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Non so voi, ma qui a Trezzano (MI) l'aria è cambiata... io stesso mi sono visto arrivare in ditta due volte la finanza.
Conoscenti con tre negozi: ortofrutta, parrucchiera e tatuatore... controllo della fiananza nell'utlimo mese. E non su segnalazione... Sono partiti da milano e pian piano si allargano. Sentendo in giro sembra che la direttiva sia: "batter cassa". |
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sono tutti sguinzagliati. Tutto sacrosanto, per carità, il problema è che spesso le norme sono tanto complesse e confuse che risulta difficile (come in questo caso) mettersi in regola. |
.....e quando vengono "devono" tornare con qualcosa, anche se hai tutto a posto.... #07
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mi ha risposto il Cites di Verona:
"pregasi contattare lo scrivente ufficio SCT Verona via c.ederle, 16 37126 Verona tel. 045.8300139" hehehehehe di scritto non mandano niente in poche parole....... |
Quello che volevo dire è che io sono per le semplificazioni e preferisco avere la vita più semplice almeno in un hobby, già al lavoro ci sono migliaia di documenti da tenere ben registrati e in ordine. Anche se non abbiamo un documento in mano non mi sembra che siamo dei predoni e criminali verso le barriere.
Dalle risposte che ho ricevuto sembro un fuorilegge e che gode nell'essere tale. Voi siete perfetti io no. Che ci posso fare? Concludo dicendo chi è senza peccato scagli la prima pietra. Vangelo di Giovanni 8, 1 - 11 |
Aland...
Per carita'....e chi ami e' perfetto...e anche se uno pensa di esserlo non lo e'....tranquillo.... Il fatto e' che per come la avevi messa sembrava tutta un'altra cosa.... Del tipo.... "SSSSSS.....stamose zitti che senno' il mio amico negoziante che mi passa i coralli a nero e senza cites chiude...." OOOOOOOO....mai e poi mai penso che tu intendessi questo...per quello ti ho chiesto spiegazioni.... Sulla semplificazione.....piu' che d'accordo...ma infondo per un privato si tratta solo di aver un cassetto con tutti i Cites e darli assiieme all'animale o ferne una copia quando fa una talea...niente di che... Ma se nessuno si muove per avere sti benedetti cites mai a poi mai si metteranno in testa di semplificare,successivamente, il tutto....un passo alla volta... Per il discorso negozianti e complicazioni...hai perfettamente d'accordo...e ne so' qualcosa anche senza trattare il vivo..... |
Ho parlato col nucleo cites di roma 2 giorni fa... Secondo loro anche per lo scambio serve il registro... Poi la tipa non mi ha potuto dedicare troppo tempo perchè in ufficio era da sola, anzi, mi ha detto che prima di passare di persona è meglio chiamare, c'è il rischio di non trovare nessuno e l'ufficio chiuso!!!#07
Intanto sono andato da Reef Project (se credete non sia il caso di fare nomi cancellate pure, anche se credo che gli onesti vadano premiati) e per la prima volta mi è stato detto "Ti compilo il CITES" Inutile dire che è stata una gran bella sorpresa, in molti negozi di roma, anche i più famosi non mi era mai successo! |
Io ribadisco che per lo scambio e vendita ci vuole sempre il proprio registro e che solo nel caso l'animale venga regalato e non hai scopi di lucro e quindi non ha un tuo registro, non devi fare niente. Se poi quello a cui viene regalato si trova nella stessa situazione, si prende il corallo, sempre accompagnato dal proprio identificativo cites ed è a posto, ma se questo che ha riveuto l'animale in regalo ha un registro cites perchè in passato ha fatto scmabi o vendite o anche riproduzioni (se fai riproduzioni ce lo devi avere per forza...) allora te lo vai a caricare sul tuo registro.
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Hippocampus spp. , Tridacnidae spp. (II) - SCLERACTINIA spp. (II) - Milleporidae spp. (II) . L’abbreviazione “spp.” designa tutte le specie di un taxon superiore. Io non sono un esperto, quindi deducete voi cosa rientrano sotto Cites. |
per il cites non esiste la distinzione LPS SPS .... questi sono termini da acquariofili ;-)
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Scusate la mia ignoranza...perche' e' una cosa che non rientra nel mio settore o almeno in quello che tratto....
