![]() |
Grazie per i pareri, comunque non ho fretta, anche io mi aspetto qualche fallimento agli inizi! :-)
Faranno pratica almeno! :-) |
Ciao Luca,
scusa se posto solo ora, ma dopo la cena(ancora devo andare a leggere i topic) che abbiamo fatto, ho avuto poco tempo per collegarmi. Mi sono fatto un giro nelle pagine precedenti(mi ero fermato alla pagina 5) e mi sembra che stanno crescendo molto bene. Ho letto anche accenni alla classificazione Se vi può interessare questa dovrebbe essere la nuova composizione del complesso eunotus http://s7.postimage.org/o1x7onx1z/Class_Eunotus.jpg queste qualche info più sulla tua specie: Identification A-number: 83 Taxonomy Kullander, 1986 Apistogramma-regani-group; Apistogramma-eunotus-complex; Apistogramma-cruzi-subcomplex. Apistogramma cruzi was placed in the A.-eunotus-complex by Koslowski (1985a, known as the Parallel-stripes/Parallelstreifen-Apistogramma at that time). The surfacing of additional similar forms justifies the erection of a separate complex. Miller & Schliewen (2005) consider this complex to be genetically part of the A.-eunotus-complex. The species in it can be considered an assemblage of closely related species (sub-complexe) within the complex, however. Synonyms Apistogramma sp. "Parallelstreifen" Often confused with A. sp. Nanay (A 82 ), A. sp. "Putumayo" (A 85 - 86) and various forms within the A.eunotus-complex. Distribution and habitat All known occurrences of species of this complex lie in the northern tributaries of the upper/middle Amazon (Nanay to the Putumayo/Içá.). The true A. cruzi is known from the Rio Mazan, Rio Napo-drainage. Loreto. Peru I collected this species in Rio Mazan-drainage in October 2007. The location was where Kullander reported it in the 1980's; 2 hours upstreams of Puerto Alegre. Pictures from the habitat can be seen abowe. Water parameters PH : 4 - 7 I valori dell'acqua, mi sembra che stanno andando per il verso giusto se non erro nelle pagine precedenti qualcuno ti ha scritto di non soffermarti troppo sui po4, ma più sugli no3 che sono decisamente più facili da far scendere. Anche perchè, una hai piante in vasca, quindi dovrai necessariamente avvicinarti alla proporzione, di 1 a 10( ti dico fin da subito, che non deve essere precisa la millessimo) tra po4 e no3, in modo tale che non si creino degli squilibri( eccessi e/o carenze) nei loro nutrienti. Per il ph, sono dell'opinione che acido sia meglio, per una serie di n discorsi, ma puoi anche ottenere dei risultati anche con un ph neutro. |
Ciao Tuko, posso chiederti qual'è la attuale classificazione degli A?
Io ho il libro di Romer, la tabella che hai postato da che libro è estratta? |
Grande Massimiliano, informazioni veramente dettagliate e importanti!
Piano piano stiamo costruendo la storia di questi pesci! ottimo! :-) Una domanda: A- 83 significa che è stata l'83esima specie di Apistogramma scoperta e classificata? Riguardo ai valori dell'acqua devo dire che gli no3 sono scesi parecchio, qualche altro cambio e saranno nella norma! Per il ph cercherò di tenerlo sul 6,5 così sto ad una via di mezzo tra quello in cui li hanno trovati (circa 7) e quello più acido per gli apistogramma! Per adesso non ho potuto ancora sperimentare il discorso sulla scelta della tana che mi avevi fatto, i due esemplari le frequentano ancora poco devo dire! E stranamente passano parecchio tempo vicino alla superficie, soprattutto la femmina (secondo me perchè ha fame e ha capito che il cibo proviene da lì...) |
Complimenti Luca,sono stupendi,posso chiederti dove li hai trovati?:1:
|
Ciao Marco, li ho trovati alla serra che sta a Formello, i primi di dicembre!
