo sconfortato, con sacchetto d'acqua in mano da far controllare al bancone.
Vista la coda lunga attirato dalla mia chiacchiera con altra persona, si avvicina ed iniziamo a parlare.
Si lamenta dei guai che la sua passione per i ciclidi nani gli ha finora portato.
Ramirezi subito deceduti, Cacatuoides burrascosi, femmine di borelli sterili, ed altri divoratori di loro stesse uova.
Con la vasca di nuovo vuota, non fidandosi più di se stesso, provava di nuovo a rimettersi in gioco, credendo di aver sbagliato tutto..
In realtà, viste le foto dell'allestimento della sua vasca da 100 litri, visti anche i valori ottimali leggermente acidi ottenuti con test a reagente, gli consiglio di lasciar perdere le prove che gli avrebbero fatto con le striscette e di dar fiducia alle sue misurazioni.
Ci scambiamo la mail.
Qualche giorno dopo mi manda mail con i valori nuovamente controllati (sempre ottimali) e con layout aggiornato con piante galleggianti.
Davvero un bel lavoro.
A quel punto decido di metterlo in contatto con amico che doveva cedere ultimi esemplari nidiata di Macmasteri.
Ritrovato quindi, dopo circa un mesetto, lo ritrovo soddisfatto.
Cercava artemia da schiudere per la sua nidiata di piccoli discendenti.
Ringraziamenti a parte, ammetteva, da occhi di inesperto, una oggettiva differenza di "comportamento" tra i pesci sinora allevati e l'ultima coppia adottata.

Di buon umore, mi son fatto il mio giretto a contar le nuove proposte colorate e modificate della Thay farm di turno nelle vasche, per poi tornare al laghetto esterno a quantificare il peso delle Koi sguazzanti beate nel loro laghetto.

Sempre più convito che un proposta privata di diffusione di pesci sani, organizzata e gestita in modo capillare tra le varie sezioni, potrebbe essere di gran aiuto a chi inizia e si porta in vasca problemi non da lui causati, ma da lui pagati a caro prezzo.

Notte a tutti.

Massimo

#25#25#25#25#25#25#25

Che dire.... tutto BEN quel che finisce BEN. Che poi DAL BEN può nascere altro BEN

T_M 12-09-2014 01:35

Giorni e mesi si sommano veloci, tanta acqua passa tra calze di nylon e palline di torba, tante voci si stendono nell'aria a rinfrancar le solite note dolenti del panorama odierno dell'acquariofilia moderna.
Vecchie specie modellate in nuove forme e colori, ultime all'appello le mutazioni metallic tanto care ai nuovi nati in casa apple.. Ma le tendenze sono e restan tali, e arredar casa con pesci pendant alla propria tecnologia è il nuovo must have...
Ma, prima di arrivar a coniare il nuovo motto "iridescenze opali per confusioni mentali", se si vuol dar spazio ad interesse e speranza, ci si accorge che dietro alla massa di attrazioni colorate e monster tank di turno si possono trovare rare e rade informazioni riguardanti la caccia a quel tesoro che in molti sentono di poter e voler cercare.
Il pesce giusto da allevare con amore ed in grado di ripagare le nostre attenzioni.
Spesso con atteggiamento fintamente negativo ci si nasconde dietro la pur reale difficoltà nel districarsi attraverso un mercato fintamente di nicchia che molti commercianti propongono.
Invece pur nascoste le informazioni corrette si trovano. Meno lontane di quanto si pensa.
Persone che investono del proprio tempo per proporre una vera alternativa.
Alternativa reale e concreta.
Alternativa spesso estera, ma attualmente concreta anche in Italia.
Associazioni, appassionati e rari onesti commercianti.
Tutti uniti da un unico filo conduttore. La passione e la volontà del preservare la qualità dei pesci.
E se tali isole felici sono reperibili seguendo i canali comuni a molti appassionati, accade poi che, come se fosse un arcobaleno a portarci alle sue pendici la sognata pentola di monete d'oro, ci sono situazioni in cui tutte queste persone si ritrovano in un unico evento.
Evento in cui poter raccogliere informazioni, confrontare metodologie, "respirare esperienze comuni".
Ecco una risposta a quanto spesso viene chiesto. Ecco una risposta che forse vale la pena ascoltare. Ecco una situazione che varrebbe la pena sfruttare.
Per tutti coloro che sono in cerca di risposte al "come fare" e "cosa mettere" e soprattutto per coloro che vogliono sapere "perchè" ... ecco due giorni per avere risposte adeguate, per vedere "certi" pesci, e per semplicemente "respirare sano".
E, come dissero un giorno a Neo.. poi la scelta è vostra..
pillola rossa continuate a guardare il mondo dietro e dentro i colori di moda delle farm,
pillola blu.... restate nel paese delle meraviglie, e vedrete quanto è profonda la tana del bianconiglio...

notte a tutti dal paese dei balocchi sommersi. ;-)

Massimo

malù 12-09-2014 02:07

Ohhhhh........guarda chi si risente ;-)
Hai scritto mezza pagina per dire che ci troviamo a Piacenza :-D
A proposito, porterai quello che avevi nel sacchetto a Ranco??

