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io proverei anche con una latra confezione di arm...
altrimenti è fantascienza il fatto che nel mio va bene?? o che vi prendo per i fondelli?? in più geppy ha detto se non mi sbaglio che nei sui reattori lui consiglia arm extra coarse... |
Guarda, io in realtà ho sempre usato corallina kz fino a che, ad un certo punto, circa due anni fa si trovava solo la granulometria piccola che nel korallin non va bene, per quello sono passato all'extra coarse di Arm. Tornare alla corallina non mi costa nulla, come non mi costa nulla prenderne un'altra confezione, ma quella che ho dentro ora era quella che avevo nel korallin, ho solo rabboccato visto che il reattore attuale è più grande, sempre ovviamente con arm della stessa identica confezione. Diciamo che prima di passare alla corallina vorrei capire il perchè nel 701, visto che non ci sono grosse perdite non si scioglie!
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appunto, oramai è un mistero da risolvere;-)
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Allora cambiato il cordolo, tirato via un po di media (il livello ora è a 2/3) e rimesso tutto in sump.
Vorrei tanto leggere quell'articolo di Geppy circa la taratura di un reattore di calcio, articolo che è stato anche topic del mese ma che non trovo :( Qualcuno più scaltro di me con le ricerche può ripescarlo? Grazie!! |
Visto che le difficoltà sono con un ben preciso skimmer non è il caso di spostare il tread nella sezione "Aziende"??
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questa è la pagina dei toic del mese...ma non trovo quello che ci interessa... :-( http://www.acquariofilia.biz/nominat...nawardswinners
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Io cercando in giro ho trovato solo questo:
Le attuali vasche marine sono generalmente popolate anche con coralli duri ed in particolare SPS. Gli SPS crescono molto velocemente (in acquario più che in natura) consumando molto calcio; per questo motivo la maggior parte delle vasche attuali viene equipaggiata di reattori di calcio. Il reattore di calcio, in se, è un oggetto piuttosto semplice nel principio di funzionamento mentre risulta di difficile taratura per la maggior parte di chi gli si “avvicina”. Per questo motivo ho pensato si sarebbe reso utile un articoletto che ne facilitasse la conoscenza e la taratura, con parole molto semplici, anche con termini non sempre appropriati e qualche omissione, ma veramente alla portata di tutti. L’acido scioglie il calcio. Ne abbiamo conferma tutti i giorni in casa quando usiamo prodotti anticalcare per il lavello della cucina ed il bagno. Su questo principio funziona il reattore di calcio. In un contenitore mettiamo del materiale calcareo, rendiamo l’acqua acida (con la CO2) e questa (l’acqua acida) scioglie il materiale calcareo. Facendo passare all’interno di questo contenitore l’acqua dell’acquario, questa si arricchisce di calcio e carbonati uscendone più carica e reintegrando in vasca quanto consumato dagli animali e dalle alghe coralline. Proprio per quanto sopra risulta evidente che è di fondamentale importanza che, nel momento in cui viene messo in funzione il reattore, i valori di calcio e carbonati (Ca e KH) siano al giusto livello. Nel caso non lo fossero, poiché il reattore non serve ad aumentarli ma a mantenerli, dovranno essere portati a livello e stabilizzati con opportuni integratori. Molto importante è anche che la densità sia quella giusta in quanto anche questo influisce sulla stabilità dei valori. Ho avuto modo di notare che molti danno poca importanza al valore del magnesio. Se questo elemento è basso, calcio e carbonati precipitano e non si riuscirà a tenerli stabili, con o senza reattore. Una volta regolati i valori ed una volta certi che siano stabili potremo pensare, finalmente, di mettere in funzione il reattore. Non dimentichiamo, però, di memorizzare i valori di partenza (meglio scriverli). Nelle prossime righe farò riferimento alla tipologia di reattori più diffusa e cioè a colonna singola con pescaggio dell’acqua superiore ed uscita inferiore, quindi con flusso dell’acqua che attraversa il media (materiale calcareo) dal basso verso l’alto. Prima di tutto parliamo genericamente del media. Il media ideale, per qualunque reattore, avrà