Per info sul negozio o in generale sulla serra scrivimi in Mp sennò qui diventa troppo lungo il post! ;-) |
Quote:
|
Grazie Jamario! :-)
Stamattina li ho trovati in forma, non ho scattato le foto perchè andavo molto di fretta... La femmina era nella noce di cocco a sinistra, appena sono arrivato mi sono venuti incontro (per la fame suppongo) e lei è uscita da lì! Domani avrò modo di osservarli meglio per più tempo! ;-) |
Quote:
A saperla la divulgherei molto volentieri, il problema è dai lineaggi in poi(anzi, ad onor del vero ,neanche questi mantengono con una certa costanza, sicuramente però più dei vari complessi e subcomplessi) il tutto viene rivisitato almeno una volta l'anno(quanno va bene!!). Al momento c'è la classificazione di uwe romer (autore del noto tomo sui ciclidi nani) e quella di Mike Wise. entrambi si appoggiano ad un ampia bibliografia e sullo studio genetico condotto da Miller & Schliewen (2005). Il dear Mike però, non è totalmente in linea con il buon Uwe(testualmente afferma che lo trova anche contraddittorio). Ora, a chi dare retta?? Vi riporto un estratto della pubblicazione, molto generica e succinta, di Mike dove riporta un accenno storico di quello che era la classificazione e come si è evoluta, con le sue considerazioni: With ever more species being discovered, and the potential for the number to expand dramatically, it early became obvious that the genus Apistogramma needed to be broken down into various species-groupings in order to more easily identify individual species. Meinken (1962) originally erected species groups based on different eye diameters and nose lengths. Although others thought that this was an artificial grouping (e.g. Goldstein, 1970), Meinken's groupings remained the basis for identifying Apistogramma for almost 20 years. Kullander (1980) proposed a more natural grouping of the genus, based on many more shared characteristics. He listed seven species-groups and several species that were then not assignable to species-groups. Schmettkamp (1982) was the first to recognize that most species-groups had a regional pattern of distribution. He proposed nine species-groups plus additional, non-assignable, species. Koslowski (1985) originally published the list of species-groups most apistophiles have used for the past 20+ years. He also subdivided some species-groups, calling these divisions "complexes". He originally had seven groups and nine complexes, plus species not assigned to these. Koslowski (2002) expanded the number to 13 species-groups and 16 complexes. In their preliminary genetic studies, Miller & Schliewen (2005) largely confirmed Koslowskis groupings and recognized 13 groups and ten complexes split into four basal lineages. Römer (2006a, b) published a computer generated statistical analysis of the genus. His groupings rarely coincide with those of other authors. I personally find them confusing and often contradictory, therefore I do not use his groupings. In this paper, I base most of my groupings on the works of Koslowski (2002) and Stawikowski (2005), which includes the preliminary genetic findings of Miller & Schliewen (2005). I recognize 15 species-groups and 18 species-complexes in four distinct lineages with one sublineage, plus several unaffiliated species. These are: regani-lineage regani-group caetei-complex Xingu-complx resticulosa-complex commbrae-complex Apistogrammoides-complex regani-complex Angle-patch-complex eunotus-complex eunotus-subcomplex cruzi-subcomplex Pebas-subcomplex A. borellii alacrina-group macmasteri-group hongsloi-complex macmasteri-complex pertensis-lineage steindachneri-group A. wapisana pertensis-group pertensis-complex. velifera-complex iniridae-group trifasciata-lineage brevis-group nijsseni-group cacatuoides-group atahualpa-group atahualpa-complex barlowi-complex trifasciata-group agassizii-sublineage A. elizabethae gibbiceps-group bitaeniata-group paucisquamis-complex bitaeniata-complex agassizii-group pulchra-complex agassizii-complex diplotaenia-lineage diplotaenia-group Taeniacara Ovviamente ognuno, in base alle proprie conoscenze, può farsi la sua opinione e sposare o meno una teoria. Personalmente, in riferimento ad A.Cruzi, mi sono sbilanciato nel pubblicarla per coincidono, almeno per ora, da una parrocchia e dall'altra. MarZ, quello che ho pubblicato è un parte della tabella redatta da Mike(avrei potuto pubblicarti anche quella di Uwe, era la stessa cosa), sinceramente però non l'ho presa on-line(anche se penso sia abbastanza facile trovarla), l'avevo salvata nella cartella, con tutti i pdf,word ed excel che riguardano le classificazioni. Per quello che rigurda l'acronimo A+numero, si tratta del numero della specie. La classificazione, definitiva o temporanea che sia, la si ha quando viene associato un nome(il più delle volte è il nome del luogo di cattura). Considerazione personale, fino al genere(apistogramma) la classificazione è per certa, da li in poi(lineaggi, gruppi, complessi, subcomplessi, orchestre, bande di paese, ect..ect..) e tutto da monitorare in modo costante. Personalmente, mi sono redatto una mia tabella in excel dove è molto semplice spostare e/o inserire una specie, il problema è che da quando l'ho iniziata, avrà subito un migliaio di edit e sono sicuro che altrettanti ne subirà Scusate la lungaggine dell'intervento. |
Uno dei topic più belli che abbia letto!
