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a parte le cose che non potrei mai fare (primo per mancanza di tempo tipo i cambi settimanali del 10%)
quello che vorrei capire meglio è questo punto: "e in base all'osservazione degli animali alzare o abbassare la plafoniera per la regolazione delle zooxantelle nel corallo" io sapevo che abbassare o alzare la plafoniera influiva soprattutto sulla copertura effettiva della vasca e non sulla "spinta". io sapevo che lo strato d'aria che c'è tra fonte luminosa e filo acqua infuiva poco o nulla (anche perchè si parla di decine di centimetri non di km) mentre lo strato d'acqua tra fonte luminosa e corallo, quello si che influisce perchè l'acqua "filtra" la luce moooooooooooolto di più dell'aria. Quindi se alzo un sps spostandolo ad esempio da metà vasca alla sommità della rocciata, riducendo lo strato d'acqua, è evidente il suo cambiamento. Cambia così tanto anche alzando/abbassando la plafoniera? Naturalmente parlate di plafo T5 perchè gestire così un lumenark la vedo complicata... |
Anthias io sono del tuo parere.. La colonna d'aria non modifica la
Luce..ovvio che si avrà più dispersione alzando la plafo..ma non credo modifichi così tanto la colorazione ..invece credo si possa ragionare più sul tempo di illuminazione... |
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non so quantificare rigorosamente l'importanza di uno strato d'aria di 20cm o 40cm, dubito possa avere differenti effetti filtranti, ritengo che possa essere più influente il cono di apertura nel caso di hqi ... fermo restando che vi potrebbero essere altri parametri più "nascosti", quale ad esempio l'aumento di temperatura per irraggiamento..
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o.t. .... chissà le risate che si starà facendo zucchen leggendo questo topic....
misa che uno di questi giorni vado a rompergli le scatole.... magari mi porto pure riccardo |
Ink,
Tra i vari messaggi i tuoi sono gli unici che tentando di mettere dei punti fissi. Non si capisce se sono gli stessi che seguono gli altri due utenti che sembrano provare ad applicare il metodo. D'altra parte non ho i tabulati telefonici o le MP tra te e Zucchen per comprendere che e' due anni che sostiene il metodo, ma mi affido a cio' che ha scritto qui. Non metto in dubbio cio' che dici, ne che il metodo non funziona, (seppur mi sembri di capire che Zucchen stesso non abbia usato il suo "metodo" ancora per piu' di un anno) ma metto in dubbio questo topic come si sta sviluppando. Con protocollo intendo qualcosa di piu' definito. Il "protocollo" berlinese non ti dice di mettere abbastanza rocce, ti dice di metterne 1 Kg per ogni 5 litri di acqua. Parli di "scrollate" di zeolite, mentre qualcuno parla di reattore. Parli di luce in base a nutrienti ? cioe ' ? PArli di cibo minimo granulato necessario ai pesci , si, allora quanti pesci? Secondo me se non viene fatto (da zucchen stesso o da te) un documento dove le cose sono fissate anche quantitativamente a spanne, e' difficile capire se il metodo funziona perche' crea una combinazione buona, ed e' quindi applicabile da tutti (quelli che abbiano imparato a riconoscere lo stato della vasca ) o semplicemente perche' chi lo prova ha il manico, e riuscirebbe a far girar bene una vasca con qualsiasi metodo! Non dimentichiamoci che parte dall'unico punto veramente fermo della trattazione: - tecnica adeguata per una vasca SPS spinta Intanto segnalo questo topic tra quelli che mi allertano per Email, perche' comunque mi sembra molto interessante. |
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non sono d accordo......... propio la settimana scorsa ho avuto un esperienza in merito avevo abbassato la plafo a 7-10 cm prima era a 20 dopo 2 gg la cata si è chiusa come se era infastidita pensavo era il potassio a darle fastidio o mancanza di nutrimento....... ho riportato la plafo a 20cm e il giorno dopo si è riaperta non credo sia una casualità quindi credo che ci sia una certa differenza tra 5-10-15-20-40cm di altezza di sicuro tra 5-10 non che puoi notare quyalcosa ma se da 20cm la porti a 5 credo che noterai cambiamenti lo facevo anche con le hqi nella vecchia vasca regolandomi con il colore degli animali dopo aver skiantato 3 cata e pensando che il problema era il potassio o la pappa ma solo una settimana fà ho scoperto che se in passato avrei alzato la plafo a 25#30cm di passare da 12 a 20cm non avrei skiantato le cata ...... |
altro che metodo ,franco mi ha portato la boccia miracolosa #18
e un pezzo della sua millepora #19 che m è caduta 4 volte #23 |
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non riesco ad organizzarmi con sto cakkio di lavoro -28-28-28-28 |
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...per quello che riguarda il "metodo", di cui ho potuto vedere gli strabilianti risultati, mentre zucchen me lo spiegava ho avuto il dubbio che non fosse per me per due motivi: 1) Ci vuole almeno una discreta capacità di osservazione ed elaborazione dei segnali (ed io sono un pippone) 2) La vasca va monitorata spesso seguendo anche l'evoluzione giornaliera nelle varie fasi di illuminazione (la vasca io la vedevo solo un paio d'ore la sera) ..detto questo, credo che non sia il metodo più adatto ai neofiti, almeno nella sua applicazione più rigida, ma alla portata di molti che da anni si sbattono con le boccettine con risultati alterni si...non credo possa fare più danni di quelle e i risultati, ripeto, sono eccezionali... un saluto e i soliti complimenti a Cristian... |
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il PPFD (leggasi PAR) si riduce con il quadrato della distanza. Se passate da 20 a 40cm di altezza della plafo, il PAR diventa un quarto. Non credo serva dire altro...