una grana media o grossa in quanto consente una buona circolazione dell’acqua attorno ad esso. Maggiore è la superfice di contatto, migliore sarà la resa. I media a granulometria sottile (tipo ARM fine, ad esempio) tendono a compattare ed a formare vie preferenziali riducendo drasticamente, nel tempo, le prestazioni. Un fattore molto importante è il rapporto tra la quantità di acqua contenuta nel reattore e la quantità di media. Questo perché… MMMMM! Avevo detto che avrei evitato spiegazioni troppo tecniche quindi faccio un esempio pratico. Ricordate quando, alle medie, l’insegnante di scienze ci faceva, col sale, la dimostrazione di cos’era una soluzione ipersatura? L’esperimento: un bicchiere d’acqua, sale fino, un cucchiaino. Si versava il sale nel bicchiere e si mescolava fino a quando il sale non si scioglieva più e si raccoglieva sul fondo. Lo stesso accade nel reattore: per sciogliere una buona quantità di calcio avremo bisogno di una proporzionale quantità di acqua, altrimenti ad un certo punto (troppo presto) la soluzione si satura. Quindi non caricheremo troppo il reattore e faremo in modo da lasciare una buona quantità di acqua al suo interno. Così facendo avremo una soluzione satura e potremo immettere buone quantità di calcio e carbonati in vasca con basso rischio di precipitazioni. Naturalmente avremo “trattato” preventivamente il media con lavaggio, ecc. Un fattore importante per un corretto funzionamento del reattore è l’alimentazione dell’acqua. Questa può essere spinta all’interno da una pompetta dedicata; la soluzione non è ottimale perchè la pompa non ha sufficiente “forza” per contrastare le pressioni che si possono formare all’interno del reattore e quindi l’alimentazione potrebbe essere irregolare o mancare del tutto in determinati momenti. Oppure si può utilizzare una pompa dosatrice (o dosometrica, o peristaltica) che, oltre ad essere costante nell’alimentazione, è anche capace di sviluppare una buona pressione; il sistema è corretto ma costoso. Infine c’è la possibilità di alimentazione dalla risalita con una opportuna deviazione. Questa soluzione garantisce (se la pompa di risalita ha buona potenza) una ottima pressione di alimentazione, ne garantisce il controllo (se la risalita si ferma ce ne accorgiamo subito mentre se si fermano la pompetta o la peristaltica non ce ne accorgiamo immediatamente), non ha costo perché sfrutta una pompa che sarà comunque presente.Reefitalia Magazine - Copyright by Reefitalia - All rights reserved - Webdesign by Pietro Cremone Pagine visitate dal 01/12/2008 Ora veniamo alla parte pratica: mettiamo in funzione il reattore. Colleghiamo la CO2 con un tubicino in poliuretano (NON usare tubicini al silicone perché questo materiale è permeabile all’anidride carbonica). Tra regolatore di pressione e contabolle inseriremo una valvola di non ritorno, posizionata quanto più possibile vicino al contabolle. Riempiamo quest’ultimo di acqua (meglio se di osmosi) e facciamo partire l’alimentazione (a CO2 chiusa) tenendo il rubinetto di scarico completamente aperto. Pian piano il reattore si riempirà e l’aria in esso contenuta uscirà dal tubicino di scarico. Quando sarà pieno d’acqua e sempre con CO2 chiusa e rubinetto di uscita completamente aperto, faremo partire la pompa di ricircolo facendo girare il tutto per qualche ora fino a quando non sarà stata smaltita tutta l’aria residua. Ora è il momento di aprire la CO2. Apriamo molto piano ed a piccolissimi step la CO2, regolandoci a circa una bolla ogni 2 secondi. Regoliamo l’uscita dell’acqua intorno a 1,0 l/h. Attendiamo 12 ore e controlliamo il valore di KH in uscita confrontandolo col valore di origine (quello in vasca). Se questo valore sarà uguale o solo di poco superiore, aumentiamo DI POCHISSIMO la quantità di CO2 immessa, aspettiamo ancora 12 ore e misuriamo. Quando avremo una buona differenza di KH tra vasca ed uscita dal reattore, misuriamo il calcio in uscita e confrontiamolo col calcio in vasca. Se questa differenza è sufficiente a coprire il consumo (cioè se con questa “integrazione” il calcio non scende) avremo individuato la taratura giusta. Se invece il calcio tende ancora a scendere, da una parte integreremo manualmente per tenerlo a livello, dall’altra aumenteremo ancora un po’ uscita dell’acqua e CO2. Bisognerà aumentare