I pesci sono adorabili, lo sapevo che sarei dovuto venire pure io a formellooooooo!!! Se posso darti un consiglio per le foto, prova ad abbassare la luce, potrebbe risultarti difficile se hai una macchinetta non buonissima, ma i nani tirano fuori buona parte dei colori quasi in penombra, dove escono tutte le "macchie" rifrangenti, prova!! |
Tuko, intervento veramente interessante, ho però una domanda: qual'è la distinzione alla base tra "complessi" e "gruppi"? Genetica?
|
Dipende da quale parte si voglia guardare. Mi spiego meglio.Al momento credo che l'unico studio fatto a livello di genetica sia quello condotto da Miller & Schliewen (2005) del quale sia Romer che Wise hanno preso spunto/riferimento. Ma per quello che concerne la formazione di gruppi,complessi,subcomplessi da kullander in poi ,sono state le caratteristiche morfologiche che possono andare, da quelle visibili(spot, dorsale, caudale, ect..ect..) a quelle che bisogna andare a vedere con lente d'ingrandimento(pori dentali, infraorbitali,ect..ect..).
Credo però che si stia andando leggermente OT |
Discorso veramente interessantissimo!
C'è un mondo intero dietro ad una "semplice" specie, io ho letto poco fa un articolo sulla rivista Il mio acquario del 2005 che in una tabella chiamava gli Ap. Cruzi con il nome: Apistogramma Cruzi Kullander (1986) Penso però che era una classificazione approssimativa e nel corso degli anni sia cambiata! Purtroppo per quello che riguarda i miei esemplari non ho molte informazioni, perchè erano chiamati solo Ap. Cruzi, senza luogo di origine specificato. Non ho neanche la certezza che siano di allevamento o cattura, ma vista la reperibilità scarsa penso che non siano di allevamento... Per quanto riguarda il discorso tassonomia e classificazioni sarebbe bello approfondire con un post specifico in sezione, altrimenti ho paura che qui tra aggiornamenti, domande e spiegazioni si farà presto confusione arrivando a 20 pag di post... :13: Comunque la parte sulla classificazione del Cruzi con il numero e il resto è fondamentale, grazie mille TuKo! ;-) |
Io penso che un topic del genere arricchisca il lettore, oltre che per i soliti (e per carità, sacrosanti)valori dell'acqua e allestimento, soprattutto per le foto, gli aggiornamenti dettagliati, e un pò di disquisizione anche sulla tassonomia, che non fa mai male ;-)
Tuko ti ringrazio tantissimo per aver riportato quel'estratto! e poi....il "dear" Mike m'ha fatto troppo ridere :°°°°°D |
Spero di riuscire a fare un topic simile con i miei viejita, se lo fa anche attilio con i suoi bitaenita siamo a cavallo!:-)
|
concordo sulla qualità del thread. Magari fosse così per tutte le specie.