Rentz 12-09-2014 08:55

che poeta! :-))

T_M 17-09-2014 02:14

Quote:

Originariamente inviata da malù (Messaggio 1062484876)
Ohhhhh........guarda chi si risente ;-)
Hai scritto mezza pagina per dire che ci troviamo a Piacenza :-D
A proposito, porterai quello che avevi nel sacchetto a Ranco??

Melius abundare quam deficere

Prolisso nella forma, sintetico nei contenuti ed operativo nei fatti.
Credo davvero sia una delle poche possibilità per molti di aver a pochi metri di distanza diverse realtà concrete di esperienze di allevamento.
Davvero un'opportunità da cogliere.
A Ranco avevo tanti sacchettini in mano :-D
Se intendi i wingei credo di si, per qualsiasi dettaglio o richiesta fammi sapere che mi organizzo.

:-)

Ci si vede tra un mese :-)

Massimo

T_M 11-05-2015 02:17

Quote:

Originariamente inviata da T_M (Messaggio 1062484874)
"iridescenze opali per confusioni mentali"

Eppur si prova a contrastar le stravaganze commerciali.

"Fiumi di parole tra noi" inneggiavano e scandivano le note commerciali di un tempo.
Fiumi di parole ancora eccheggiano dalle bocche aperte di molti, complici le immense lacune che il panorama italiano ancora non si lascia alle spalle, e che consentono alle bocche aperte di non celarsi dal pubblico ascolto invece di rintanarsi in un loro più consono scaffale di qualche sperduto garden.
... Ma si sa, le lacune si riempiono con l'informazione, e l'informazione ha i suoi frutti con la diffusione.
E proprio la diffusione è l'unico aspetto che un arma a doppio taglio come il web può giovare.
Il difendersi dagli stereotipi, dalla moda del momento, dal termine abusato "biotopo", dal mercato dell'orrore delle forme e dei colori e da tutte quelle forzature estetiche che quasi mai nulla di buono portano.
Alimentare invece tutte quello fiammelle di speranza che richiamano idee e modalità sane della gestione di questa nostra tanto bistrattata passione.
Fiammelle vive e sane, che ardono ancora della passione primordiale che porta ad avvicinarsi a questo mondo con la voglia prima di capire il come e poi di realizzare il voluto, senza eccessi, senza artifici, solo con la semplicità e naturalezza che un pesce sano può dare.
Ogni fiammella andrebbe alimentata, e se possibile, anche imitata.

Disponibile come al solito .... ad elargire minerva .

notte a tutti.

Massimo

T_M 25-10-2018 18:16

Ricordo un tempo questo "spazio" come un buon punto di partenza da cui iniziare o buon punto di arrivo da cui migliorare.
Lo storico e la sua consultazione molti ha aiutato e molti ha fatto incazzare (sempre bello poter azzuffarsi per dei pesci..)
Ma in fondo, sempre nel rispetto delle esperienze altrui, facilmente comprensibili, facilmente monitorabili dall'opinione della comunità.
Come spesso accade quando arrivan interessi "aziendali" le linee di pensiero voltan faccia e diventan commerciali, area in cui la quantità vince sempre sulla qualità.
Se non fosse che una scelta del genere fa perder in partenza perchè sulla quantità i social sono imbattibili.
E senza qualità e senza numeri.. si finisce per soccombere.
Cosa resta oggi?
Un mondo pieno di bimbiminkia che aprono un gruppo FB nuovo prima ancor di aver in vasca quella specie, vasche che non durano più di sei mesi, guru che portan avanti sette sataniche segrete quasi come se dovessero diventar politici, un infinità di blateratori e sbandieratori di ******* che parlano senza nemmeno aver qualcosa da osservare in vasca, se non la loro mania di collezionismo di finte rarità.
... e più nessuno rimasto ad aiutar i bambini o chi si avvicina a questa passione.

Non so cosa sia oggi AP, poco so cosa sia stato negli ultimi due anni, ma pur arrivato tardi qualche buon ricordo e viso amico in tasca mi rimane.

Alla fine non servono ne proclami ne recriminazioni.
Serve solo tornare ad allevare seriamente.

Ciao a tutti.

Entropy 25-10-2018 19:09

Caro Massimo, che storica e appassionte discussione hai ritirato fuori!
E quante cose in AP sono cambiate in questi 4 anni.
Purtroppo, molti dei tentativi fatti nell' indicare una direzione "consapevole" all'acquariofilia si sono sbriciolati contro il muro dei social "tutto, facile e subito".
Anche la stessa AP è implosa sotto i colpi del pensiero commerciale prima di tutto.
E come vedi, molti di noi moderatori, ora non lo sono più.
Io comunque, nel mio piccolo (e nella mia ricerca ormai cronica di tempo da dedicare a questa passione) continuo a perseguire quei principi basilari che ci accomunavano e, credo, ci accomunano tutt'ora.
A volte si cambiano le strade, ma non le mete (e la filosofia) del viaggio.

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mario86 29-10-2018 11:59

grande Massimo!

che post che hai riesumato!!


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