contemporaneamente uscita e CO2 perché aumentando l’uscita si alzerà un po’ il pH nel reattore (che invece dovrà restare sempre lo stesso) mentre aumentando la CO2 lo terremo stabile. ATTENZIONE, ripeto: aumentando la CO2, in questo caso, non abbasseremo il pH ma semplicemente lo terremo stabile, adeguato al media, e questo deve essere il nostro obbiettivo. Una volta trovato il pH giusto per il media utilizzato (e ce ne accorgeremo dalla differenza di KH tra vasca ed uscita) dovremo fare in modo che questo resti sempre lo stesso in modo che sciolga sempre bene senza precipitazioni (per questo bisogna aumentare la quantità di CO2 solo se si aumenta il flusso di acqua in uscita), mentre aumentando la quantità di acqua in uscita aumenteremo la quantità di calcio immessa nelle 24 ore. Il segreto per gestire correttamente un reattore di calcio è questo: mantenere un pH corretto (per il media utilizzato) all’interno del reattore e regolare l’uscita in modo che la quantità di calcio immessa in vasca sia sufficiente a compensare quello consumato dagli animali. Ma cosa ancora più importante, non mi stancherò di ripeterlo, è che le variazioni di regolazione devono essere molto piccole (piccole variazioni ogni volta), partendo sempre dal flusso. Per capirci meglio lo ripeto con altre parole: mettiamo che la quantità di calcio immessa sia bassa; per prima cosa aumentiamo leggermente il flusso. Poi controlliamo il valore del calcio in uscita. Se si è abbassato aumentiamo LEGGERMENTE la CO2. Quando il valore di calcio in uscita sarà uguale a prima, aumentiamo ancora l'uscita dell'acqua e ricominciamo daccapo, fino a quando non integreremo la quantità di calcio consumata dalla vasca. E’ evidente che con il consumarsi del media i valori in uscita cambieranno, per cui questi dovranno essere monitorati a cadenze fisse per evitare gravi crolli che potrebbero danneggiare gli animali. Un aiuto nella gestione del reattore di calcio è certamente l’uso di un controller di pH abbinato ad una elettrovalvola. Naturalmente il reattore deve essere predisposto al montaggio di una sonda pH. In questo caso si imposta sul controller il valore ideale per sciogliere il media utilizzato ma bisogna fare in modo che l’erogazione della CO2, all’attivazione dell’elettrovalvola, non sia improvvisa. La regolazione deve essere fatta come se si usasse in manuale, in bolle al secondo; una immissione troppo brusca provoca un improvviso abbassamento del pH, ben oltre la soglia minima nonostante l’elettrovalvola, con conseguente precipitazione del calcio. Buon divertimento! Geppy Apuleo E' lui???? |
roby credo proprio di si.....ecco leggendo questo articolo ho capito che stavo facendo delle ******* nella taratura...come al solito, GRANDE GEPPY !!
comunque come va col reattore adesso ? |
Primo step...
Valori vasca: KH 6,85 Ca: 390 Mg 1190 Taratura reattore come consigliato dal Geppy: Flusso 1 Lt/hr 30 bolle minuto CO2. Valori reattore dopo 24 ore esatte: Kh: 14.5 Ca: 435 Mg: 1120 Aumento ma valori del genere con 30 bolle e un flusso così basso per me no good :-( |
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PS: se il Reattore e apposto stai solo perdendo tempo. |
Guarda... Sinceramente mi sto convincendo che sia così. Do tempo fino a martedì mattina, dunque un ritocco e controllo ulteriore domani e uno martedì mattina. Se non cambia na mazza mercoledì con il cambio dell'acqua ci sbatto dentro la corallina. Vorrei solo sistemare il discorso della guarnizione del coperchio della girante (la perdita è comunque minima) per essere a posto con la coscienza e di aver dunque tentato tutto il possibile...
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Valori vasca: KH: 5.50 Ca 360 Mg 1100 Valori reattore: Flusso 1,1 lt/hr (scarso) 38 bolle al minuto. Kh: 17.0 Ca: 450 Mg: 1120/1150 Visto il crollo dei valori in sole 24 ora mi tocca per forza reintegrare con i buffer. Per me la partita è chiusa, non mi va di giocare con la vasca. Domattina metto la corallina e non se ne parla più sperando che il problema si risolva. Quello che mi piacerebbe tanto sapere è perchè la stessa identica ARM nel Korallin si scioglieva e qui no. Ripeto stessa identica (stesso contenitore). |
Facci sapere come va con la corallina..;-)
questa cosa resta un mistero.. |
il reattore è dentro o fuori dalla sump?