Io ci ho messo del mio sugli agassizi tempo fa...LOL... Bravi ragazzuoli, queste info servono...eccome se servono! |
Aggiornamento 16-12-2011
Ciao a tutti, vi aggiorno con qualche foto e poche chiacchiere! :-))
Tutto procede bene per adesso, i pesci hanno sempre fame, mangiano un po' tutto senza problemi, anche le verdure e mi sembrano in salute! A volte fanno delle azzuffate/parate molto divertenti, la femmina è cresciuta e rispetto a qualche tempo fa ora tiene testa al maschio, non rimane più tramortita ma al contrario si fa rispettare! ;-) Non vorrei dire una cavolata e non vorrei smentire Tuko, però vedo la femmina sempre vicino alla noce di cocco a sinistra, secondo me perchè c'è meno corrente e più spazio visivo davanti! Staremo a vedere comunque! Le foto stavolta non sono uscite molto bene :21: domani avrò più tempo per rimediare! http://s8.postimage.org/90ddg41f5/IMG_2636.jpg http://s8.postimage.org/jczo26uy9/IMG_2643.jpg http://s8.postimage.org/8rfsq6omp/IMG_2644.jpg http://s8.postimage.org/70wrop73l/IMG_2646.jpg |
Aggiorno la situazione con una bella notizia!
E' da circa mezz'ora che la coppia sta dentro la noce di cocco, quella frequentata nei giorni scorsi sulla parte sinistra! :-) Sono riuscito ad intravedere entrambi gli esemplari vicini! Adesso mi viene in mente una considerazione: Io e Attilio (post degli A.Bitaeniata) abitiamo entrambi a Roma e ieri e oggi c'è stato un temporale con un relativo abbassamento della temperatura; io penso che il cambiamento della pressione atmosferica abbia influito in qualche modo...a meno che non abbiamo avuto semplicemente una coincidenza... :-) In ogni caso aspettiamo e vediamo che succede, ho preferito non illuminare con un a torcia o con il flash l'interno della noce per non disturbare gli animali! |
Sono usciti dalla noce di cocco e penso proprio che la femmina abbia deposto perchè aveva il ventre incavato (e svuotato) e l'ovodepositore sporgente.
Appena sono usciti li ho nutriti con chironomus e granulare sv1 dopodichè la femmina è tornata nella tana! :-) Il maschio invece è tranquillo e gira per l'acquario! |
Una bella notizia luca!
E ci hanno messo davvero poco da quando li hai inseriti in acquario! Considerando anche i valori all'inizio che hai dovuto aggiustare sono stati davvero rapidissimi! |
Grazie DjFattanzo, secondo me si sono riprodotti presto proprio perchè le condizioni non sono state le migliori...è l'istinto di conservazione della specie!
Una spinta potrebbe essere stata data anche dal cambiamento del tempo, anche se in acquario è poco percepibile...(ipotesi che devo ancora verificare però) Non si sa comunque se le uova si schiuderanno e se nasceranno degli avannotti, intanto continuo a fare cambi e i valori sono rientrati tutti nella norma! :-) .Il pH non è ancora basso, è sul 7.2, aspetto di capire quanta torba posso mettere! |
quanto mi state facendo rosicare!!!!!Se per caso avrai degli avannotti non so in che modo ma due saranno miei!!
L'idea dell'abbassamento di pressione è particolare devo dire, non so se in acqua si può percepire, fatto sta che tu e attilio l'avete avuta proprio in contemporanea...magari a poterci studiare sopra!dovresti aprire un topic in sweet o mandare un messaggio a tutti quelli di roma per chiedere!:-) |
Well done ;-)
|
ciao! se ti posso dare un consiglio visto che vuoi usare la torba, tieni d'occhio sempre i valori ma in particolare, te lo dico per esperienza personale, fai attenzione a due importanti fasi:
-deposizione e schiusa, minore è la conducibilità che hai in vasca (tra 100 e 200µS sarebbe l'optimum) maggiore sono le % di avere una buona schiusa. -crescita e sviluppo della larva, in questa fase è importante ritornare a valori meno estremi rispetto a quelli che magari usiamo per stimolare la riproduzione e la schiusa. mi è successo durante questa fase, per mantenere valori troppo acidi e con % di O2 basse, di avere diversi piccoli di agassizii con le problematiche dei belly sliders (vescica natatoria non completamente formata). davide |
Grazie Davide per i consigli preziosi!