Ma aldila' dello sbattimento(che per un negoziante e' comunque un costo perche' il tempo e' danaro)del "formalizzare " il tutto.... Ma sto' bendetto registro e relativi Cites...o melgio le comunicazoni a chi di competenza....a un privato....ma quanto cappero costa??? |
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ma fanno bene a cercare di riportare la legalita'. Ormai frasi come - e' troppo complicato - si paga di tasse piu' di quanto si guadagna - tanto qualcosa se vengono vogliono trovare sono scuse per fare le cose "all'italiana". Il problema e' che il piu' grande fuorilegge rimane lo stato stesso, e che non puoi passare da un regime ad un altro da un giorno all'altro. Certo se si pensa che dopo fatta la legge, devono fare i vadmecum per interpretarla..... Per chi chiedeva su "Quali" coralli c'e' il cites, la disinzione non e' tra SPS, LPS e molli, ma proprio tra singola specie e singola specie. In generale SPS,LPS e rocce vive sono protette, i molli no, ma non e' sempre vero. http://www.cites.org/eng/resources/species.html qui puoi fare un po' di prove, anche se non e' banale mettere i nomi giusti per trovare gli animali. |
Io continuo a ribadire che un database accessibile a tutti semplificherebbe molto le cose, almeno tra noi hobbisti.
Io che a casa non ho ne stampante ne fotocopiatrice come faccio a rilasciare il cites a colui a cui regalo una talea? Devo segnarmi tutto, portare i dati in ufficio, complilare il modulo, stamparlo e mandarglielo via e-mail o addirittura per posta ordinaria..... tutto questo per una talea.... perquanto condivida l'idea di Paolo, francamente la trovo di difficile applicazione. Discorso diverso per l'acquisto in negozio. In questo caso mi impegnerò a richiedere il cites ogni qualvolta acquisterò un nuovo corallo. Piccola curiosità..... si è parlato ampiamente di coralli (sps/lps), colonie madri e talee. Ma non ho ben capito una cosa. A quanto ho capito i molli non rientrano nel dicorso cites. Perchè? E i pesci? Vengono per lo più catturati in natura, come mai sento nominare il cites per i serpenti, i pappagalli e non per i pesci? A mio parere dovrebbe riguardare piu' loro che i coralli (soprattutto se parliamo di talee). Un achilles da oltre 200 euro non è soggetto a cites mentre una talea di 1cm si? #24#24 |
Secondo me alla forestale non frega + di tanto.... questo non è ancora un mercato rilevante per loro come il contrabbando di cani ecc.... noi non produciamo i coralli nei nostri mari quindi non facciamo un danno a noi ma a paesi poveri che non glie ne frega a nessuno.....
Quindi ribadisco che è dovere dei negozianti fornire il cites al cliente e basta |
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io di negozianti nella mia zona solo 2 vendono coralli se tutti e 2 non mi fanno il cites io dove vado a prendere i coralli?
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ma lasciate perdere sto benedetto CITES e continuiamo a vendere/scambiarci talee tra appassionati senza troppi grattacapi!
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Scusate la domanda forse stupida, o forse già fatta. non ho voglia di leggere tutto...
Ma voi quando andate in un negozio e coprate un corallo vi fate dare la dichiarazione del cites? Perchè io non ne ho nemmeno una..... e poi il cites da quello che so io ce anche sulle roccie.... |
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se io ho il cites ma mi sono perso lo scontrino fiscale e valido uguale
perche da qualche parte una decine c'e li ho ma gli scontrini ormai sono al macello #07#07 |
Sinceramente meno gente sa che ho un acquario marino meglio è.....
Prima che mi inventano una tassa su quanta acqua salata ho in casa... |
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Teoricamente tutti noi potremmo metterci in regola andando a richiedere il numero cites ai negozi dai quali abbiamo comprato un corallo, perchè loro ce l'hanno segnato nel loro registro a chi quel corallo è stato ceduto. Naturalmente la cosa non è possibile per le talee fatte dai privati. |
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Il problema grosso è che tutti noi deteniamo animali illegalmente e se domani iniziassero a fare controlli saremmo nella cacca. Se avessi letto il topic dall'inizio avresti visto che io nella mia mail ho chiesto anche come sanare i pregressi. In teoria, secondo quanto detto fin qui, sono in regola perchè tutti i miei coralli sono cresciuti da talee regalatemi o provengono da altre vasche dismesse... però poi far digerire la teoria ad un tizio in divisa che ti guarda di traverso non so se è così agevole. |
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Scontrino (o fattura) e Cites non c'entrano niente l'uno con l'atro....sia chiaro... Se in un negozio o un privato dovesse mai arrivare la forestale NON vi chiedera' mai e poi mai le fatture o scontrini.... Quello e' compito della finanza... Secondo...fino a una certa cifra annua(mi sembra 5000€,ma vado a memoria, che comunque la finanza dovra' dimostrare che e' riconducibile a vendita ) NON siete obbligati a denunciare niente sul reddito...e non dovete nemmeno aprire partite iva o cose del genere come ha detto qualcuno... A conti fatti...5000€ di talee fatte in casa a un prezzo medio da mercatino di 20€ son una media di 20 talee al mese....che non sono poche... Poi....che se la forestale vi trova con mezza vasca senza Cites dubito fortemente che vi mandi la FInanza....e' piu' probabile che cerchi di risalire da chi vi rifornite abitualmente e la mandi a lui...almeno credo... |
giangi, sono 500 euro/anno di reddito occasionale ;-)
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Achille....scherzi....prima che mi incaxxi ce ne vuole!!!!!!:-D:-D:-D
Paolo...sicuro....credevo di piu'...o meglio ricordavo di piu'...ma e' un bel po' che non ci guardo... |
5000 euro è quasi il reddito di un pensionato con la minima...