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A 30 bolle al minuto e 1 lt/hr esco con KH 28 e Ca 600... Mi pare già un'altra storia. Mistero della fede... |
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L'unica cosa è che sto impiegando corallina jumbo Wave, non ho trovato la KZ... Qualcuno di voi la usa? Com'è? Gli ho fatto tutto il mio processo di beatificazione ma non vorrei che mi rilasciasse troppi PO4. Mal che vada faccio un salto domani a Valdagno a prendere la KZ. Non potevo più aspettare, la vasca oramai aveva valori veramente troppo bassi per i miei gusti. |
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Con ARM per tenere in vasca i valori bisogna andare giù di CO2 e di litri in uscita dal reattore.
Io mantengo abbastanza stabile la triade con PH a 6,1 e uscita attorno ai 3 litri ora. Con 30 bolle al minuto e 1L/h di uscita e reattore caricato con ARM ci credo che i valori non li mantieni |
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Con il mio reattore riesco a tenere il PH a 6,1 con circa 80 bolle al minuto
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3 pagine per arrivare a quanto era stato scritto all'inizio... ovvero che l'ARM nel LG non gira bene, o perlomeno in modo nemmeno paragonabile alla corallina...
A me la kz esce all'inizio con 0,45 di PO4 ed ora c'è un magnifico filtro con resine alluminiche che azzera i fosfati in uscita. tra una settimana vedremo se è calata la concentrazione di PO4 in uscita... |
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Sentendo Geppy ed altri utenti che hanno risposto a questo tread non pareva una cosa così scontata che questo tipo di media fosse così indigesto al mio reattore, anzi, il produttore consiglia proprio l'ARM extra coarse. Poi quello che non capisco è il perchè? Forse ha una pompa troppo potente e crea troppo giro d'acqua... |
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In qualunque reattore l'ARM ed il carbonato di calcio puro sono di gestione più critica. A Roberto ho consigliato, al telefono, di partire da valori bilanciati prima di procedere alla taratura. I valori che lui aveva in vasca, in partenza, per me non erano quelli giusti per procedere poi ad una taratura con ARM o carbonato. Però sono rimasti quelli, anzi continuavano a scendere a causa del reattore non tarato. Facciamo la somma: una piccola perdita dalla guarnizione della sonda + una piccola perdita dalla guarnizione della pompa + tubi in silicone notoriamente permeabili alla CO2 + valori di partenza non corretti...... è normale che diventi difficile una taratura con materiale già di partenza critico. Naturalmente sono mie opinioni.....;-) |
Roby non so il perchè, però è troppo palese che il korallin riusciva a lavorare meglio con l'ARM. Io riesco a trovarmi bene solo con la corallina. In fondo si scioglie bene, da magnesio e probabilmente anche oligo e risolvi il problema fosfati mettendo un filtro a resine alluminiche per le prime due settimane dopo il cambio di corallina.
Geppy, è vero che ARM e CaCO3 sono più difficili da sciogliere, ma con i valori più bassi avrebbe dovuto sciogliere meglio, non peggio, visto la ridotta concentrazione di soluto nell'acqua. IMO. Io non so dire se altri reattori lavorino meglio o meno con ARM rispetto ai tuoi, perchè io ho sempre avuto LG e non ne ho provati altri, leggo solo quello che scrive Roby, ovvero che con il korallin aveva dei valori nettamente migliori in uscita. Mi domando quale sia il perchè, come credo tutti in questo post. Maurizio sostiene che serva una pompa di ricircolo molto potente, ma il korallin ha invece un pompa mooolto più piccola. |
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Neanche un vecchio reattore aperto da 30 litri (da me a suo tempo testato) richiederebbe tanta CO2 per ottenere un pH di 6,2 Quote:
E chi ci dice che, se fosse tutto a posto, anche con la corallina i valori in uscita non sarebbero decisamente più alti? Quote:
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Il dato di fatto finale e che cambiando media il problema si e risolto..............:-))
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Mauri il dato di fatto se è per questo è anche il fatto che a me va perfettamente:-) come la mettiamo?? È palese che in quello di Roby qualcosa non va...
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Bho... Sono di un'altra idea, se è vero che avevo delle piccole perdite (dal cordolo e dal coperchio della pompa) queste sono state entrambe risolte con la sostituzione delle guarnizioni e del cordolo (che altro non è un comune passacavo stagno).