Devo procurarmi un conduttivimetro (o farmi misurare la conducibilità da qualcuno) il prima possibile! Riguardo alla torba io vorrei usarla però sto aspettando di avere valori costanti e in ordine (ho finito da poco di fare numerosi cambi con sola RO per abbassare i fosfati e i nitrati alti, adesso questi due sono rientrati nella norma ma il ph è ancora un po' altino - anche se in natura questa specie è stata trovata a ph 7) Per quanto riguarda questa possibile schiusa le cose rimarranno pressochè così, perchè i valori non riesco a cambiarli a breve ed essendo la prima schiusa non si sa nemmeno come andrà! In ultimo venerdì questo partirò per 4 giorni e la mamma dovrà accudire i piccoli senza il mio intervento (poi approfondiamo questo argomento) - già mi porto con me le larve di Pumila, portarmi dietro anche questi avannotti mi è difficile, anche perchè i primi giorni la madre li porterà a "pascolare" in acquario e io servirò a poco (credo). Comunque mi fa piacere che segui anche tu questo post perchè i consigli saranno molto utili e apprezzati! @Alessandro, vediamo come va, e se riesco a tirar su alcuni avannotti li distribuisco a chi è interessato! :-) @MarZissimo, se hai consigli o correzioni ovviamente dimmi tutto! Se avrai spazio una coppia te la porterò a cesena (spero che non sia l'unica riproduzione questa) ;-) |
Prima ho sentito Marco V. per telefono e mi ha confermato che l'abbassamento della pressione atmosferica in occasione del cattivo tempo di questo fine settimana ha influito in parte per la deposizione! :-)
Si ricollega allo stesso discorso della stagionalità dell'allevamento di cui si parla nel post in SweetBar! |
Ciao, posto qualche foto della femmina che durante questi giorni di guardia alla tana ha messo su una bella livrea gialla e nera! :-)
http://s12.postimage.org/he5j0jva1/IMG_2655.jpg http://s11.postimage.org/c1ktgsftb/IMG_2658.jpg http://s11.postimage.org/ni5h3ff2n/IMG_2656.jpg |
non so se può essere un carico di lavoro eccessivo, ma riusciresti a studiare come cambia la livrea?
Sarebbe bellissimo avere un'esperienza che indichi come cambia la livrea a seconda di riproduzione/corteggiamento/paura/stress... Io ho preso l'abitudine di avere un "diario di bordo" per l'acquario, dove inserisco date, valori, cambiamenti... |
Quote:
Se vedi da pag.2 di questo tread si vedono diverse foto con livree differenti sia nel maschio sia nella femmina (appena comprati e impauriti erano quasi del tutto neri) Alcune livree non riesco a fotografarle perchè appena mi avvicino o vedono qualcuno la cambiano immediatamente, per cui quelle le vedremo dal vivo quando passerai a trovarmi (con la tua macchina fotografica!!) ;-) |
novità sulla covata?A breve non dovrebbero uscire dalla noce se andata a buon fine?
|
Quote:
Non ti sto dicendo nulla di nuovo rispetto a quello che già sai, ma comunque gli agassizi si trovano in ambiente naturale a ph e conducibilità molto ma molto estreme e gli stessi parametri restano durante la crescita dei piccoli... Quote:
Le mie coppie passate si riproducevano ogni 8 - 9 giorni (ovviamente in seguito a fallimenti altrimenti non avrebbe potuto deporre) e i corteggiamenti erano continui. Lo ha fatto tante volte...e andavamo incontro all'estate quindi con una pressione atmosferica opposta all'andamento attuale. Insomma in parole povere, secondo me è molto poco determinante. Se la coppia sta bene, se l'acqua è buona e l'alimentazione valida....la coppia si va a riprodurre. Anche perchè siamo sempre in acquario, e le condizioni meteo sono quasi ininfluenti....imho. |
Quote:
la conducibilità non dà problematiche di questo tipo mentre il ph può incidere sul sesso dei piccoli. bisogna fare chiarezza sul discorso in natura vivono a ph estremi, per come lo intendi tu è inesatto, le condizioni durante l'anno hanno una stagionalità per cui ph, kh/gh, t° e conducibilità variano nel corso dei mesi. se così fosse in natura ci sarebbero solo loro, questi a ph 5.4/5.5 fanno 14gg di cure parentali e poi ridepongono altri 14gg e ridepongono e così via...praticamente una femmina dopo un'anno muore... tenere vita natural durante dei pesci a ph 5.4 è controproducente, perchè li obblighi a vivere in condizioni che per loro sono sopportabili per un determinato periodo, oltre che dannoso perchè li induci a continue riproduzioni che a lungo andare li fiaccano e ne riducono le aspettative di vita (specie la femmina) quindi ti ritrovi con pesci stressati e con difese immunitarie abbassate=più facile che si ammalino. non dico che bisogna tenere in acquario le medesime caratteristiche chimico fisiche che ci sono in natura (sarebbe utopico pensarlo) ma nemmeno voler estremizzare a tutti i costi una vasca pensando di far del bene al pesce, ne daltro canto ostinarsi a tenere dei pesci a ph 7.8 quando sono spiccatamente acidofili. entrambi i casi ovviamente sono errati la via giusta, a mio parere, è sempre quella che stà nel mezzo, tenere dei valori "estremi" (termine che non mi entusisma) per brevi periodi che permettano in determinate specie la riproduzione e la nascita dei piccoli seguiti da periodi di pausa in cui c'è una corretta crescita di questi ultimi con le cure parentali del caso. in più questi periodi di pausa permettono anche alla femmina di rifiatare visto che innalzando i valori il maschio non ha uno stimolo alla riproduzione e non la ossessiona con continue avance spesso anche piuttosto rudi. |
Davide, nulla da eccepire e suil 90% concordo....quel restante 10% invece corrisponde ad una cosa: se ad un mese X, con ph 5.5 e cond 40 us/cm2, una femmina sotto un letto di fogliame depone, i piccoli che nasceranno passeranno da uno a 3/4 mesi allo stesso ph e conducibilità bassi. Hai ragione quando dici che i valori nell'anno cambiano, ci mancherebbe. Però dal momento della deposizione non è che il giorno dopo il ph sale, ma gli avannotti crescono sempre in quell'acqua per i successivi mesi in attesa che poi torni la secca...
Insomma quello che voglio dire io è che ogni tanto si possono anche alzare i valori, ma non è determinante, secondo me, alzarli dopo pochi giorni dalla schiusa per accrescerli... Tutto qui :) |
premetto che mi scuso con i mod e il proprietario del topic se andiamo OT
daniele ti spiego, stò studiando da diversi mesi il comportamento e le abitudini in natura dei ramirezi (l'anno prossimo vorrei prendere un gruppetto di esemplari wild) ho letto numerosi libri e articoli (il più completo è quello di Wolfgang Staeck pubblicato su Aquarium oggi 2009 n.2). i comportamenti dei ramirezi, anche riproduttivi, spesso coincidono con quelli di molti apistogramma per cui possono essere comparati. quando si legge in molti articoli "in natura sono stati pescati/rinvenuti a ph...kh...cond..." si tratta di dati parziali, non si tiene conto della stagione, mese, se erano presenti solo esemplari adulti, se erano presenti forme giovanili, avannotti ecc... quindi il più delle volte ci si basa su informazioni incomplete perchè spesso le spedizioni di ricerca vengono fatte nella stagione secca (infatti pescano solo esemplari adulti....) e non tengono conto dei valori e dei comportamenti e delle catture fatte nella stagione delle piogge. l'articolo di Staeck invece ha tenuto conto dei vari periodi la sua ricerca è durata diversi mesi da fine marzo ad agosto ed è stata fatta tra venezuela e colombia nei vari bacini dell'orinoco. i ramirezi, presumibilmente anche gli apistogramma, si riproducono in quel periodo a cavallo tra la fine della stagione secca (fine marzo/fine aprile) e l'inizio della stagione delle piogge (maggio). con la fine della stagione secca avviene l'attività riproduttiva e la deposizione (le condizioni sono ottimali per avere una buona % di schiuse) si hanno t° 30/33° ph4.6/5.1 kh e gh nulli cond. tra i 3/40µScm. i piccoli invece hanno completo