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quindi ricordavo male la differenza tra acqua e aria?
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Misurate con luxmetro a 5, 10, 20, 30 e vedrete che differenze...;-) anche io non ci credevo ma mi sono ricreduto..
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certo, assumendo la direzione ortogonale l'energia luminosa emessa va come I/r^2, quindi si può facilmente stimare la differenza percentuale al variare della distanza. Il problema è sapere se tutti gli altri parametri sono mantenuti costanti al variare dell'altezza, ovvero l'angolo di incidenza e la superfice coperta, infatti altri parametri dipendono dall'area, (es. il flusso di intensità che è espresso per mq).
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buran ***** vordì facilmente stimare I/r^2 ? io un c ho capito na fava :-D 40 cm sono tantini,specialmente con i t5,fuori o dentro l acqua la differenza è enorme,sia in lux che par #36# Matteo ,magari bastassero i t5 per colorare i coralli ,sicuramente al cambio con le hqi si nota la differenza ... ma dopo ? |
con i led ovviamente il discorso non fila vero?!
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vuol dire che se assumi I costante (che dovrebbe essere un dato tipico per ogni sorgente luminosa) e misuri la distanza in direzione esattamente verticale, ed in un caso hai 20cm ed in un altro hai 40cm, nel primo caso l'energia è E = I /(0.2*0.2) =25*I, nell'altro caso E=I/(0.4*0.4) = 6.25* I, ovvero 4 volte di meno. Se la direzione è obliqua allora la legge coinvolge anche il coseno dell'angolo. Questo si può stimare se non ci sono altri parametri che cambiano se alzi la plafo, ovvero superficie coperta maggiore se la plafo sta più in alto, rifrazione sui vetri, riflessione sui muri, ecc. |
http://www.advancedaquarist.com/2003/3/aafeature
per chi non l'avesse mai letto... basta che andate sulla tabella in fondo e vedete il picco di PAR che da 6" a 12" di distanza diventa circa un quarto... |
leggo il post , e ho visto piu volte la vasca di zucchen , lui li pittura i coralli .
SE il suo metodo si basa solo su questi punti , alla fine penso che qualsiasi acquariofilo puo usarlo , magari in una versione semplificata . io senza saperlo usavo un metodo quasi zucchen nel mio dsb . tanta tanta luce , movimento in superfice esagerato , ossigenazione dell'acqua a palla , luce 12 ore bianchi e 12h30' blu , che aumento e regolo in base al colore dei coralli . non integro nulla e cambio l'acqua ogni 2 o 3 settimane . mangime per i pesci 2 volte al giorno , li voglio ciccioni . |
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Prima dell'estate ritorno;-) Per il metodo di zecchen se non si ha un buon occhio a leggere la vasca lasciate stare... altrimenti fa il botto#rotfl##rotfl# |
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dai riccà il primo sabato che vieni da queste parti fammelo sapere che andiamo insieme da zucchen...
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la zeolite la tengo , mi ero dimenticato di scriverlo . hahhaa.
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Si usa un reattore di zeolite classico con flusso e quantità di materiale simili a zeovit. Si è discusso a lungo sulla luce in base ai nutrienti e INK più esperto di me, ha scritto che la luce in pratica è la benzina per il metodo e noi dobbiamo scegliere quanto gas dare in base al comportamento della macchina/sistema: dando un fotoperiodo più lungo, il sistema lavora fino alla metabolizzazione massima dei nutrienti, sterilizzando praticamente l'acqua (si riscontra nella colorazione del corallo, che arriva al colore acciecante, ripeto BISOGNA AVERE OCCHIO). dare un fotoperiodo più corto o alzare la plafoniera, sempre in base all'occhio, servirà per arrestare l'iperattività del sistema. La luce diciamo che è l'acceleratore, se voglio andare a 200 all'ora lo schiaccio (dò più benzina/luce al motore/sistema), se voglio andare a 80 all'ora alzo il piede (dò meno benzina/luce al motore/sistema). Spero che il paragone abbia reso l'idea. Di pesci zucchen non ne mette moltissimi perchè respirerebbero ossigeno fondamentale per mettere la marcia in più ai coralli e poi calcola che per fare la storia del doppio skimmer si presume che tu abbia un carico organico molto basso. Non puoi lasciare la sola schiumazione ad uno skimmer sottodimensionato (il secondo schiumatoio quello col bicchiere) se il carico è alto, a quel punto prevedi il secondo skimmer ben dimensionato in base alla quantità di pesci, ne metti anche due uguali, ma che uno faccia solo ossigenazione, perchè entrambi col bicchiere ti farebbero strippare tutto. Tirando le somme per avere super coralli: pesci tipo 2 media taglia oppure 3 piccoli ogni 100/150 litri. |
l'acceleratore non è solo nella luce, se volete definire un "protocollo" dovreste dire a che Kh tenere il sistema, poi se la cosa è compatibile indifferentemente con o senza dsb, ecc
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Per ora lo ho visto realizzato solo con il berlinese e lo farò solo con il berlinese, il kh è a 6 /6,5, di più la zeolite sarà difficile che ve lo conceda, poi se arrivate a 7 come in acqua marina allora... come scritto nella prima pagina in fondo.
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di pesci io non gli ne ho visti mai tantissimi
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ora ha 4 chirurghi e 20 pescetti...
lui regola il carico organico con numero di pesci, ma credo sia giusto che spieghi lui... |
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si mai i pesci hanno un'importante ruolo nella produzione di CO2 e carbonati, utili alla regolazione delle popolazioni batteriche eterotrofe ed autotrofe.
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Traduzione italiana Team: AcquaPortal
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