I tubi in silicone sono quelli impiegati in chirurgia laparoscopica per portare la CO2 dall'insufflatore all'addome e sono garantiti sulla tenuta (è importantissimo avere il dato esatto della CO2 insufflata in addome) dunque io escludo che possano essere permeabili alla CO2, ma appena vedo il product specialist gli chiedo per conferma ma ho paura che mi rida dietro... Capitolo triade in vasca al momento della partenza della taratura.. A me non sembra affatto sbilanciata. Avevo Ca 390 Kh 6,85 Mg 1190 ditemi voi se era sbilanciata... Si non sono i valori scritti in tabella, avrei potuto anche fare il piccolo chimico e aggiungere quei pochi mg mancanti ma poi siamo così sicuri dei valori che i nostri test ci forniscono e vale veramente la pena inseguire il mg? Parlando al telefono con Geppy (che ringrazio sempre infinitamente) continuava ad asserire che era sballata la triade e che il problema stava li e mi ha ripetuto allo sfinimento che devo correggerla. Io con il korallin non sono mai dovuto diventar matto ad avere la triade bilanciata al valore esatto, una triade di partenza poteva essere come quella che ho postato, taravo il reattore e via. Lo sp anch'io che se parto a tarare un qualsiasi reattore per assurdo con un Kh in vasca di 6 e un valore di ca di 500 il reattore lavorerà male ed il suo gocciolato sarà anch'esso sbilanciato... Piuttosto, molti mi avete nominato il reattore a resine, immagino sia tutto fai da te... Qualcuno ha una foto o può darmi qualche dritta su come realizzarlo? Ho misurato i PO4 in uscita e nonostante il processo di beatificazione alla corallina 24 ore in acqua e hcl e altre 24 in H2O2) all'uscita ho 0,33 Quote:
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Mauri sono sicuro perche ce l'ho da un paio di mesi.
Prima avevo la corallina kz e con le stesse bolle riuscivo a tenere tutto stabile allo stesso modo, unica cosa che una paio di volte a settimana dovevo integrare il kh e davo la colpa alla zeolite.. Invece da quando ho messo l'arm KH e calcio stabilissimi e mai sbilanciamenti. Per il caso di roby non è detto che anche se con la corallina va bene il reattore lavori in maniera ottimale... Qui addirittura si diceva che tale reattore non è fatto per l'arm: io dico no assolutamente, c'è qualcosa che sfugge nel caso di Roby |
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http://www.acquaefiltri.com/index.ph...mid=17&lang=it |
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Ripeto, io ho detto che mi son trovato meglio perche con la stessa taratura (grosso modo) riesco a str meglio dietro alla vasca tutto qui.. per me questo basta.. se fosse il reattore non "adatto" alla arm avrei dovuto trovarmi peggio anchi'io tutto qui.. |
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Mauri, perdonami, non è per contestare sempre quello che dici, ma è talmente ovvio..... A PARITA' DI TARATURA è ovvio che i valori in uscita aumentano con la corallina perchè questa scioglie ad un pH più alto..... Il problema di partenza, lo ripeto, è che Roby ha scaricato una bombola da 4 Kg in pochi giorni senza avere risultati con ARM e questo indica chiaramente che il problema non è la resa del media in quel reattore ma uno o più problemi del sistema (per assurdo può essere anche un buco nella bombola). E' pazzesco pensare che con 120 bolle al minuto non si riesca ad acidificare l'acqua in un contenitore da pochi litri, tanto da sciogliere l'ARM in modo corretto e scaricare una bombola così. Si riuscirebbe ad acidificare anche se fosse un vaso da fiori e senza ricircolo! Sto dicendo sciocchezze? |
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Roby, io uso esattamente il filtro postato da Maurizio, come ha detto lui, con rubinetto dopo il filtro. Il filtro a bicchiere classico da impianto RO va bene ugualmente, ha anche il vantaggio che la CO2 esce da sola tenendo il filtro in posizione normale. Con l'altro devi tenerlo verticale con l'uscita in alto.
Posso dirvi che con il mio LGR1401 con 120 bolle e flusso di circa 3 litri con L'ARM usciva kh 28. Stessa regolazione con corallina kh 38. Io preferisco a priori la corallina. da tutto ciò che serve e risolvo il problema fosfati con le resine, necessarie solo per le prime due settimane circa. Ma l'avevo già detto. Inoltre, meno acido in vasca con conseguente ph più alto e migliore calcificazione dei coralli. Avevo già provato l'ARM in passato, l'ho voluta riprovare (per necessità stavolta) e me ne sono nuovamente pentito. Sempre corallina. Con le resine ho anche risolto il problema della qualità della corallina e di doverla lavare in acido o H2O2. |
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Traduzione italiana Team: AcquaPortal
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