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Paolo....anche quello e' vero...
Sara' che la pensione e' una cosa che ho calcellato completamente dalla mia mente...ma non ci avevo proprio pensato... diciamo una 30 di talee all'anno e poi "andrebbe" dichiarato sul reddito...giusto?? |
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Ripeto ancora... l'identificativo CITES è un sorta di carta di identità dell'animale e ogni animale deve essere riconducibile ad un proprietario. Se questo non è possibile, allora l'animale è detenuto illegalmente. |
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Bada che non sostengo che sia giusto cosi, solo che e' una delle interpretazioni date. Riguardo al discorsco "scopo di lucro" e 5000€di reddito, come al solito non e' tutto chiarissimo, quello che dici te si dovrebbe applicare agli oggetti come "vendita tra privati", o ai servizi. MA non sono sicuro che si applichi al commercio di animali vivi, che dovrebbe avere almeno in parte, regolamentazione a parte, cosi' come non si applica al commercio di beni alimentari. |
ma invece di farvi tante pippe mentali perchè la forestale non và a controllare i negozi visto che vendono regolarmente lps e tridacne che è vietata l" importazione in italia?come mai non controllano?
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mi limito,inoltre,a rilevare come,il commerciante sia tenuto al carico e scarico degli animali dal registro,ma non vi e'alcun obbligo circa l'indicazione specifica del nominativo dell'acquirente.spero di essere stato sufficentemente chiaro ed esaustivo |
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Poi dato che attualmente non mi pare proprio vengano fatti controlli incrociati, si puo' importare 3 coralli di cui uno legalmente e 2 di contrabbando, ed usarae lo stesso numero di cites per tutti e tre. Una volta venduti chi se ne accorge piu' ? Dato che l'impegno nostro dovrebbe essere di rispetto per la natura e quindi di ricercare di far funzionare il meccanismo, possiamo semplicemente ricordarsi del concetto di tracciabilita' ed operare al di la' di quanto dovuto legalmente con questo concetto. Tenere un quadernetto con il numero di cites dei coralli che abbiamo, e la provenienza di quelli che non abbiamo, e copiare una riga quando scambiamo, non mi sembra tutta questa complicazione. Sempre nell'idea che le quantita' in gioco siano minime e che non siate commercianti, ovviamente. Sarebbe anche interessante vedere se sfruttare qualche motore per fare una mappatura informale degli animali in nostro possesso. Clicckando su una madre poter vedere tutte le talee che ha generato, o viceversa, clickando su una talea vedere originariamente da che madre proviene. Per chi spippola in odbms, php e roba simile non dovrebbe essere complicato.... lo sarebbe poi convincere la maggior parte degli utenti ad inserire i dati !!! |
Paolo...Spetta...
Perche' da quello che so' io,per l'ennesima volta potrei sbagliarmi,e' vietata l'Esportazione di alcuni animali da determinati paesi... Ma non l'Importazione dai paesi da dove si puo' importare... Le tridacne mica vengono tutte dallo stesso paese... Che io sappia gli Espostatori sono dall thaillandia Mar rosso e non ricordo quale paese... Ma se e' vieta l'Espartazione dalla thaillandia non vuol dire che lo sia anche dal Mar Rosso.. Almeno per quello che so'..... |
Cazzarola raga, provate a rileggere solo in questa pagina...
...dieci interventi, dieci versioni diverse. #23#07 Chiedere come dobbiamo comportarci a chi è preposto per legge non è una pippa mentale, è un'assoluta necessità e ricevere una risposta, magari per iscritto, credo sia un diritto. Ignorantia legis non excusat... masticazzi! Che poi ci adeguiamo o meno, quello sta al giudizio di ognuno... ma almeno voler sapere di che morte si muore mi sembra lecito. :-) |
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Se cerchi per esempio Tridacna crocea, vedrai che nel 2011 ne e' stata prevista l'esportazione di 11000 dal vietnam, mentre 0 da FIji e NewCaledonia. Per il 2012 per ora e' stata deciso solo per lo 0 da Fiji e NweCaledonia, ma non e' stato ancora definita la quota dal Vietnam. Probabilmente quelle selvagge che girano adesso sono tutte Vietnamite. Non di meno ci sono anche "farm" di tridacne, so che riescono a fare la riproduzione sessuata, o letto diversi articoli. Non so se solo sul posto o anche in europa. Il minimo che si possa fare per accertarsi che il negoziante usi canali corretti per procurarsi gli animali e' richiedere sempre il numero di CITES. |
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Traduzione italiana Team: AcquaPortal
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