sviluppo e svezzamento in corrispondenza della stagione delle piogge=maggior ossigeno, maggior disponibilità di cibo ecc... con valori di ph 7.3 e t°26,5/27.5. infatti mentre nella stagione secca vengono rinvenuti solo esemplari adulti, con l'inizio della stagione delle piogge gli esemplari rinvenuti sono di dimensioni comprese tra -10mm e 20mm con densità di popolazione molto elevata. ciò significa che le deposizioni e le schiuse si hanno in contemporanea e sono regolate sul periodo di massima presenza di nutrimento (stagione delle pioggge) e i piccoli non passano 3/4 mesi a valori di ph 4.6/5.1 ma solo brevi periodi (non oltre il mese). |
Quote:
Chiudiamo l'OT per rispetto di Luca_fish12 :1: |
Ciao a tutti, con grande piacere vi comunico che stamattina ho trovato la femmina circondata da una nuvola di avannotti (larve più precisamente) :-))
Ne ho contati sicuri una 50ina, tutti in gruppo vicini alla madre che li sposta qualche volta sulla noce di cocco e altre volte tra qualche pianta! Purtroppo non ho la macchina fotografica con me, ma domani farò subito le fotografie! La femmina però ha la pinna caudale un po' morsicata, penso che si sia scontrata un po' con il maschio...in compenso i colori sono magnifici, accentuati come mai prima d'ora il giallo e il nero sul ventre e sulle pinne! :-) Per essere la prima deposizione sono molto soddisfatto, avevo letto che le prime volte andavano maluccio e quando avevano deposto ero felice ma consapevole del rischio di mancata riuscita...invece oggi (o forse ieri) dopo ben 10 giorni dalla deposizione le uova si sono schiuse! :4: Adesso sotto con i consigli voi che avete già tirato su diversi avannotti di ciclidi nani! ;-) Vi dico quello che ho a disposizione per adesso: - cisti di artemia da far schiudere (forse è troppo presto) - cisti di artemia decorticate - BlueLine Grade 12 - microperlato finissimo (si usa anche per nutrire le artemie) e non è in polvere ma in tante minuscole perle - Tetramin baby in polvere - Un altro mangime in polvere sfuso e proteico - Polvere di spirulina - Coltura di parameci - LiquiFry Questi sono i cibi più piccoli che ho al momento a casa; alle larve di Pumila nell'altra vaschetta sto dando le microperle BlueLine, i parameci e qualche goccia di LiquiFry (però inquina molto l'acqua). Detto questo, consigliatemi! ;-) |
Grande Luca! E pensare che i miei Trifasciata mi stanno facendo dannare con le deposizioni!
|
ottimo! metti a schiudere subito i naupli, controlla il sacco vitellino sicuramente hai 24/36h di autonomia, nel frattempo se non si sono schiuse puoi usare sia i parameci (stimolano nelle larve l'istinto predatorio), cisti decorticate e il microperlato della blue line.
evita il liqui fry, inquina a bestia e per quanto poco ne consumano non vale nemmeno la pena usarlo. |
Grazie! :-)
Allora stasera metto subito a schiudere i naupli così nel giro di un paio di giorni saranno pronti! I parameci li potrei anche mettere in acquario perchè non inquinano (a parte che saranno presenti già sicuramente)... Prima ho provato a dare un po' di microperlato e qualche avannotto ho visto che lo mangiava, il sacco vitellino mi sembra che lo abbiano già smaltito quasi tutti (poi sono tanti e minuscoli, per quello che vedo io non hanno una grande pancia) :-) Probabile che i primi giorni di vita li abbiano passati nella noce (dentro la quale non riesco a vedere e non l'ho mai alzata per non disturbare)... Comunque mi metterò subito a preparare i naupli! |
bravo Luca!!!
Adesso sotto con i naupli.... A VOLONTA'! |
Tutti gli orari sono GMT +2. Attualmente sono le 23:37. |
Powered by vBulletin versione 3.8.9
Copyright ©: 2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.
Traduzione italiana Team: AcquaPortal
User Alert System provided by
Advanced User Tagging v3.2.5 Patch Level 2 (Lite) -
vBulletin Mods & Addons Copyright © 2025 DragonByte Technologies Ltd.
Copyright Zero Pixel Srl